4 NOVEMBRE. DISERTIAMO LA GUERRA, SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ
Torino -
(martedì, 4 novembre 12:00)
MARTEDÌ 4 NOVEMBRE.
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
IL 4 NOVEMBRE, NELL’ANNIVERSARIO DELLA “VITTORIA” NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE,
IN ITALIA SI FESTEGGIANO LE FORZE ARMATE, SI FESTEGGIA UN IMMANE MASSACRO PER
SPOSTARE UN CONFINE.
IN QUELLA GUERRA A MIGLIAIA SCELSERO DI GETTARE LE ARMI E FINIRONO DAVANTI AI
PLOTONI DI ESECUZIONE.
LA MEMORIA DEI DISERTORI E DEI SENZAPATRIA DI ALLORA VIVE NELLA SOLIDARIETÀ
CONCRETA CON CHI OGGI DISERTA LE GUERRE CHE INSANGUINANO IL PIANETA.
LE CELEBRAZIONI MILITARI DEL 4 NOVEMBRE, SERVONO A GIUSTIFICARE ENORMI SPESE
MILITARI, L’INVIO DELLE ARMI E L’IMPEGNO DIRETTO DELL’ITALIA NELLE MISSIONI
MILITARI ALL’ESTERO, IN DIFESA DEI PROPRI INTERESSI NEOCOLONIALI.
IN OGNI DOVE CI SONO GOVERNI CHE PRETENDONO CHE SI UCCIDA PER SPOSTARE UN
CONFINE, PER ANNIENTARE I “NEMICI”, ALTRI ESSERI UMANI MASSACRATI IN NOME DELLA
PATRIA, DELLA RELIGIONE, DEGLI INTERESSI DI POCHI POTENTI.
IN OGNI DOVE C’È CHI SI OPPONE, C’È CHI DISERTA LE GUERRE DEGLI STATI, CHI
STRACCIA LE BANDIERE DI OGNI NAZIONE, PERCHÉ SA CHE SOLO UN’UMANITÀ
INTERNAZIONALE POTRÀ GETTARE LE FONDAMENTA DI QUEL MONDO DI LIBERE E LIBERI ED
UGUALI CHE CIASCUNO DI NOI PORTA NEL PROPRIO CUORE.
A DUE PASSI DALLE NOSTRE CASE CI SONO LE FABBRICHE CHE COSTRUISCONO LE ARMI
USATE NELLE GUERRE CHE INSANGUINANO IL PIANETA.
TORINO STA DIVENTANDO UNO DEI MAGGIORI CENTRI DELL’INDUSTRIA BELLICA:
CACCIABOMBARDIERI, DRONI, SISTEMI DI PUNTAMENTO VENGONO PROGETTATI A COSTRUITI
NELLA NOSTRA CITTÀ.
DAL 2 AL 4 DICEMBRE SBARCHERANNO A TORINO LE PRINCIPALI INDUSTRIE DEL SETTORE A
LIVELLO MONDIALE PER LA DECIMA EDIZIONE DELL’AEROSPACE AND DEFENSE MEETINGS,
MERCATO INTERNAZIONALE DELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE DI GUERRA.
UN EVENTO A PORTE CHIUSE, RISERVATO AGLI ADDETTI AI LAVORI: GOVERNI, ESERCITI,
AGENZIE DI CONTRACTOR CHE FARANNO BUONI AFFARI. AFFARI DI MORTE. LA SCORSA
EDIZIONE SONO STATI SIGLATI 9.000 CONTRATTI DI VENDITA DI CONGEGNI MICIDIALI,
DESTINATI A TUTTI I TEATRI DI GUERRA.
NELLE SCUOLE BAMBINE, BAMBINI, RAGAZZE E RAGAZZI, VENGONO SOTTOPOSTI AD UNA
MARTELLANTE CAMPAGNA DI ARRUOLAMENTO, AD UNA SEMPRE PIÙ MARCATA PROPAGANDA
NAZIONALISTA.
NELLE STRADE DELLA NOSTRA CITTÀ MILITARI ARMATI DI MITRA E MANGANELLO AFFIANCANO
POLIZIA E CARABINIERI NEL CONTROLLO, ETNICAMENTE MIRATO, DELLE PERIFERIE PIÙ
POVERE.
VOGLIONO FARCI CREDERE CHE NON POSSIAMO FARE NULLA PER CONTRASTARE LE GUERRE.
CHI PROMUOVE, SOSTIENE ED ALIMENTA LE GUERRE CI VORREBBE IMPOTENTI, PASSIVI,
INERMI. NON LO SIAMO.
OGNI VOLTA CHE UN MILITARE ENTRA IN UNA SCUOLA POSSIAMO METTERCI DI MEZZO,
QUANDO STA PER APRIRE UNA FABBRICA D’ARMI POSSIAMO METTERCI DI MEZZO, QUANDO
DECIDONO DI FARE ESERCITAZIONI VICINO ALLE NOSTRE CASE POSSIAMO METTERCI DI
MEZZO.
LE GUERRE COMINCIANO DA QUI.
CONTRO TUTTE LE PATRIE PER UN MONDO SENZA FRONTIERE!
DOMENICA 2 NOVEMBRE ORE 15,30
PUNTO INFO ANTIMILITARISTA ALL'OVAL LINGOTTO
VIA MATTÈ TRUCCO 70
OGGI OSPITA L'ARTE MA TRA UN MESE CI SARÀ IL MERCATO DELLE ARMI!
MARTEDÌ 4 NOVEMBRE.
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
VIA I MERCANTI D’ARMI!
SABATO 29 NOVEMBRE
CORTEO ANTIMILITARISTA
ORE 14,30 CORSO GIULIO CESARE ANGOLO VIA ANDREIS
MARTEDÌ 2 DICEMBRE
BLOCCHIAMO I MERCANTI ARMI
ALL’OVAL LINGOTTO IN VIA MATTÉ TRUCCO 70
NO ALL’AEROSPACE AND DEFENSE MEETINGS!
CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA!
ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA
CORSO PALERMO 46 – RIUNIONI OGNI MARTEDÌ ALLE 20,30
WWW.ANARRESINFO.ORG
Tag - antimilitarismo
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
Oval Lingotto - Via Giacomo Mattè Trucco, 70
(domenica, 2 novembre 15:30)
2 E 4 NOVEMBRE
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
DOMENICA 2 NOVEMBRE ORE 15,30
PUNTO INFO ANTIMILITARISTA ALL'OVAL LINGOTTO
VIA MATTÈ TRUCCO 70
OGGI OSPITA L'ARTE MA TRA UN MESE CI SARÀ IL MERCATO DELLE ARMI!
MARTEDÌ 4 NOVEMBRE.
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai
plotoni di esecuzione.
La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà
concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta.
Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese
militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni
militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali.
In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un
confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della
patria, della religione, degli interessi di pochi potenti.
In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta le guerre degli Stati, chi
straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità
internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed
uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore.
A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi
usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Torino sta diventando uno dei maggiori centri dell’industria bellica:
cacciabombardieri, droni, sistemi di puntamento vengono progettati a costruiti
nella nostra città.
Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a
livello mondiale per la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings,
mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.
Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti,
agenzie di contractor che faranno buoni affari. Affari di morte. La scorsa
edizione sono stati siglati 9.000 contratti di vendita di congegni micidiali,
destinati a tutti i teatri di guerra.
Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una
martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda
nazionalista.
Nelle strade della nostra città militari armati di mitra e manganello affiancano
polizia e carabinieri nel controllo, etnicamente mirato, delle periferie più
povere.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi,
inermi. Non lo siamo.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo,
quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando
decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di
mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Domenica 2 novembre ore 15,30
punto info antimilitarista all'Oval Lingotto
Via Mattè Trucco 70
Oggi ospita l'arte ma tra un mese ci sarà il mercato delle armi!
Martedì 4 novembre.
Smilitarizziamo la città!
Via i mercanti d’armi!
Sabato 29 novembre
corteo antimilitarista
ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Martedì 2 dicembre
blocchiamo i mercanti armi
all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70
No all’aerospace and defense meetings!
Contro la guerra e chi la arma!
Assemblea antimilitarista
Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30
www.anarresinfo.org
SABATO 25 OTTOBRE
DALLE 11 ALLE 14
PUNTO INFO ANTIMILITARISTA AL BALON
4 novembre
Smilitarizziamo la città!
l 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in
Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai
plotoni di esecuzione.
La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà
concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta.
 
Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese
militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni
militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali.
 
In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un
confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della
patria, della religione, degli interessi di pochi potenti.
In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta
le guerre degli Stati, chi straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che
solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di
libere e liberi ed uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore.
A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi
usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Torino sta diventando uno dei maggiori centri dell’industria bellica:
cacciabombardieri, droni, sistemi di puntamento vengono progettati a costruiti
nella nostra città.
Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a
livello mondiale per la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings,
mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.
Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti,
agenzie di contractor che faranno buoni affari. Affari di morte. La scorsa
edizione sono stati siglati 9.000 contratti di vendita di congegni micidiali,
destinati a tutti i teatri di guerra.
Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una
martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda
nazionalista.
Nelle strade della nostra città militari armati di mitra e manganello affiancano
polizia e carabinieri nel controllo, etnicamente mirato, delle periferie più
povere.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi,
inermi. Non lo siamo.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo,
quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando
decidono di fare esercitazioni
vicino alle nostre case possiamo metterci di mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
 
Martedì 4 novembre.
Smilitarizziamo la città!
Via i mercanti d’armi!
Sabato 29 novembre
corteo antimilitarista
ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Martedì 2 dicembre
blocc
hiamo i mercanti armi
all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70
No all’aerospace and defense meetings!
Contro la guerra e chi la arma!
Assemblea antimilitarista
Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30
www.anarresinfo.org
 
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai
plotoni di esecuzione.
La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà
concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta.
Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese
militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni
militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali.
In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un
confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della
patria, della religione, degli interessi di pochi potenti.
In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta le guerre degli Stati, chi
straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità
internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed
uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore.
A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi
usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Torino sta diventando uno dei maggiori centri dell’industria bellica:
cacciabombardieri, droni, sistemi di puntamento vengono progettati a costruiti
nella nostra città.
Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a
livello mondiale per la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings,
mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.
Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti,
agenzie di contractor che faranno buoni affari. Affari di morte. La scorsa
edizione sono stati siglati 9.000 contratti di vendita di congegni micidiali,
destinati a tutti i teatri di guerra.
Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una
martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda
nazionalista.
Nelle strade della nostra città militari armati di mitra e manganello affiancano
polizia e carabinieri nel controllo, etnicamente mirato, delle periferie più
povere.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi,
inermi. Non lo siamo.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo,
quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando
decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di
mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
MARTEDÌ 4 NOVEMBRE.
SMILITARIZZIAMO LA CITTÀ!
VIA I MERCANTI D’ARMI!
SABATO 29 NOVEMBRE
CORTEO ANTIMILITARISTA
ORE 14,30 CORSO GIULIO CESARE ANGOLO VIA ANDREIS
MARTEDÌ 2 DICEMBRE
BLOCCHIAMO I MERCANTI ARMI
ALL’OVAL LINGOTTO IN VIA MATTÉ TRUCCO 70
NO ALL’AEROSPACE AND DEFENSE MEETINGS!
CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA!
Assemblea antimilitarista
Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche
in streaming
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
https://radioblackout.org//podcast/anarres-del-26-settembre-ricerca-sul-clima-un-caso-di-obiezione-di-coscienza-rudolf-rocker-lanarchia-oltre-le-macerie-del-secolo
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Guerra alla ricerca sul clima. Un caso di obiezione di coscienza
In questi giorni alla cascina e parco “Le Vallere”, che ospita una importante
stazione di rilevamento idrologico e meteorologico, si tiene un evento europeo
su “Water and Ecosystems in the Mediterranean: Climate Challenges and Adaptive
Responses”. Ovvero il problema idrico in diversi aspetti: troppa acqua nelle
precipitazioni, sparizione dell’acqua sotto forma di ghiacci, siccità. Se ne
parla con tecnici e ricercatori che operano sul campo, in glaciologia,
meteorologia e allerte meteo, analisi rischi, biodiversità e ovviamente la
metrologia a supporto delle misure.
Si tratta di studi cruciali per capire quali misure adattive siano necessarie
per fermare ed arginare la catastrofe in corso.
Dalle Vallere ci siamo collegati con Andrea Merlone, Dirigente di Ricerca –
Research Manager dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica con cui abbiamo
parlato dei tagli che queste ricerche stanno subendo in moltissimi paesi. Le
risorse vengono dirottate sulla ricerca bellica, che divenendo prioritaria quasi
ovunque, con conseguenze gravissime.
Non solo. È in atto una infiltrazione dei militari nelle misurazioni del clima,
dell’aria, dell’acqua perché necessarie al miglior funzionamento delle armi.
Dopo anni a supportare misure sempre più raffinate per comprendere il
riscaldamento dei mari parametro fondamentale soprattutto nel Mediterraneo, la
conferenza di riferimento di Genova si apre con una sessione plenaria dedicata a
“Military Metrology for the sea”. Ovvero gli interessi militari, sdoganati ormai
in pubblico in temi di misure, soprattutto per il mappamento dei fondali. Andrea
ci ha raccontato del suo rifiuto a presiedere e a partecipare ad un evento di
rilievo mondiale sulle misure marine.
Rudolf Rocker. L’anarchia oltre le macerie del secolo
Nel corso della sua straordinaria parabola esistenziale, Rudolf Rocker, uno dei
maggiori protagonisti dell’anarchismo tedesco e internazionale, ha profuso la
sua attività militante in una molteplicità di contesti sociali e politici,
passando dalla Germania di Bismarck alla Londra del movimento operaio yiddish,
per approdare infine negli Stati Uniti. Se il suo impegno sociale rimane
costante, il suo approccio politico cambia nel corso dei decenni, muovendo da
una visione prettamente anarcosindacalista a una visione più pragmatica e
gradualista attenta a proporre concrete analisi delle trasformazioni in atto
nella società. Le sue riflessioni consentono di ricostruire il percorso
intellettuale di uno dei più lucidi pensatori libertari del Novecento, come
testimonia la sua acuta analisi del totalitarismo di destra e di sinistra e la
sua incisiva critica di una concezione rivoluzionaria incapace di riflettere a
fondo sulle ragioni che avevano portato alla sconfitta della Rivoluzione
spagnola e alla degenerazione della Rivoluzione russa.
Il prossimo venerdì presenteremo una raccolta di testi di Rudolf Rocker
“Anarchismo, Politica, Comunità. Scritti in un tempo di crisi 1919 – 1947”
Con il curatore del libro, Gianfranco Ragona, docente di storia all’università
di Torino, abbiamo anticipato alcuni dei temi di cui abbiamo discusso il venerdì
successivo con Ragona e con David Bernardini, che all’anarchico tedesco ha
dedicato uno studio.
L’anarchia ai tempi della peste
Guerre, massacri, corsa agli armamenti. Le aporie infinite dei movimenti di
opposizione schiacciati tra campismo, propaganda e miopia.
Proviamo ad entrare nel vivo, chiacchierandone con Lollo.
La straordinaria giornata di lotta del 22 settembre, che per la prima volta ha
visto le piazze riempirsi non solo di studenti e attivisti ma anche di tanti
esponenti di quella sinistra moderata e fluida che solo occasionalmente scende
in piazza con modalità più radicali. Li avevamo visti a Roma il 20 maggio ma la
cornice allora era ancora meramente testimoniale.
La loro ricomparsa in piazze che miravano esplicitamente al blocco dimostra la
crescente consapevolezza che solo ponendosi sul terreno dell’azione diretta si
può inceppare il meccanismo terrificante che sta tritando le vite di migliaia di
uomini, donne, bambine e bambini a Gaza.
A muovere queste piazze è stata soprattutto un’ondata di incontenibile
indignazione, la necessità di non essere complici di un genocidio.
Un fatto in se positivo.
Purtroppo sullo sfondo restano e si allungano le tante ombre che hanno segnato
questi due anni di feroce guerra a Gaza.
In primis l’appoggio acritico alla resistenza palestinese, guidata da forze
islamiste, che hanno disciplinato a forza la gente della striscia, che hanno una
polizia morale che controlla l’osservanza della legge islamica, che trattano con
ferocia ogni forma di opposizione.
Ma non solo. Mentre esplode la giusta indignazione per il genocidio, per la
fame, per la distruzione a Gaza, il genocidio in Darfur, la feroce guerra in
Sudan resta avvolta nel silenzio. Perché?
In Siria c’è stato un milione di morti e la guerra è tutt’altro che finita, tra
stragi di drusi e alaviti e la costante pressione per chiudere i conti con i
curdi del confederalismo democratico nel nord del paese. Silenzio. Perchè?
La guerra ai migranti è un genocidio. Si ha genocidio ogni volta che le vite
umane sono considerate dannose, in eccesso. Mentre la flottilla prova con grave
rischio a raggiungere Gaza, nel Mediterraneo si continua a morire in silenzio.
Perché?
Sono domande che ci piacerebbe porre a chi riempie oggi le piazze per fermare un
altro genocidio.
Appuntamenti:
Rudolf Rocker
L’anarchia oltre le macerie del secolo
Venerdì 3 ottobre
ore 21
corso Palermo 46
Rudolf Rocker “Anarchismo, Politica, Comunità. Scritti in un tempo di crisi 1919
– 1947”
Ne parliamo con il curatore del libro, Gianfranco Ragona, docente di storia
all’università di Torino e con David Bernardini, autore di “Contro le ombre
della notte. Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker”
4 novembre
Smilitarizziamo la città!
Noi disertiamo
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai
plotoni di esecuzione.
La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà
concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta.
Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese
militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni
militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali.
In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un
confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della
patria, della religione, degli interessi di pochi potenti.
In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta, chi straccia le bandiere di
ogni nazione, perché sa che solo un’umanità internazionale potrà gettare le
fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed uguali che ciascuno di noi porta
nel proprio cuore.
A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi
usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una
martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda
nazionalista.
Nelle strade della nostra città militari armati di mitra e manganello affiancano
polizia e carabinieri nel controllo, etnicamente mirato, delle periferie più
povere.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi,
inermi. Non lo siamo.
In ogni dove c’è chi diserta, chi lotta contro le guerre degli stati.
Noi siamo al fianco di chi diserta la guerra.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo,
quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando
decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di
mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Via i mercanti d’armi!
Sabato 29 novembre
corteo antimilitarista
ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Martedì 2 dicembre
blocchiamo i mercanti armi all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70
Contro la guerra e chi la arma!
No all’aerospace and defence meetings!
A-Distro e SeriRiot
ogni mercoledì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30
per info scrivete a fai_torino@autistici.org
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
Una bella giornata di sole per la Street parade antimilitarista promossa dallo
Spazio Sociale Libera e dall’Unione Sindacale Italiana.In apertura lo striscione
“Non un soldo non un soldato per la guerra”.Dopo gli interventi di apertura
contro il riarmo, il nazionalismo, l’esistenza degli eserciti, alle fabbriche
d’armi, è partita la street con 18 carri che hanno […]
Dalla rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di spesa pubblica
contenute nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) per il triennio
2026-2028 approvato il 2 ottobre dal Consiglio dei Ministri emerge l’intenzione
del Governo di portare le spese per la Difesa dall’attuale target di  2% del Pil
(circa 45 miliardi di euro all’anno) al 2,5% del […]
Ampia partecipazione al corteo del 27 settembre contro SeaFuture, fiera bellica
del settore marittimo che si è aperta lunedì 29 settembre presso l’Arsenale
Marittimo Militare della città ligure. La manifestazione è stata organizzata
congiuntamente da Riconvertiamo Seafuture, soggetto che da tempo si oppone alla
fiera militarista, e dal Coordinamento Restiamo Umani. Una manifestazione
plurale, durante […]
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche
in streaming
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-30-maggio-aborto-2-giugno-antimilitarista-i-dazi-usa
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Aborto. La lunga marcia dei “pro vita” e le lotte femministe
Ripercorriamo assieme a Nadia Nardi di Nudm Livorno le tappe delle lotte delle
donne per acquisire e difendere la propria libertà di scelta e i tanti
dispositivi messi in atto da chi ci vuole ricacciare nella gabbia della
maternità come destino obbligato.
Un punto di partenza la legge 194, che, limita la libertà femminile e contiene
numerose trappole, che, una dopo l’altra, sono scattate.
2 giugno. La repubblica fondata sulla guerra
Parate militari, esibizione di frecce tricolori, piazze occupate da cerimonie
militariste: questa è la cifra con la quale la repubblica italiana declina se
stessa.
Nulla di cui stupirsi. Lo Stato, in tutte le proprie forme, si fonda sul
monopolio della violenza legittima, una violenza estrema di cui le forze armate
sono la punta di diamante.
Negli ultimi anni sono venute meno le tante forme di edulcorazione del mestiere
delle armi, messe in campo per attenuarne l’impatto su una popolazione in buona
parte pacifista, restia alle imprese belliche. Oggi un governo diretto erede del
fascismo storico, con un’ampia maggioranza parlamentare e nessuna reale
opposizione istituzionale alla guerra ed ai processi di riarmo, si permette una
diretta esaltazione degli eserciti, delle missioni militari all’estero, alla
difesa degli interessi italiani in chiave neocoloniale.
Come ogni anno anche questo due giugno ci saranno cerimonie militari e chi,
nelle piazze, le contesta attivamente.
Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo
USA: le varie velocità della rilocalizzazione
Gli interessi economico-finanziari dettano le agende di amministrazioni e
governi di ogni sorta. C’è un filo conduttore che lega le azioni dei vari
presidenti USA, da Obama al secondo mandato di Trump. Ovviamente ogni
amministrazione opera secondo l’immagine che si è data in campagna elettorale,
ma indipendentemente dai modi le strategie possono essere utilizzate come
bussole per capire l’orientamento in atto. E tutte le bussole, da Obama a Trump
passando per Biden, puntano nella stessa direzione, quella del reshoring, seppur
con alterne fortune.
Vi proponiamo un approfondimento con Giammarco, autore di un testo uscito su UN,
che inserisce la questione dei dazi in un contesto più ampio
Appuntamenti:
Lunedì 2 giugno
ore 16
manifestazione antimilitarista in via Garibaldi angolo piazza Castello
(se piove piazza Palazzo di Città)
Interventi, il canzoniere antimilitarista del Cor’okkio e di Alba e tanto altro.
Contestiamo le cerimonie militariste del 2 giugno!
A-Distro e SeriRiot
ogni mercoledì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30
per info scrivete a fai_torino@autistici.org
Contatti:
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In questi anni di guerra abbiamo imparato che la propaganda bellica crea una
cortina di disinformazione tale da rendere quasi impossibile comprendere non
solo la dinamica e l’effettiva portata, ma a volte anche la stessa consistenza
di alcuni fatti. Certo è che sia l’Ucraina che la Russia vogliono proseguire ed
estendere la guerra, o comunque […]