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Rewind Napoli, gennaio 2025 # Rammendare la periferia (sgomberi, taser e polizia)
NapoliMONiTOR - Wednesday, February 5, 2025
Il 2 gennaio si completa il processo di sgombero delle Vele, con l’uscita degli ultimi abitanti della Vela Rossa. La premier Meloni ringrazia ministro, prefetto, sindaco e forze dell’ordine per il lavoro fatto. Nessun accenno alla totale emergenza abitativa che stanno vivendo gli ex residenti. Viene confermato invece che “Scampia-Secondigliano” è una delle sette aree del paese individuate dal governo per replicare il piano per le periferie noto come “modello Caivano”.
Il 3, a partire da un post pubblicato su Facebook, alcuni residenti dei Camaldoli annunciano ronde notturne per bloccare la catena di furti (i delinquenti, per Il Mattino, sarebbero “molto probabilmente di origine slava”) in decine di appartamenti tra la Zona ospedaliera di Napoli e il comune di Marano. Viene pubblicato un video in cui, forzando l’ingresso di un’edicola ma non trovandovi denaro, la “banda dei tre” si allontana portando via stecche di gratta e vinci.
La notte tra il 4 e il 5 il writer Gios si introduce in un deposito dei treni della Circumvesuviana e ne dipinge uno, ritraendo una Befana che consegna carbone all’amministratore dell’azienda, nell’occhio del ciclone per i continui disservizi. De Gregorio invita l’artista “a dipingere un treno insieme”. Sempre il 5, a tre anni di distanza dal crollo di una parte del cimitero di Poggioreale, i parenti di alcuni defunti, riuniti nel “Comitato crollo 5 gennaio 2022”, si recano sul posto con vanghe e picconi alla mano per recuperare i resti dei loro cari (e denunciare il disinteresse del Comune). Nonostante l’azione fosse stata pubblicizzata, nessun rappresentante istituzionale si presenta sul posto.
Il 7 viene diffuso il rapporto Istat sulla fragilità educativa nelle aree metropolitane. I dati che riguardano Napoli sono tra i più negativi: solo il cinque per cento dei bambini sotto i due anni riesce ad accedere ai servizi educativi; quattordici giovani su cento sono fuori sia dal sistema di istruzione che dal mercato del lavoro (a Firenze sono cinque); il 66,8 per cento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ha competenze insufficienti dal punto di vista alfabetico (la media italiana è 49,3 per cento). Lo stesso giorno, il sindaco esprime soddisfazione per l’annunciata applicazione del “modello Caivano” all’area del campo rom di via Cupa Perillo a Scampia (si parla di interventi per trenta milioni di euro): «Così riusciremo a risolvere una situazione non degna di un paese civile». Nessuna autocritica per i decenni di malapolitica e indifferenza istituzionale (di cui ultima in ordine di tempo è stata protagonista la giunta Manfredi) che hanno provocato questa situazione.
Il 10 viene presentato alla competente commissione del consiglio comunale di Napoli il nuovo regolamento sulle dotazioni e i comportamenti dei vigili urbani. Polemiche per l’introduzione dei taser, con una sperimentazione di sei mesi che, se ritenuta positiva, porterà all’acquisto di quarantatré pistole per la produzione di scariche elettriche (al modico costo di centomila euro). L’assessore De Iesu spiega che verrà utilizzato per “fronteggiare comportamenti aggressivi, minacciosi e violenti da parte di energumeni sotto effetto di sostanze e di alcool, o in grave e pericoloso stato di disagio psichico”. Lo stesso giorno a Gricignano di Aversa muore un operaio diciannovenne della FrigoCaserta, Patrizio Spasiano, a causa di una perdita di ammoniaca dai serbatoi dello stabilimento in cui lavorava. Era dipendente da tre mesi per una ditta esterna, la stessa di Pompeo Mezzacapo, trentanovenne morto il 31 dicembre schiacciato da un muletto.
Il 13 vengono diffusi dalla stampa i contenuti di un fascicolo sui furti avvenuti nell’ultimo mezzo secolo nella chiesa dei Girolamini, un saccheggio che dura dal 1950 e che si sarebbe articolato in più fasi. Si riportano i dettagli di tutte le opere trafugate, tra cui ben diciotto busti lignei raffiguranti santi e figure sacre, che pure erano “protetti” da un dispositivo elettronico. Mancanti all’appello anche alcuni quadri attribuibili, secondo gli studiosi, a Bernardo Cavallino.
Nella notte tra il 13 e il 14 compaiono in città manifesti funebri che annunciano la fine dell’esperienza artistica di cyop&kaf. Nel dare notizia del suo scioglimento, il collettivo menziona “la sopraggiunta mutazione dei contesti nei quali operava, delle persone con le quali interagiva e, non ultima, la sua propria trasformazione”, aprendo il futuro a strade nuove e diverse.
Il 14 Il Mattino pubblica un editoriale di Guido Trombetti che esalta la nuova “capacità di muoversi entro modelli di gioco prestabiliti, sublimando le capacità di collaborazione”, che accomunerebbe il governo della città e la squadra di calcio. L’ex rettore appare in confusione, anche perché il suo articolo comprende un lungo elenco di inefficienze e problemi amministrativi; la linea viene ripresa da un’intervista al vicepresidente dell’Unione Industriali che conferma: “Il parallelo tra metropoli e club è reale! […] Stiamo imparando dal calcio l’importanza della programmazione. Conte lo sta trasferendo a Napoli e Napoli lo sta trasferendo a Conte”. Lo stesso giorno viene annunciata dal tribunale per i minorenni una svolta contro i ragazzi che girano con un coltello: verrà istituito un collegio, presieduto dalla presidentessa Brunese, che perseguirà il possesso di armi da parte dei minori secondo “un iter straordinario”. Secondo Leandro Del Gaudio (Il Mattino), l’intervento “cambia la cultura e la strategia” di gestione del fenomeno, e “serve a sensibilizzare i ragazzi coinvolti”. A conferma di questa sensibilizzazione, la preside del Marie Curie di Ponticelli chiede a istituzioni e forze dell’ordine di portare dei metal detector fuori la “sua” scuola.
Il 17 viene sequestrata a Quarto la Galleria Spinelli, collettore fognario per l’incanalamento delle acque reflue. Il collettore sarebbe portatore da anni di un inquinamento microbiologico fecale ben duecentocinquanta volte superiore ai limiti di legge. I valori dell’Escherichia Coli sono di un milione e cinquecentomila colonie per decilitro d’acqua (il limite è di cinquemila). Lo stesso giorno, a Giugliano, in un terreno abbandonato, vengono rinvenuti dalla polizia due bazooka e tre bombe a mano. La giornata si chiude con la ricezione, per oltre cento titolari di concessioni balneari, ormeggiatori e proprietari di case con discesa a mare, di una pec della Regione che gli intima di versare cinque anni arretrati dell’addizionale (il 25 per cento del canone). L’evasione è di corso assai più lungo, ma i cinque anni sono quelli per cui non è ancora scattata la prescrizione. Il danno sarebbe di circa un milione di euro.
Il 18 si segnala sul Mattino un breve pezzo di Raffaella Ferrè che propone di inserire il “panaro” nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (tutto in maiuscolo) della regione. Sul Corriere del Mezzogiorno impazza il dibattito sulle periferie. Roberto Calise (giornalista ed esperto di trasporto pubblico) spiega che per salvare la città dall’overtourism è necessario migliorare la mobilità, ponendo come modello Londra, Madrid e naturalmente Milano, città dove la “riqualificazione di aree marginali” attraverso l’estensione delle linee metropolitane è corrisposta alla deportazione di migliaia di cittadini e famiglie a basso reddito dai quartieri del centro. Qualche giorno dopo interviene Enrico Cardillo che, nell’ordine: esalta i rammendi di Renzo Piano; si compiace per gli investimenti del “modello Caivano” e per la cultura della programmazione (grave che non citi Antonio Conte); auspica che si lavori “con le periferie” ma “senza derive decisorie movimentiste”. Attacca infine le politiche del passato e si aspetta risposte da Manfredi per il futuro. Per chi non ne fosse al corrente, Enrico Cardillo avrà all’incirca un’ottantina d’anni, è stato politico di lungo corso, vicepresidente della Camera di Commercio, assessore nelle giunte Bassolino e Iervolino, segretario regionale della Uil e tanto altro.
Nella notte tra il 18 e il 19 migliaia di tifosi del Napoli (forse diecimila persone) attendono a Capodichino la squadra, di ritorno dalla vittoriosa trasferta di Bergamo, dove l’undici di Conte ha battuto per tre a due l’Atalanta. I tifosi del Napoli residenti in Campania continuano a subire da quasi due mesi un curioso divieto di seguire la propria squadra in trasferta.
Il 21 schiaffo agli stereotipi: è napoletano (di Torre Annunziata) il parlamentare più produttivo. Si chiama Orfeo Mazzella, e vanta quindici iniziative legislative al Senato, sette interventi in dichiarazione di voto, cento atti di sindacato ispettivo a prima firmata, centouno interventi sulle attività legislative e centodue sulle attività non legislative. Lo stesso giorno viene arrestato al Vomero un cinquantaquattrenne con precedenti penali. Si era introdotto nella chiesa di San Gennaro in via Bernini e avrebbe rubato dalla sagrestia lo smartphone del parroco e le offerte della parrocchia.
Il 22 una forte scossa bradisismica sveglia, alle tre di notte, i cittadini dell’area flegrea: la magnitudo è 1,5, l’epicentro nella Solfatara. Poche ore dopo, la polizia accontenta la preside del Marie Curie di Ponticelli: gli alunni trovano fuori la scuola agenti, cani antidroga e metal detector. La dirigente condivide con stampa e questura la “soddisfazione diffusa: i genitori si sono fermati a vedere e ci hanno ringraziato, gli alunni ci hanno ringraziato, il personale scolastico si sente protetto”.
Il 25 i magistrati protestano all’esterno di Castel Capuano, dove attendono l’arrivo del ministro Nordio per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Le rimostranze sono indirizzate contro la riforma della separazione delle carriere, che aveva incassato il primo “sì” della Camera la settimana precedente. Il giorno successivo diecimila napoletani “invadono” Roccaraso, paesino d’alta quota nell’aquilano, facendo registrare da un lato il sold out nelle strutture ricettive e le piste da sci, dall’altro code infinite di traffico e un’atmosfera surreale.
Il 28 un capotreno in servizio sulla linea 2 della metropolitana cittadina ritrova uno zaino di una viaggiatrice con soldi, documenti e chiavi di casa e lo restituisce. Per NapoliToday “la storia ha commosso il web”. Il 29 viene estradato dalla Tunisia il napoletano Gaetano Guarino, narcotrafficante da anni nella lista dei latitanti più pericolosi. Nella notte muore Antonio Esposito, detto ‘o Cinese, ventinove anni, sparato probabilmente per un regolamento di conti in via Carbonara. Il proiettile sparato da due sicari in motocicletta gli ha perforato la milza. Poco prima a Monteruscello un sessantenne era stato ricoverato al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, accoltellato al torace per una lite durante una partita di carte.
Il 30 viene condannato all’ergastolo Francesco Pio Valda, che aveva ammazzato il diciottenne Francesco Pio Maimone nella zona degli chalet di Mergellina, nel marzo del 2023. Lo stesso giorno la Corte europea dei diritti dell’uomo condanna l’Italia per non aver adottato misure finalizzate a proteggere gli abitanti della Terra dei Fuochi. Il caso riguarda in particolare “lo scarico, l’interramento e l’incenerimento di rifiuti, spesso effettuati da gruppi criminali organizzati” in zone dove vivono circa tre milioni di persone. Nell’area interessata è stato registrato un aumento dei tassi di cancro e dell’inquinamento delle falde acquifere. (redazione napoli)