
Roma: Senza fissa dimora picchiato e arrestato dai carabinieri
Osservatorio Repressione - Saturday, May 17, 2025Nel quartiere Esquilino di Roma un uomo, senza fissa dimora, è stato fermato, picchiato, preso a calci e pugni e posto in stato di fermo dai carabinieri con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il giorno precedente in un’operazione del comune erano state requisite e buttate coperte e materassi dei senza fissa dimora del quartiere
«Nacol stava facendo pipì dietro un albero quando due carabinieri lo hanno afferrato e strattonato, lui si è divincolato e di risposta ha ricevuto un pugno in testa, è stato scaraventato a terra e un carabiniere gli ha dato un calcio. Poi lo hanno caricato violentemente all’interno di una volante». A raccontare i fatti è Tommaso Monni, attivista di Spin Time Labs, che ha assistito direttamente alla scena avvenuta ieri mattina a Roma, in via Statilia. Il protagonista è un uomo senza fissa dimora, di età avanzata, che staziona abitualmente nella zona. «Nacol è un signore con evidenti difficoltà, la maggior parte del tempo è non verbale, ma non è assolutamente violento. Le azioni dei carabinieri mi hanno fatto molta paura», spiega ancora Monni, che ha costruito un rapporto privilegiato con l’uomo insieme ad altri attivisti dello spazio sociale.
I PRESENTI hanno registrato la scena chiedendo alle forze dell’ordine dove avrebbero portato Nacol, «ma abbiamo ricevuto solo risposte aggressive che ci intimavano di smettere di riprendere e di allontanarci, accusandoci di star intralciando la giustizia», racconta l’attivista. Dopo l’arresto i presenti sono rimasti sul posto, e hanno chiesto informazioni ad un’altra volante dei carabinieri su quanto sarebbe accaduto all’uomo.«Ci hanno detto che oggi andrà a processo in direttissima per resistenza a pubblico ufficiale, una ragazza è andata alla caserma di Piazza Dante ma non le hanno voluto dire nient’altro».
L’operazione si inserisce all’interno di un più ampio quadro di «bonifica anti-clochard» del territorio: il giorno precedente, in tutto il quadrante Esquilino, sono stati requisiti e gettati tutti i materassi e le coperte appartenenti ai senza fissa dimora della zona. Monni, che ha divulgato l’accaduto, ha contattato la Sala Operativa Sociale del comune di Roma chiedendo che venissero distribuite nuove coperte e denunciando l’evento. «Mi hanno risposto che avrebbero monitorato e che la requisizione rientrava in un’operazione pubblica».
LA SALA OPERATIVA non ha però confermato al Manifesto che fosse coinvolto il comune. In un’operazione simile, avvenuta qualche mese fa a viale Pretoriano, erano intervenuti Ama e Polizia municipale. «La soluzione al fenomeno dei senza fissa dimora non è buttare via le loro coperte, e soprattutto non riguarda il decoro cittadino ma la sicurezza sociale. Bisognerebbe fornire soluzioni abitative concrete, non esasperare la marginalità», conclude l’attivista. (fonte il manifesto)
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