Dalla Grecia. Chiamata internazionale per il 16 novembre e aggiornamenti sul caso Ampelokipoi
il Rovescio - Friday, November 15, 2024Riceviamo e diffondiamo. Memoria per Kyriakos, solidarietà e forza a Marianna e ai compagni imprigionati!
[16/11] CHIAMATA INTERNAZIONALE PER UNA GIORNATA D’AZIONE IN MEMORIA DEL
COMPAGNO ANARCHICO KYRIAKOS XIMITIRIS
Chiamiamo tutti i compagni e le compagne del mondo ad una giornata
internazionale d’azione e in memoria del combattente anarchico deceduto
e caro compagno Kyriakos Ximitiris (16 novembre).
Invitiamo i compagni dall’estero a inviare testi che vorrebbero fossero
letti durante la manifestazione politica in memoria del compagno
Kyriakos che si terrà lo stesso giorno ad Atene.
synelallil@riseup.net
Il 31 ottobre rimarrà per sempre impresso nel cuore di ogni combattente.
Con rabbia e determinazione ci schieriamo al fianco dei nostri compagni,
delle nostre compagne.
Il 31/10/24, in seguito all’esplosione di un ordigno in un appartamento
di Ampelokipoi, il nostro compagno anarchico Kyriakos Xymitiris è caduto
nella lotta per la liberazione sociale e di classe, mentre la nostra
compagna anarchica Marianna M., che si trovava anch’essa
nell’appartamento, ha riportato ferite multiple ed è tutt’ora ricoverata
e sorvegliata presso l’ospedale Evangelismos. Contemporaneamente, altre
due persone sono state arrestate e portate davanti agli inquirenti, con
il compagno Dimitris e la compagna anarchica Dimitra in stato di
detenzione.
La compagna anarchica Marianna M. è piantonata nell’ospedale di
Evangelismos, con l’intero apparato repressivo e il corpo
dell’antiterrorismo che mirano a estorcerle una testimonianza. Non
abbiamo dimenticato i casi di tortura di compagni che sono stati
catturati e custoditi in istituti di cura e che hanno subito abusi
fisici attraverso pratiche di trattamenti medici forzati, approfittando
del loro stato fisico, emotivo e mentale. Queste imposizioni del potere
statale sono delle chiare torture.
La polizia si dedeve togliere dalla testa l’idea di continuare a fare
pressione sulla compagna Marianna, gravemente ferita, mentre è
ricoverata in ospedale e costretta a gestire il carico emotivo, mentale
e politico conseguente all’esplosione. Il suo interrogatorio è una
tortura e chi vi partecipa è un torturatore al servizio del potere
statale. L’amministrazione e il personale dell’ospedale Evangelismos
hanno per primi la responsabilità di tutto ciò che accade alla nostra
compagna. Qualsiasi membro della comunità medica che dovesse
acconsentire o semplicemente tacere in tale situazione sarà complice
della violenza di Stato e del tentativo di tortura della compagna
Marianna. La violenza di Stato è stata già inflitta alla nostra compagna
con i bastardi dell’antiterrorismo che le hanno rilevato le impronte
digitali, mentre era sotto le cure del personale medico, senza che fosse
scampata al pericolo e senza il suo consenso, dal momento che era
incosciente.
Il cannibalismo sui volti e sui corpi dei compagni è stato compiuto con
ogni mezzo dall’intero apparato statale sotto la guida dell’agenzia
antiterrorismo e del Ministro per la Protezione dei Cittadini
Chrysochoidis. La diffamazione attraverso i canali televisivi e le prime
pagine dei ben noti media criminali è l’ennesima riprova del ruolo
emetico svolto dai mezzi di propaganda statale e capitalista. I
resoconti dettagliati e la diffusione di foto e video dalla scena
dell’incidente colpiscono il compagno caduto e riproducono le brutalità
subite dalla sua famiglia e dai suoi cari. Allo stesso tempo, attraverso
la depoliticizzazione dell’azione dei nostri compagni, si cerca di
presentarli come attentatori immorali che distruggono le case dei
cittadini, con lo scopo di isolarli socialmente così da renderli più
esposti alla repressione.
Lo Stato, i suoi meccanismi ideologici e il capitale tentano ancora una
volta di colpire le fila del movimento combattente, di annullarne i
contenuti politici, le scelte di lotta e i decenni di tradizione
rivoluzionaria. Senza aspettare che la compagna Marianna avesse
recuperato le forze e avesse potuto prendere la parola come desidera e
come avrebbe desiderato il compagno deceduto, hanno scatenato una
furiosa propaganda di Stato contro di loro, contro l’intero mondo della
Lotta e le sue scelte. Lo scherno e la calunnia nei confronti della
lotta rivoluzionaria sono la punta di lancia della propaganda
controrivoluzionaria. Noi ci opponiamo con fermezza, difendendo la causa
rivoluzionaria, così come la volontà delle persone che si trovano nella
morsa della repressione.
Gli eventi del 31/10 e le scelte politiche e di lotta che li hanno
determinati non saranno oggetto di discussione da parte degli sgherri
dell’apparato statale e del capitale. La compagna che ha sofferto e
pagato un prezzo altissimo e i compagni che sono perseguitati per questo
prenderanno la parola per primi, quando lo sceglieranno. Parlerà il
movimento combattente, tutti noi che abbiamo camminato al fianco del
compagno Kyriakos e della compagna Marianna, siamo stati ispirati e
continuiamo a essere ispirati dalla loro chiara visione e dalla loro
inflessibile militanza. Noi che riconosciamo la loro presenza in tutti i
campi di lotta e ci rendiamo conto che questi compagni sono
l’incarnazione del dialogo aperto all’interno del movimento. I compagni
hanno dedicato la loro vita alla lotta contro l’oppressione, per
costruire un mondo di uguaglianza e libertà, assumendosi le
responsabilità e compiendo le scelte che hanno portato Kyriakos alla
morte e Marianna alla prigionia con molteplici ferite. Con la loro
attitudine e presenza si sono dati corpo, anima e pensiero alla Causa
rivoluzionaria e in questo percorso sono la prima linea della società in
lotta.
Contro un mondo che emargina chiunque non rientri nella sua normalità,
che normalizza lo sfruttamento e l’oppressione di chi sta in basso, il
movimento anarchico-antiautoritario combatte con tutti i mezzi. L’azione
multiforme è ciò che porterà alla radicalizzazione e alla pienezza delle
nostre risposte e del nostro attacco all’esistente. Le opzioni della
controviolenza rivoluzionaria e della lotta armata, come parte
integrante della lotta multiforme, oltrepassano i limiti della
legittimità borghese e sfidano il monopolio statale della violenza. Sono
queste scelte di lotta che mantengono vivo il filo della ribellione da
quel novembre del ’73 [ndt. Rivolta del Politecnico di Atene] a oggi.
Tali scelte sono parte integrante di una continuità storica
insurrezionale che mantiene viva nei nostri cuori e nelle nostre menti
la visione della rivoluzione sociale.
L’operazione di minare il dibattito rivoluzionario e la successiva
repressione dimostrano che i bastardi delle agenzie del terrore di Stato
temono coloro che non scendono a compromessi con l’ingiustizia, la
disuguaglianza, lo sfruttamento. Contro l’operazione di propaganda e
intimidazione dello Stato e dei padroni, così come contro il tentativo
di depoliticizzare le opzioni al rialzo, rispondiamo innanzitutto
politicamente e indipendentemente dal caso specifico. Lo dobbiamo –
oltre che a tutti gli altri – a tutti coloro che hanno dato la vita, che
sono stati imprigionati, che hanno combattuto in tanti anni di guerra
sociale e di classe. La lotta armata è parte integrante del movimento
radicale, della multiforme lotta sociale e di classe, profondamente
radicata nella nostra tradizione militante, e noi la difendiamo senza
riserve.
Contro il mondo dell’ individualizzazione e del fatalismo, continuiamo a
lottare con tutti i mezzi. Ci rafforziamo a vicenda, difendiamo i nostri
compagni. Giù le mani dai compagni, dalle compagne, dagli amici e dalle
amiche, nessuno sarà lasciato solo contro la campagna repressiva dello
Stato e del capitale. Di fronte alle tattiche dell’antiterrorismo e al
cannibalismo mediatico, facciamo in modo che la nostra solidarietà
rappresenti un baluardo per i nostri compagni prigionieri e per
qualsiasi altro procedimento giudiziario. La repressione non ci spaventa
e siamo al loro fianco senza esitazioni.
GIÙ LE MANI DALLA COMPAGNIA ANARCHICA MARIANNA
KYRIAKOS XIMITIRIS UNO DI NOI, PER SEMPRE CON NOI SUI SENTIERI INFUOCATI
LIBERTÀ AL COMPAGNO DIMITRIS E ALLA COMPAGNA ANARCHICA DIMITRA
Assemblea di solidarietà per i prigionieri, i fuggitivi e i combattenti
perseguitati
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