Alèssi Dell’Umbria
Edizioni Tabor, Valsusa, 2025, pag. 184, 10€
Un sodalizio di fuorilegge rivoluzionari, così si può definire il gruppo “Os
Cangaceiros”. Una banda di giovani che si organizzarono per vivere senza
lavorare ma anche per dare manforte alle lotte che tra la fine degli anni ’70 e
i primi anni ‘90 scossero prigioni, fabbriche e periferie di Francia e non solo.
Scontri di strada e azioni clandestine, truffe alle banche e rock’n’roll, teoria
radicale e lotte operaie, grandi bevute, furti, sabotaggi e scorribande per
mezza Europa… il tutto sancito da una sorta di sacro senso della amicizia e
della lealtà.Il racconto di questa avventura, dalla voce di uno dei suoi
protagonisti, è al tempo stesso una contro-storia vissuta della società europea
degli anni ‘80. È infatti proprio per non soccombere a quel decennio terribile
che alcuni giovani serrarono i ranghi dando vita a “Os Cangaceiros”, perché
«bisognava organizzarsi per attraversare il deserto che avanzava».
«”Fuori la grana o vi ammazziamo!”: non so chi avesse fatto questa scritta su un
muro di Marsiglia agli inizi degli anni ’80, ma mi era decisamente piaciuta
questa minaccia da rapinatore che risuonava come un’ingiunzione di carattere
generale verso quelli che tengono i cordoni della Borsa».
Vedi una intervista / presentazione del libro con l’autore:
https://lundi.am/Banditisme-sabotages-et-theorie-revolutionnaire