Anarres del 12 gennaio. Frontiere che uccidono. Stato di polizia. La strage di Torino. Una memoria che ci parla di noi. La guerra nel Mediterraneo orientale…

Anarres - Thursday, January 18, 2024

ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
streaming.

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Anarres del 12 gennaio. Frontiere che uccidono. Stato di polizia. La strage di Torino. Una memoria che ci parla di noi. La guerra nel Mediterraneo orientale…

Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:

La strage nel Mediterraneo continua
Le cifre emerse dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni disegnano un quadro di crescente violenza che investe i migranti in viaggio nel Mediterraneo. Il numero dei morti e dei dispersi è aumentato del 60% nel 2023.
Nel 2023 sono morte 974 persone, 1372 quelle disperse: nel 2022 le vittime erano state 529, 848 i dispersi, 662 e 891 nel 2021. L’OIM sottolinea inoltre che sono stati 17.025 i migranti intercettati nel 2023 dalla Guardia costiera libica e riportati nei lager del Paese nordafricano.
Siamo di fronte ad una strage continua, pianificata con cura, dai governi europei, in primis quello italiano.
Una strage frutto delle leggi che rendono illegale emigrare, una strage che cresce quando i migranti non vengono volutamente soccorsi come a Cutro, quando le navi delle ONG sono ostacolate in ogni modo dai divieti folli imposti dal governo.
Ma il mare non è l’unica frontiera. Si muore in montagna, nel deserto, nei cantieri dove la vita di un clandestino non vale nulla.
Ce ne ha parlato Raffaele

Stato di polizia. Le leggi speciali dei fascisti del terzo millennio
Le misure contro la socialità non mercificata, quelle contro profughi e migranti, l’affondo verso i giovani, il duro colpo ai movimenti di lotta sono le architravi del progetto repressivo del governo.
I decreti rave, Cutro, Caivano e il pacchetto sicurezza rendono sempre più forti i poteri di polizia, riducendo le pur esili tutele alla libertà di espressione, movimento, opposizione sociale.
Il forte aumento delle pene, la meticolosa scelta dei soggetti da colpire e di quelli da tutelare ne sono il segno distintivo.
Più galera per molti, ma non per tutti, perché la trama dei vari provvedimenti di Meloni è esplicitamente di classe.
Non solo. Molte misure, pur essendo capaci di reggere al vaglio della legittimità formale, sono ritagliate su misura su soggetti specifici.
Il governo mette in campo dispositivi che emulano le dinamiche del diritto penale del nemico, pur in un quadro
di apparente universalismo. Il che, ancora una volta, interroga i sostenitori della democrazia sul fatto che l’idea stessa di una legge giusta sia un ossimoro in un contesto di ingiustizia sociale e di crescente violenza verso le classi pericolose e i movimenti di opposizione sociale.
Smontare la trama sottesa ai provvedimenti governativi è un tassello importante di un percorso di lotta che sappiamo non facile, ma necessario, perché chi governa intende colpire ogni tentativo di rendere concreta la possibilità di una radicale trasformazione sociale.
Ne abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco

Conflitto nel Mediterraneo orientale
La nuova guerra partita il 7 ottobre scorso con l’attacco di Hamas
a villaggi e kibbutz nel sud di Israele, continua con un crescente bilancio di morti, feriti, sfollati nella striscia di Gaza.
Dopo tre mesi non si intravvedono spiragli di uscita da una crisi che ha già provocato un’immane tragedia umanitaria a Gaza.
Le recenti uccision
i con attacchi mirati di capi di Hamas ed Hezbollah nel sud del Libano potrebbero condurre ad un’escalation anche in quell’area, dove, è già in corso un conflitto a bassa intensità.
Nel frattempo si è scaldato il clima in Yemen con l’attacco angloamericano a città e porti del paese controllato dagli Houti, sciiti e filoiraniani.
Ne abbiamo parlato con Stefano Capello

Iniziative:

Venerdì 19 gennaio
Stato di polizia
Le leggi speciali dei fascisti del terzo millennio
ore 21 alla FA
T, in corso Palermo 46
Introdurrà la serata l’avvocato Gianluca Vitale

Venerdì 2 febbraio
Per l’ anarchia. La forza e l’attualità del pensiero di Malatesta.
ore 21 alla FAT in corso Palermo 46
Introdurrà l’incontro Davide Turcato, curatore delle opere complete di Errico Malatesta

Venerdì 16 febbraio
ore 21 alla FAT, in corso Palermo 46
Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare
Il nucleare, travestito di energia green, è entrat
o nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia pulita che non compromette il clima.
I maghi dell’atomo tentano ancora una volta di rilegittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”.
Non bastano i disastri e Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.
Introdurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino

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dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46

Contatti:

Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20
Contatti:
fai_torino@autistici.org
@
senzafrontiere.to/
https://t.me/SenzaFrontiere

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