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Osservatorio Repressione - Thursday, May 8, 2025Scioperi della fame nelle prigioni turche, militanti palestinesi nuovamente arrestati, repressione delle proteste studentesche negli Stati Uniti…niente di nuovo sotto il sole
di Gianni Sartori
In Turchia, a cinque anni dalla morte in sciopero della fame di Helin Bölek, di Ibrahim Gökçek e di altri musicisti di “Grup Yorum”,la tragedia potrebbe ripetersi.
Da mesi dieci prigionieri rivoluzionari sono in sciopero della fame per protestare contro l’isolamento carcerario (in particolare nelle prigioni di tipo S, Y et R), contro i trasferimenti forzati e per ottenere condizioni di detenzione meno disumane.
Anche se, va detto, senza aver per ora suscitato movimenti di solidarietà particolarmente intensi e massicci. Varie iniziative, per quanto minoritarie, si sono comunque tenute in alcune città europee. Mentre per uno di loro, Sercan Ahmet Arslan, siamo ormai oltre il duecentesimo giorno di digiuno, solidarietà concreta è venuta dal comunista libanese Georges Abdallah (proveniente da un famiglia cristiano-maronita, detenuto in Francia dal 1984) che ha rifiutato di alimentarsi mercoledì 7 maggio.
E intanto in Palestina…
Il 6 maggio sono state di nuovo arrestati numerosi palestinesi che recentemente erano tornati in libertà. Tra loro due esponenti del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, Wael Jaghoub e Thaer Hanani, originari di Nablus.
Mentre, si parva licet, negli USA…
Il 5 maggio un gruppo di studenti filo-palestinesi (“Students United for Palestinian Equality and Return”) avevano occupato una parte del campus dell’università di Washington. In particolare il dipartimento di ingegneria costruito una decina di anni fa con finanziamenti della Boeing (dieci milioni di dollari). Gli studenti chiedevano all’UW di dissociarsi dall’azienda aerospaziale accusata di fabbricare armamenti utilizzati a Gaza.
Ma nel cuore della notte sono stati duramente costretti ad evacuare dall’intervento della polizia in tenuta antisommossa. Una trentina di persone venivano arrestate con l’accusa di intrusione, danneggiamento della proprietà, disobbedienza e associazione a delinquere.
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