L’AQUILA, 12 SETTEMBRE: CON ANAN, ALÌ E MANSOUR, LA GUERRA PARTE ANCHE DA QUI.
CONTRO LEONARDO S.P.A.!
L'Aquila - davanti a Leonardo S.p.A. - Via Gian Domenico Cassini
(venerdì, 12 settembre 07:00)
IL GENOCIDIO PARTE ANCHE DA QUI!
BLOCCHIAMO LEONARDO, FABBRICA DI MORTE! QUI E OVUNQUE!
L ’Aquila 12 settembre 2025 h 7 assemblea pubblica davanti all’ingresso della
Leonardo S.p.a.
Il complesso industriale militare italiano, capeggiato da Leonardo spa–
industria controllata dallo Stato - vende armi ad Israele utilizzate per
uccidere civili a Gaza e in tutta la Palestina oltre che in Yemen, Siria,
Libano, Iran...
Questa azienda lucra sul genocidio perpetrato da Israele, direttamente con la
vendita di armi o indirettamente con la fornitura di altri prodotti e/o servizi.
Il governo italiano, servo di Israele e degli Stati Uniti, è corresponsabile del
genocidio. Se lo Stato italiano pretende di agire in nome nostro, allora spetta
a noi tutti giudicarlo, delegittimarlo e bloccarlo quando sostiene apertamente e
concretamente l’atroce massacro di persone inermi uccise dalle bombe, dai
cecchini, dalla fame. Non saranno né gli aiuti umanitari né il paternalismo
occidentale a liberare la Palestina.
Questa iniziativa è in solidarietà con Anan, e con Ali e Mansour, inquisiti
dalla magistratura dell’Aquila al servizio dei carnefici israeliani, perché
palestinesi. Questo prima di essere un processo ingiusto perché criminalizza la
legittima resistenza anticoloniale, è un processo che attacca dei palestinesi.
La resistenza non si processa.
La resistenza del popolo palestinese contro l’oppressore sionista è legittima ed
è in continuità con la nostra storia, quella della resistenza europea contro il
nazi-fascismo.
Di fronte a questo crimine contro l’umanità non è possibile restare
indifferenti, o si lotta contro il genocidio o si è complici.
Con i lavoratori di Gaza, che lanciano un grido ad organizzare giornate di
rabbia e solidarietà globale nelle fabbriche e officine, nei porti e negli
aeroporti, nelle strade e nelle piazze pubbliche, in sostegno della Palestina e
del suo coraggioso popolo.
Già i portuali in molte parti del mondo stanno dando l’esempio bloccando il
traffico di armi ma anche gli operai delle fabbriche possono dare il loro
contributo fermando la produzione. Solo la lotta popolare può portare
all’auto-determinazione e alla liberazione dei popoli oppressi dalla violenza
del colonialismo.
Una lotta popolare, necessaria anche qui per rovesciare questo barbaro sistema
capitalista.
Lanciamo, costruiamo, sosteniamo una forte stagione di lotta contro la guerra
capitalista.
Trasformiamo la guerra dei padroni in guerra contro i padroni.
BLOCCHIAMO LA LEONARDO FABBRICA DI MORTE!PALESTINA LIBERA DAL FIUME AL MARE!
LIBERTA’ PER ANAN, ALI, MANSOUR!
LA GUERRA COMINCIA ANCHE DA QUI! FERMIAMOLA!