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Agenda condivisa per Torino e dintorni

[2025-01-21] Opponiamoci alla militarizzazione della società @ Via Carlo Merlo 2 "Istituto Superiore A. Prever"
OPPONIAMOCI ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ Via Carlo Merlo 2 "Istituto Superiore A. Prever" - Pinerolo (martedì, 21 gennaio 08:00) L'Istituto Superiore A. Prever organizza il salone delle Forze Armate, dell'Ordine e del volontariato che si svolgerà il 21 gennaio 2025. Opponiamoci alla presenza delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine nelle scuole e nella società. No alla cultura militare e della repressione. Ci incontriamo per un volantinaggio informativo martedì 21 gennaio a partire dall 8.00 davanti all'entrata dell'Istituto Superiore A. Prever"
January 17, 2025 / Gancio
[2025-01-17] Presidio per la Palestina @ Piazza Castello, Torino
PRESIDIO PER LA PALESTINA Piazza Castello, Torino - Torino, piazza Castello (venerdì, 17 gennaio 19:00) Ieri 15 gennaio 2025 è stato firmato il cessate al fuoco per fermare temporaneamente il genocidio a Gaza. Una tregua di 42 giorni dove è previsto un graduale ritiro delle forze occupanti israeliane e l'inizio dello scambio di ostaggi e prigionieri. In tutta la Palestina in queste ore il popolo festeggia la speranza di una liberazione nonostante la situazione continui ad essere incerta e in continuo aggiornamento. Notizia delle ultime ore infatti è quella un possibile ritiro dagli accordi del regime israeliano che accusa la resistenza palestinese di "non rispettare tutte le parti" dell'accordo. Ancora una volta il regime israeliano mostra il suo vero obiettivo: continuare a bombardare finché il genocidio non sarà completo, come si è visto stanotte quando le IOF hanno continuato a uccidere nonostante la tregua. La lotta per la liberazione non si ferma qui e per questo non ci fermeremo neanche noi. Oggi più che mai è essenziale scendere in piazza e far sentire la nostra voce a fianco della lotta per la liberazione della Palestina. Non accettiamo un cessate il fuoco temporaneo, vogliamo la fine della violenza coloniale, vogliamo la fine dell'oppressione, ora e sempre Palestina libera! Ci vediamo domani, venerdì 17, alle ore 19:00 in Piazza Castello! Facebook
January 17, 2025 / Gancio
[2025-01-18] Presidio contro il genocidio @ piazza Carlo Felice - di fronte a Porta Nuova
PRESIDIO CONTRO IL GENOCIDIO piazza Carlo Felice - di fronte a Porta Nuova - piazza carlo felice (sabato, 18 gennaio 14:00) VERSO LA GIORNATA DI LOTTA NAZIONALE DEL 25 GENNAIO CONTRO IL *DDL-SICUREZZA* CHE PREPARA LA *GUERRA* PER LA *PALESTINA LIBERA*, CONTRO LA REPRESSIONE DELLA *RESISTENZA A JENIN* ANCHE SABATO 18 GENNAIO CI TROVIAMO A PORTA NUOVA (in piazza Carlo Felice alle ore 14) In questa fase di peggioramento delle condizioni di vita di milioni di persone (bassi salari, precarietà, cura della salute…) risorse sempre più enormi vengono spese per finanziare armi, eserciti e missioni militari. L’Italia prende parte alla guerra in Ucraina e alla guerra in Medio Oriente (sostenendo il genocidio perpetrato da Israele contro i palestinesi) – a discapito dei servizi essenziali per le persone (ospedali e sanità, scuola e cura del territorio…). Per "pacificare il fronte interno" (questo il significato di economia di guerra) il Parlamento accelera l’approvazione del Ddl-sicurezza “ex-1660” portando avanti un attacco a tutte le lotte. Intanto in Palestina, per spezzare un'indomita resistenza dopo centinaia di migliaia di morti, l'imperialismo sionista si allea anche con l'Autorità Nazionale Palestinese per reprimere chi continua a lottare per la fine dell'occupazione. Prepariamoci alla giornata di lotta nazionale del 25 GENNAIO in sostegno alla resistenza palestinese e contro il Ddl-sicurezza, lanciata dai Giovani Palestinesi d'Italia e dalla Rete liberi/e di lottare in tutte le città d'Italia. Siamo tutti coinvolti: oggi più che mai, è urgente unire tutte le energie del dissenso e delle proteste per un’opposizione efficace alle politiche del governo e contrastare la tendenza alla guerra.
January 17, 2025 / Gancio
[2025-01-20] Psicologia decoloniale @ Csoa Gabrio
PSICOLOGIA DECOLONIALE Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (lunedì, 20 gennaio 19:30) INCONTRIAMOCI ✨ Lunedì 20 gennaio alle ore 19:30 vi invitiamo a partecipare al primo incontro di autoformazione collettiva presso il @csoa_gabrio Come psicologh* per la Palestina riconosciamo l’importanza della formazione come strumento attivo di decolonizzazione del pensiero e della pratica clinica. Per questo abbiamo deciso di organizzare delle letture aperte in cui discutere insieme e collettivizzare le nostre conoscenze. La tematica per questo primo incontro sarà proprio - Il Pensiero Coloniale. Se ti va, porta un contributo per la lettura. L’evento è aperto a tutt*. Vi aspettiamo 🫂🇵🇸
January 16, 2025 / Gancio
[2025-01-18] Stato di Polizia @ Balon
STATO DI POLIZIA Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia (sabato, 18 gennaio 10:30) STATO DI POLIZIA ZONE ROSSE, DASPO, MILITARI PER LE STRADE, LEGGI SPECIALI CONTRO L’OPPOSIZIONE POLITICA E SOCIALE SABATO 18 GENNAIO LEGGI DI GUERRA, ZONE ROSSE, MILITARI PER LE STRADE IL PARADIGMA AUTORITARIO DEL GOVERNO MELONI PUNTO INFO AL BALON DALLE 10,30 ALLE 13,30 Il governo sperimenta nuovi meccanismi di esclusione e controllo degli indesiderabili. Muri invisibili ma concreti segmentano le città, separando chi può accedere liberamente nelle aree più pregiate e chi deve esserne tenuto fuori. Con le zone rosse e il daspo urbano il ministro dell’Interno ha arricchito la cassetta degli attrezzi della polizia di nuovi strumenti, che le forze del disordine statale possono utilizzare senza neppure scomodare un magistrato. La stretta securitaria, collaudata inizialmente a Bologna e Firenze, a dicembre si è estesa a Milano e Napoli, e con l’anno nuovo ha investito Roma, dove la morsa poliziesca durante il giubileo è imponente. A Torino il sindaco annuncia un approccio più “morbido”: niente zone rosse ma aree a “sorveglianza rinforzata”, come a Roma. Difficile cogliere le sfumature di fronte alla declinazione sabauda delle direttive governative. Nei fatti le forze di polizia possono allontanare con la forza chiunque, assuma “atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti”. Va da se che gli “atteggiamenti” non sono atti e, quindi gli uomini e le donne in divisa mandano via le persone il cui modo di stare in strada sia considerato, a loro arbitrio, indesiderabile. Queste direttive sono solo l’ultimo tassello del mosaico repressivo del governo, che colpisce ogni forma di contestazione e lotta politica e sociale. Il DDL 1236 – ex 1660 – approvato alla Camera in settembre ed oggi in discussione alla commissione giustizia del Senato si inserisce nel solco già aperto da altri provvedimenti (i decreti rave, Cutro, immigrazione, Caivano) che colpiscono i poveri, gli stili di vita non conformi, gli stranieri senza documenti. Le misure contro la socialità non mercificata, quelle contro i profughi e i migranti, l’affondo verso i giovani, la repressione dei movimenti di lotta sono le architravi del progetto repressivo del governo.  Il DDL 1236 infligge colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi blocca una strada o un treno, a chi fa picchetti sui luoghi di lavoro, a chi sostiene e diffonde idee sovversive. Si criminalizzano i movimenti climatici, sociali e sindacali, anticarcerari e no border e si cerca di bloccarli, infliggendo lunghe pene detentive per banalissime pratiche di lotta politica e sociale. La logica di classe e di repressione verso chi cerca di cambiare il mondo intollerabile in cui viviamo è connaturata con l’ordinamento giudiziario democratico: ma i provvedimenti adottati da questo governo la rendono sempre più spudorata e violenta.  Quest’insieme di nuove leggi rende sempre più forti i poteri di polizia, riducendo le pur esili tutele alla libertà di espressione, movimento, opposizione sociale. L’articolo 31 del DDL 1236 permette ai servizi segreti di entrare a far parte di organizzazioni terroristiche, cercando di assumerne il controllo, nella certezza dell’anonimato e dell’impunità per i reati commessi. Dulcis in fundo questi agenti provocatori legalizzati possono costruire e detenere bombe. Finisce la favola dei servizi segreti “deviati”, le mele marce che hanno burattinato, con la complicità dei fascisti, le tante stragi di Stato che hanno insanguinato il nostro paese negli anni Settanta ed Ottanta. Oggi, con i fascisti al potere, stanno per ottenere la licenza di strage. Di Stato. Per Legge. Lo stesso articolo prevede l’obbligo, di fatto, anche per università ed enti di ricerca di collaborare con i servizi segreti, inclusa la possibilità di derogare alle normative sulla riservatezza. In generale il fortissimo aumento delle pene, l’introduzione di nuovi reati, la meticolosa scelta dei soggetti da colpire e di quelli da tutelare sono il segno distintivo del DDL 1236. Più galera per molti, ma non per tutti, perché la trama dei vari provvedimenti di Meloni è esplicitamente autoritaria e di classe. Le lotte nelle carceri e nei CPR vengono perseguite in modo più duro perché chi le attua è dipinto come costitutivamente criminale, illegale, fuori norma. A questo governo non basta massacrare di botte, privare di ogni dignità, vuole seppellire in carcere chi da vita a rivolte nei luoghi di reclusione. Questo governo vuole mettere a tacere qualunque protesta, introducendo nell’ordinamento un reato collettivo, equiparato a quelli di mafia e terrorismo, che persegue anche le azioni non violente come lo sciopero della fame. Dalla criminalizzazione pubblica dell’opposizione politica e sociale scaturisce il reato di “terrorismo della parola”. Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista.  Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini. Quando la logica bellica si applica al diritto, alcuni gruppi umani vengono repressi per quello che sono più che per quello che fanno. L’intera azione dell’esecutivo è informata a questo principio. Un principio sulle cui fondamenta sono stati costruiti i lager nazisti e i gulag staliniani. La definizione del “nemico” interno è squisitamente politica ed è appannaggio di chi detiene il potere di decidere chi mantiene le prerogative del “cittadino” e chi ne è privato perché considerato individualmente e collettivamente incompatibile con il nuovo ordine che il governo sta costruendo.  Un ordine che non ha neppure bisogno delle famigerate “leggi eccezionali” del 1926 per colpire la libertà di scioperare, di scrivere e dire la propria, di lottare per casa, salute, libertà, dignità. Le leggi sono il precipitato normativo dei rapporti di forza all’interno di una società. Oggi i fascisti al governo si sentono forti e giocano tutte le carte a loro disposizione per assicurarsi il totale controllo politico e il disciplinamento sociale. Il governo effettua una manovra a tenaglia, muovendosi contemporaneamente su più fronti. Oltre al piano squisitamente repressivo, Meloni punta ad una riforma istituzionale che renda ancora più forte l’esecutivo, e persegue un’egemonia culturale, che vede la scuola, i media e il territorio come spazi di conquista.  Il fascismo sta tornando. Usano la cornice democratica per dare una secca svolta autoritaria al paese: segno che la democrazia è solo illusione di libertà e giustizia sociale.  Fermarli è ancora possibile. Occorre rinforzare le reti ed i movimenti che si battono contro la svolta autoritaria e, insieme, mantenere fermo l’impegno contro la guerra, il militarismo, il patriarcato, le frontiere, lo sfruttamento, la devastazione ambientale, il nazionalismo. Il tempo è ora.  www.anarresinfo.org
January 16, 2025 / Gancio
[2025-01-21] Resistenza contadina a Gaza @ Csoa Gabrio
RESISTENZA CONTADINA A GAZA Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (martedì, 21 gennaio 20:30) “Il colonialismo d'insediamento è un gioco a somma zero: i coloni devono distruggere, per poter sostituire” – Nada Elia, riassunto perfetto di ciò che sta avvenendo da decenni in Palestina. La distruzione delle terre e l’esproprio delle risorse naturali sono al centro di un progetto di colonizzazione che sta devastando l’intero territorio palestinese. Negli ultimi 15 mesi, questo processo ha subito un'accelerazione senza precedenti, con effetti devastanti per la popolazione locale. Nel mirino sono finite in maniera sistematica le infrastrutture agricole, con ettari ed ettari di terra agricola, zone di pascolo, aree di produzione alimentare, fonti d’acqua sottratte alle persone, sia a Gaza che in Cisgiordania. La cultura palestinese affonda le radici nella sua identità rurale e contadina. Generazioni e generazioni di contadinx si tramandano saperi e cultura agricola, lottando e resistendo con fatica per il mantenimento della biodiversità che, gli insediamenti coloniali sull’ambiente e sulla vita delle persone, vuole far venire meno tramite un colonialismo verde, distruggendo ecosistemi interi. Le comunità rurali sono alla base di questa salvaguardia e l’incontro tra diverse comunità può essere il primo passo verso una resistenza contadina solidale. Per approfondire questi temi, martedì 21 gennaio ore 20:30 al Csoa Gabrio, insieme a Fadil Alkhaldy, membro dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza (UAWC) ed Elisa Mascetti che ha partecipato alla recente delegazione internazionale de La Via Campesina in Palestina sarà un'occasione importante di conoscenza e confronto tra comunità rurali e una possibile cooperazione.
January 16, 2025 / Gancio
[2025-01-20] TESTIMONIANZE DA GAZA: ECOCIDIO E GENOCIDIO @ Palazzo Nuovo
TESTIMONIANZE DA GAZA: ECOCIDIO E GENOCIDIO Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino (lunedì, 20 gennaio 18:00) 20/01 (rimandato dal 13/01) @Palazzo Nuovo 18.00-20.00 ECOCIDIO E GENOCIDIO: TESTIMONIANZE DA GAZA. L’aggressione israeliana contro il popolo palestinese che va avanti dal 7 ottobre 2023 sino ad oggi si è configurata e continua a riconfermarsi giorno dopo giorno come un genocidio: ospedali bombardati, attacchi ai mercati e alla gente in fila per il pane, tendopoli date alle fiamme o spianate con i carri armati, le vite calpestate, la fame usata come arma e gli arresti arbitrari di massa. Coerentemente con questo processo di genocidio, l'esercito israeliano sta perpetrando anche un vero e proprio ecocidio. L’impatto devastante degli insediamenti coloniali sull’ambiente e sulle vite dei palestinesi, così come l’appropriazione delle risorse sempre più capillare, rende fondamentale parlare di apartheid ecologico in Palestina. L’esproprio delle risorse naturali e la devastazione della terra palestinese sono da anni in tutta la Palestina parte integrante di un progetto di colonialismo di insediamento. La Striscia di Gaza diventa ogni giorno di più un territorio inabitabile per l'essere umano. Oltre alla distruzione della maggiora parte delle infrastrutture urbane, l’inquinamento causato dalle bombe e dalle macerie ha gravemente deturpato l’intero ecosistema di Gaza. Le oppressioni e le violenze coloniali ambientali e militari inflitte nei confronti della popolazione palestinese non cessano di esistere. A partire da questo se le forme di oppressione si intersecano e si sostengono a vicenda, le storie della resistenza non possono non dialogare tra di loro. Ne parliamo con Fadil Alkhaldy membro dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza, Prof. Giuliano Martiniello (Università Internazionale di Rabat) Giulio Ballarini ( Università di Urbino)
January 15, 2025 / Gancio
[2025-01-15] TORNANO LE CENA BELLAVITA DEL MERCOLEDI' ! @ Mezcal Squat, Parco della Certosa, Collegno
TORNANO LE CENA BELLAVITA DEL MERCOLEDI' ! Mezcal Squat, Parco della Certosa, Collegno - Mezcal Squat, Parco della Certosa, Collegno (mercoledì, 15 gennaio 18:00) Prima cena Bellavita 2025! Ci vediamo nuovamente dalle 18 per cucinare e stare insieme fino a che ne avremo ! Se non riesci a cucinare porta da bere e falla finita ! SOLO COMPLICI E SOLIDALI, NESSUN CLIENTE ! COME RAGGIUNGERE IL MEZCAL SQUAT * BUS : 33 - 132- CP1 - 76 - 44 * TRENO : FERMATA COLLEGNO * METRO : FERMI NO MACHI, NO FASCI, NO SBIRRI
January 15, 2025 / Gancio
[2025-01-21] Tiendita Popular - Mercatino delle autoproduzioni @ Csoa Gabrio
TIENDITA POPULAR - MERCATINO DELLE AUTOPRODUZIONI Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (martedì, 21 gennaio 16:00) Un nuovo appuntamento con il mercatino della Tiendita Popular è alle porte, pronto a colorare il csoa Gabrio con la creatività, l'impegno e l'autorganizzazione che ci contraddistinguono. Insieme alle nostre banchette ricche di autoproduzioni troverete anche la consegna dei prodotti solidali di SOS Rosarno, perché sostenere filiere etiche e giuste è una scelta politica, oltre che di qualità. Martedì 21 gennaio, dalle 16 alle 20, unitevi a noi per un pomeriggio all'insegna della condivisione, del mutualismo e della solidarietà. Sarà l'occasione perfetta per incontrarsi, curiosare tra le nostre creazioni e costruire insieme comunità dal basso. Vi aspettiamo!
January 15, 2025 / Gancio