Scarica la versione letturaScarica la versione stampa Dall’autorx: “Sono una
persona che è stata pesantemente psichiatrizzata lesbica e trans e ho in questa
zine raccolto testimonianze con le istituzioni psichiatriche per arricchire con
materiale concreto, vario e complesso (intersecandolo anche con antirazzismo e
tematiche queer /transfemministe) il discorso antipsichiatria che a volte
percepisco privo di … Continua a leggere Pazzi-enti psichiatrici. Testimonianze
in prosa, poesia, disegni…
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Scarica la versione letturaScarica la versione stampa Il primo testo di questa
raccolta, che vuole portare un punto di vista indigeno sulla questione della
liberazione animale, mostra l’inconsistenza dell’accusa rivolta all’antispecismo
di voler imporre valori occidentali alle culture e alle società indigene,
argomentando come al contrario molte di queste culture siano state spinte
proprio dal … Continua a leggere Colonialismo, imperialismo e liberazione
animale
Il 6 settembre saremo a Milano in appoggio e sostegno complice e solidale alle
realtà sociali milanesi che si sono date appuntamento alle 12 nel piazzale della
stazione Centrale.
Lo sfratto del Leoncavallo, di per sé una bega come se ne vedono tante tra
affittuari e padroni di casa, ha avuto l’innegabile pregio di mostrare
l’ennesimo atto di forza tra istituzioni centrali che scavalcano quelle
territoriali, ma soprattutto di riaprire il dibattito a livello nazionale sugli
spazi sociali e fare emergere un’opposizione sociale cittadina al modello di
città imposto dalle élite.
Sono ormai passati 10 anni dall’ultima volta che una enorme voce critica si è
sollevata a Milano contro questo modello: era infatti il 1 maggio 2015 quando un
grande corteo attraversò la città attaccando frontalmente l’evento
dell’esposizione mondiale che rappresentava la cesura tra l’amministrazione di
centro destra della Moratti e il primo sindaco di centro sinistra Pisapia. La
grande kermesse voluta dal centro destra e portata a conclusione dal centro
sinistra dimostrò in modo inequivocabile che non c’erano differenze sostanziali
sulla visione del futuro della città tra i due presunti schieramenti politici
avversari. Nessun@, a parte il movimento milanese, osò bloccare o mettere in
discusione l’edificazione dell’enorme area di Milano fiera, oggi in gran parte
capannoni abbandonati, che lanciò anche la città nell’Empireo dei fondi
immobiliari mondiali. Probabilmente chi contestò allora l’expo mondiale
difficilmente immaginava che 10 anni dopo avrebbe ritrovato la sua città
completamente abbandonata e regalata ai peggiori speculatori immobiliari del
pianeta Terra: secondo il Global Property Handbook 2025 il capoluogo lombardo si
conferma il più attrattivo in Italia per il mercato internazionale, con prezzi
che superano i 20.000 €/mq nelle zone più esclusive e al quinto posto nella
classifica internazionale delle città più attrattive per gli acquirenti di
fascia alta, dopo Madrid, Dubai, Miami e Monaco. Inoltre secondo il rapporto
redatto da Scenari Immobiliari, in collaborazione con l’agenzia Abitare Co.
Milano è diventata la città con gli affitti più costosi d’Europa con una media
che si aggira sui 2.090 euro al mese, una cifra molto alta considerando il
livello medio degli stipendi italiani, che rimane tra i più bassi d’Europa.
Una città che è diventata invivibile anche per la classe media, dove prosegue
l’espulsione delle persone indesiderate (anche con la violenza più estrema, come
il caso di Rahmi ci ha mostrato), la dismissione di servizi (non esiste più una
piscina pubblica) e la corsa alla cementificazione. Una città che in questi anni
ha vissuto di finanziamenti pubblici, prima grazie all’expo ora grazie alle
olimpiadi, fondi sottrati al resto del paese per alimentare il mito della
capitale globale, sempre in movimento e in trasformazione.
Oggi questo modello è finito sotto inchiesta da parte della magistratura per
svariati reati provocando uno scandalo che in parte ha già travolto
l’amministrazione del sindaco Sala sempre più traballante.
Sul Leoncavallo e i suoi intrallazzi con la corrotta amministrazione Sala
possiamo solo affermare che il loro modello di “spazio sociale” non ci ha mai
convinto, non solo perché mira a spegnere una conflittualità sociale quanto mai
necessaria, creando buon* e cattiv* spazi, ma anche per come ha funzionato,
ricreando lo sfruttamento capitalistico ai danni di chi ci lavorava o favorendo
con “iniziative culturali” lo sdoganamento dei fascisti meloniani.
Certo, la solidarietà ad una realtà che ha dato tanta linfa al movimento
milanese e nazionale è doverosa (nonostante abbiano già uno spazio assegnato),
ma ci uniamo alle critiche espresse da altri spazi su come questa operazione
(oltre a ribadire l’infamia di governanti e FFOO) non possa che essere un’altra
arma nelle mani di chi vuole cancellare le realtà che ancora resistono in spazi
occupati e autogestiti.
In tutta Italia questi spazi sono sotto attacco, tra sgomberi, beni comuni e
mille sfumature di speculazioni urbane, ma rimangono un punto di partenza, un
presidio, una comunità ribelle a cui non siamo dispostɜ a rinunciare e a cui non
rinunceremo.
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa “Non sono impaziente del
mese del Pride, o piuttosto, quel che sembra essere a occhio nudo, UN MESE
BIANCO GAY ABILE CHE IL CAPITALISMO LASCIA SFOGGIARE. (…) Il mese del Pride non
mi fa sentire per un cazzo fierx come persona queer disabile non binaria che sta
in … Continua a leggere Contro il mese del Pride durante un cazzo di genocidio
Un provider presso cui ospitiamo uno dei nostri server sta avendo dei problemi
oggi, alcune caselle di posta sono temporaneamente irraggiungibili. Stiamo
aspettando ulteriori notizie.
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news to understand how to proceed.
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa Oggi ricorre il
cinquantesimo anniversario delle prime marce in commemorazione della resistenza
dei rivoltosi queer a Stonewall. La commercializzazione dei festival Pride™
aziendali è stata duramente criticata dallx queer radicali in ogni fase del
processo. Mentre le sfide anticapitaliste nei confronti del Pride continuano, la
lotta contro la … Continua a leggere Stonewall significa rivolta qui e ora
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa La stregoneria non è mai
stata passiva di fronte al potere. La nostra stregoneria non sarà messa a tacere
in un momento come questo, non sarà civile. La stregoneria non può ritirarsi
nella natura selvaggia, perché non c’è più alcuna natura selvaggia esteriore che
resta; al contrario, dobbiamo … Continua a leggere Rinselvatichire la
stregoneria
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa “La rabbia transgender è
furia queer, risposta emotiva alle condizioni in cui diventa imperativo
adottare, per la propria sopravvivenza come soggetto, un insieme di pratiche che
accelerino l’esclusione da un ordine naturalizzato dell’esistenza che intende
restare l’unico fondamento possibile per la costituzione del soggetto”
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa Patriarcato e specismo
sono forme di oppressione che si intersecano e che si manifestano in molti modi.
Capire come queste forze di intersecano aiuterà ad esaminare come le persone
identificate come maschi possono liberarsi dagli aspetti insidiosi di ciascuna
di esse. In questo testo esaminiamo in che modo … Continua a leggere Patriarcato
e specismo
Scarica la versione letturaScarica la versione stampa “Animale” è una parola
utile a designare qualsiasi essere “deviante” dalla norma, tracciandone la
pericolosità sociale e l’individualità non conforme alla cultura dominante
prevalente, questo indipendentemente dalla sua reale appartenenza alla costruita
categoria “umana” o “animale”. L’intersezione tra le oppressioni aiuta a mettere
in evidenza l’animalizzazione come chiave … Continua a leggere BAUZINE.
Antispecismo e corpi dissidenti