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Lettera di Anan Yaeesh dal carcere di Terni
Lettera di Anan dal carcere di Terni. E’ stata scritta il 24 settembre, ma solo oggi ha avuto l’ok del suo avvocato a divulgarla. Il 10 novembre si terrà un presidio sotto il carcere di Terni, dalle 14 alle 18 A tutti i palestinesi in questo mondo. Su ogni terra e sotto ogni cielo, lì in Cisgiordania della resistenza, lì a Gaza dell’orgoglio, lì all’interno dei territori occupati, e lì nei campi profughi e nella diaspora. A voi, che avete messo la pazienza a dura prova e la dignità si inchina davanti a voi, vi dico: non rattristatevi e non disperate, perché per Dio, dopo la difficoltà arriva il sollievo e dopo la pazienza arriva la vittoria. E sappiate tutti che ogni palestinese in questo mondo è un resistente. Il resistente non è solo colui che impugna un’arma, ma tu sei un resistente se respiri, sei un resistente se dipingi, sei un resistente se scrivi, sei un resistente se sogni. Basta essere palestinese per essere un resistente. Non pensate che questo governo terroristico guidato da Benjamin Netanyahu e dal nazista Ben Gvir uccida solo i resistenti palestinesi che impugnano le armi! Ma uccidono anche neonati, anziani, donne e bambini, persino gli alberi e le pietre non sfuggono alla loro barbarie. Vogliono eliminare il popolo palestinese perché sanno che voi siete gli unici liberi in questo mondo schiavizzato, ma si sbagliano. Non finiamo mai: se uno di noi muore, ne nascono altri dieci al suo posto, e tutti noi siamo resistenza. Escono sui loro canali e nei loro media falsi per mostrare il resistente palestinese come un terrorista e per far apparire la resistenza come terrorismo. Giuro su Dio, vi siete sbagliati e avete fallito. Noi vi diciamo che le donne del mondo non sono più capaci di dare alla luce qualcuno come il resistente palestinese, colui che sacrifica la sua giovinezza e la sua vita per la sua patria e il suo popolo. Colui che non teme la morte né la prigione, cammina a testa alta, con i piedi sulla terra e la testa nel cielo, fiero come le montagne, con gli occhi fissi su Al-Aqsa. E quando se ne va, se ne va con coraggio, mai in fuga. Il palestinese che lesina la sua anima e il suo sangue per la Palestina non ha diritto di essere chiamato palestinese e non ha diritto di essere sepolto nella sua terra, intrisa del sangue dei martiri. La terra lo rifiuterà, non troverà né calore né conforto, né in vita né dopo la morte. Il terrorismo organizzato israeliano, sconfitto nella sua battaglia a Gaza e in Cisgiordania, si sposta ora verso il Libano. Sebbene abbia causato morte, distruzione e lo sfollamento di migliaia di persone, resta sconfitto di fronte alla determinazione invincibile di un popolo che non si piega. Il suo obiettivo successivo sarà probabilmente la Siria, la Giordania, l’Iraq e lo Yemen, nel tentativo di realizzare il sogno illusorio di uno Stato più grande. Tuttavia, con l’aiuto di Dio, questo segnerà l’inizio della fine per questo regime occupante. Dove siete, leader del mondo arabo? Dove sono i comandanti degli eserciti che ogni anno si vantano della forza dei loro uomini, dei loro mezzi e dei loro aerei? Se solo avessimo un quarto delle risorse che possedete, non avremmo liberato solo la Palestina, ma l’intero mondo. Ma dove siete? Non vi chiedo in nome della vostra religione, perché sembra non esserci più. Ma è forse scomparso anche l’orgoglio e l’onore che un tempo contraddistingueva i vostri antenati? C’è qualcosa che riesce ancora a scuotervi? Giuro che tutti voi sarete interrogati riguardo al sangue versato in Palestina e sui bambini uccisi, in un giorno in cui non potrete sfuggire alle domande. Non piango per coloro che ci hanno preceduto nel martirio, poiché hanno ottenuto una vittoria straordinaria, hanno creduto in Dio e mantenuto le loro promesse. Preghiamo Dio di riunirci a loro nel Paradiso e che li onori nell’aldilà come ci hanno onorato nella vita. Chiediamo a Dio di elevare il loro rango nell’aldilà, come hanno elevato il nostro nella vita, poiché sono i veri custodi della dignità e del sacrificio. Sono loro che hanno illuminato il cammino dopo un lungo periodo di oscurità. Preghiamo Dio per la libertà dei nostri valorosi prigionieri nelle carceri dell’occupazione israeliana, per la guarigione dei feriti, e che conceda pazienza e conforto ai cuori della nostra gente in Palestina e Libano. Un saluto a quelle mani che stringono il grilletto nonostante tutte le sofferenze e le sfide. E vergogna a coloro che osservano senza agire, privi di pietà e umanità verso la Palestina e i suoi bambini. Che tutte le donne della terra piangano se le donne di Palestina non possono gioire. Un saluto e un grande rispetto agli uomini e alle donne liberi del mondo, in particolare al popolo italiano, che sfida tutte le difficoltà e rompe il silenzio per far sentire al mondo la voce della libertà e degli oppressi, dando lezioni di umanità e dicendo al tiranno ‘basta’. Come non farlo, quando voi stessi avete resistito per anni all’occupazione nazista e fascista su questa terra? Un omaggio di grande rispetto alla voce della verità e al faro della giustizia, Al Jazeera, che è sempre stata la voce dei popoli e a sostegno degli oppressi, senza temere il giudizio di chi critica. Che Dio vi sostenga come voce per la Palestina e la resistenza. “Viva la Palestina libera e araba! Viva la Palestina, la sua terra e il suo popolo! Viva la resistenza, che Dio la sostenga! Gloria e immortalità ai nostri martiri nobili! Libertà per i prigionieri della libertà! Una pronta guarigione ai nostri valorosi feriti! O popolo palestinese, non dico altro che ciò che ha detto Allah, l’Onnipotente nel Sacro Corano: 104.( Non scoraggiatevi nell’inseguimento di questa gente; se voi soffrite, anche loro soffrono come voi, ma voi sperate da Allah ciò che essi non sperano. Allah è saggio, sapiente.)   Anan Kamal Yaeesh C.C Terni-Italia 24/09/2024     > Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi > sostenerci donando il tuo 5×1000  > > News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp    
October 26, 2024 / Osservatorio Repressione
Lettera dalle detenute del carcere di Torino
Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della dame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera. A fronte del crescente sovraffollamento e di tutti gli eventi critici riguardanti gli istituti di pena, e viste le inefficaci misure adottate fino ad oggi da parte delle istituzioni competenti in […] L'articolo Lettera dalle detenute del carcere di Torino sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
September 9, 2024 / Osservatorio Repressione
Mi chiamo Maysoon Majidi
Lettera dal carcere di Maysoon Majidi, l’attivista curdo-iraniana accusata di essere una scafista racconta il suo viaggio verso l’Italia: dalle persecuzioni del regime all’arresto Mi chiamo Maysoon Majidi, sono nata il 29 luglio del 1996. Questa è la mia voce! Sono laureata in teatro e ho un diploma magistrale, sono attivista politica e membra dell’organizzazione […] L'articolo Mi chiamo Maysoon Majidi sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
September 5, 2024 / Osservatorio Repressione
Il carcere che diventa tortura. Lettera di Nicoletta Dosio dai domiciliari
Il 15 agosto, giorno di ferragosto, in molte carceri italiane ci sono state protesta per denunciare ilsovraffollamento, le condizioni inumane di detenzione inflitte a chi sta recluso. le sonore battiture alle inferriate hanno scandito più forti che mai gli slogan: libertà, libertà!. Nicoletta Dosio. Essendo com’è noto in stato di “detenzione domiciliare” dal 1 giugno, […] L'articolo Il carcere che diventa tortura. Lettera di Nicoletta Dosio dai domiciliari sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
August 18, 2024 / Osservatorio Repressione
Siano i territori a dettare l’agenda politica delle istituzioni
Lettera di Luigi Spera dal carcere di Alessandria. In occasione della manifestazione che si terrà  a Messina contro il ponte sullo Stretto, pubblichiamo la lettera inviata da Luigi ai compagne/i di Antudo in cui condivide con le sue riflessioni su guerra, repressione e mobilitazione no ponte. da antudo.info Ciao a tutte e tutti, vi scrivo […] L'articolo Siano i territori a dettare l’agenda politica delle istituzioni sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
August 10, 2024 / Osservatorio Repressione
Io dal di là del cancello, ai domiciliari, vi porto il messaggio delle “voci dentro”
Il messaggio di Nicoletta Dosio dai domiciliari Giovedì 8 agosto. I rintocchi del mezzogiorno giungono di lontano sulle ali del vento che in Valle non manca mai, neppure nell’afa pesante della canicola. Nonostante il brevissimo preavviso, le donne e gli uomini del movimento NO TAV sono venuti a condividere con me questa mezz’ora di solidarietà […] L'articolo Io dal di là del cancello, ai domiciliari, vi porto il messaggio delle “voci dentro” sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
August 9, 2024 / Osservatorio Repressione
Dal cimitero dei vivi
Lettera di Ali dal carcere di Ferrara. Ali insieme a Anan e Mansour  è uno dei  3 palestinesi arrestati all’Aquila perché accusati di sostenere la resistenza palestinese In nome della Palestina e delle voci della libertà. In nome dei discepoli di Mandela Saluto tutti i ragazzi che ci sostengono e sostengono la causa palestinese, la […] L'articolo Dal cimitero dei vivi sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
July 29, 2024 / Osservatorio Repressione
Messaggio di Luigi Spera dal carcere di Alessandria
Si è svolto ieri pomeriggio, domenica 14 luglio, un presidio all’esterno del carcere di Alessandria in solidarietà a Luigi Spera, detenuto ormai da quasi 4 mesi. Tante le persone presenti, tra cui i partecipanti al campeggio di lotta No Tav, che con le loro voci hanno voluto lanciare un messaggio chiaro contro la guerra e le […] L'articolo Messaggio di Luigi Spera dal carcere di Alessandria sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
July 16, 2024 / Osservatorio Repressione
Sotto il cielo e in tutto il mondo lotteremo finche’ non raggiungeremo la libertà
Lettera di Anan agli studenti dal carcere di Terni Ciao a tutt* coloro che leggeranno questa lettera. A tutte le sorelle e i fratelli, tra gli student* in Italia e ovunque nel mondo, che preferirei chiamare LA VOCE DELLA LIBERTA’. Dato che voi siete realmente questa voce, siete tutt* come leoni, voi siete i veri […] L'articolo Sotto il cielo e in tutto il mondo lotteremo finche’ non raggiungeremo la libertà sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
June 12, 2024 / Osservatorio Repressione
Cara Ilaria, ti scrivo dal carcere e ti lancio un pezzo di lenzuolo
Lettera a Ilaria Salis, da uno dei 61mila detenuti nelle carceri italiane Cara Ilaria, ti scrivo nella speranza che in questo marasma di parole, la solidarietà espressa dal linguaggio non abbia ancora perso ogni significato. Ti scrivo per lanciarti nonostante la lontananza e le privazioni, un pezzo di lenzuolo immaginario per farti evadere, con più […] L'articolo Cara Ilaria, ti scrivo dal carcere e ti lancio un pezzo di lenzuolo sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
June 4, 2024 / Osservatorio Repressione