I carnevali sociali non si multano! In piazza a Napoli per le sfilate libere e autogestite

NapoliMONiTOR - Wednesday, December 4, 2024
(carnevale sociale di napoli)
I CARNEVALI SOCIALI NON SI MULTANO!

A Napoli chi organizza un’iniziativa che incide sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio comunale deve pagare un compenso per l’orario straordinario della polizia locale.

Sono esentate da questa tassa:

– le iniziative tese a promuovere e valorizzare il territorio, le sue tradizioni e/o il patrimonio storico artistico e culturale, nonché le attività sociali volte a promuovere il benessere e la qualità della vita dei cittadini

– le iniziative finalizzate a promuovere l’affermazione dei diritti costituzionalmente riconosciuti

Tutti i Carnevali Sociali di Napoli promuovono i diritti fondamentali della persona, i diritti sociali, la partecipazione e la solidarietà. Nonostante questo, l’anno scorso agli organizzatori di alcuni Carnevali sono stati recapitati i “bollettini di pagamento” e le diffide che precedono “l’avviso di accertamento esecutivo e la conseguente attività di riscossione coattiva”.

In particolare, alcuni si sono visti addebitare il costo dello straordinario dei vigili, mentre altri Carnevali Sociali sono stati esentati solo perché i presidenti di Municipalità hanno riconosciuto il valore dell’iniziativa.

Oggi scendiamo in piazza per affermare che i Carnevali Sociali non si multano!

L’anno scorso abbiamo dovuto farlo per difendere dalle intimidazioni della polizia il nostro diritto ad accendere il fuoco nella parata del centro storico. Oggi siamo qui per contrastare un nuovo tentativo di normalizzazione, più subdolo, burocratico, impersonale. Ma lo ripetiamo chiaro e forte: non pagheremo un euro!

I Carnevali Sociali esistono a Napoli da quindici anni e coinvolgono migliaia di persone in ogni quartiere. Adulti e bambini si organizzano da sé, senza bisogno di bandi, patrocini o sovvenzioni. Costruiscono insieme i carri, le maschere, i travestimenti. E poi, dal venerdì fino al martedì grasso, sfilano in piazza tra la gente.

Chi amministra la città conosce la portata e i valori di queste iniziative, e forse per questo continua a ostacolarle. Noi siamo qui, ancora una volta, per chiedere loro di prendere una posizione netta, esplicita. I Carnevali Sociali rispondono in pieno alla tipologia di iniziative esentate dalla tassa comunale. Se basta il riconoscimento dei presidenti delle Municipalità, che ce lo garantiscano senza indugi. O trovino altre strade. Vogliamo garanzie in merito. E le vogliamo da chi amministra la città.

La loro città non è la nostra. È bene metterlo in chiaro. Stanno svendendo i suoi pezzi più pregiati ai migliori offerenti, hanno regalato le piazze ai turisti, i servizi sociali alle aziende private, riempiono le strade di militari e si lavano le mani delle emergenze sociali.

Le minacce ai Carnevali Sociali si inseriscono in questo contesto. Ora che ci prepariamo per le nuove parate, vogliamo ribadire due cose: il fuoco verrà acceso anche quest’anno, e nessuno dovrà sborsare un euro per sfilare lungo le strade dei quartieri. È anche in questo modo che difendiamo le nostre tradizioni, le nostre pratiche di autogestione, e contrastiamo l’espropriazione degli spazi comuni, la svendita dell’identità cittadina, la riduzione a merce di ogni manifestazione della vita associata.

Viva i Carnevali Sociali, viva le sfilate libere e autogestite.