PRESENTAZIONE “RITI DI PASSAGGIO. CRONACHE DI UNA RIVOLUZIONE RIMOSSA.
PORTOGALLO E IMMAGINARIO POLITICO 1974-1975” DI SANDRO MOISO E GIULIA STRIPPOLI
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 14 aprile 21:30)
Bio ospiti:
SANDRO MOISO – è redattore di Carmillaonline e autore di La guerra che viene
(2019); coautore di Immaginari alterati (2018, con L. Cangianti e A. Daniele);
curatore di All That Mattered Was Sensation (2019, di James Ballard), L’epidemia
delle emergenze (2020, con J. Orlando), Guerra civile globale (2020) e
L’insurrezione immaginaria. Valerio Evangelisti autore, militante e teorico
della paraletteratura (2023, con A. Sebastiani). Storico ed esperto di questioni
belliche e di politica internazionale, nonché di storia, letteratura, cultura e
musica del Nordamerica.
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PRESENTAZIONE “NON ESISTONO GLI INDIVIDUI, ESISTE LA SOCIETÀ” DI CRONACHE
RIBELLI
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 14 aprile 18:00)
“Non esiste la società, esistono solo gli individui”.
Nessuna frase meglio di questa, pronunciata da Margaret Thatcher, identifica
perfettamente uno dei cardini dell’ideologia neoliberista: quello per cui
l’unico metro con cui giudicare i comportamenti umani è la responsabilità
individuale. Una visione che tende a negare costantemente il fatto che l’uomo
sia un animale sociale e che tutte le sue azioni, come ci insegnano le scienze
umane, vadano studiate, analizzate e valutate all’interno dei contesti che le
influenzano, le normano e le producono. La psicologia sociale, in particolare,
può aiutarci a comprendere quali caratteristiche e situazioni rendano le persone
specificatamente sensibili all’influenza sociale.
In questo libro, il cui titolo – provocatoriamente – ribalta l’asserzione della
“lady di ferro”, gli autori sfidano l’idea che i comportamenti umani siano
esclusivamente il risultato di scelte personali. Viceversa, attraverso il
racconto di alcuni esperimenti e studi celebri, sottolineiamo il ruolo cruciale
che aspetti come il conformismo, l’autorità, le dinamiche di gruppo e gli
stereotipi hanno nello sviluppo di determinate dinamiche.
Solo comprendendo l’origine dei nostri comportamenti, infatti, potremo pensare
di modificarli al fine di migliorare la società in cui viviamo.
Bio ospiti:
CRONACHE RIBELLI – Nel giugno del 2016 nasce il collettivo “Cannibali e Re”
che, attraverso le piattaforme social, si pone l’obiettivo di creare uno spazio
di racconto storico alternativo a quelli classici poiché mette al centro della
sua narrazione le vicende delle classi popolari, delle minoranze e delle
soggettività oppresse. Grazie all’importante seguito ottenuto principalmente su
Facebook, nell’aprile del 2018 il progetto diventa anche editoriale con l’uscita
di Cronache Ribelli, un almanacco di storie autoprodotto. Si tratta del primo
libro prodotto dall’omonima casa editrice.
“LA SCIENZA È IN CRISI? TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE, FISICA DEI DATI, GUERRA E
CAMBIAMENTI CLIMATICI: QUALE RAPPORTO TRA SOCIETÀ E TECNOLOGIA”
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 14 aprile 16:00)
Negli ultimi anni è tornato ad affermarsi nella quotidianità di tutti noi un
orizzonte distopico. Alla costruzione di questo immaginario contribuiscono
diversi fattori: dalla guerra in Ucraina a quella di Gaza, dalle pandemie alla
crisi climatica. Un ruolo in questa rappresentazione del futuro prossimo lo
rivestono anche lo sviluppo di nuove tecnologie, di cui probabilmente la più
nota è la cosiddetta “Intelligenza Artificiale”. Nelle chiacchiere da bar spesso
saltiamo alle conclusioni: immaginiamo scenari alla Terminator o Blade Runner,
con le macchine che si ribellano ai loro creatori. Ma di cosa stiamo parlando
realmente? Questa visione distopica rischia di oscurare le implicazioni concrete
che lo sviluppo di nuove tecnologie del genere hanno sulla nostra società.
Alcune preoccupazioni più serie possono riguardare il ruolo di queste tecnologie
nell’aumento dello sfruttamento, dell’estrazione di valore dall’umano e dalla
natura, del controllo e del disciplinamento di massa. Questa confusione si
inserisce in un quadro più generale di quella che potremmo definire
banalizzandola “crisi della scienza”: una sfiducia sempre più aperta nei
confronti della sua capacità di rendere le nostre vite migliori. La società
secondo la narrazione dominante sembra polarizzarsi sempre di più tra
tecnoentusiasti acritici e sostenitori delle pseudoscienze. Ma è davvero così?
Si tratta di una crisi che scala tutti i livelli fino ad arrivare ad esprimersi
all’interno della comunità scientifica stessa. Prendiamo ancora il caso della
crisi climatica: nonostante questa sia per la gran parte degli scienziati una
evidenza conclamata le soluzioni non sono altrettanto chiare, perché si
scontrano con la logica del valore. Dunque quali sono le cause di questa crisi e
quali gli orizzonti? Con Daniela Tafani, Daniele Gambetta ed Alessandro Ferretti
approfondiremo criticamente lo scenario tecnologico e scientifico che si sta
delineando. Con Emiliano Gentili e Federico Giusti (in collegamento)
affronteremo l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro e le
forme di regolazione europea.
Bio ospiti:
DANIELA TAFANI – insegna Etica e politica dell’intelligenza artificiale e Storia
della filosofia politica all’Università di Pisa. È vicepresidente della Società
italiana di Studi Kantiani. Si occupa della filosofia morale e politica di Kant
e di etica e intelligenza artificiale. Tra i suoi lavori recenti: What’s wrong
with “AI ethics” narratives (“Bollettino telematico di filosofia politica”,
2022); Automaticamente illegali”. Una proposta per i sistemi di intelligenza
artificiale (“Bollettino telematico di filosofia politica”, 2022).
DANIELE GAMBETTA – laureato in matematica e data science, negli anni ha
collaborato con varie riviste e testate giornalistiche su approfondimenti
scientifici e tecnologici. Curatore dell’antologia Datacrazia (D Editore, 2018).
Attualmente è dottorando in Intelligenza Artificiale.
ALESSANDRO FERRETTI – ricercatore presso il Dipartimento di Fisica
dell’Università di Torino. Si è occupato spesso di fisica dei dati. Durante la
pandemia si è concentrato con particolare attenzione sulla diffusione del virus
nelle scuole.
EMILIANO GENTILI – docente alla scuola secondaria, è un attivista e uno studioso
di problematiche economiche e sociali.
FEDERICO GIUSTI – delegato CUB nel settore pubblico, collabora coi periodici
Cumpanis, La Città futura, Lotta Continua ed è attivo sui temi del diritto del
lavoro, dell’anticapitalismo, dell’antimilitarismo.
“LA BARBA DI MARX” MONOLOGO DI MATTEO SAUDINO “BARBASOPHIA”
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(sabato, 13 aprile 21:30)
Matteo Saudino insegna da vent’anni Filosofia e Storia nei licei di Torino ed è
l’ideatore del popolare canale YouTube «BarbaSophia», che conta oltre 310.000
iscritti e 45 milioni di visualizzazioni. Autore di manuali di educazione
civica, storia e filosofia, ha pubblicato la raccolta poetica Fragili Mutanti
(2012) ed è coautore con Chiara Foà di Il Prof fannullone (2017), Cambiamo la
scuola (2021) e Scuolitudine (2022). Ha pubblicato con Salani Sofia Express
(2023) e per Vallardi La filosofia non è una barba (2020) e Ribellarsi con
filosofia (2022), da cui è tratto lo spettacolo teatrale Vite Ribelli (2024). È
autore del podcast
INCHIESTA E RICOMPOSIZIONE NEL PANORAMA DEL LAVORO ODIERNO
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(sabato, 13 aprile 18:00)
Nella seconda parte del dibattito approfondiamo il concetto della composizione
di classe come metodo indispensabile alla prassi militante grazie al contributo
di Salvatore Cominu. A partire dalle analisi su alcuni epifenomeni dell’oggi,
dai forconi ai gilet gialli passando per gli agricoltori in lotta, come nuove
modalità di sciopero del ceto medio in crisi oggi, ci interrogheremo sugli
strumenti a disposizione. Insieme ai collettivi di inchiesta militante europei,
vogliamo calare nella pratica delle lotte le possibilità, che attraverso il
metodo dell’inchiesta, possiamo esplorare in differenti dimensioni: dal lavoro
salariato alla devastazione ambientale passando per l’ambito della cura e della
salute. Faremo un focus con il personale sanitario che si è mobilitato per Gaza,
in quanto emblema di un presente di guerra in cui la capacità umana sottratta al
sistema di dominio è una conquista e un orizzonte di possibilità.
SALVATORE COMINU – ricercatore indipendente e studioso della composizione di
classe. I suoi lavori si concentrano sull’analisi dei soggetti che si muovono
nella società con particolare riferimento al patrimonio interpretativo
consegnatoci da Romano Alquati. Società iperindustriale, lavoro cognitivo e
industrializzazione, analisi critica su startup e co-working sottomesse all’onda
lunga di una retorica del capitalismo popolare, sono solo alcuni dei temi
trattati nei suoi articoli apparsi su Commonware, Effimera, Machina. Per Machina
ha scritto “Che cos’è la composizione di classe?”, impianto utile all’analisi
dei soggetti rivoluzionari, o potenzialmente tali, dell’oggi.
STRIKE – collettivo di inchiesta militante con base in Francia. L’inchiesta
militante per le lotte e realizzata nelle lotte, si differenzia dall’inchiesta
giornalistica o sociologica. In questo caso il metodo scelto per indagare i
movimenti e le contraddizioni attuali, da parte di soggetti provenienti da
differenti ambiti, con l’obiettivo di creare scambio in campi a volte
inesplorati, è occasione di incontro e lotta. Si occupano di logistica,
estrattivismo e terre rare, ecologia, lavoro, agricoltura, salute e molto
altro.
NOTES FROM BELOW – è un collettivo di inchiesta operaia inglese che si occupa di
emancipazione della classe operaia dal capitalismo e dallo Stato. I contributi
si dividono in tre tipi: Inchiesta, che implica una ricerca originale sulla
composizione della classe, i Bollettini, scritti da lavoratori militanti,
Teoria, prospettive sulla lotta di classe e della sua parte più avanzata.
RETE SANITARI PER GAZA – medici, infermieri e personale sanitario in
mobilitazione per il cessate il fuoco immediato e definitivo a Gaza con
particolare attenzione alla solidarietà verso il personale sanitario e
all’impossibilità di svolgere il proprio lavoro negli ospedali a Gaza, obiettivo
dei bombardamenti israeliani.
RIFIUTO DEL LAVORO E SCIOPERI DI MASSA: QUALI PROSPETTIVE PER UNA FUORIUSCITA
DAL RICATTO DEL LAVORO?
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(sabato, 13 aprile 16:00)
Nella ristrutturazione del capitale oggi la tendenza generale è quella di dare
per scontata l’impossibilità di un’organizzazione di parte, di “classe”,
nell’ambito del lavoro. Con lavoro si intende la capacità umana messa a servizio
del profitto, in qualunque sua forma. La domanda che vogliamo porci è se oggi
esista uno spazio praticabile che, dal rifiuto del lavoro per sottrazione ad
esso agli scioperi che oltrepassano le forme sindacali classiche, ci sia una
breccia da approfondire. In qualità di soggetti che hanno l’ambizione di
trasformare le condizioni del presente ci possiamo avvalere di un metodo, quale
l’inchiesta, in quest’occasione vogliamo comprenderne le potenzialità e
l’attualità.
Nella prima parte della discussione con Felice Mometti, approfondiamo le ondate
di scioperi e di nuova sindacalizzazione negli USA dentro e contro il sindacato,
in quanto anticipazione possibile di fenomeni di massa, da Amazon all’indotto
dell’automotive. Proseguiremo con Francesca Coin e Sandro Busso che ci
illustreranno i contributi che, nell’ambito della sociologia, indicano il
passaggio verso un nuovo paradigma che individua il lavoro come universalmente
riconosciuto in quanto sfruttamento e dominio.
Bio Ospiti:
FRANCESCA COIN – sociologa e femminista, si occupa di lavoro e diseguaglianze
sociali. Ha lavorato come professoressa associata nel dipartimento di Sociologia
dell’università di Lancaster, nel Regno Unito. Ora insegna nel Centro di
competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità
e sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera. Scrive su «internazionale» e
«L’Essenziale». Nel 2023 ha pubblicato Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto
del lavoro e il tempo di riprenderci la vita, per Einaudi.
SANDRO BUSSO – Professore Associato, presso il Dipartimento di Culture, Politica
e Società, Università di Torino. Si occupa di sociologia politica,
disuguaglianze e vulnerabilità, politiche sociali e del terzo settore. Ha
scritto nel 2023 “Lavorare Meno. Se otto ore vi sembran poche.” per Edizioni
Gruppo Abele, ha curato l’edizione italiana di “Disciplinare i poveri”.
Paternalismo neoliberale e dimensione razziale nel governo della povertà” di
Soss J., Fording R. e Schram S., del 2022 con Eugenio Graziano.
FELICE MOMETTI – scrittore e autore di articoli per il Manifesto e Connessioni
precarie, ha curato “La normale eccezione. Lotte migranti in Italia. La gru di
Brescia, lo sciopero del primo marzo, la tendopoli di Manduria.” con Maurizio
Ricciardi, edizioni Alegre. Per Into the Black Box, progetto di ricerca
collettivo che adotta la logistica quale prospettiva privilegiata per indagare
le attuali mutazioni politiche, economiche e sociali, ha pubblicato un articolo
dal titolo “Amazon tra lotte e organizzazione della produzione sociale negli
USA”. Sullo stesso tema ha pubblicato un articolo per Connessioni Precarie dal
titolo “Le improbabili genealogie di uno sciopero”. Lotte di classe dentro e
contro il sindacato” per approfondire gli scioperi americani e le loro influenze
sulla forma del sindacato nella fase attuale.
NOI E LA NATURA O NOI È LA NATURA? RELAZIONI DI SOSTENIBILITÀ E TRANSIZIONE
ECOLOGICA
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(venerdì, 12 aprile 18:00)
Se vogliamo tendere all’obiettivo di cambiare la direzione verso la quale il
sistema capitalistico sta conducendo -globalmente- il livello ecosistemico,
occorre risignificare la nostra relazione con la natura, comprendendo a fondo
cosa implichi questa interconnessione.
Analizzare degli scenari possibili, comprendere le leve che oggi permettono di
praticare un vivere diverso (relazionarsi diverso con ciò che ci circonda)
diventano punti imprescindibili dai quali partire. Alessandro Pignocchi ci
accompagna in un viaggio antropologico tra lotte territoriali, battaglie
autoctone per la difesa del vivente, per aprire la porta a nuove possibilità di
coabitare ed (r)esistere nella società.
Oggi la controparte sta confezionando un mondo ridipinto di green, come
testimoniano le nuove misure europee in ambito di economia agricola e il Green
New Deal, che troppo poco hanno a che fare con una reale transizione ecologica
ed energetica come ci spiegheranno meglio Dario Padovan e Francesca Uleri.
E così i fondi per un avvenire più sostenibile diventano utili per costruire
enormi parchi eolici o fotovoltaci in terreni fertili dove coltivare il nostro
cibo o abbattono alberi e cementificano parchi per disegnare la città del
futuro.
Queste trasformazioni in chiave verde non arrivano senza i soliti costi da
scaricare sui territori, costi che evidenziano ancora di più come la crisi
economico-sociale di oggi non possa facilmente essere messa sotto il tappeto e
come il rapporto con il vivente (che siano alberi, montagne, l’acqua) stia
andando a deteriorarsi.
I costi in un clima e in un mondo che va alla deriva arrivano in diverse forme:
estrattivismo selvaggio per accaparramento di terre rare e fonti energetiche; il
finanziamento di progetti imposti dall’alto che non tengono conto delle esigenze
dei territori; la richiesta di modificare i modelli di produzione agricola a
fronte di costi e mercati insostenibili.
Apriamo il dibattito con chi quotidianamente si batte e lotta per costruire dal
basso forme di denuncia di queste dinamiche, ma anche tutela e salvaguardia la
salute dei territori e di chi li abita. Analizziamo le cause di questi
meccanismi e organizziamoci insieme per trovare delle vie d’uscita per una
maggiore vivibilità nel senso più sistemico, interdisciplinare e collettivo del
termine.
Bio ospiti:
ALESSANDRO PIGNOCCHI – Ex ricercatore di scienze cognitive, Alessandro Pignocchi
si è dedicato al fumetto, all’ecologia politica e all’attivismo, in particolare
con Soulèvements de la terre. Ha partecipato alla lotta dello Zad di
Notre-Dame-des-Landes, che ha riportato in “La recomposition des mondes”. In
“Ethnographies des mondes à venir” (Etnografie dei mondi a venire), insieme a
Philippe Descola esamina il significato politico di questo tipo di esperimento
comunalista. Nei suoi “Petits traités d’écologie sauvages”,(Piccoli trattati di
ecologia selvaggia) immagina un mondo in cui l’animismo degli indios amazzonici
è diventato il modo di pensare dominante, mentre un antropologo jivaro cerca di
salvare le ultime tracce della cultura occidentale e del capitalismo
industriale.
DARIO PADOVAN – professore di Sociologia all’Università degli Studi di Torino,
presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società. Dal 2022 è direttore del
Centro di Ricerca sui Cambiamenti Socio-Ecologici e la Transizione Sostenibile –
Crisi – coordinato dall’Unito. È membro fondatore del Centro di Ricerca
Interuniversitario su Ecologia, Politica e Società coordinato dall’Università di
Pisa, direttore del master in “Sostenibilità socio-ambientale delle reti
agroalimentari” e coordinatore della Cattedra Unesco sullo Sviluppo Sostenibile
dell’Università di Torino. Le sue ricerche e i suoi studi hanno approfondito
tematiche differenti, dalla storia delle scienze sociali alla sociologia del
rischio, ma ha sempre mantenuto un focus sull’analisi delle coppie dicotomiche
natura/cultura e ambiente/società. Più recentemente ha concentrato i suoi studi
sull’Antropocene, la regolazione del metabolismo urbano e la transizione
energetica.
FRANCESCA ULERI – ricercatrice in Sociologia dell’Ambiente e del Territorio,
svolge attività di ricerca con focus sulle trasformazioni agrarie contemporanee
e delle aree rurali. Dal 2020 al 2022 ha lavorato al progetto “Ricambio
generazionale in agricoltura e transizione alla multifunzionalità nelle Aree
Interne italiane” (Gruppo Studi Rurali – Università di Bolzano). Tra i progetti
recenti “Ruralità in movimento tra immaginari nuovi e mobilità multiple”
(Università di Torino). È stata visiting researcher presso l’Inter-American
Institute for Cooperation in Agriculture (La Paz-Bolivia) e il gruppo di
Sociologia Rurale dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi).
QUEER COMEDY CON FRACICHE “UN GAY, UNA LESBICA E UNA TRANS ENTRANO AD ASKA”.
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 7 aprile 22:00)
Il progetto “Fraciche” nasce a Roma nel maggio del 2022, da un’idea di Frad,
Simonetta Musitano e Le Recensioni non Richieste, con uno scopo: creare spazi
comici in cui le persone queer possano sentirsi rappresentate, in cui sono
finalmente le cosiddette “minoranze” a prendere il microfono per demolire lo
status quo. La “Queer Comedy” è esattamente come la Standup Comedy solo che
stavolta, a ridere, siamo noi.
Ma anche tu dai, e fattela na risata!
“Ma c’è davvero bisogno di una serata di standup queer?”
Se te lo domandi, ce n’è davvero bisogno.
ATTENZIONE: le prime file potrebbero avvertire l’irresistibile bisogno di
distruggere il Patriarcato
PROIEZIONE “PIERO GILARDI” DI DANIELE SEGRE (ITALIA 2018, 50′) CON DIBATTITO A
SEGUIRE. SEGRE E GILARDI L’EREDITÀ CHE CI LASCIANO DUE GRANDI ARTISTI MILITANTI
CONTEMPORANEI”
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 7 aprile 20:00)
La figura di Piero Gilardi e il racconto della sua esperienza artistica e
attivista documentata dall’occhio critico di Daniele Segre, regista
cinematografico e teatrale. Un omaggio a due artisti torinesi, recentemente
scomparsi, che hanno saputo utilizzare l’arte in modo critico e attivo, da una
parte hanno reso l’arte parte attiva della realtà, dall’altra l’hanno resa parte
fondamentale della lotta militante contro la società capitalista; entrambi hanno
saputo dar voce e schierarsi dalla parte delle comunità oppresse.Ne parliamo con
Orietta Brombin, curatrice, ed I Cammelli Produzione.
Bio Ospiti:
ORIETTA BROMBIN – Curatrice AEF|PAV Parco Arte Vivente, Centro sperimentale
d’arte contemporanea, Torino. Fa parte del Network ZonArte – lo spazio e il
tempo dove il pubblico incontra l’arte contemporanea.
I CAMMELLI PRODUZIONE – I cammelli nascono nel 1981 dopo 40 anni di successi nel
mondo del cinema d’autore, nel 2012 si rinnovano con un progetto ambizioso:
riunire in una singola struttura differenti professionalità nel campo della
scrittura, della produzione e della post produzione audiovisiva.
PRESENTAZIONE DI CONTROCANTO. MOVIMENTI SOCIALI E CURA DEL CONFLITTO
centro sociale askatasuna - corso regina margherita 47, Torino
(domenica, 7 aprile 16:30)
ControCanto. Movimenti sociali e cura del conflitto, è la pubblicazione edita da
Morsi Editori nata per indagare l’immaginario politico e sociale degli anni 2000
con ricerche dedicate al Movimento dei Movimenti, Onda Anomala, Movimento NO TAV
in dialogo con illustrazioni originali. Il progetto di ricerca, e della sua
pubblicazione, è parte di Orizzonti, un progetto del Polo del ‘900 del 2023 ed è
sostenuto dal Centro studi Piero Gobetti con Arci Torino, Fondazione Istituto
Antonio Gramsci, Unione Culturale Franco Antonicelli in collaborazione con
Collettivo Stasis. Ne parleremo con Morsi Editore, Polo del 900, Collettivo
Stasis ed alcun* illustratrici.
Bio ospiti:
MORSI EDITORE – è un’officina editoriale indipendente di fumetti, libri
illustrati e progetti creativi. Nasce dalla voglia di unire realtà artistiche e
culturali per creare progetti appartenenti al mondo dell’editoria militante
offrendo uno sguardo radicale su politica, cultura e società attraverso mezzi di
comunicazione artistica.
POLO DEL ‘900 – Il Polo è un luogo con tante anime diverse e una visione
condivisa che mette al centro la storia e il pensiero critico per ragionare
offrendo occasioni di conoscenza e intrattenimento che mirano al benessere
collettivo e alla formazione della coscienza critica per affrontare grandi temi
legati all’oggi.
COLLETTIVO STASIS – collettivo artistico e associazione culturale con base a
Torino. Tra musica elettronica e visual art organizzano eventi, workshop,
suonando e creando installazioni.