2 giugno 2024: scarpinata a Monte-campione (…di scempio)

Alpinismo Molotov - Tuesday, May 28, 2024

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Montecampione è sinonimo di sfruttamento in batteria del turismo. È l’avvenuta trasfigurazione di una località fatta di alpeggi e stallette in un insieme di palazzi-alveare: un progetto imprenditoriale anni ’70 caratterizzato da disboscamento e sfruttamento idrico a uso sciistico, pensato per vendere al ceto medio il sogno della seconda proprietà, della vacanza bianca.

Il nucleo ‘fisico’ – che verrà analizzato e discusso durante la camminata camuna fissata per il 2 giugno – che come Alpinismo Molotov sosteniamo e a cui parteciperemo – è l’Esempio – pur fra molti – di come si pretenda di spremere il territorio.
Analizzare proprio *quella* idea di ‘Montecampione’ fallita e abbandonata che si vuole rilanciare continuando a prosciugare i paesi sottostanti. Discutere della presunzione di rendere appetibile la desolazione di lingue di neve artificiale arricchendo la proposta con un casinò.

Montecampione 1800. Tra magnifici colli e immaginari asfittici: Pantani e ristrutturazione di alveari-vacanza abbandonati.

Montecampione non è che uno dei desiderata di devastazione della Val Camonica intera, il sogno bagnato e l’incubatore di una visione di dominio delle cose fatta di cemento e mercificazione. Uno dei tasselli spettrali di spremitura, cui contrapporre fantasmi di lotte sopite.

Se pensiamo alla penisola, a ogni latitudine intuiamo chiara la costellazione di queste pratiche del profitto veloce e fuori tempo massimo. Sfruttamento, disboscamento, cementificazione e gentrificazione. Turismo invasivo e invadente a uso imprenditoriale, a consumo dei luoghi, al risultato di macerie ambientali e sociali. Politiche amministrative fattesi strumenti di marketing utili a narrazioni sghembe, fatte di aggressione alle comunità travestite dal mantra dell’efficientamento.
Spremere per indurre bisogni, per poi ri-spremere… .

Riprendiamo dal comunicato del Collettivo 5.37, promotore dell’iniziativa: «Non è più tempo – ammesso che mai lo sia stato – di lusingare gli appetiti di chi non si cura della qualità della vita e contrappone ad essa l’esasperazione di un turismo irrispettoso, energivoro, incurante della fragilità climatica e arrogante coi territori. Abbiamo deciso di trovarci a Montecampione ALLE 8.30 di DOMENICA 2 GIUGNO, per calpestare da vicino uno degli scempi in atto e per unire gli innumerevoli altri punti che tratteggiano il sistema Valle Camonica. Un sistema non più sostenibile, una melassa indigesta».

Ci va di aggiungere che nel frattempo la penisola si spopola e i suoi salari stagnano. Che il costo della vita e di queste predazioni annientano prospettive, mentre la politica è intenta a dipingere grandes heures a colpi di repressione. Falsari che vendono quadretti incorniciati dal declino.

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