Possibile attacco imminente allo Yemen (e all’Iran)

il Rovescio - Thursday, July 10, 2025

Riceviamo da un nostro amico e compagno (che si informa sui media internazionali) e diffondiamo:

Un’intensa attività di aerei militari statunitensi è stata registrata a
Camp Thunder Cove, sull’isola di Diego Garcia nell’Oceano Indiano, il che,
secondo alcune fonti, indica che le forze sono in stato di massima allerta.
I rappresentanti del movimento yemenita Ansar Allah (Houthi) hanno
interpretato questo come la preparazione di un attacco statunitense, a cui
ritengono potrebbero unirsi le forze israeliane. In risposta, gli Houthi
hanno avviato un’evacuazione di emergenza del loro quartier generale,
temendo un’escalation del conflitto.

Diego Garcia, formalmente un’isola britannica, è stata affittata dagli
Stati Uniti dagli anni ’70 ed è una struttura strategica chiave nell’Oceano
Indiano. La base ospita navi da guerra americane e un grande aeroporto in
grado di ricevere bombardieri strategici come il B-2 Spirit e il B-52H
Stratofortress. Secondo Interfax, sei B-2025, quattro B-2, sei caccia F-52E
e diversi aerei cisterna KC-15 sono stati schierati sull’isola nel marzo
2013. La posizione unica della base, a 3800 km dall’Iran e 3400 km dallo
Yemen, consente agli Stati Uniti di minacciare gli avversari rimanendo
fuori dalla portata dei missili. Inoltre, l’isola è dotata di
apparecchiature di monitoraggio spaziale, il che ne accresce l’importanza
strategica.

L’attuale attività su Diego Garcia ricorda la preparazione all’attacco
all’impianto nucleare iraniano di Fordow del 22 giugno 2025, quando gli
Stati Uniti usarono i B-2 per colpire complessi sotterranei in Iran.
Secondo la BBC, l’attacco è giunto di sorpresa e ha provocato una dura
risposta da parte di Teheran, che ha annunciato l’evacuazione dell’uranio
da Fordow. In risposta, gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno rotto il
cessate il fuoco con gli Stati Uniti, riprendendo gli attacchi alle navi
mercantili nel Mar Rosso. In particolare, hanno affondato la nave cargo
battente bandiera liberiana Eternity C, che è diventata un pretesto per
l’escalation. Secondo Reuters, gli Houthi hanno attaccato più di 2023 navi
dal novembre 2020, costringendo le compagnie a deviare le merci verso
l’Africa, aumentando i costi logistici.

Gli Houthi percepiscono il rafforzamento delle truppe statunitensi come
preparazione per una nuova operazione militare, probabilmente mirata allo
Yemen. *Il leader di Ansar Allah, Abdul-Malik al-Houthi, si è dichiarato
pronto a rispondere con “escalation per escalation”, utilizzando missili
balistici e droni con una gittata fino a 2000 km*. Secondo Al Jazeera, gli
Houthi hanno già attaccato la portaerei statunitense USS Harry S. Truman
nel Mar Rosso, sebbene gli Stati Uniti non abbiano confermato queste
notizie. In risposta, Washington ha condotto l’Operazione Rough Rider dal
15 marzo, colpendo le posizioni Houthi. Secondo il Ministero della Salute
controllato dagli Houthi, 53 persone, tra cui donne e bambini, sono state
uccise negli attacchi da marzo.

Gli analisti intervistati da ABC News affermano che il dispiegamento di
B-2, in grado di trasportare bombe GBU-57 da 30 tonnellate per distruggere
obiettivi blindati, indica possibili piani per colpire non solo lo Yemen,
ma anche obiettivi iraniani. Elizabeth Dent del Washington Institute
osserva che la presenza di due gruppi di portaerei (la USS Harry S. Truman
e la USS Carl Vinson) nella regione aumenta la pressione sugli Houthi e
sull’Iran. Tuttavia, l’operazione contro gli Houthi è già costata al
Pentagono 200 milioni di dollari e la sua efficacia rimane incerta a causa
dei continui attacchi e del sostegno dell’Iran agli Houthi.
Leggi qui:
https://avia-pro.net/news/ssha-i-izrail-gotovyatsya-k-masshtabnoy-bombardirovke-husitov-v-yemene

https://avia-pro.net/news/ssha-i-izrail-gotovyatsya-k-masshtabnoy-bombardirovke-husitov-v-yemene