Phil A. Neel e Nick Chavez
Porfido Edizioni, 2025 – 128 pp. – 5€
“Per raggiungere e afferrare l’utopia è necessario prima di tutto saggiare con
mano il mondo che si staglia di fronte a noi. Il futuro non è che un
dispiegamento di questo presente. Il comunismo non costituisce l’incantevole
sogno a occhi aperti di un mondo migliore, ma qualcosa che nasce dalla rabbia
per ciò che il mondo attuale non è. Qualcosa forse oggi impossibile da
intravedere, qualcosa di appena percepibile in alcuni momenti febbrili – nelle
città che bruciano, nell’ordine che viene bruscamente interrotto, nei nostri
cari che si spengono di morte lenta e priva di senso, in un’altra dura giornata
di lavoro di una vita che ribolle di interminabile e inutile fatica. No, non può
essere visto, ma può essere percepito, proprio come percepiamo la variazione di
pressione prima di un temporale; lo possiamo avvertire sulla pelle, nella danza
di quel piccolo frammento di carbonato di calcio situato nel profondo del nostro
orecchio interno. Non l’occhio, quindi, ma l’otolite. Perché un mondo migliore
non si costruisce a ritroso, partendo dal futuro, ma cominciando da dove siamo
ora, qui, in cima alla montagna di cadaveri che costituisce la preistoria della
specie umana.”
Che cosa significa pensare oggi ad una società comunista? In quali termini
declinare oggi, in un quadro di crisi ecologica ed esplosione demografica, una
transizione verso una società senza classi, senza dominio, senza denaro e senza
lavoro salariato? Come potrebbe mai emergere una tale forma sociale dal pantano
e dai vicoli ciechi in cui il capitale sembra aver definitivamente confinato
l’umanità?
Dopo Nutrire la rivoluzione (Porfido, 2023), un nuovo prezioso contributo dalle
pagine della rivista Endnotes attorno al tema “inattuale” della rivoluzione e
della più generale questione della transizione materiale verso una nuova
organizzazione sociale, immaginata e declinata alla luce dell’attuale
configurazione globale assunta dal sistema capitalistico.
Scienza e tecnica, dimensione locale e scala globale, sistemi fungini e rituali
sociali di produzione: attraverso l’artificio del registro fantascientifico,
Phil A. Neel e Nick Chavez riprendono e attaccano un certo immaginario utopico
ormai sclerotizzato riportandolo idealmente alla concretezza di una realtà
materiale con cui i comunardi e le comunarde di domani necessariamente dovranno
fare i conti. Un testo ricco di spunti, suggestioni, provocazioni ed immagini
evocative, che siamo convinti non mancherà di apportare stimoli fecondi ad un
dibattito e ad un pensiero immaginativo ormai da troppo tempo assenti.
Gli autori
Phil A. Neel: geografo comunista di stanza nel Nord-ovest Pacifico. Autore del
libro Hinterland: America’s New Landscape of Class and Conflict (Reaktion:
London, 2018). Collabora con le riviste Endnotes e The Brooklyn Rail.
Nick Chavez: ingegnere meccanico residente negli Stati Uniti. Scrive di
ingegneria e comunismo sul blog designformanufracture.wordpress.com
Source - Centro Documentazione Porfido- per la critica della società capitalista
Profido libri - via Tarino 12 c, Vanchiglia 10124 Torino - Orari apertura mart, merc, sab 16 - 19,30
Yves Delhoysie – Georges Lapierre (Os Cangaceiros)
Tabor-Malamente, 2024, pag. 576, 20€
Il millenarismo è uno dei più antichi sogni dell’umanità, l’idea
dell’approssimarsi di un’Età dell’oro, un mondo radicalmente diverso, un mondo
di fraternità e beatitudine, dove vivere liberi dalla maledizione del denaro,
dello sfruttamento, della proprietà. Dalle visioni apocalittiche del primo
cristianesimo alle eresie medioevali, dalle rivolte popolari contro il nascente
capitalismo nell’Occidente moderno all’intreccio di profezie religiose e lotte
sociali dei popoli indigeni contro la colonizzazione bianca, dall’anarchismo
rurale nell’Andalusia ottocentesca al banditismo nel sertão brasiliano. Un
torrente carsico di speranza e passione rivoluzionaria, disperso in mille rivoli
sotterranei o esplosivi, collega gli insorti di tutti i tempi e i luoghi, fino a
noi, per «trasformare il mondo fino a renderlo riconoscibile».
«La veemente fuga dal mondo sulle vie di Compostela, il rifugio nella preghiera,
l’asilo della Chiesa, l’oasi di grazia della vita monastica non sono stati, per
fortuna, gli unici impulsi degli uomini del Medioevo verso la salvezza della
vita eterna. Una diversa corrente, altrettanto potente, ha trascinato molti di
loro verso un altro desiderio: la realizzazione del paradiso sulla terra. È
questa la corrente del millenarismo, il sogno di un Millennio, mille anni di
felicità, come a dire l’eternità instaurata, o piuttosto restaurata, sulla
terra. Diversamente dai loro contemporanei, i millenaristi non scambiarono i
propri sogni per realtà, ma vollero realizzarli, che è qualcosa di ben diverso e
molto più spirituale: godere infine della ricchezza infinita dello Spirito. Alla
vile rassegnazione, hanno opposto il rifiuto, l’insurrezione, la rivoluzione».
Yves Delhoysie e Georges Lapierre hanno fatto parte del gruppo clandestino
francese Os Cangaceiros, che negli anni Ottanta del XX secolo ha animato
riflessioni teoriche e lotte concrete per la critica radicale dell’esistente,
rivendicando la delinquenza sociale come pratica rivoluzionaria.
SOMMARIO
Prefazione all’edizione italiana, di Luigi Balsamini
Cangaceiros è stato un gruppo attivo clandestinamente in Francia da metà anni
Ottanta ai primi anni Novanta, con una storia al confine tra delinquenza sociale
e azione rivoluzionaria. I suoi membri univano la teoria della critica radicale
alle conseguenti azioni pratiche, rifiutando l’incasellamento nel ruolo di
militanti per rivendicare, piuttosto, la loro concreta posizione di delinquenti
e il loro vivere ai margini e spesso al di fuori della legalità. Alla larga dal
lavoro salariato, combattevano a loro modo il totalitarismo del sistema delle
merci e del denaro e criticavano l’alienazione della vita quotidiana, esaltando
ed esortando la rivolta dei poveri: una non classe che poteva scrivere la storia
con la sua potenza negatrice. Avversi a sindacati, partiti, organizzazioni
politiche e avanguardie proletarie, i Cangaceiros si rifacevano al banditismo
come pratica rivoluzionaria. Nel 1987 due membri del gruppo – Yves Delhoysie
(pseud.) e Georges Lapierre – scrivono L’incendio millionarista, un trattato sui
movimenti “millenaristi”, cioè quei movimenti che, prima dell’idea laica di
rivoluzione sociale, sono insorti contro le condizioni di oppressione rimanendo
inevitabilmente all’interno dell’orizzonte di senso religioso della loro epoca:
dalle visioni apocalittiche del primo cristianesimo alle eresie medievali, dalle
rivolte popolari contro il nascente capitalismo dell’Occidente moderno
all’intreccio di profezie e lotte sociali dei popoli indigeni contro la
colonizzazione bianca, dall’anarchismo rurale nell’Andalusia ottocentesca al
banditismo nel sertao brasiliano.
Millenarismo e rivoluzione / La fine di un mondo / I movimenti millenaristi tra
Medioevo ed età moderna / Il millenarismo dopo e altrove: Andalusia, Brasile,
Melanesia
1. Introduzione al millenarismo
Realizzare la religione / Riconoscere la rivoluzione / La critica religiosa al
mondo della religione / Eguaglianza e fraternità / Separazione e redenzione
2. Il millenarismo e la caduta del mondo cristiano
Visioni e attese messianiche dell’Apocalisse / Verso la modernizzazione della
menzogna / Le Crociate di re Tafur / Le Crociate dei pastorelli (1251 e 1320) /
Da Gioacchino da Fiore agli apostolici / L’assalto al mondo della ricchezza /
Fratelli e Sorelle del Libero spirito / Questione sociale e proprietà privata
nel Medioevo / La rivolta di Londra del 1381 / Il tumulto dei Ciompi (Firenze,
1378) / In Boemia: Tábor, la città celeste / Hans Böhm e la cospirazione del
Bundschuh / Martin Lutero vs Thomas Müntzer / La guerra dei contadini
(1524-1525) / Apogeo e sconfitta delle bande contadine / Millenaristi contro
riformatori / Lo spirito del capitalismo
3. I ribelli di Münster
Gli anabattisti a Münster / Il Vangelo secondo Giovanni di Leida
4. Epilogo
5. Le tendenze millenariste nell’Inghilterra del XVII secolo
Società inglese ed etica protestante New Model Army / Ranters, diggers e altre
sette radicali
6. L’anarchismo andaluso
Chiesa e società contadina nell’Ottocento / L’essenza spirituale dell’anarchismo
spagnolo / Le agitazioni di inizio Novecento / Repubblica, guerra civile e
rivoluzione
7. Movimenti messianici e banditismo sociale nel Nord-Est brasiliano
Antônio Conselheiro / L’epopea di Canudos / Padre Cicero e il “beato” Lourenço /
Il cangaceiro come bandito sociale / Virgulino Ferreira detto Lampião / Genesi e
sviluppo del millenarismo nel sertão Glossario / Cronologia
8. Omaggio alla Melanesia
La società melanesiana Il sistema coloniale / Primi movimenti in Nuova Guinea /
I caratteri del mito melanesiano / Nuove Ebridi e Isole Figi / I movimenti negli
anni Venti e Trenta / La religione dei bianchi / Seconda guerra mondiale:
giapponesi e Alleati / Yali della costa di Rai / John Frum / Isole Salomone e
dell’Ammiragliato / Tra pragmatismo e mito del Cargo / Le interpretazioni degli
antropologi / Anni Sessanta e oltre / Appendice / Elenco dei movimeni
millenaristi in Melanesia (1860-1960)
9. «Nessuna epoca è simile alla nostra»
Bibliografia
Indice dei nomi
Nella Rivista numero 35 di Malamente è possibile trovare un articolo del libro:
https://edizionimalamente.it/catalogo/rivista-malamente-35/
Il libro è reperibile presso il centro di documentazione Porfido, per i
distributori contattare l’editore
https://edizionitabor.it/lincendio-millenarista-tra-apocalisse-e-rivoluzione/
Edizioni MachinaLibro, 2024, pag 144, 14€
Recensione
https://volerelaluna.it/cultura/2025/01/09/lo-scisma-da-un-mondo-che-muore/
Il percorso di Jacques Camatte inizia sulle orme del comunismo eretico di Amadeo
Bordiga e sviluppa un pensiero del capitalismo come dominio assoluto sulle
menti, i corpi e la creatività della specie umana. In questa traiettoria
originale e dimenticata, Camatte tocca molti nodi che oggi sono all’ordine del
giorno: le soglie di sopravvivenza del pianeta e dei viventi, l’effetto delle
protesi tecnologiche sulla capacità umana, la comunità come via d’uscita dal
vicolo cieco di questo modello sociale. La lettura contenuta in questo libro
interroga le tracce e le risorse che Camatte ci consegna alla luce di un
problema centrale: cosa può significare oggi l’idea di rivoluzione?
Confrontandosi con Marx e Leroi-Gourhan, Cesarano e Adorno, Camatte ha lasciato
piste di ricerca attraverso cui arrivare a un’idea diversa della rivoluzione.
Non il mito fondativo della modernità, lo Stato caserma o il progetto
ingegneristico di una società perfetta, ma la rinascita delle possibilità
dimenticate della specie umana, il libero sviluppo della sua capacità di
reinventarsi.
La rivoluzione è una via ignota che oggi può essere pensata solo come uno
scisma, la separazione da un mondo morente.
Michele Garau è assegnista di ricerca all’Università di Torino. Il suo lavoro
di ricerca è concentrato in particolare sulle genealogie di una politica
anticapitalista estranea alla tradizione del movimento operaio e socialista.
Collabora con la rivista «Machina».
Il libro è reperibile presso il centro di documentazione Porfido, per
distributori rivolgersi all’editore https://machinalibro.com/
ed. Tabor-Erbas e salude, pag. 80, 4,00€, giugno 2024 Per comprendere cos’è
stata la caccia
ed. Tabor-Porfido, pag.56, 4,00€, giugno 2024 Nel 1609, Pierre de Lancre,
consigliere del Re di
AA.VV. pag 48, 4,00€, Val susa giugno 2024 La storia dei Diggers, che
nell’Inghilterra del
20 pagine, 2 euro Dal 1940 – anno in cui Walter Benjamin (1892-1940) affidò a
28 pagine, 2 euro State calmi! Noi non siamo fuggiti, non siamo battuti… Perché
COMONTISMO
Action direct elementi cronologici 1977-1987, 32 pagine 2,50 euro Testo tratto
dalla rivista “Anarchismo” (ci
Presentazione del libro di edizioni porfido “Nutrire la rivoluzione”. A seguire
dibattito in collegamento con