Manganellate e pioggia di lacrimogeni sui partecipanti alla TAZ a Comano Terme in Trentino

Osservatorio Repressione - Monday, May 5, 2025

Violento sgombero dell’evento “Free Spring”, free party di musica ed socialità iniziato giovedì 1 maggio sui prati di Malga Lomasone, nei pressi di Comano Terme, provincia di Trento.

La festa sarebbe dovuta durare fino a domenica 4 maggio, ma dopo la denuncia lanciata dal sindaco Fabio Zambotti già nella prima giornata di inizio del Free Spring, venerdì, sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili urbani e vigili del fuoco per sgomberare i partecipanti in base alla norma approvata a inizio mandato del Governo Meloni, quella anti-rave.

Tra i partecipanti alla festa a nord del Lago di Garda, oltre duecento persone, erano presenti anche “bambini, anziani”, sottolinea l’organizzazione in un comunicato diffuso a seguito degli scontri.

I manifestanti hanno affermato di aver prontamente comunicato alle forze di polizia la volontà di collaborare pacificamente. “Le forze dell’ordine hanno intimato di smontare immediatamente il tendone e l’impianto audio, altrimenti li avrebbero presi con la forza”.

“Dopo qualche ora”, riferiscono i manifestanti, “finito di smontare il tendone, abbiamo iniziato a smontare il palco. Con l’arrivo del buio la situazione ha continuato a scaldarsi: è arrivata una camionetta dei vigili del fuoco. Illuminati da quest’ultima, quaranta guardie armate sono avanzate senza comunicare nulla, spingendoci contro le impalcature del bar, manganellando persone disarmate e creando una situazione di panico”.

“Mentre ci picchiavano e sparavano gas lacrimogeni hanno rubato un furgone vuoto, supponendo che ci fosse l’impianto audio all’interno. Sfruttando la confusione hanno violentemente sequestrato tre persone. Sotto una pioggia di lacrimogeni durata una trentina di minuti, sparando anche ad altezza uomo, hanno cominciato ad allontanarsi seguendo il furgone rubato. Nel frattempo è stata chiamata un’ ambulanza, a cui inizialmente hanno impedito di scendere”.

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto la testimonianza di un partecipante che preferisce restare anonimo. Ascolta o scarica

Il commento dell’avvocato penalista trentino Nicola Canestrini. Ascolta o scarica

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