Si formano in Italia i funzionari marittimi dell’Ucraina in vista del suo ingresso nella UE e nella NATO

Antonio Mazzeo Blog - Monday, November 11, 2024

La Guardia Costiera italiana addestrerà a Genova e Messina il personale dell’Amministrazione marittima dell’Ucraina, in collaborazione con un Istituto Tecnico Superiore della Liguria.

Lo ha reso noto il 4 novembre l’Ufficio comunicazione del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, dopo la visita ufficiale in Italia di una delegazione dell’organo istituzionale marittimo di Kiev.

I funzionari ucraini sono stati ospiti dal 28 al 31 ottobre del Centro di formazione sicurezza della navigazione e trasporto marittimo “C.A. A. De Rubertis” di Genova, istituto specialistico del Corpo delle Capitanerie di porto preposto alla preparazione degli ufficiali e dei sottufficiali operanti nel campo della security marittima e portuale.

La presenza in Italia dei funzionari dell’Amministrazione ucraina ha segnato l’avvio del progetto di “cooperazione” bilaterale finanziato dall’Unione Europea e denominato Institutional Support to the State Service for Maritime, Inland Waterway Transport and Shipping of Ukraine in the Implementation of the EU Acquis, Norms and Standards on Maritime Safety. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a fornire supporto all’Ucraina nell’adeguamento delle proprie norme nazionali agli standard europei ed internazionali nel settore del trasporto marittimo.

“La visita, alla quale ha partecipato il Capo dell’Amministrazione Marittima ucraina Yevhenii Ihnatenko insieme ad altri cinque funzionari, ha formalmente dato avvio ai lavori del twinning, con la sottoscrizione del work-plan per i prossimi 12 mesi ed è stata l’occasione per una conoscenza diretta del personale coinvolto”, spiega il portavoce del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. “Il cosiddetto twinning, o gemellaggio, già impiegato in passato in altri contesti come quello turco, è un tool unionale attraverso il quale uno Stato Membro impegna expertise e risorse a favore di un paese amico, possibile candidato ad entrare in Europa”.

Il progetto di formazione del personale ucraino, finanziato dall’Unione europea con 1.500.000 euro, è stato proposto dalla Guardia Costiera in partenariato con la Fondazione Accademia della Marina Mercantile di Genova e avrà una durata di 24 mesi. Le attività vedranno impegnati i centri di formazione delle Capitanerie di Porto di Genova e di Messina oltre ad esperti della Guardia Costiera provenienti da tutta la Penisola e fornirà formazione ai funzionari ed operatori ucraini nelle materie della sicurezza della navigazione, della ricerca e soccorso e monitoraggio del traffico, delle attività di controllo dello stato di approdo e di bandiera.

“Obiettivo centrale del programma è quello di assicurare l’implementazione degli obblighi internazionali dell’Ucraina nel settore del controllo dei porti e delle aree costiere, della formazione e dell’istruzione in campo navale, della protezione delle vite in mare”, si legge nel bando di gara predisposto dall’Unione europea. “Nello specifico si punterà a rafforzare le capacità della prima istituzione beneficiaria del progetto, l’Amministrazione dei servizi per il trasporto marittimo nelle acque dell’Ucraina (Shipping Administration), nello svolgimento delle attività di supervisione e controllo sulla sicurezza della navigazione; formazione e addestramento del personale marittimo (…) per garantire un adeguato livello di protezione della vita umana nelle acque del Bar Nero e del Mare di Azov nella ricerca e salvataggio nell’area marittima dell’Ucraina”.

La Shipping Administration è l’organo sotto il diretto controllo del Consiglio dei ministri della Repubblica di Ucraina preposto all’implementazione delle politiche statali nel settore del trasporto e della navigazione marittima. Tra le sue principali funzioni ci sono anche quelle di avviare le indagini sulle cause di eventuali incidenti occorsi a unità navali in mare; la verifica del rispetto delle richieste legislative internazionali sulla navigazione mercantile; la gestione della sicurezza delle infrastrutture portuali e della navigazione; la prevenzione dell’inquinamento ambientale da parte delle unità navali; l’organizzazione e il controllo delle operazioni di ricerca e soccorso delle persone in pericolo in mare.

La comunicazione ufficiale dell’avvio del progetto di cooperazione con l’Italia è stata data il 9 settembre 2024 da The Center for Adaptation of the Civil Service to the Standards of the European Union, il Centro istituito dal Consiglio dei ministri del governo ucraino il 14 aprile 2004 per coordinare i programmi di partnership co-finanziati dall’Unione europea e dai singoli paesi membri.

“L’esecuzione di questo progetto consentirà all’Ucraina di rafforzare la sua posizione internazionale”, spiega l’istituzione governativa. “L’armonizzazione della legislazione con gli standard UE rafforzerà l’interazione con i partner europei e creerà condizioni favorevoli per lo sviluppo del commercio internazionale attraverso i porti ucraini. In particolare, l’introduzione di più alti livelli di sicurezza renderà i porti ucraini più attrattivi per le compagnie internazionali di navigazione”.

“In aggiunta, il progetto contribuirà ad innalzare il livello della formazione educativa nel settore marittimo in Ucraina, in modo da preparare meglio le nuove generazioni alle professioni marittime per lavorare sia in Ucraina che all’estero, rispondendo alle più alte richieste internazionali”, aggiunge The Center for Adaptation of the Civil Service to the Standards of the European Union. “La cooperazione con l’Unione europea è un’opportunità senza precedenti per il nostro paese per sviluppare la sua industria navale, rendendola più sicura e più competitiva sul palcoscenico globale”.

Ma non c’è solo l’aspirazione a entrare a far parte dell’Unione europea da parte del Centro per la gestione dei programmi di cooperazione di Kiev. Esso è infatti direttamente coinvolto nell’implementazione degli obiettivi e delle attività nel campo delle politiche di integrazione Euro-Atlantiche. “Tra le nostre finalità c’è quella di rafforzare le capacità istituzionali delle autorità governative nella cooperazione con la NATO e per accrescere il livello di competenza professionale dei funzionari civili e governativi nello sviluppo di programmi di formazione e nella preparazione di proposte per i programmi annuali nazionali sotto gli auspici della Commissione NATO-Ucraina e della Strategia di Comunicazione sull’integrazione Euro-Atlantica fino al 2025”, dichiarano i funzionari del Center for Adaptation of the Civil Service to the Standards of the European Union. “Allo stesso tempo, il Centro coordina il Programma NATO-Ucraina per lo sviluppo professionale e la formazione per gli specialisti civili nelle strutture di sicurezza e difesa, così come nella realizzazione delle riforme chiave”.

 Il programma di formazione del personale dell’Amministrazione marittima dell’Ucraina che ha preso il via a Genova e Messina rappresenta un ulteriore pericoloso passo in avanti del processo di aziendalizzazione e militarizzazione delle istituzioni scolastiche ed educative italiane.mia della Marina Mercantile (A.I.M.M.) di Genova, un Istituto Tecnico Superiore (I.T.S) indirizzato all’alta formazione nel settore marittimo degli allievi ufficiali “per condurli all’acquisizione di uno specifico diploma post-secondario (tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci)”.

L'Accademia è nata nel 2005 come Polo Formativo IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) della Regione Liguria, su iniziativa della Provincia di Genova, dell’Istituto Tecnico dei trasporti e logistica “Nautico San Giorgio” e di Confitarma, “con il forte sostegno del Comando Generale delle Capitanerie di Porto”, come si legge nella scheda di presentazione della Fondazione.

“L’Accademia della Marina Mercantile, con un carattere pubblico e nazionale, è una Fondazione a maggioranza pubblica, ma di diritto privato per ampliarne la partecipazione e assicurarne l’efficienza gestionale”, si aggiunge. “L’istituzione rilascia titoli del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’Istruzione terziaria non universitaria, realizzando le proprie attività attraverso finanziamenti pubblici e privati e senza finalità lucrative. L’Accademia sviluppa inoltre altre attività, a favore delle imprese del cluster marittimo, sia nel campo della formazione, della progettazione, degli studi e delle ricerche”.

Con un capitale sociale iniziale di 286.881 euro, per il 51% versato dalla Provincia di Genova, la Fondazione annovera tra i suoi soci  la Città Metropolitana di Genova; Confitarma; AssArmatori; l’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; l’Istituto Tecnico dei Trasporti e della Logistica “Nautico San Giorgio”; RINA S.p.A.; Fincantieri S.p.A,; l’Associazione Agenti Raccomandatari – Mediatori Marittimi – Agenti Aerei; l’Associazione Industriali Provincia di Genova; FIT (Federazione Italiana Trasporti) CISL; l’Università degli Studi di Genova; il CFLI – Consorzio Formazione Logistica Intermodale; Federpesca; UCINA – Unione Cantieri Industrie Nautiche e Affini; CFP – Consorzio Formazione Polcevera; il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Genova.

Partner della Fonazione anche l’Opera Diocesana Madonna dei Bambini “Villaggio del Ragazzo” e la Fondazione CIF Formazione con sede a Chiavari e Genova, ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Liguria.

 

Articolo pubblicato in Stampalibera.it il 6 novembre 2024, https://www.stampalibera.it/2024/11/06/si-formano-anche-a-messina-i-funzionari-marittimi-dellucraina-in-vista-del-suo-ingresso-nella-ue-e-nella-nato/