
In fondo a destra. Suprematisti in adunata nel nome della «remigrazione»
Osservatorio Repressione - Saturday, May 10, 2025Il 17 maggio si terrà il summit europeo anti migranti con gruppi come Reconquista e Movimento Identitario. Una galassia che guarda soprattutto alla Lega. CasaPound ha promosso per lo stesso giorno una manifestazione a La Spezia per «l’Europa Potenza» e per abolire il 25 aprile
di Saverio Ferrari da il manifesto
«Questo sarà il più grande punto di svolta nella storia degli europei da secoli. E noi ne prenderemo parte»: questa la dichiarazione nelle scorse settimane di Alfonso Gonçalves, fondatore nel 2023 del gruppo filonazista portoghese Reconquista, simbolo una croce, che rimanda alla Reconquista cristiana nei confronti dei Mori della penisola iberica nel 1492, per propagandare il prossimo 17 maggio in Italia un incontro internazionale dal titolo «Resum25, Remigration Summit» promosso da un ampio schieramento di suprematisti bianchi europei. Si era inizialmente parlato di Milano, ora si sa che sarà al Dolce Milan Hotel Malpensa di Somma Lombardo, in provincia di Varese.
LA «REMIGRAZIONE» e il suo teorico. Con il termine remigrazione le stesse organizzazioni promotrici intendono definire il progetto da loro perseguito di deportazione della popolazione «non bianca» e «non assimilabile», progetto rimbalzato rumorosamente sui media in Germania nel gennaio 2024 quando fu scoperta e denunciata una riunione segreta, tenutasi a Potsdam, in vista di un’ascesa elettorale dell’estrema destra, tra membri di Alternative für Deutschland, neonazisti e industriali, per «trasferire» in uno Stato africano i richiedenti asilo, gli stranieri con passaporto tedesco, i rifugiati politici. Diversi milioni di persone.
ANCOR PRIMA, NEL 2017, era stato in realtà il gruppo francese di Génération Identitaire, con il suo omologo italiano Generazione Identitaria, a battezzare per primo il termine remigrazione proponendo, tra l’altro, l’abolizione di qualsiasi tipologia di ius soli, il congelamento di tutti i processi di naturalizzazione, l’abolizione di qualsiasi tipo di ricongiungimento familiare, pene detentive per datori di lavoro che assumano immigrati non regolari, il divieto di costruzione di mosche e minareti. Per la cronaca, in Francia Génération Identitaire è stata sciolta nel marzo 2021 per «incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza».
MARTIN SELLNER, animatore in passato della sezione austriaca del circuito di Génération Identitaire, presente a Potsdam, è considerato il “teorico” della remigrazione. Per le sue posizioni si è visto inibire l’ingresso in Germania, Svizzera e Regno Unito, inibizione motivata anche dall’aver ricevuto una donazione di 1.500 euro dal neonazista Brenton Tarrant, autore il 15 marzo 2019 degli attacchi a due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, che avevano provocato 51 vittime.
NOMI E SIGLE. Tra le organizzazioni promotrici, oltre a Reconquista, figurano il Movimento Identitario Austriaco (Ibö) guidato da Sellner, il Movimento Identitario Danese, l’olandese Forum per la Democrazia (FvD), il fiammingo Schild & Vrienden (Scudo e Amici) diretto dall’ex deputato Dries Van Langenhove, il centro studi francese Iliade di Yves Gallou (ex Front National), lo svizzero Junge Tat (Giovane Azione). Nomi e sigle all’insegna del razzismo. L’ex deputato Dries Van Langenhove è stato condannato nel marzo 2024 in Belgio a un anno di carcere e a una multa di 16 mila euro, nonché all’interdizione pubblica per un anno, per aver violato le leggi contro il razzismo e la negazione dell’Olocausto. Dal canto suo, il gruppo di Junge Tat, formatosi nel 2020 nella Svizzera tedesca, sta causando in quel Paese non pochi problemi.
I SUOI ADERENTI sono infatti soliti disturbare le manifestazioni in solidarietà con i migranti (a Bellinzona nell’ottobre 2023) e a intimidire i Pride (Zurigo nel giugno 2022), apparendo tra l’altro sui social con dei cappucci neri con impresso il loro simbolo, la runa Tyr, già tra gli emblemi della Gioventù hitleriana, ma anche più recentemente del cosiddetto Movimento per la Resistenza Nordico, una sorta di Internazionale neonazista presente in Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia.
Nel settembre del 2016 alcuni suoi esponenti assassinarono a Helsinki un giovane antirazzista e per questo l’organizzazione in Finlandia fu sciolta. Sei membri di Junge Tat sono stati anche condannati nel settembre scorso a una multa di 70mila franchi per «discriminazione razziale e violazione della legge sugli esplosivi».
IN ITALIA chi si è attivato a promuovere il meeting del 17 maggio è la piccola associazione Cultura e Tradizione di Como rappresentata da Guido Ballarati, ma per gli organizzatori è la Lega guidata da Matteo Salvini il vero punto di riferimento, non i Fratelli d’Italia surrealmente criticati per la loro «inettitudine». Se il primo Remigration Summit avrà successo, si continuerà in altre importanti capitali europee: Varsavia, Londra e Vienna. Con le stesse parole d’ordine, da settimane, CasaPound si è a sua volta attivata in diverse città promuovendo autonomamente per il 17 maggio una manifestazione a carattere nazionale a La Spezia «città simbolo del Futuriamo e dell’innovazione militare», per «la Remigrazione e l’Europa Potenza», oltre che per abolire il 25 aprile «segno rosso sul calendario», tornando «a celebrare date storicamente importanti come il 4 novembre».
IL MEETING previsto a Somma Lombardo è ormai entrato in fase operativa. Sui social di riferimento si è dato conto dell’avvenuta prenotazione di alcune centinaia di biglietti aerei (400), della raccolta di oltre 4mila euro di sottoscrizione e della disponibilità di ticket per l’ingresso all’evento e l’accesso ai ristori. Sia il consiglio comunale che il Sindaco di Milano, Beppe Sala, sollecitati dall’appello di quaranta fra associazioni e partiti, hanno preso posizione contro queste «adunanze che alimentano l’odio e la disumanità», mentre Cgil e Anpi hanno già chiamato alla mobilitazione lo stesso 17 maggio per le 15 all’Arco della Pace. Il sindaco di Somma Lombardo esprimendo «la propria contrarietà» ha subito chiesto incontri a Prefetto e Questore. Dalle parti del ministero dell’Interno per ora silenzio assoluto.
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