[Aggiornamento] Presenza solidale con gli anarchici inquisiti nell’operazione
Scripta Scelera rinviata al 1º aprile 2025 (Massa)
[AGGIORNAMENTO] Informiamo che nel corso dell’udienza dibattimentale del 14
febbraio è stato stabilito il rinvio di quella prevista per il 28 successivo,
per la quale era stata fissata la presenza solidale. La nuova udienza è
stabilita per martedì 1º aprile, gli orari della presenza in piazza sono
invariati.
PRESENZA SOLIDALE CON GLI ANARCHICI INQUISITI NELL’OPERAZIONE SCRIPTA SCELERA –
MASSA, 1º APRILE 2025
8 agosto 2023. A fronte di una richiesta di dieci arresti in carcere,
l’operazione Scripta Scelera porta a nove misure cautelari nei confronti di
altrettanti anarchici e anarchiche inquisiti per la redazione e distribuzione
del quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. Un procedimento con
cui lo Stato ha inteso “normalizzare” le misure cautelari per le accuse
riguardanti le pubblicazioni rivoluzionarie. Scripta Scelera rappresenta un
altro “capitolo” nelle politiche di guerra dello Stato italiano, in continuità
tra le altre cose con le recenti manovre repressive volte a sottrarre agibilità
politica a sempre più ampi settori sociali.
1º aprile 2025. Dopo oltre un anno si avvia alla conclusione il processo contro
quattro compagni inquisiti. Il pubblico ministero Manotti della DDAA di Genova
pronuncerà la propria requisitoria. A prescindere dalle ipotesi inquisitorie
dell’accusa su presunte capacità istigatorie e terroristiche, le ragioni che lo
Stato intende colpire sono quelle di chi si è opposto alla guerra anche tramite
la denuncia delle industrie italiane coinvolte nella produzione di armamenti,
così come quelle di chi ha sostenuto la mobilitazione del 2022-’23 contro il 41
bis e l’ergastolo ostativo sviluppatasi con lo sciopero della fame di Alfredo
Cospito.
CI VEDIAMO MARTEDÌ 1º APRILE A MASSA:
ORE 12:00 – APPUNTAMENTO IN PIAZZA FELICE PALMA
ORE 15:00 – PRESENZA DAVANTI AL TRIBUNALE IN PIAZZA DE GASPERI
* * *
Cogliamo l’occasione per ricordare le coordinate del conto della cassa di
solidarietà e l’e-mail per organizzare iniziative benefit o ricevere copia dei
testi riguardanti Scripta Scelera:
Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035 – IBAN: IT12R3608105138290233690253 –
Intestataria: Ilaria Ferrario – Per contatti:
solidaliscriptascelera[chiocciola]paranoici[punto]org
— — —
[Update] Gathering in solidarity with the anarchists accused in Scripta Scelera
operation postponed to April 1, 2025 (Massa, Italy)
[UPDATE] We inform that during the hearing of February 14th, it was decided by
the judge to postpone that one scheduled for the following 28th, for which a
solidarity gathering had been called. The new hearing has been set for Tuesday,
April 1st, the times remain unchanged.
GATHERING IN SOLIDARITY WITH THE ANARCHISTS ACCUSED IN SCRIPTA SCELERA OPERATION
– MASSA, APRIL 1, 2025
August 8th, 2023. Following a request for ten arrests in prison, Scripta Scelera
operation leads to nine precautionary measures against as many anarchists
accused for the publication and distribution of the internationalist anarchist
fortnightly ‘Bezmotivny’. A proceeding with which the State intended to
‘normalise’ the precautionary measures for charges concerning revolutionary
publications. Scripta Scelera represents another ‘chapter’ in the war policies
of the Italian state, in continuity among other things with recent repressive
manoeuvres aimed at removing political practicability from ever wider social
sectors.
April 1st, 2025. After just over a year, the trial against four accused comrades
is coming to an end. Public prosecutor Manotti of the DDAA (“Anti-Mafia and
Anti-Terrorism District Directorate”) of Genoa will deliver his indictment, with
the requests for sentencing. Regardless of the prosecutor’s inquisitorial
hypotheses on alleged instigatory and terrorist capabilities, the reasons that
the State intends to strike are the ones of those who opposed the war also by
denouncing the Italian industries involved in the production of armaments, as
well as those who supported the 2022-’23 mobilisation against 41 bis prison
regime and life imprisonment without the possibility of parole developed with
Alfredo Cospito’s hunger strike.
WE WILL MEET ON TUESDAY, APRIL 1st, IN MASSA:
12:00 h. – SOLIDARITY GATHERING IN PIAZZA FELICE PALMA
15:00 h. – PRESENCE IN FRONT OF THE COURT IN PIAZZA DE GASPERI
* * *
We remind the account details for the solidarity fund and the e-mail address for
organising benefit initiatives or receiving copies of the texts about Scripta
Scelera operation:
Postepay card number: 5333 1711 9250 1035 – IBAN: IT12R3608105138290233690253 –
Account holder: Ilaria Ferrario – For contacts:
solidaliscriptascelera[at]paranoici[dot]org
scripta scelera massa 1 aprile 2025 english
Tag - Babele
Riceviamo e diffondiamo:
Questi pannelli della mostra rappresentano un tentativo di provare ad articolare
una possibilità rivoluzionaria in territori specifici, in prevalenza rurali, ove
insistono dinamiche di “colonialismo interno” da parte degli Stati e del
capitale, come ad esempio per le società del sud europa.
Ѐ un modo per cercare di intrecciare la distruzione necessaria dell’esistente
con la costruzione di spazi di autonomia e di saperi, e con spazi di “comunità
reali” fra gli individui nell’epoca dell’isolamento e della solitudine digitale,
affinché lo spazio di organizzazione e di lotta venga a coincidere con lo spazio
conosciuto in cui si esplicano le nostre relazioni della “vita associata” per la
riproduzione delle proprie condizioni di esistenza, delle relazioni materiali di
produzione, scambio e sussistenza, non mediate da istituzioni statali o
commerciali.
La prospettiva auspicabile a lungo termine su un territorio specifico sarebbe
quella della “federazione”, ovviamente informale, di lotte e di spazi di
autonomia, di strutture di base e di mutuo appoggio nei borghi come nelle
piccole citta, di autonomia materiale e di saperi, di culture di resistenza e di
cosmovisioni altre della realtà.
Delle CLR (Collettività locali di resistenza) contro tutte le separazioni, che
si prefigurino sin da ora nel conflitto sociale e di classe la qualità della
vita per cui ci battiamo, e che diano strumenti e possibilità concrete per
finirla con la concezione dopolavoristica delle lotte e delle nostre vite.
Per provare ad uscire dall’angolo in cui ci stanno cacciando, non si inventa dal
nulla l’attacco a questo mondo, così come l’autogestione generalizzata della
vita sociale.
Estos paneles de la exposición representan un intento de tratar de articular una
posibilidad revolucionaria en territorios concretos, predominantemente rurales,
donde insisten dinámicas de “colonialismo interno” por parte de los estados y el
capital, como por ejemplo, las sociedades del sur de Europa.
Es una forma de intentar entrelazar la necesaria destrucción de lo existente con
la construcción de espacios de autonomía y conocimiento, y con espacios de
“comunidad real” entre individuos en la era del aislamiento y la soledad
digital, para que el espaciov de organización y lucha coincida con el espacio
conocido en el que se llevan a cabo nuestras relaciones de “vida asociada” para
la reproducción de nuestras condiciones de existencia, de relaciones materiales
de producción, intercambio y subsistencia, no mediadas por instituciones
estatales o mercantiles. La perspectiva deseable a largo plazo en un territorio
concreto sería la de una «federación», obviamente informal, de luchas y espacios
de autonomía, de estructuras de base y apoyo mutuo en aldeas y pequeñas
ciudades, de autonomía material y conocimiento, de culturas de resistencia y
otras cosmovisiones de la cosmovisión. obviamente informal, de luchas y espacios
de autonomía, de estructuras de base y apoyo mutuo en aldeas y pequeñas
ciudades, de autonomía material y conocimiento, de culturas de resistencia y
otras cosmovisiones de la realidad.
CLRs (Colectividades Locales de Resistencia) contra toda separación, que
prefiguran desde ahora en el conflicto social y de clase la calidad de vida por
la que luchamos, y que nos dan herramientas y posibilidades concretas para
acabar con la concepción post-laboral de las luchas y de nuestras vidas. Para
intentar salir del rincón al que nos están empujando, el ataque a este mundo no
se inventa de la nada, como la autogestión generalizada de la vida social.
Riceviamo e diffondiamo:
Questi pannelli della mostra sono il frutto delle esperienze e delle riflessioni
di svariati individui a diverse latitudini geografiche della vecchia europa
elaborate negli ultimi anni. Parlano di storie di classe. Di proletari che, per
condizione e per scelta, decidono di rendere abitabile un mezzo e di spostarsi
all’interno degli stati Ue seguendo le loro pulsioni e i lavori stagionali.
Parlano di un nomadismo specifico e di sfruttati, di storie di un “esercito
industriale di riserva” che per la maggior parte dei casi arriva dalle società
del sud e dell’est del vecchio continente che, come sempre nella storia dei
capitalismi europei, son servite come “serbatoio” di manodopera a basso costo.
In un’epoca contrassegnata dalla guerra e dalla trasformazione del modo di
produzione capitalistico e della società verso la fase digitale, è un tentativo
di ri-trovarsi come classe sociale, con le nostre lotte, i nostri approdi e
accampamenti, e i nostri spazi di agibilità da creare e da difendere, e le
cosmovisioni del nostro mondo e le variegate culture di resistenza che lo
compongono.
Ѐ una mostra che parla di vita, di lotta e di viaggio, e che sbircia il modo e
le forme con le quali già gli sfruttati del secolo passato, come nel ‘900 gli
hobos negli Stati Uniti, hanno vissuto e si sono organizzati.
Non è un caso che, dopo la “grande depressione” del 1929, buona parte degli
scioperi selvaggi furono propri del movimento Hobo, cosi come le prime
contro-culture furono sviluppate negli accampamenti “hobo-jungle” alle periferie
proletarie delle grandi metropoli.
Contro la gravita sociale dell’ordinarieta, degli Stati e del capitale.
Contro la società dei varchi, delle recinzioni e delle separazioni.
Sempre contro tutte le vecchie e le nuove “enclosures”.
NOMADISMO
Estos paneles de la exposición son fruto de las experiencias y reflexiones de
varios individuos en distintas latitudes geográficas de la vieja Europa que se
han ido elaborando a lo largo de los últimos años. Hablan de historias de clase.
De proletarios que, por condición y por elección, deciden habitar un medio y
desplazarse dentro de los Estados de la UE siguiendo sus pulsiones y trabajos
estacionales. Hablan de un nomadismo específico y de los explotados, de
historias de un «ejército industrial de reserva» que en su mayoría procede de
las sociedades del sur y del este del viejo continente que, como siempre en la
historia de los capitalismos europeos, han servido de «reserva» de mano de obra
barata. En una época marcada por la guerra y la transformación del modo de
producción capitalista y de la sociedad hacia la fase digital, es un intento de
reencontrarnos como clase social, con nuestras luchas, nuestros desembarcos y
campamentos, y nuestros espacios de viabilidad para crear y defender, y las
cosmovisiones de nuestro mundo y las abigarradas culturas de resistencia que lo
conforman.Es una exposición que habla de vida, lucha y viajes, y que se asoma al
modo y las formas en que vivían y se organizaban los explotados del siglo
pasado, como los «hoboes» en los Estados Unidos del siglo XX.No es casualidad
que, tras la «Gran Depresión» de 1929, gran parte de las huelgas salvajes fueran
propias del movimiento “hobo”, del mismo modo que las primeras contraculturas se
desarrollaron en los campamentos de la «hobo-jungle» en la periferia proletaria
de las grandes metrópolis.
Contra la gravedad social de la ordinariez, los estados y el capital.
Contra la sociedad de las puertas, las vallas y las separaciones.
Siempre contra todos los viejos y nuevos «recintos».
Riceviamo e diffondiamo:
[it] PRESENZA SOLIDALE CON GLI ANARCHICI INQUISITI NELL’OPERAZIONE SCRIPTA
SCELERA – MASSA, 28 FEBBRAIO 2025
8 agosto 2023. A fronte di una richiesta di dieci arresti in carcere,
l’operazione Scripta Scelera porta a nove misure cautelari nei confronti di
altrettanti anarchici e anarchiche inquisiti per la redazione e distribuzione
del quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. Un procedimento con
cui lo Stato ha inteso “normalizzare” le misure cautelari per le accuse
riguardanti le pubblicazioni rivoluzionarie. Scripta Scelera rappresenta un
altro “capitolo” nelle politiche di guerra dello Stato italiano, in continuità
tra le altre cose con le recenti manovre repressive volte a sottrarre agibilità
politica a sempre più ampi settori sociali.
28 febbraio 2025. Dopo un anno si avvia alla conclusione il processo contro
quattro compagni inquisiti. Il pubblico ministero Manotti della DDAA di Genova
pronuncerà la propria requisitoria. A prescindere dalle ipotesi inquisitorie
dell’accusa su presunte capacità istigatorie e terroristiche, le ragioni che lo
Stato intende colpire sono quelle di chi si è opposto alla guerra anche tramite
la denuncia delle industrie italiane coinvolte nella produzione di armamenti,
così come quelle di chi ha sostenuto la mobilitazione del 2022-’23 contro il 41
bis e l’ergastolo ostativo sviluppatasi con lo sciopero della fame di Alfredo
Cospito.
CI VEDIAMO VENERDÌ 28 FEBBRAIO A MASSA:
ORE 12:00 – APPUNTAMENTO IN PIAZZA FELICE PALMA
ORE 15:00 – PRESENZA DAVANTI AL TRIBUNALE IN PIAZZA DE GASPERI
pdf: scripta scelera massa 28 febbraio 2025
* * *
Cogliamo l’occasione per ricordare le coordinate del conto della cassa di
solidarietà e l’e-mail per organizzare iniziative benefit o ricevere copia dei
testi riguardanti Scripta Scelera:
Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035 – IBAN: IT12R3608105138290233690253 –
Intestataria: Ilaria Ferrario – Per contatti:
solidaliscriptascelera[chiocciola]paranoici[punto]org
— — —
[en] GATHERING IN SOLIDARITY WITH THE ANARCHISTS ACCUSED IN SCRIPTA SCELERA
OPERATION – MASSA, FEBRUARY 28, 2025
August 8th, 2023. Following a request for ten arrests in prison, Scripta Scelera
operation leads to nine precautionary measures against as many anarchists
accused for the publication and distribution of the internationalist anarchist
fortnightly ‘Bezmotivny’. A proceeding with which the State intended to
‘normalise’ the precautionary measures for charges concerning revolutionary
publications. Scripta Scelera represents another ‘chapter’ in the war policies
of the Italian state, in continuity among other things with recent repressive
manoeuvres aimed at removing political practicability from ever wider social
sectors.
February 28th, 2025. After one year, the trial against four accused comrades is
coming to an end. Public prosecutor Manotti of the DDAA (“Anti-Mafia and
Anti-Terrorism District Directorate”) of Genoa will deliver his indictment, with
the requests for sentencing. Regardless of the prosecutor’s inquisitorial
hypotheses on alleged instigatory and terrorist capabilities, the reasons that
the State intends to strike are the ones of those who opposed the war also by
denouncing the Italian industries involved in the production of armaments, as
well as those who supported the 2022-’23 mobilisation against 41 bis prison
regime and life imprisonment without the possibility of parole developed with
Alfredo Cospito’s hunger strike.
WE WILL MEET ON FRIDAY, FEBRUARY 28th, IN MASSA:
12:00 h. – SOLIDARITY GATHERING IN PIAZZA FELICE PALMA
15:00 h. – PRESENCE IN FRONT OF THE COURT IN PIAZZA DE GASPERI
pdf: scripta scelera massa 28 febbraio 2025 english
* * *
We remind the account details for the solidarity fund and the e-mail address for
organising benefit initiatives or receiving copies of the texts about Scripta
Scelera operation:
Postepay card number: 5333 1711 9250 1035 – IBAN: IT12R3608105138290233690253 –
Account holder: Ilaria Ferrario – For contacts:
solidaliscriptascelera[at]paranoici[dot]org
Riceviamo e diffondiamo:
PRESENZA SOLIDALE CON GLI ANARCHICI INQUISITI NELL’OPERAZIONE SCRIPTA SCELERA –
MASSA, 28 FEBBRAIO 2025
scripta scelera massa 28 febbraio 2025
8 agosto 2023. A fronte di una richiesta di dieci arresti in carcere,
l’operazione Scripta Scelera porta a nove misure cautelari nei confronti di
altrettanti anarchici e anarchiche inquisiti per la redazione e distribuzione
del quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. Un procedimento con
cui lo Stato ha inteso “normalizzare” le misure cautelari per le accuse
riguardanti le pubblicazioni rivoluzionarie. Scripta Scelera rappresenta un
altro “capitolo” nelle politiche di guerra dello Stato italiano, in continuità
tra le altre cose con le recenti manovre repressive volte a sottrarre agibilità
politica a sempre più ampi settori sociali.
28 febbraio 2025. Dopo un anno si avvia alla conclusione il processo contro
quattro compagni inquisiti. Il pubblico ministero Manotti della DDAA di Genova
pronuncerà la propria requisitoria. A prescindere dalle ipotesi inquisitorie
dell’accusa su presunte capacità istigatorie e terroristiche, le ragioni che lo
Stato intende colpire sono quelle di chi si è opposto alla guerra anche tramite
la denuncia delle industrie italiane coinvolte nella produzione di armamenti,
così come quelle di chi ha sostenuto la mobilitazione del 2022-’23 contro il 41
bis e l’ergastolo ostativo sviluppatasi con lo sciopero della fame di Alfredo
Cospito.
CI VEDIAMO VENERDÌ 28 FEBBRAIO A MASSA:
ORE 12:00 – APPUNTAMENTO IN PIAZZA FELICE PALMA
ORE 15:00 – PRESENZA DAVANTI AL TRIBUNALE IN PIAZZA DE GASPERI
* * *
Cogliamo l’occasione per ricordare le coordinate del conto della cassa di
solidarietà e l’e-mail per organizzare iniziative benefit o ricevere copia dei
testi riguardanti Scripta Scelera:
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GATHERING IN SOLIDARITY WITH THE ANARCHISTS ACCUSED IN SCRIPTA SCELERA OPERATION
– MASSA, FEBRUARY 28, 2025
scripta scelera massa 28 febbraio 2025 english
August 8th, 2023. Following a request for ten arrests in prison, Scripta Scelera
operation leads to nine precautionary measures against as many anarchists
accused for the publication and distribution of the internationalist anarchist
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of the Italian state, in continuity among other things with recent repressive
manoeuvres aimed at removing political practicability from ever wider social
sectors.
February 28th, 2025. After one year, the trial against four accused comrades is
coming to an end. Public prosecutor Manotti of the DDAA (“Anti-Mafia and
Anti-Terrorism District Directorate”) of Genoa will deliver his indictment, with
the requests for sentencing. Regardless of the prosecutor’s inquisitorial
hypotheses on alleged instigatory and terrorist capabilities, the reasons that
the State intends to strike are the ones of those who opposed the war also by
denouncing the Italian industries involved in the production of armaments, as
well as those who supported the 2022-’23 mobilisation against 41 bis prison
regime and life imprisonment without the possibility of parole developed with
Alfredo Cospito’s hunger strike.
WE WILL MEET ON FRIDAY, FEBRUARY 28th, IN MASSA:
12:00 h. – SOLIDARITY GATHERING IN PIAZZA FELICE PALMA
15:00 h. – PRESENCE IN FRONT OF THE COURT IN PIAZZA DE GASPERI
* * *
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Riceviamo e diffondiamo il manifesto guerra alla guerra tradotto in inglese:
Leda_eng1
Riceviamo e pubblichiamo questa importante (e salutare) presa di posizione. «In
questi tempi in cui un genocidio si consuma quotidianamente sui nostri schermi,
il silenzio è complicità. E come tale sarà ricordato».
ANTIFASCISMO SIGNIFICA PALESTINA LIBERA – Un comunicato da parte di anarchic* e
antifascist* a Berlino (Novembre 2024)
Qui la traduzione in diverse lingue:
https://anarchists4palestine.noblogs.org/post/2025/01/18/antifa-means-free-palestine-worldwide/
https://kontrapolis.info/14474/
Come anarchic*, antifascist* e individualità che fanno parte di circoli autonomi
a Berlino, siamo pienamente solidali con tutti i movimenti di liberazione, dalla
Palestina al Congo, dal Kurdistan al Chiapas, dalla Papua Occidentale all’Isola
delle Tartarughe, da Abya Yala al Sudan, dal Sahara Occidentale al Myanmar, da
Haiti a Kanaky, ovunque nel mondo. Sosteniamo fermamente la vera solidarietà
internazionalista, intercomunitaria, antirazzista e transfemminista queer.
L’incessante oppressione dell* palestinesi (in Palestina e nella diaspora), e
quest’ultima fase della Nakba e del genocidio in corso, hanno mostrato i veri
volti e i veri valori di molti governi liberali e dei loro apparati statali. Lo
Stato tedesco, col suo fanatico sostegno a “Israele” e a tutti i “valori
occidentali” che rappresenta, è egualmente e pienamente complice del genocidio
in Palestina: occupazione e sfruttamento brutali, apartheid e pulizia etnica dei
popoli indigeni. L’antifascismo in chiave anticoloniale deve essere parte
integrante delle lotte di liberazione di tutti i popoli. Il vero antifascismo è
anticoloniale.
La Germania è senza dubbio un esperto in militarismo, guerre e genocidi: quello
degli Herero e dei Nama, del popolo ebraico in Europa, dell* Rom/Sinti, il
supporto al genocidio del popolo armeno da parte della Turchia… La lista è
infinita.
In Germania, la strumentalizzazione del senso di colpa tedesco nei confronti del
popolo ebraico, il mito della presunta comprensione e assunzione di
responsabilità tedesca, l’autoproclamata “ragion di Stato” e la “cultura del
ricordo” selettiva e estremamente curata sono addotti come giustificazione per
il sostegno attivo del genocidio.
I rappresentanti statali eletti in Germania leccano i piedi a Israele, fornendo
una copertura diplomatica ai crimini sionisti, mentre la maggior parte dei suoi
media ripete e amplifica la propaganda dello Stato israeliano.
Un’ampia parte della società tedesca, dominata da tedesch* bianch*, tace di
nuovo di fronte alla pulizia etnica in corso, mentre Israele commette
quotidianamente atrocità inimmaginabili, aiutato dalla Germania e dalle sue
forniture di armi, dal suo supporto tecnologico, per uccidere ogni forma di vita
a Gaza. Molt* in Germania si rifiutano di riconoscere (o semplicemente negano)
la brutale violenza del colonialismo di insediamento in Palestina, l’annessione
omicida in corso della Cisgiordania, le uccisioni di massa su larga scala e il
regime di apartheid in quanto tale. “È complicato”, sostengono. Ma in questi
tempi in cui un genocidio si consuma quotidianamente sui nostri schermi, il
silenzio è complicità. E come tale sarà ricordato.
Il movimento a sostegno della Palestina in Germania subisce attacchi da ogni
parte: dallo Stato, dai neonazisti, dalle istituzioni, dalla società civile
tedesca, da “cittadin* preoccupat*”, da liberali e dall* cosiddett*
“Anti-Deutsche” (“tedesch* anti-tedesch*”).
Con il pretesto di “combattere l’antisemitismo”, molt* di coloro che chiedono la
fine del genocidio e dell’occupazione vengono criminalizzat* (soprattutto le
persone provenienti da regioni a maggioranza musulmana e le persone viste in
questa maniera, BIPoC, come anche persone ebree antisioniste), inserit* in liste
di proscrizione, i loro eventi vengono cancellati e loro stessi continuamente
arrestat*, bandit*, insultat*, aggredit* e molestat*.
In Germania, inoltre, ci troviamo di fronte a un problema piuttosto unico e
molto tedesco: una parte significativa di tedesch* bianch*, non ebrei e
sedicenti “antifascist*” sostiene di buon grado il progetto sionista. Questi
ingannevoli e fastidiosi burattini dello Stato, i cosiddetti “Anti-Deutsche”,
che teoricamente appartengono alla sinistra radicale, sono consapevolmente
ignoranti quando si tratta di sionismo e Israele.
Il loro stratagemma, sempre prevedibile e consolidato, è quello di attaccare o
accusare chiunque osi schierarsi a favore della Palestina quale “antisemita”,
islamista, sostenitore di Hamas, fascista e/o nazista.
È chiaro che nel movimento “antifascista” in Germania c’è – per usare un
eufemismo – confusione. Dobbiamo porci come sfida la messa in discussione di
questa posizione, riflettendo in modo più attivo sulla composizione della
sinistra autonoma e di movimento di cui facciamo parte.
Spetta a tutt* noi operare un cambiamento.
Dobbiamo combattere tutti i razzismi, in particolare il pericoloso e sempre più
tossico razzismo anti-musulmano e l’odio anti-ebraico in questo Paese.
Rifiutiamo la presunta “ragion di Stato” (“Staatsräson”) della Germania e ci
rifiutiamo di riconoscere non solo “Israele” come Stato legittimo, ma anche lo
Stato tedesco e tutti gli Stati. Come anarchic*, antifascist* e antiautoritar*,
crediamo che tutti gli Stati e tutti i confini debbano essere aboliti. Ci
opponiamo a qualsiasi tipo di struttura di potere gerarchica e autoritaria.
Siamo avvers* alle ideologie o concezioni che legittimano lo Stato, al sistema
dei partiti politici che mettono al potere determinate persone o entità,
condizionando in senso sempre più autoritario la vita dell* altr*. Pertanto, la
nostra lotta mira alla disintegrazione dei regimi fascisti, sionisti, razzisti
ed etnocratici di “Israele” e di tutti gli altri Stati del mondo.
Chiediamo la fine immediata dell’apartheid e dell’occupazione della Palestina.
L* palestinesi devono poter tornare nella loro terra natia. Ci impegniamo per la
liberazione della Palestina e sosteniamo che tutti i suoi abitanti debbano
vivere e prosperare in pace, dal fiume al mare. Lottiamo per la libertà di
tutt*.
MAI PIÙ significa MAI PIÙ PER TUTT*
Riceviamo e diffondiamo:
In January 2025, another hearing will take place at the District Court
in Most in the Fénix 2 case.
https://antifenix.noblogs.org/post/2019/03/27/what-is-fenix-2-about/
The trial will be held on Monday, January 27 and Tuesday, January 28,
beginning at 9:00 a.m. on both days. Recall that four anarchists and one
environmentalist are charged with offenses punishable by 3 to 10 years
in prison. Support the accused directly in court or by another
solidarity action.
More information about history the Fenix 2 case is on the Antifenix blog
https://antifenix.noblogs.org/
——-
(ČESKY) Další soudní jednání v kauze Fénix 2
V lednu 2025 proběhne u Okresního soudu v Mostě další soudní jednání v
kauze Fénix 2.
https://antifenix.noblogs.org/post/2019/02/15/o-co-jde-ve-fenixu-ii/
Soud se bude konat v pondělí 27. ledna a v úterý 28. ledna 2025, přičemž
oba dny začnou v 9:00 hodin. Připomeňme, že čtyři anarchisté a jeden
environmentalista jsou obviněni z trestných činů, za které hrozí 3 až 10
let vězení. Podpořte obviněné přímo u soudu nebo jinou solidární akcí.
Více informací o historii kauzy Fenix 2 najdete na blogu Antifenix
https://antifenix.noblogs.org/
Ci segnalano e segnaliamo:
Anarchisme et violence, Errico Malatesta (précédé de Malatesta et le concept de
violence révolutionnaire, Alfredo M. Bonanno)
Mais alors, pourra-t-on demander, pourquoi les anarchistes, dans la lutte
actuelle contre les institutions politico-sociales, qu’ils jugent oppressives,
ont prônés, prônent et pratiquent, quand ils le peuvent, l’utilisation de moyens
violents qui sont pourtant en contradiction flagrante avec leurs fins ? Et cela
au point qu’à certains moments de nombreux adversaires ont cru de bonne foi,
quand ceux de mauvaise foi ont fini par croire, que le caractère spécifique de
l’anarchisme était justement la violence ?
La question peut sembler embarrassante, mais on peut y répondre en quelques
mots. Le fait est que pour que deux personnes vivent en paix, il faut que les
deux veuillent la paix ; si l’un des deux s’obstine à vouloir obliger l’autre,
par la force, à travailler pour lui et à le servir, l’autre, malgré tout son
amour pour la paix et la bon entente, sera bien obligé, s’il veut conserver sa
dignité humaine et ne pas être réduit au plus abject des esclavages, à résister
à la force avec des moyens adaptés.
Les anarchistes n’ont pas d’hypocrisie. Il faut repousser la force avec la force
: aujourd’hui contre les oppressions d’aujourd’hui ; demain contre les
oppressions qui pourraient tenter de se substituer à celles d’aujourd’hui.
Nous voulons la liberté pour tous, pour nous et pour nos amis, comme pour nos
adversaires et nos ennemis.
176 pages / 9 euros (6 euros pour les distros) / Janvier 2025
Sommaire
9 Malatesta et le concept de violence révolutionnaire, Alfredo M.
Bonanno
47 La fin et les moyens (août 1892)
55 Erreurs et remèdes (août 1896)
65 Les moyens violents et les socialistes démocratiques (novembre
1897)
68 La tragédie de Monza (septembre 1900)
78 Ne tombons pas plus bas : à propos de l’attentat de Buffalo
(septembre 1901)
84 Amour et haine (avril 1920)
86 Les mazziniens et nous (mai 1920)
92 Une fois de plus sur anarchisme et communisme (juillet 1920)
98 La violence et la révolution (août 1921)
101 Morale et violence (octobre 1922)
109 Réponse à un communiste (octobre 1923)
117 Anarchie et violence (septembre 1924)
123 La Terreur révolutionnaire (octobre 1924)
128 Chrétien ? (avril-mai 1925)
135 Intervention improvisée, Alfredo M. Bonanno
161 Appendice : Amour et haine, El Giovin (Luigi Galleani)
Pour toute commande, pour correspondre :
anarchronique@riseup.net
Riceviamo e diffondiamo
Qui il pdf in italiano: fuori alfredo dal 41 bis giu le mani dalla stampa
anarchica 15 gennaio
Here the appeal in english: get alfredo out of 41 bis hands off the anarchist
publications january 15
[it] Fuori Alfredo dal 41 bis. Giù le mani dalla stampa anarchica (Perugia, 15
gennaio 2025)
FUORI ALFREDO DAL 41 BIS
GIÙ LE MANI DALLA STAMPA ANARCHICA
Dopo il rinvio di quella prevista per il 10 ottobre, è fissata per il 15 gennaio
l’udienza preliminare del procedimento Sibilla, che nel novembre 2021 portò a
un’operazione repressiva mirata principalmente contro il giornale anarchico
“Vetriolo”. La procura di Perugia sta chiedendo il rinvio a giudizio per 12
anarchici e anarchiche imputati per 19 capi d’accusa, quasi tutti aggravati
dalla finalità di terrorismo.
Nel corso degli ultimi mesi sono stati notificati degli atti riguardanti l’avvio
di un procedimento con cui la questura di Perugia intende emettere una serie di
fogli di via dalla città, motivandoli con la presenza solidale tenutasi il 10
ottobre davanti al tribunale. Predisporsi a emettere dei provvedimenti del
genere per un momento come quello, in cui senza particolari turbolenze è
accaduto ciò che solitamente avviene in tutte le circostanze di questo tipo
(affissione di striscioni, un volantinaggio, qualche intervento, ecc.), assume
un significato palese: allontanare i solidali, impedire qualsiasi manifestazione
di solidarietà in occasione delle udienze nei confronti degli inquisiti e
particolarmente di Alfredo Cospito, recluso in regime di 41 bis nel carcere di
Bancali in Sardegna e tra i 12 imputati di questo procedimento.
Mentre gli Stati si attrezzano per la guerra e i profitti per gli armamenti
crescono a dismisura, mentre si sprecano le parole a giustificazione del
genocidio a Gaza – il primo genocidio automatizzato della storia, dove
l’intelligenza artificiale gioca un ruolo determinante –, mentre assistiamo alle
consuete chiacchiere sulle stragi sul lavoro a difesa degli interessi dei
padroni, mentre è in esame al senato un decreto sicurezza con cui viene
preparato un ulteriore attacco contro il conflitto sociale… questi signori si
affrettano nuovamente a processare gli anarchici, un “nemico interno” da
debellare perché da sempre in lotta contro lo Stato e il capitale.
Pur di attaccare gli anarchici e i percorsi rivoluzionari, lo Stato farnetica di
capacità “istigatorie” e “orientative” in un ambito come quello del movimento
anarchico, da sempre fautore di un’ostinata e radicale autonomia di pensiero e
di azione. Un’affermazione che fa il paio con l’aver sostenuto nel processo
Scripta Manent delle condanne per “strage politica” nel paese in cui le stragi,
quelle vere, le hanno perpetrate sempre gli apparati statali.
Assieme a quel processo, l’operazione Sibilla è stata determinante nel
trasferimento in 41 bis di Alfredo Cospito. Con l’intensa mobilitazione contro
il 41 bis e l’ergastolo ostativo del 2022-‘23 abbiamo impedito che da Scripta
Manent – per via dell’imputazione di “strage politica” – derivassero condanne
fino all’ergastolo. Oggi come ieri, con l’approssimarsi di un potenziale
processo Sibilla, non è quindi un mero esercizio retorico esprimere solidarietà
con gli inquisiti e specialmente con Alfredo, recluso in uno tra i più
afflittivi regimi detentivi esistenti in Europa.
CI VEDIAMO MERCOLEDÌ 15 GENNAIO 2025 ALLE ORE 09:30 DAVANTI AL TRIBUNALE DI
PERUGIA IN PIAZZA MATTEOTTI.
* * *
[en] Get Alfredo out of 41 bis. Hands off the anarchist publications (Perugia,
Italy, January 15, 2025)
GET ALFREDO OUT OF 41 BIS
HANDS OFF THE ANARCHIST PUBLICATIONS
The preliminary hearing in the Sibilla case, which led to a repressive operation
in November 2021 mainly targeting the anarchist newspaper ‘Vetriolo’, is
scheduled for 15th January, after the one dated 10th October was postponed. The
Public Prosecutor’s Office of Perugia is demanding the indictment of 12
anarchists accused of 19 charges, almost all of which aggravated by the purpose
of terrorism.
Over the last few months, there have been notifications of the opening of a
procedure by which the Perugia Police Headquarters intends to issue a series of
‘expulsion orders’, justifying them on the grounds of the solidarity presence
that took place in front of the court on 10th October. The preparation of such
preventive measures – imposing the obligation to stay out of a given
municipality for a minimum of six months and a maximum of four years – for a
moment like that one, where what happened was what usually happens in all
circumstances of this type without any particular turbulence (the hanging of
banners, a leaflet, a few interventions, etc.), assumes a clear meaning: to
drive away comrades, to prevent any manifestation of solidarity during the
hearings against the accused and in particular Alfredo Cospito, who is
imprisoned under the 41 bis regime in the Bancali prison in Sardinia and is one
of the 12 accused in this case.
While states are gearing up for war and armament profits are growing out of all
proportion, while words are being wasted to justify the genocide in Gaza – the
first automated genocide in history in which artificial intelligence plays a
decisive role –, while we are all witnessing the usual chatter about massacres
at work in defence of the interests of masters, while a security decree (Ddl
1660) being examined in the Senate prepares a further attack against social
conflicts… these gentlemen are once again in hurry to put on trial the
anarchists, an ‘internal enemy’ that must be eradicated because of their long
struggle against the state and capital.
In order to attack anarchists and revolutionary paths, the state rants about
‘inciting’ and ‘orienting’ capabilities in such an area as the anarchist
movement, which has always defended an obstinate and radical autonomy of thought
and action. A statement that goes hand in hand with having supported, in the
Scripta Manent trial, convictions for ‘political massacre’ in a country where
the massacres, the real ones, have always been perpetrated by the state
apparatus.
Together with that trial, operation Sibilla was decisive in the transfer of
Alfredo Cospito into 41 bis prison regime. With the intense mobilisation of
2022-‘23 against 41 bis and life imprisonment without the possibility of parole,
we prevented the sentences of up to life imprisonment resulting from Scripta
Manent charge of ‘political massacre’. Today, as yesterday, as a possible trial
of Sibilla looms, it is therefore not a mere rhetorical exercise to express
solidarity with the accused and in particular with Alfredo, who is imprisoned in
one of the most afflictive prison regimes in Europe.
WE WILL MEET ON WEDNESDAY 15TH JANUARY 2025 AT 9.30 IN FRONT OF THE COURTHOUSE
IN PERUGIA, IN PIAZZA MATTEOTTI.