Il comitato “Piazza Carlo Giuliani”, Osservatorio Repressione e il Comitato
Madri per Roma città aperta, hanno indetto, anche per questo anno, un concorso
aperto agli student* delle V anno delle scuole superiori e dei corsi di laurea
triennale e student* dei corsi di laurea magistrale , con lo scopo di assegnare
delle borse di studio a riguardo una ricerca sulla storia e sui percorsi
politici dei movimenti che hanno animato e partecipato al vertice del G8 a
Genova nel luglio 2001
Aspettiamo fiduciosi le vostre adesioni. Coraggio e buon lavoro!
Per informazioni: piazzacarlogiuliani@tiscali.it –
info@osservatoriorepressione.info
Gli anniversari del G8 di Genova non rappresentano per noi una commemorazione,
una rievocazione di ricordi fine a se stessa: sono la manifestazione di un
percorso politico e intellettuale, consapevole e lungimirante, che non si è
interrotto, sebbene abbia assunto forme diverse. Siamo convinti che sia
possibile rintracciare delle linee di continuità tra i contenuti proposti da
quell’insieme di movimenti che negli anni 2000 attraversarono il mondo e le
rivendicazioni dei movimenti dei nostri giorni che si aggiungono a tutti quei
presidi territoriali che da anni portiamo nel cuore a cominciare dal movimento
No TAV, e tutti i gruppi di studenti medi e universitari.
Vorremmo evidenziare le linee di continuità e le differenze, comprendere i
fenomeni storici, sociali, politici che hanno attraversato questi anni,
diventare più consapevoli di ciò che lega e di ciò che separa lo snodo dei primi
anni 2000 dal presente oggi. Per questo il Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV,
Osservatorio Repressione e il Comitato Madri per Roma città aperta hanno deciso
di lanciare un invito allo studio, in un periodo in cui le risorse umane ed
economiche per l’istruzione pubblica sono state ridotte all’osso e il lavoro
della ricerca è stato svilito. L’alternanza scuola-lavoro, ingentilita nel nome
ma non nella sostanza come PCTO, gli stage privi di tutele sono l’emersione più
evidente dei danni che può produrre l’ingresso a gamba tesa di una mentalità del
profitto e della finanziarizzazione nel mondo della scuola, dell’università e
della ricerca.
La spesa per l’istruzione in Italia si conferma tra le più basse nell’Unione
Europea, attestandosi nel 2025 al 3,5% del Pil. Un dato che risulta ancora più
grave, se confrontato col fatto che, contemporaneamente, si programmano
investimenti di guerra per 32 miliardi di euro in più fino al 2026. Tuttavia,
ciò che non viene detto è che l’Italia già negli scorsi anni ha riservato
all’istruzione una percentuale di Pil notevolmente minore rispetto alla media
europea. Per rendere l’idea, secondo i dati dell’Eurostat (Ufficio statistico
dell’Unione Europea), nel 2022, con il 4.7 del Pil destinato all’istruzione,
l’Italia è in penultima posizione nella graduatoria discendente dei Paesi UE,
seguita solo dalla Romania; tredici Paesi hanno invece già superato il nuovo
target del 45% fissato per il 2030.
Scriveva Antonio Gramsci: «Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è
un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che
intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito
acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza».
Per questo e come nostro grido di madri, sorelle, compagn* contro l’uccisione
materiale dei corpi dei giovanissimi travolti da stage o alternanze, contro
l’attacco ai desideri, alla creatività, al pensiero critico presentiamo il bando
“Per non dimentiCarlo” per cinque borse di studio da destinare:
1 borsa di studio del valore di 500,00 euro ciascuna a student* del quinto anno
delle scuole superiori
2 borse di studio del valore di 700,00 euro ciascuna a student* dei corsi di
laurea triennale
2 borse di studio del valore di 800,00 euro ciascuna a student* dei corsi di
laurea magistrale
che presentino una ricerca sui percorsi politici dei movimenti che sono
confluiti a Genova nel luglio 2001. In questi anni abbiamo dovuto concentrarci
sulla repressione e sui processi, svolti alcuni e mai aperti altri, a cominciare
da quello per l’omicidio di Carlo Giuliani; abbiamo lottato e lottiamo ancora
per avere giustizia e verità e abbiamo difeso chi è cadut* nelle trame di quella
che non è giustizia ma vendetta mascherata da legalità. Eppure in questi anni
molte cose sono accadute e, come ha messo in luce la mostra Cassandra nel 2011 e
nel 2021, dire che “avevamo ragione noi” è un’amara quotidiana constatazione
sulla quale, tuttavia, non intendiamo crogiolarci; siamo coscienti che le lotte
politiche sono molto complesse, costantemente ridefinite da processi storici e
sociali. Per questo invitiamo anche chi non ha vissuto sulla propria pelle
l’esperienza del G8 2001 a studiarla concentrandosi in modo originale su un
argomento a scelta o su uno dei temi che proponiamo di seguito e considerando la
possibilità di confrontare quanto avvenuto all’inizio degli anni 2000 con il
presente. Siamo convint* che, al di là delle apparenze, quell’esperienza non si
sia eclissata nel nulla e che possano intravedersi degli elementi, tanto di
continuità quanto di rottura, che disegnano diverse strade dal 2001 ai nostri
giorni. Pensiamo, inoltre, che questi anni non siano trascorsi invano e che,
seppure con le loro delusioni, possano darci spunti per delle considerazioni
nuove e aggiornate.
Tra gli argomenti che segnaliamo come spunti di riflessione non necessariamente
esaustivi:
1. Motivazioni, forme di organizzazione, pratiche e istanze dei movimenti da
Seattle ai nostri giorni: è possibile proporre una panoramica generale o un
approfondimento che si concentri su uno o pochi movimenti.
2. Percorsi giudiziari e processi: da quelli relativi al G8 2001 (il mancato
processo per l’uccisione di Carlo Giuliani, il processo a carico delle/i
manifestanti accusate/i di devastazione e saccheggio, il processo Diaz, il
processo Bolzaneto, i processi per le violenze sui/lle manifestanti nelle
strade) a quelli riguardanti esperienze politiche più recenti (a titolo di
esempio: il DDL Sicurezza, le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il
movimento dell’Onda tra il 2010 e il 2011, quelle riguardanti i presidi
territoriali sparsi per l’Italia di cui i No Tav sono un esempio più noto ma
non unico, le misure prese nei confronti di Ultima Generazione, l’ampio
dibattito sul 41 bis nel caso di Alfredo Cospito).
3. Forme delle istituzioni sociali. Le prime istituzioni che ci vengono in
mente, di solito, sono quelle con le iniziali maiuscole, statali o
finanziarie; tuttavia anche altre forme di organizzazione, più informali e
orizzontali, sono delle istituzioni che si basano su principi diversi e
propongono forme di organizzazione e obiettivi diversi. Proponiamo di
riflettere sul legame tra condizioni economiche, libertà e qualità della
vita (accesso alle risorse e loro redistribuzione, crisi economiche,
politiche di austerità e debito pubblico, gender gap, accesso ai servizi e
loro gestione, giustizia sociale e accesso ai diritti fondamentali)
attraverso una prospettiva che può rivolgersi alla Società intesa come
ordine istituzionalizzato ufficiale, alle forme di Democrazia Partecipativa
che nel corso degli anni sono state proposte e attuate, a entrambi questi
ambiti messi a confronto tra loro.
4. Nel corso degli anni la partecipazione politica ha assunto la forma della
cooperazione non governativa, oltre che del movimento. Tale modello di
organizzazione è stato oggetto di diversi studi e considerazioni ed è
recentemente tornato alla ribalta nel dibattito politico e mass mediatico,
in particolare per ciò che riguarda: il diritto allo spostamento e la
libertà di migrare, la produzione e commercializzazione di armi (guerre,
politiche securitarie), le politiche per le pari opportunità (parità di
genere, contrasto all’abilismo), l’estrattivismo (dal land grabbing al
debito pubblico).
5. Il G8 di Genova è stato spesso considerato anche una delle prime occasioni
in cui la possibilità di autoprodurre fonti audiovisive ha permesso di
realizzare delle contronarrazioni multimediali capaci di mettere
profondamente in discussione quelle massmediatiche. Il ruolo dei media nella
costruzione e nella diffusione non solo di notizie, ma anche della loro
interpretazione, di umori e pregiudizi nei confronti di certi argomenti e di
alcune categorie sociali (talvolta la costruzione stessa di categorie
sociali) è evidente ben prima del 2001. Proponiamo di approfondire il ruolo
svolto dai mass media prima, durante e dopo il 2001, anche attraverso un
confronto con eventi successivi e più recenti (guerre, conflitti sociali,
proteste). Consapevoli, però, dell’esistenza di altri media, invitiamo anche
a realizzare una rassegna critica dei documenti che hanno permesso di
raccontare un’altra storia: documentari, film, fumetti, libri, spettacoli,
brani musicali, podcast. Ancora una volta evidenziamo l’importanza di una
prospettiva di insieme e di lunga durata: frequentemente autori/trici hanno
realizzato produzioni di simile qualità anche dopo (e talvolta prima)
essersi dedicati al G8 2001.
METODOLOGIA
Nel chiedere di inserire nel vostro elaborato anche alcune note metodologiche
sul percorso svolto, la ricerca delle fonti, la consultazione bibliografica e
sitografica, precisiamo che è possibile partecipare attraverso molteplici forme
di restituzione della propria ricerca:
1. Tesi: l’elaborato può consistere in una ricerca, corredata da bibliografia e
sitografia, per (scuole superiori) o coincidere con la propria Tesi di
Laurea (triennale o magistrale).
2. Saggio breve: in questo caso la ricerca dovrà coprire una lunghezza tra:
18.000 e 27.000 battute per gli student* del V anno delle scuole superiori;
25.000 e 45.000 battute per gli student* dei corsi di laurea triennale;
30.000 e 50.000 battute per gli student* dei corsi di laurea magistrale.
In tutti e tre i casi, il saggio andrà redatto in Arial corpo 12 interlinea
singola.
3. Documento multimediale audiovisivo: documentario, corto teatrale e/o
danzato, reading, rassegna fotografica, podcast. In questi casi i
documentari e i podcast non dovranno superare la durata di 20 minuti circa;
i corti teatrali e/o danzati e le reading non dovranno superare la durata di
15 minuti circa.
4. Scrittura creativa: fumetto, romanzo, testo poetico.
5. Opere d’arte visiva o acustica: tavole disegnate in digitale o a mano;
composizioni musicali. In questi casi l’opera non dovrà superare le misure
massime di circa cm 24*30 e dovrà essere inviata scansionata in formato
digitale; la composizione musicale dovrà avere una durata non superiore a
circa 7’:30”.
REGOLAMENTO
Per partecipare inviare il proprio materiale tramite mail agli
indirizzi piazzacarlogiuliani@tiscali.it e info@osservatoriorepressione.info insieme
a una lettera di motivazione, al proprio CV e a una breve presentazione entro e
non oltre il 15 giugno 2025.
Per partecipare:
1. con un testo scritto inviare la propria ricerca in formato .doc, .odt, o
.rtf e .pdf unitamente all’abstract della medesima ricerca;
2. con un’opera visiva inviare l’opera in formato .jpg unitamente ad una
presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso svolto, le
motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di presentazione;
3. con un’opera audiovisiva inviare l’opera in formato .mp4 (se si tratta di
corto teatrale e/o danzato o di reading, inviare la videoregistrazione)
unitamente ad una presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso
svolto, le motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di
presentazione;
4. con un’opera acustica inviare l’opera in formato .wav e .mp3 unitamente ad
una presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso svolto, le
motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di presentazione.
Qualunque sia la forma scelta, si ricorda di allegare anche il riferimento alle
fonti, alla bibliografia, alla sitografia e a qualsiasi altra eventuale
documentazione utilizzata a supporto. Nel caso di partecipazione da parte di
minorenni è necessaria una lettera di autorizzazione dei genitori o dei tutori
legali. La partecipazione al bando è gratuita.
PREMIAZIONE
Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio sulla Repressione e Comitato
Madri per Roma città aperta si riservano di versare una borsa di studio del
valore di 500 euro per le ricerche presentate da student* del V anno delle
scuole superiori, due borse di studio del valore di 700 euro ciascuna per le
ricerche presentate da student* dei corsi di laurea triennale, due borse di
studio del valore di 800 euro ciascuna per le ricerche presentate da student*
dei corsi di laurea magistrale. Gli elaborati ricevuti saranno valutati da una
Commissione Giudicatrice nominata dagli Enti Promotori che decreterà i
vincitori. La valutazione terrà conto dell’attinenza degli elaborati ai temi
oggetto del bando, della loro originalità e la capacità divulgativa. La
premiazione avverrà a Genova a luglio 2025 nel corso delle iniziative promosse
dal Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV.
TRATTAMENTO DEI DATI
I dati personali forniti dai candidati saranno trattati esclusivamente per le
finalità di gestione della procedura concorsuale, nel rispetto del diritto alla
protezione dei dati personali e dei diritti alla tutela della riservatezza e
dell’identità personale, di cui al Regolamento UE 2016/679.
ASPETTI FINALI
Gli elaborati pervenuti diventano di piena proprietà del Comitato Piazza Carlo
Giuliani ODV che acquisisce tutti i diritti di utilizzo, distribuzione e
riproduzione delle opere presentate. Con l’adesione al bando i partecipanti
accettano che il Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio Repressione e
Comitato Madri per Roma città aperta utilizzino il materiale inviato per
finalità culturali quali: realizzazione di filmati relativi alla giornata di
premiazione; realizzazione di programmi divulgativi e didattici su canali TV;
pubblicazioni cartacee; manifestazioni ed eventi a scopo artistico, didattico e
divulgativo; streaming gratuito e pubblicazione sul sito ufficiale del Comitato
Piazza Carlo Giuliani ODV www.carlogiuliani.it e/o siti collegati e per ogni
altro uso consentito senza scopo di lucro e senza che nulla sia dovuto
all’autore o all’autrice, pur garantendone la citazione.
PER SCARICARE IL BANDO IN FORMATO PDF CLICCA QUI
Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio sulla Repressione e Comitato
Madri per Roma città aperta
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