[2024-02-08] PRESIDIO ANTIFASCISTA - OLTRE DORA - L'IPOCRISIA E' FINITA! @ Salone Circoscrizione 6PRESIDIO ANTIFASCISTA - OLTRE DORA - L'IPOCRISIA E' FINITA!
Salone Circoscrizione 6 - Via Leoncavallo, 23
(giovedì, 8 febbraio 18:00)
LA SOLUZIONE AL DEGRADO NON È IL MANGANELLO: CONTESTIAMO IL CONSIGLIO DI
CIRCOSCRIZIONE!
Giovedì 8 febbraio la Circoscrizione 6 ha convocato un consiglio aperto sulla
questione sicurezza in Barriera, invitando tutta l'alta nomenclatura del
ministero degli interni e delle forze dell'ordine. Una passerella elettorale che
fa leva sui comitati di quartiere vicini all’estrema destra, che governa il
quartiere, la regione e l'intero Paese.
Tutto ruota intorno ad una falsa immagine di Barriera come quartiere pericoloso,
che la sta trasformando in un laboratorio per le politiche giustizialiste della
destra. La parola chiave è "degrado": usata per esporre – rendendola
"indecorosa" – la povertà e la fragilità di coloro che stanno all'ultimo gradino
della scala sociale, innescando un meccanismo di paura e di disprezzo
collettivo. Una logica che risponde alla supposta superiorità degli italiani
rispetto agli immigrati, i primi sinonimo di lavoro onesto, i secondi di
criminalità e di spaccio. A tale narrazione non si può che attivare l'unica
risposta che conoscono: quella dell'autorità, della forza, della repressione,
delle ronde fai-da-te mascherate da "passeggiate per la legalità". Questa è la
faccia dell'autoritarismo spietato della destra che governa la circoscrizione.
Addirittura si è arrivato a schierare l'esercito nelle strade di Barriera, come
richiesto dall'assessore regionale alle Politiche sociali (Fratelli d'Italia).
Fratelli d’Italia e la Lega continuano a comportarsi come se fossero partiti di
piazza e di opposizione, quando sono al governo da ormai due anni.
Quest'ipocrisia ha fatto il suo tempo e chiaramente serve solo per nascondere le
loro responsabilità istituzionali.
Di fronte alle vere sfide sociali che il quartiere pone a tutti noi che lo
viviamo ogni giorno, non si può tollerare una passerella politica dalla vena
fascista e autoritaria. Barriera è statisticamente il quartiere più povero di
Torino, quello in cui ci sono più sfratti per morosità, in cui si fa più fatica
a pagare le bollette e dove i pignoramenti di beni di prima necessità, come le
interruzioni di luce e gas, sono maggiori. In molti sono i giovani che
abbandonano la scuola senza nessuna via d’uscita, così come in molti sono gli
anziani che hanno bisogno di assistenza sanitaria e sussidi che non arrivano.
L’estrema destra in un anno di governo ha già fatto riforme distruttive come
l’annullamento del Reddito di Cittadinanza, i tagli alla sanità pubblica,
l’aumento dell’età pensionabile, l’aumento del “caro vita”, nessun aumento dei
salari e taglio delle tasse in modo uguale per ricchi e poveri.
Ma la circoscrizione, invece di discutere su questo, sa solo tirar fuori il
manganello (o le pistole, se vi trovate al veglione di Capodanno sbagliato).
Quali politiche mette in campo la circoscrizione per il problema della casa?
Dove sono i sussidi per calmierare il costo delle bollette? Dove sono i presidi
sanitari e socio-assistenziali degni di questo nome?
Ma non finisce qui. Perché la circoscrizione tace di fronte alle speculazioni
che vedono svendere le vecchie aree industriali del quartiere? A questo punto
forse è facile intuire che la destra voglia rendere Barriera un quartiere
volutamente degradato. Preparano il terreno in vista delle grandi speculazioni
che sono in arrivo e che stanno già cominciando ad impattare sulla zona di
Aurora. Lì sono in arrivo studentati privati di lusso, poli della logistica,
sedi di multinazionali, ma soprattutto fondi immobiliari che cominciano a
comprare in massa una enormità di case a prezzi d’asta. Tutte quelle case
abitate da italiani di prima e seconda generazione, che non sono riusciti ad
arrivare alla fine del mese. Chi si arricchirà quindi con la "riqualificazione"?
Sicuramente non i cittadini che oggi abitano Barriera e che verranno sempre più
espulsi in periferia, siano essi italiani o immigrati.
PER QUESTO LANCIAMO UN PRESIDIO IN CONCOMITANZA CON IL CONSIGLIO DI
CIRCOSCRIZIONE, PER DIRE CHE L’IPOCRISIA È FINITA, VOGLIAMO POLITICHE SOCIALI E
NON MANGANELLI.