Antimilitaristi contro lo Space Festival

Anarres - Sunday, May 25, 2025
Nel pomeriggio di sabato 24 maggio il Coordinamento contro la guerra e chi la arma ha effettuato davanti alla Galleria San Federico in via Roma un volantinaggio antimilitarista in occasione di una 3 giorni dedicata all’aerospazio. L’appuntamento prevedeva la presentazione di un libro sull’aeronautica militare. Lo stand informativo relativo all’evento contestato dallə partecipanti, vedeva addettə che esponevano chiaramente il logo del Politecnico subalpino e del progetto D.I.A.N.A. nodo dell’acceleratore di innovazione della NATO che verrà ospitato all’interno della nascente Città dell’Aerospazio di corso Marche, polo di ricerca bellica promosso da Leonardo e Politecnico. Altre foto qui: https://www.facebook.com/share/p/18qnesy7Mc/ E qui: https://www.instagram.com/p/DKC5T0ktZYK/?igsh=MWl1MWQ5dWlncjdlOA==

Di seguito il testo del volantino distribuito per l’occasione:

Si scrive Aerospazio, si legge Guerra In questi giorni a Torino si celebrano i viaggi nello Spazio, portandoci nel clima dei film di fantascienza, o delle canzoni di David Bowie. Si tratta di un tema affascinante, che attira giustamente l’interesse di tante persone di ogni età. Purtroppo, ogni medaglia ha il suo rovescio: non vorremmo disturbare la vostra visita, ma lo sapete che: • A Torino, in corso Marche, si sta costruendo un Polo Aerospaziale che di fatto è un Polo di ricerca e progettazione bellica, legato alla NATO? • Thales Alenia, uno dei siti visitabili in questi giorni, produce sistemi di telecomunicazioni militari al servizio delle Forze Armate ed è frutto di una “joint venture” con Leonardo, seconda industria militare in Europa e quattordicesima nel mondo? • Leonardo, il cui principale azionista è il Ministero della Difesa, è dal 1993 il polo aggregante dell’industria bellica italiana: il 75% del suo fatturato proviene infatti proprio dalla produzione di armi? Come dimostra l’incontro di oggi, Aerospazio vuol dire anche produzione di armi , o di strumenti, come i satelliti, che possono essere usati sia a fini civili che militari. Vogliono farci credere che il futuro della nostra città, cessata la produzione di auto, starà nell’industria aerospaziale e bellica: non è vero, e soprattutto non è giusto! Non c’è futuro degno quando si investe nella guerra: solo morte e distruzione! L’industria delle armi non potrà mai sostituire la produzione di beni e servizi utili alla popolazione! E non potrà mai recuperare la perdita di posti di lavoro drasticamente tagliati negli ultimi decenni! I milioni di € che il governo Meloni vuole spendere per raggiungere l’obbiettivo del 2% della spesa bellica (ma la NATO già chiede il 5%) sono altrettanti milioni di euro sottratti alla Sanità pubblica, aumentando ancora di più la vergogna delle liste di attesa; sono risorse sottratte alla scuola, ai trasporti di prossimità, a noi tutti e tutte che paghiamo tasse che, anziché essere destinate alle nostre vite, verrebbero utilizzate per la spesa bellica, che è una spesa di morte! Chi oggi (governi, mercanti d’armi) vuole convincerci che occorre prepararsi alla guerra, costruisce anche ad arte il “nemico” contro cui dovremmo combattere. Le armi prodotte a Torino sono le stesse armi che massacrano uomini, donne e bambini inermi a Gaza (o in Ucraina, in Russia, nel Kurdistan, nel Sudan…) Non solo, ma vivendo accanto ai luoghi dove si producono armi, diventeremo anche noi bersagli, mettendo a rischio le nostre vite e alimentando la militarizzazione del territorio. Vogliamo davvero che Torino diventi la capitale della produzione di aerei da guerra, elicotteri, droni, missili, carri armati, sistemi spaziali militari? O non dobbiamo piuttosto impegnarci contro ogni politica di riarmo, anche a difesa delle conquiste e dei diritti sociali che sono costati anni di lotte e soprattutto per dare ai giovani una prospettiva di vita e non di morte? Vogliamo più servizi sociali e posti di lavoro, non bombe! No alla riconversione dell’industria civile in industria militare! No alla costruzione del polo bellico aerospaziale a Torino! Coordinamento contro la guerra e chi la arma”