Bologna: La repressione serpeggia nell’università

Osservatorio Repressione - Thursday, May 29, 2025

L’università di Bologna reprime gli studenti che protestano: 10 denunce per l’occupazione di un’aula

A sei giorni dalle elezioni al CNSU (Consiglio Nazionale degli studenti universitari) l’Università di Bologna invia dieci denunce ad altrettanti studenti del movimento Cambiare Rotta, rei di avere dato vita ad uno spazio autogestito per creare un processo di agibilità politica, recuperando, all’interno dell’Università di Bologna, un’auletta in disuso. “Occupazione per trarne altrimenti profitto” questa sarebbe la fantasiosa accusa.

L’occupazione, spiega il collettivo, risale al 25 novembre scorso, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Le denunce sono arrivate ad alcuni candidati alle elezioni studentesche proprio a una manciata di giorni prima della chiusura della campagna elettorale: un atto «repressivo», denunciano gli studenti, che attaccherebbe la «democrazia» universitaria.

Poco tempo fa alcuni studenti avevano fatto pacificamente irruzione in un convegno targato Leonardo SpA, contestando gli accordi di ricerca che chiudono sempre un occhio e a volte anche due, giocando sull’equivoco della ricerca “dual-use” (civile-militare), ma soprattutto la presenza asfissiante della Leonardo, che finanzia convegni, stage, tirocini e si propone in tutta Italia come punta di diamante di uno sviluppo industriale di morte, ma che può offrire un futuro a molti giovani brillanti soprattutto in campo tecnologico: sistemi d’arma, visori ottici di ultima generazione a uso militare, sistemi avanzati interconnessi per il controllo pervasivo dei territori contro fastidiosi sommovimenti popolari (le cosiddette “Smart-cities”), intelligenza artificiale applicata ai droni, ecc ecc.

Qualche giorno dopo l’arrivo delle notifiche, l’11 maggio, Cambiare Rotta ha lanciato un appello alla cittadinanza per promuovere la richiesta di ritiro immediato delle denunce ai candidati, che nell’arco di due settimane ha raggiunto oltre 700 firme. Tra queste, quelle di studenti, ma anche di docenti, avvocati e lavoratori esterni all’università.

A questo link si trova l’appello degli studenti di Cambiare Rotta per il ritiro delle denunce.

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