[2024-03-23] IL VERO DEGRADO È PERDERE LA CASA @ Giardino di Via MontanaroIL VERO DEGRADO È PERDERE LA CASA
Giardino di Via Montanaro - C. G. Cesare/Via Spontini
(sabato, 23 marzo 15:00)
NEGLI ULTIMI ANNI, TORINO È DIVENTATA LA SECONDA CITTÀ IN ITALIA PER NUMERO DI
SFRATTI.
Di questi, un quarto avviene nel solo quartiere di Barriera. In altre parole,
sul totale di oltre 1000 sfratti all'anno, 250 sono a Barriera. Cos'è il
degrado, se non uno sfratto ogni tre giorni? Perché questo grave problema non è
neanche sussurrato dalla circoscrizione e dagli organi istituzionali?
Che Barriera viva una situazione estremamente difficile è innegabile, ma le
istituzioni locali rimangono mute di fronte ai veri problemi. È vergognoso
leggere dai documenti pubblici della circoscrizione una definizione del degrado
recintata alle disgrazie di chi spaccia e consuma stupefacenti, a chi occupa le
case o ai piccoli negozi aperti 24H. Considerate davvero che il degrado sia
questo? Hanno militarizzato in modo pesante l'area, sottoponendo chi ci abita a
continui controlli. L'unico risultato è stato spostare lo spaccio in qualche via
parallela. Chi è oggi al governo della circoscrizione e dell'intero paese,
tratta le questioni sociali come problemi di ordine pubblico. In altre parole,
non volendo risolvere questioni sociali come casa, sanità, reddito – affrontando
le loro radici economiche e politiche – semplicemente se ne disfano con l'uso
della polizia. Così, ogni problema sociale diventa la scusa per costruire un
capro espiatorio, colpevolizzando chi sta in difficoltà e negandogli il diritto
ad avere una soluzione dignitosa. Quante case, scuole, sanità, servizi, ecc… si
potrebbero avere tagliando le spese militari?
Da circa tre mesi ci siamo costituiti come assemblea di abitanti di Barriera,
con lo scopo di far emergere e riflettere collettivamente sulle problematiche
del quartiere. Indubbiamente, riflettere su politiche sociali di carattere
strutturale e non emergenziale non offre riscontri immediati. Tuttavia, non
possiamo continuare a mettere la sabbia sotto il tappeto: i problemi sociali
vanno affrontati alla radice, mettendo al centro quello che serve a tutti per
vivere meglio. Vogliamo creare momenti di piazza che siano luoghi di discussione
collettiva sulle problematiche che viviamo nel nostro quartiere. Un modo per
dare spazio a soluzioni diverse, più articolate e più vicine alla realtà,
all'insegna della partecipazione, della solidarietà e del mutuo appoggio.
Abbiamo deciso di dedicare la prima di una serie di piazze tematiche al problema
della casa. Uno sfratto ogni tre giorni non vuol dire soltanto gettare per
strada intere famiglie, ma vivere per mesi o anni in condizioni di disagio
economico e sociale sia prima che dopo lo sfratto. Significa cominciare a capire
che non puoi più pagare le spese della casa, che non riguarda solo l'affitto –
in aumento – ma anche le utenze e di conseguenza cominciare a risparmiare su uno
stipendio sempre più misero o su un mutuo che ti stritola sempre di più. In
queste condizioni, cadere nel ricatto sociale è molto facile, eppure in tutto
questo le politiche sulla casa sono misere, meschine, paternaliste e
velatamente razziste. Perdere la casa e non riuscire a trovarne un'altra è la
manifestazione più seria della povertà e dell'esclusione sociale.
Il 23 marzo cominciamo un percorso di dibattito collettivo fra i tanti temi
sociali che schiacciano la vita di chi abita Barriera. Ne parleremo con Filippo
Borreani (sociologo dell'università di Torino) con una introduzione sulle
speculazioni edilizie che stanno trasformando il quartiere, creando una
“riqualificazione escludente” per chi vive di basso reddito. Ne parleremo anche
con il collettivo “PrendoCasa” che – nato proprio per far fronte al problema
degli sfratti – ha maturato negli anni competenze e vissuti personali capaci di
restituire una narrazione del dramma di uno sfratto. Durante la giornata inoltre
sportello mobile per chi ha bisogno di indicazioni sul problema della casa,
musica, dispaccio poetico e giochi per bambinə.
23 MARZO, H. 15 – GIARDINI MONTANARO (C.SO GIULIO CESARE, 134)