
Elettroshock
Osservatorio Repressione - Thursday, May 8, 2025Recensione al libro “Elettroshock” di Giulio Di Luzio, un romanzo che si rivela una chiave attuale di interpretazione, analisi e discussione sullo stato di “attuazione” della Legge Basaglia, contrastata oggi più che mai dal mondo medico e politico
Dopo il riuscito saggio “Le foche ammaestrate” controstoria dell’informazione sulla guerra ucraina, Giulio Di Luzio torna alla narrativa di impegno civile e politico col suo tipico taglio irriverente e senza concessioni con “Elettroshock”, un romanzo che nasce nel clima generale di una stagione animata da una tensione intellettuale innegabile, da un contesto conflittuale e da esperienze di opposizione alle istituzioni totalitarie.
L’Autore ripercorre nell’opera esperienze giovanili, che in quella temperie storica trovarono forme, tempi e modi di rappresentarsi, in ciò associandosi agli scrittori, che hanno attinto al proprio passato giovanile tematiche nate da esigenze esistenziali, etiche e collettive, per raccontare una fase storica.
Di Luzio lo fa con rigore e passione letteraria con una trama costruita intorno alla istituzione totale per antonomasia, il manicomio, che proprio negli anni Settanta verrà investito da una severa opposizione di massa, che ne minerà la credibilità fino allo sbocco della Legge 180 del 1978 grazie all’opera titanica dello psichiatra veneto Franco Basaglia.
Ma lo scrittore pugliese osa di più, ponendo in essere un’opera letteraria di stampo neorealista, che si fa carico di rappresentare con fedeltà la radicalità di quella opposizione sociale e politica alla feroce realtà della reclusione manicomiale, più volte minimizzata dai media dominanti e dalla élite psichiatrica, che tentano -ieri come oggi- di ridurne la portata, la profondità, la estensione in un processo di revisionismo e restaurazione implacabili, che strizzano l’occhio al ritorno dei grigi padiglioni manicomiali e al rafforzamento della managerialità delle residenze psichiatriche, come unico modello per affrontare il delicato segmento della salute mentale.
In ciò il romanzo si rivela una chiave attuale di interpretazione, analisi e discussione sullo stato di “attuazione” della Legge Basaglia, contrastata oggi più che mai dal mondo medico e politico.
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