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Mentre politici e i giornalisti occidentali gridano all’”antisemitismo” dopo
l’attentato di Elias Rodriguez contro due diplomatici dell’ambasciata israeliana
a Washington, neanche una parola di condanna è stata pronunciata per l’omicidio,
nella stessa giornata, del nemico dell’Occidente Andrij Portnov (l’ex
collaboratore di Yakunovich freddato a Madrid lo scorso mercoledì 21 maggio).
Niente di nuovo: condanne del “terrorismo” e dei “regimi autoritari” quando a
essere colpiti sono i propri, silenzi o addirittura applausi quando vengono
colpiti gli altri (come dopo l’attentato dell’anno scorso contro il premier
slovacco Robert Fico, colpevole di non appoggiare la proxy war della NATO contro
la Federazione Russa in terra ucraina). In mezzo, uno spartiacque chiamato
guerra. Per questo ci sembra il caso di segnalare questo articolo, che
ripercorre una lunga serie di sospette esecuzioni extragiudiziali su cui si
stende l’ombra dell’immondo regime di Kiev. Ricordiamocene quando ci
racconteranno del Navalny di turno, o del prossimo avvelenamento al polonio
attribuito all’altrettanto immondo regime di Mosca.
https://www.lindipendente.online/2025/05/22/in-spagna-e-stato-ucciso-un-altro-uomo-che-faceva-parte-della-lista-dei-nemici-dellucraina/
https://www.ilpost.it/2025/05/21/sam-altman-world-orb-occhi/
Da
https://www.lindipendente.online/2025/05/21/cosa-contiene-il-trattato-pandemico-globale-approvato-dalloms/
COSA CONTIENE IL “TRATTATO PANDEMICO GLOBALE” APPROVATO DALL’OMS
Via libera dopo tre anni di trattative al Trattato pandemico globale, un accordo
giuridicamente vincolante adottato ai sensi dell’Articolo 19 della Costituzione
dell’OMS, approvato il 20 maggio 2025 dall’Assemblea Mondiale della Sanità,
riunita per la sua 78ª sessione. Con 124 voti favorevoli, 11 astensioni (tra cui
l’Italia che ha sottolineato l’importanza della sovranità nazionale) e nessun
voto contrario (ma un quarto dei Paesi membri, 46 su 193, non ha partecipato
allo scrutinio in Commissione) l’accordo (qui la versione preliminare), è stato
negoziato in risposta alle lezioni apprese durante il Covid-19. Il Trattato
rappresenta il secondo strumento internazionale di questo tipo dopo la
Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco del 2003 ed entrerà in vigore
dopo la ratifica di almeno 60 Stati membri.
Si tratta di una data storica, arrivata in un momento di grande fragilità
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo l’abbandono da parte degli Stati
Uniti e in un contesto di generale crisi di autorevolezza degli organismi che
fanno capo alle Nazioni Unite. Proprio l’OMS è stata al centro di ripetute
polemiche e accuse per la scarsa trasparenza, un’eccessiva vicinanza alla Cina e
le indicazioni contraddittorie emanate durante la pandemia, ora al centro di uno
sferzante dibattito negli Stati Uniti.
Non è mancata la spallata del Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli
Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., che martedì ha definito l’Organizzazione
Mondiale della Sanità come “moribonda”: «Esorto i ministri della salute di tutto
il mondo e l’OMS a considerare il nostro ritiro dall’organizzazione come un
campanello d’allarme», ha aggiunto in un video registrato su Fox News e poi
trasmesso in streaming all’assemblea di Ginevra.
CHE COSA PREVEDE IL TRATTATO
Il testo del trattato, composto da 35 articoli, definisce i princìpi, gli
approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in una
vasta gamma di settori, al fine di rafforzare l’architettura sanitaria globale
per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Alcuni aspetti,
come il sistema PABS, sono ancora in discussione, il che potrebbe ritardare la
pubblicazione del testo definitivo. Di seguito, una panoramica dei suoi elementi
principali:
* Prevenzione, preparazione e risposta: l’obiettivo primario è rafforzare la
collaborazione globale per migliorare la sicurezza sanitaria, garantendo un
accesso equo a farmaci, vaccini, terapie ed esami diagnostici. Il trattato
promuove lo sviluppo di sistemi nazionali di sorveglianza e capacità di
risposta rapida, con esercitazioni periodiche per testare i piani pandemici;
* Sovranità nazionale: una clausola fondamentale, su cui si è a lungo
dibattuto, specifica che l’OMS non ha l’autorità di imporre misure come
lockdown, obblighi vaccinali o restrizioni ai viaggi. Questa disposizione
risponde alle preoccupazioni di molti Stati, tra cui l’Italia, che hanno
enfatizzato l’importanza di mantenere l’autonomia decisionale in materia di
salute pubblica;
* Sistema PABS (Pathogen Access and Benefit-Sharing): questo meccanismo è uno
dei pilastri del trattato e uno dei punti più ambigui. Prevede la
condivisione di campioni di patogeni e dati genetici con i produttori di
farmaci, in cambio di un impegno a destinare almeno il 20% della produzione
globale di vaccini, terapie e diagnostici ai Paesi in via di sviluppo (10%
come donazioni, 10% a prezzi accessibili). Il sistema PABS rimane ancora
oggetto di negoziati, con dettagli tecnici da definire;
* One Health: il trattato adotta un approccio olistico, integrato, che
considera la salute umana, animale e ambientale come interconnesse. Promuove
la collaborazione tra settori (es. sanità, agricoltura, ambiente) per
prevenire le zoonosi e mitigare i rischi pandemici legati agli ecosistemi;
* Meccanismi di coordinamento: include la creazione di un Meccanismo
Finanziario di Coordinamento per mobilitare risorse globali e una Rete
globale per la logistica e la catena di fornitura, con l’obiettivo di
superare le disuguaglianze nell’accesso ai prodotti sanitari;
* Lotta alla disinformazione: il trattato mira a migliorare la trasparenza e il
flusso di informazioni affidabili, promuovendo campagne educative per
contrastare la cattiva informazione, un problema emerso con forza durante il
Covid-19, che è stato, però, strumentalizzato per criminalizzare il dissenso
e fare pressioni sulle Big Tech per legittimare la censura dei contenuti
divergenti e di notizie vere ma scomode per la narrazione pandemica;
* Trasferimento tecnologico e produzione locale: il trattato incoraggia la
diversificazione geografica della ricerca e della produzione di strumenti
sanitari, con trasferimenti tecnologici “reciprocamente concordati” per
supportare i Paesi in via di sviluppo;
* Forza lavoro sanitaria: promuove la formazione di personale sanitario
reattivo e preparato, con l’OMS che fornisce assistenza tecnica per
rafforzare le capacità nazionali.
Il trattato stabilisce anche un Comitato di conformità per monitorare
l’adempimento degli obblighi e prevede meccanismi di risoluzione delle
controversie attraverso negoziazione, mediazione o arbitrato.
CRITICHE, PREOCCUPAZIONI E CONTROVERSIE
Nonostante i suoi obiettivi ambiziosi, il trattato ha suscitato critiche su più
fronti. La bozza preliminare è stata accusata di scarsa trasparenza, con
negoziati condotti a porte chiuse e dettagli tecnici, come il sistema PABS
(articolo 12), ancora non definiti. Questo ha alimentato sospetti su possibili
influenze esterne, in particolare pressioni da parte di grandi aziende
farmaceutiche. Il sistema PABS, che coinvolge attori privati, solleva criticità
sulla capacità degli Stati di controllare i produttori di farmaci, che non sono
direttamente vincolati dal trattato e apre anche le porte alla ricerca e agli
esperimenti sul guadagno di funzione, pratica assai controversa e che ha
probabilmente reso possibile la fuoriuscita del SARS-CoV-2 dal biolaboratorio di
Wuhan. Dietro l’accordo sull’accesso equo ai prodotti sanitari, l’articolo 11
del trattato pandemico lascia aperto uno dei fronti più controversi: il
trasferimento tecnologico. Il testo specifica che tali trasferimenti devono
essere «reciprocamente concordati», il che lascia spazio a negoziazioni tra
Stati e le multinazionali farmaceutiche. Questo punto è stato criticato, poiché
i produttori non sono direttamente vincolati dal trattato, essendo attori
privati.
Dubbi anche sull’articolo 18 che prevede l’istituzione di un «Meccanismo di
Coordinamento Finanziario», una sorta di MES sanitario dai contorni poco chiari.
La partecipazione di aziende private e fondazioni filantropiche, come la Bill &
Melinda Gates Foundation, potrebbe inoltre sollevare timori di interessi
economici che prevalgono sulle necessità sanitarie. Il Meccanismo può essere
inteso anche come una limitazione dell’autonomia finanziaria, soprattutto se
implica obblighi di contribuzione.
Sebbene il trattato ribadisca il principio della sovranità nazionale, alcuni
passaggi, come l’obbligo di accelerare l’approvazione di prodotti sanitari in
emergenza, sono percepiti come una potenziale limitazione dell’autonomia degli
Stati.
Come anticipato, l’articolo 16 che si focalizza sulla la lotta alla
disinformazione rischia, infine, di divenire il grimaldello per un’eccessiva
centralizzazione del controllo delle informazioni da parte dell’OMS, che si
potrebbe avvalere della compiacenza delle piattaforme social, come già avvenuto
in passato e testimoniato dai Twitter Files e dai Facebook Files.
L’ASTENSIONE DELL’ITALIA
L’Italia non ha votato contro (il che sarebbe equivalso a una sconfessione
dell’OMS), ma si è astenuta, insieme alla Russia, all’Bulgaria, alla Giamaica,
alla Polonia, a Israele, all’Iran, alla Romania, al Guatemala, alla Slovacchia e
al Paraguay. La scelta del nostro Paese, che strizza l’occhio agli USA di Trump,
ha innescato accese polemiche da parte dell’opposizione e il lamento di alcune
virostar, che accusano il governo di “sovranismo” e di voler compiacere la
galassia “no vax”.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha chiarito che l’astensione
riflette la necessità di riaffermare l’autonomia degli Stati nelle decisioni di
salute pubblica. Pur apprezzando le clausole che limitano l’autorità dell’OMS
rispetto alle bozze preliminari, viene però ancora contestato il rischio di
«esternalizzare la gestione di una possibile prossima pandemia».
«PREVENIRE FUTURE PANDEMIE»: LO ZAMPINO DI BILL GATES
L’obiettivo dichiarato del Trattato, almeno sulla carta, è prevenire, prepararsi
e rispondere meglio alle prossime crisi sanitarie globali, rispondendo
indirettamente all’appello lanciato da Bill Gates che, con l’uscita degli USA
dall’OMS, si conferma con la sua Fondazione come uno degli attori più influenti
nella sanità globale. Sempre sul filo del conflitto di interessi, il suo
coinvolgimento ha permesso di plasmare politiche sanitarie internazionali in
linea con il modello del filantrocapitalismo, un sistema in cui i miliardari
utilizzano la beneficenza per acquisire potere e influenzare l’agenda politica
ed economica su scala mondiale.
L’OMS, secondo Gates, rimane «lo strumento migliore di cui disponiamo» per
fermare le epidemie, ma solo un Corpo di emergenza sanitaria globale può
garantire un «futuro senza pandemie». Proprio Gates nel suo libro How To Prevent
the Next Pandemic auspicava la creazione di un «corpo di vigili del fuoco»
contro i virus ed esercitazioni per prevenire una prossima emergenza sanitaria
globale. Secondo il filantrocapitalista, il prossimo futuro sarà costellato da
pandemie e tutto ruota sulla capacità che gli organismi internazionali e gli
attori pubblici e privati avranno nell’agire rapidamente su scala globale.
Per evitare una nuova crisi sanitaria, secondo il fondatore di Microsoft,
servono più investimenti e la creazione di una squadra di epidemiologi ed
esperti per prevenire e identificare rapidamente le minacce alla salute globale
e migliorare la cooperazione fra i Paesi. Ciò rientra all’interno dei piani che
i tecnocrati sognano per l’umanità: l’erosione della sovranità dei singoli Stati
all’Organizzazione Mondiale della Sanità, puntando sulla necessità di negoziare
modifiche complementari del regolamento sanitario internazionale. Per ora, il
Piano Pandemico sembra escludere il rafforzamento dei poteri in capo all’OMS e
le ricadute sulle politiche dei singoli Stati, ma il rischio è un’ulteriore
deriva rispetto ai modelli draconiani di gestione del Covid, messi in atto,
spesso in modalità-fotocopia, dai governi di mezzo mondo. Benché formalmente la
bozza riconosca la sovranità dei singoli Stati in materia di salute, molti –
come abbiamo visto – sono ancora i passaggi opachi che fanno discutere, destando
il timore che l’OMS possa essere investita di poteri decisionali di governance
globale, alla mercé degli interessi di Big Pharma.
Enrica Perrucchietti
https://www.ildolomiti.it/politica/2025/nucleare-in-italia-nasce-la-newco-che-sara-guidata-da-ferruccio-resta-il-presidente-di-fbk-lente-lanciato-da-enel-ansaldo-e-leonardo
https://www.milanotoday.it/cronaca/incidente-stradale/morto_scappa-polizia-stanotte.html
Qualcuno ci ha girato questa notizia, non sappiamo da quale giornale né
precisamente di quale giorno, ma evidentemente recente. Al di là dell’aspetto
ironico della vicenda, è significativo che, all’interno di un’esercitazione di
guerra, si simuli anche la risposta a chi guerra e militarismo li combatte. E la
risposta è sperimentata con una certa foga, visti i risultati…
https://pagineesteri.it/2025/04/25/medioriente/guerra-e-algoritmi-la-nuova-frontiera-di-israele-nella-sperimentazione-militare-a-gaza/?fbclid=IwY2xjawJ5nulleHRuA2FlbQIxMQABHj-dtQm-aDPuwiVu0kR0uygl8Q1R4APiib9axYoL0-FNPSV1yxQ8IvQ8e0Ar_aem_2wp79DwCWHLEr4nRxtwDFw