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Anarres del 5 dicembre. Il reuccio dem di New York. Trump e il ritorno della frontiera. La Città dell’aerospazio non decolla. Novembre antimilitarista a Torino. Venaus vent’anni dopo…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/12/2025-12-05-anarres.mp3 Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Il reuccio dem di New York L’elezione di Mamdani a sindaco di New York City ha ridato un certo entusiasmo a una sinistra riformista che vive in uno stato di prostrazione e confusione dal momento della vittoria di Trump alle presidenziali. Le proposte di espansione della spesa sociale sono state il cavallo vincente di Mamdani così come la sua capacità di parlare a un elettorato demograficamente assai composito. Ma potranno questi figliocci della borghesia intellettuale, perché questo è Mamdani e questo è il suo entourage, rappresentare una via d’uscita dalla traiettoria autoritaria che il neoliberismo sta compiendo da anni? Le proposte politiche socialdemocratiche – ma sarebbe più corretto chiamarle demo-socialiste in quanto neanche a livello teorico viene posto l’obiettivo di superamento della società mercantile, come invece faceva la socialdemocrazia storica – nel corso del novecento hanno svolto il ruolo di puntello sinistro del capitale, garantendo, con un’apertura a fisarmonica data dai rapporti di forza tra classi, la ridistribuzione di una quota parte dei profitti. Ma questo era possibile con un’economia basata su di una produzione industriale, spesso ad alto valore aggiunto, e con l’apporto del valore estratto dalla periferia del sistema mondo mediante la spoliazione coloniale. Con la fine delle grandi concentrazioni industriali in Occidente, il ridisegnarsi post-coloniale dei rapporti con i territori della periferia, e con nuove dinamiche nei rapporti tra le classi grandemente favorevoli alla classe dominante il meccanismo di ridistribuzione è entrato in una crisi da cui non si è mai ripreso. Ne abbiamo parlato con Lollo Stati Uniti. Trump e il ritorno della frontiera Trump alle nostre latitudini appare come elemento di rottura rispetto all’immagine edulcorata che gli States riescono ancora a vendere. Se si guarda più da vicino è facile cogliere che Trump non fa che riproporre il mito wasp della frontiera, con tutto il suo portato di violenza simbolica e morale. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Eva, geografo politico La Città dell’aerospazio non decolla Il più grande progetto di Leonardo per il settore aerospaziale in Piemonte da tempo dimostrava delle crepe. In occasione della decima edizione degli Aerospace and defence meetings, nella cornice dell’Oval Lingotto di Torino è stato presentato un aggiornamento del progetto presentato all’ottava edizione del mercato delle armi nel 2021 e sostenuto da Leonardo, il Politecnico, la Regione Piemonte, l’Unione industriali di Torino e la Camera di commercio. La parola chiave è “aggiornamento”, che dimostra che il protagonismo di Leonardo è più nelle parole che nei fatti. In realtà è quasi tutto fermo. Annunciare in pompa magna l’apertura di quattro nuovi laboratori con 30 addetti nella vecchia palazzina di corso Francia dopo sei anni è il segno inequivocabile che le crepe nella Cittadella delle armi sono ormai ben visibili. Vediamo di capire meglio cosa sta succedendo. Torino Un lungo novembre di informazione e lotta antimilitarista Venaus. Vent’anni dopo Nonostante la primavera, al tempo della Repubblica della Maddalena il paese di Chiomonte era grigio, buio, silente. Al di là del fiume che si stringe nella gorgia, nello spazio libero fatto di vigne, barricate, cibo condiviso, assemblee c’era il rumore delle vite della comunità resistente, comunità d’elezione e non di terra, di sangue, di identità escludenti e del loro tremendo portato di violenza. Lì imparammo a camminare nella notte. Insieme e da soli, incespicando e rialzandoci. Tanta gente in quegli anni, sin dall’insurrezione di Venaus, aveva scoperto che riscrivere una storia già scritta era possibile, che i tempi che ci era dato vivere non erano un destino ineluttabile. Poi arrivarono l’occupazione, la repressione, i processi: la nostra comunità perse la sua forza creativa, la resistenza venne ridotta a logoro rituale e prevalse la delega istituzionale. Ma. Quelle notti di veglia, essere stati parte di quella comunità d’elezione continua a ricordarci di una possibilità che dobbiamo saperci dare. Appuntamenti: Sabato 20 dicembre ore 20 corso Palermo 46 Cena Antinatalizia Menù vegan Benefit lotte Quanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale. Porta la tua statuetta per il pres-empio autogestito! Per prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org
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Anarres del 28 novembre. Antimilitarismo. Sabotare la guerra. Sciopero generale. Mercanti d’armi…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-28-novembre-antimilitarismo-sabotare-la-guerra-sciopero-generale-mercanti-darmi/ Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Antimilitarismo. Storia, percorsi, prospettive Negli ultimi anni il riferimento alle lotte antimilitarista sembra essersi allargato e non poco. Un fatto indubbiamente positivo, anche se non sempre con una connotazione propria. C’è una doppia morale che domina l’organizzazione politica delle società democratiche. Nei paesi dove vigono regimi autoritari la violenza legalizzata dello Stato si dispiega con minore ipocrisia. In Italia chi uccide viene considerato un criminale ed è perseguito dalla legge, ma quando l’omicidio è compiuto da militari al servizio dello Stato, il loro agire diventa azione onorevole, giusta, perché fatta in nome della patria, della nazione, della sicurezza, della ricchezza, della sacralità dei confini. Le divise da parata, le medaglie, i vessilli, trasformano il mestiere delle armi in eroismo, i massacri diventano vittorie. Queste maschere coprono i tanti orrori di cui il governo e le forze armate italiane sono direttamente responsabili. L’opposizione alle guerre si sostanzia nell’appoggio a chi nei contesti bellici le diserta sabota, boicotta. Nel sostegno materiale alle vittime. Disfattismo e diserzione sono concreti orizzonti di lotta. Con Federico Ferretti dell’Assemblea Antimilitarista di Reggio Emilia abbiamo ricostruito storia, percorsi, e attualità di una pratica che oggi come in passato segna lotte che si caratterizzano per la spinta alla trasformazione sociale che rigetti la violenza intrinseca nei nazionalismi, nelle religioni, nella logica capitalista. Sabotare la guerra Oggi è più che mai necessaria la crescita di un movimento antimilitarista radicale, capace di far saltare la corsa al riarmo e alla guerra che rischia di travolgerci tutt. L’Assemblea Antimilitarista nata tre anni ha posto al centro la lotta ai confini, agli eserciti alle guerre sostenendo disertori, obiettori e chi si oppone a massacri e razzismo in una logica internazionalista e solidale. L’Assemblea è stata accanto a compagn impegnat a costruire relazioni sociali tra libere ed eguali anche nell’infuriare di guerre e genocidi. L’assemblea ha promosso iniziative contro missioni militari all’estero, basi militari, poligoni di tiro, fabbriche d’armi, nella consapevolezza che le radici delle guerre affondano nello stesso terreno in cui sono costruite le case dove viviamo. Sradicarle è il nostro compito. Dirette dalle piazze di Torino e Livorno per lo sciopero generale del 28 ottobre contro la guerra e l’economia di guerra. 29 novembre e 2 dicembre di lotta contro l’aerospace and defence meetings! A Torino, ogni due anni si tiene l’Aerospace and defense meetings, che quest’anno arriva alla decima edizione. La convention si svolgerà dal 2 al 4 dicembre, come di consueto negli spazi dell’Oval Ligotto. centro congressi facente parte delle strutture nate sulle ceneri del complesso industriale dell’ex Fiat. La mostra-mercato è un evento chiuso riservato agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, esponenti delle forze armate, organizzazioni internazionali, rappresentanti dei governi e compagnie di contractor. All’edizione del 2023 hanno partecipato 400 aziende, 1400 tra acquirenti, venditori e rappresentanti di governi. Tra gli sponsor ospiti del meeting spiccano la Regione Piemonte e la Camera di Commercio. Il vero fulcro della convention sono gli incontri bilaterali per stringere accordi di cooperazione e vendita: nel 2021 ce ne furono oltre 7.500, due anni fa sono saliti a 9.000. All’Aerospace and defense meetings si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove. Ne abbiamo parlato con Stefano Depetris dell’Assemblea Antimilitarista Appuntamenti: Sabato 29 novembre a Torino corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre ore 11,30 giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! Sabato 20 dicembre ore 20 Cena Antinatalizia benefit lotte Menù vegan corso Palermo 46 Quanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale. Porta la tua statuetta per il pres-empio autogestito! Per prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org
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Anarres del 21 novembre. Violenza patriarcale e giustizialismo fascista. Giustizia trasformativa. Una cittadella bellica a Forlì…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-novembre-violenza-patriarcale-e-giustizialismo-fascista-giustizia-trasformativa-una-cittadella-bellica-a-forli/ Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Violenza patriarcale e giustizialismo fascista La violenza contro le donne e tutte le soggettività non conformi all’eteronormatività e alla logica binaria non è episodica o marginale, ma costituente e costitutiva; non merletto, ma stoffa dell’abito sociale nel quale siamo costrette a vivere, quell’abito sociale che ci cuciono addosso fin da piccole e col quale ci forzano ad andare in giro. Vero, oggi in una certa parte di mondo se ne parla. Oggi sappiamo quasi tutt3 cosa significa “violenza di genere”; sappiamo di cosa parliamo quando affermiamo che viviamo immerse nella “cultura dello stupro”; sappiamo che la violenza di genere è una piramide di cui il femminicidio è solo la punta dell’iceberg, costituito in realtà da episodi di violenza quotidiana. Sappiamo che per ogni persona che subisce violenza sessuale ce ne sono centinaia, migliaia, che subiscono battute sessiste o omofobe, palpeggiamenti non richiesti, richieste denigranti e sessualizzate – o denigranti in quanto sessualizzate. Alla violenza maschile contro le donne il governo Meloni reagisce con l’ennesimo atto di forza, dimostrando il pugno duro del potere del Padre che si abbatte sul colpevole per riportare giustizia. Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti di NUDM Livorno Infrangere la giustizia dei padri. Riflessioni sulla giustizia trasformativa Se parliamo di “giustizia trasformativa” credo sia inevitabile porsi una domanda preliminare: cosa significa “fare giustizia”? Se intervistassimo persone a caso per strada, credo che le risposte ruoterebbero nella gran parte attorno al concetto di “punizione del colpevole”. Avremmo dunque un doppio focus, sul responsabile come oggetto principale del discorso e sulla punizione come scopo primario. Il tutto letto attraverso la lente della colpa. Una colpa che, per sovrappiù, di fatto non si esaurisce al termine della punizione, ma si cristallizza nell’identità del “criminale”, del “delinquente”, del “pregiudicato”. Quest’ultima locuzione mi pare particolarmente interessante, poiché identifica, attraverso un mero dato oggettivo, l’esistenza di un pre-giudizio: una condizione immutabile e irredimibile, con buona pace della funzione rieducativa della pena. Potenzialità e limiti di uno strumento interessante e, insieme, ambiguo. Ne parliamo con Sara di NUDM Trieste Aerospazio e guerra. Il progetto EriS di Leonardo e Thales a Forlì A Forlì, il Comune e la Fondazione Cassa dei Risparmi (onnipresente dove c’è da far soldi!), unite nella “Fondazione Mercury”, assieme al consorzio “ERiS” (Emilia Romagna in Space), promosso da “Thales Alenia Space” con sette imprese emiliano romagnole, vogliono impiantare una cittadella della guerra, un “polo” di produzione altamente tecnologico nell’ambito delle antenne satellitari “dual-use”, ossia doppio utilizzo, in ambito sia civile che militare. Sabbia nel motore della guerra! C’è una doppia morale che domina l’organizzazione politica delle società democratiche. Nei paesi dove vigono regimi autoritari la violenza legalizzata dello Stato si dispiega con minore ipocrisia. In Italia chi uccide viene considerato un criminale ed è perseguito dalla legge, ma quando l’omicidio è compiuto da militari al servizio dello Stato, il loro agire diventa azione onorevole, giusta, perché fatta in nome della patria, della nazione, della sicurezza, della ricchezza, della sicurezza dei confini. Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre. Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi, inermi. Non lo siamo. Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo, quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di mezzo. Le guerre cominciano da qui. Occorre avere uno sguardo lucido. Non basta rescindere un contratto, fermare un pezzo di logistica, rallentare un trasporto. L’industria bellica è uno dei motori di tutte le guerre. L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, contribuendo direttamente alle guerre di ogni dove. Queste armi sono prodotte a due passi dalle nostre case. Occorre chiudere e riconvertire tutte le fabbriche d’armi. Occorre impedirne il commercio. Ottimi motivi per partecipare alle iniziative contro il mercato delle armi, l’aerospace ad defense meetings, il mercato delle armi che si terrà a Torino all’inizio di dicembre. Appuntamenti: Venerdì 21 settembre a Reggio Emilia Dibattito contro la guerra e chi la arma via Dom Minzoni 1 in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino Domenica 23 novembre ad Alessandria Dibattito contro la guerra e chi la arma in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino Ore 16 Al Laboratorio Anarchico Perlanera via Tiziano Vecellio 1 Sabato 29 novembre a Torino corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org
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Anarres del 14 novembre. Fiera delle armi in Egitto. La war on drugs del governo Meloni. Warfare e conflitto in Ucraina…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata:   https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-novembre-fiera-delle-armi-in-egitto-la-war-on-drugs-del-governo-meloni-warfare-e-conflitto-in-ucraina/   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Egitto, al via la più grande fiera d’armi d’Africa: l’Italia tra i principali espositori e sponsor Nello stesso periodo in cui si svolgerà a Torino l’Aerospace and defence meetings in Egitto si terrà una delle più grandi esposizioni di sistemi bellici mai realizzata nel continente africano e nell’area mediorientale: dall’1 al 4 dicembre l’Egitto ospiterà EDEX 2025, evento biennale organizzato dai ministeri della Difesa e della Produzione militare, con il patrocinio del Presidente della Repubblica Abdel Fattah Al Sisi, Comandante supremo delle forze armate egiziane. La IV edizione della Fiera delle armi sarà ospitata presso l’International Exhibition Centre del Cairo e vedrà la partecipazione di oltre 400 espositori, primi fra tutti i colossi mondiali del comparto militare industriale e del settore aerospaziale. Ospiti d’onore i ministri della Difesa e i Capi di Stato maggiore delle forze armate di diversi paesi. Negli stand della kermesse faranno bella mostra di sé le nuove tecnologie per le guerre aeree, terrestri e navali prodotte in Italia. Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo Effetti stupefacenti. La war on drugs del governo Meloni La conferenza nazionale che si è svolta a Roma conferma la vocazione punitiva e proibizionista del governo Meloni, che punta la propria propaganda sulla guerra alla droga. Del tutto ignorata la Million Marijuana March che si è svolta l’8 novembre nella capitale. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri Tempi di guerra: riarmo, warfare, conflitto in Ucraina Il processo di riarmo ci racconta un’epoca in cui l’Europa è sul ciglio della terza guerra mondiale, una guerra che, diversamente dalle altre in cui l’Italia è impegnata da tempo, è una guerra che ti entra in casa. Una guerra, che passo dopo passo, stiamo già pagando Ne abbiamo parlato con Stefano Capello, che ieri sera ha partecipato alla serata informativa di presentazione delle iniziative antimilitariste del 29 novembre e del 2 dicembre. Appuntamenti: Venerdì 14 novembre ad Asti Dibattito contro la guerra e chi la arma in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino ore 20,30 in via XX Settembre 112 Organizza Felix, centro di documentazione anarchica Intervengono compagn dell’Assemblea Antimilitarista Sabato 15 settembre a Carrara Le guerre partono anche dall’italia: industrie e aziende producono e vendono morte made in Italy. l’aerospace and defense meetings di Torino è il luogo di incontro tra la domanda e l’offerta del business bellico ore 18 al Germinal in piazza Duomo Intervengono compagn dell’Assemblea Antimilitarista Venerdì 21 settembre a Reggio Emilia Dibattito contro la guerra e chi la arma via Dom Minzoni 1 in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino Domenica 23 novembre ad Alessandria Dibattito contro la guerra e chi la arma in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino Ore 16 Al Laboratorio Anarchico Perlanera via Tiziano Vecellio 1 Sabato 29 novembre a Torino corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org
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Anarres del 7 novembre. Torino. Armi e mercanti di morte. 4 novembre a Torino. Blocchi, contestazioni, azioni dirette. Il taccuino della crisi climatica. Lotte territoriali e grandi opere…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-7-novembre-torino-armi-e-mercanti-di-morte-4-novembre-a-torino-blocchi-contestazioni-azioni-dirette-il-taccuino-della-crisi-climatica-lotte-territoriali-e-grandi-opere/ Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Torino. Armi e mercanti di morte Era la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città. La lenta ma inesorabile fuga della Fiat ne ha decretato la decadenza e l’impoverimento. Torino negli ultimi decenni è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città/vetrina e la città delle armi. La città/vetrina è il fulcro della narrazione pubblica, il fiore all’occhiello delle amministrazioni cittadine, che, attraverso interventi di rigenerazione escludente hanno cambiato il volto della città, arricchendo il centro ma rendendo sempre più povere le periferie, frantumate dalla gentrification e da un sempre più asfissiante controllo poliziesco. La città delle armi è invece cresciuta in sordina, senza rumore, senza grandi annunci. La grande scommessa sull’industria armiera, fatta in modo unanime da tutti i centri di potere politico ed economico viene nascosta tra satelliti ed esplorazioni spaziali. Qui puoi leggere l’articolo integrale: https://www.anarresinfo.org/torino-armi-e-mercanti-di-morte/ Via i mercanti d’armi! Contro la guerra e chi la arma! L’Aerospace and defence meetings, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra è arrivato alla decima edizione. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale, in prima fila le piemontesi Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. Noi saremo in piazza per contrastarli! 4 novembre a Torino. Blocchi, contestazioni, azioni dirette Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Nelle piazze delle cerimonie militariste, alle fabbriche d’armi, nella lotta contro la militarizzazione delle scuole non potevano mancare gli antimilitaristi. Già il 2 novembre c’è stato un presidio all’ingresso dell’Oval, dove il 2 dicembre comincerà la kermesse dei mercanti d’armi. Poche, tra le persone accorse per la giornata di chiusura di manifestazione artistica conoscevano l’aerospace and defence meetings, che si tiene in sordina ogni due anni proprio all’Oval. Nella mattinata del 4 novembre tra slogan, fumogeni e lo striscione “Spezziamo le ali al militarismo” c’è stato un blocco all’ingresso della Thales Alenia Space in strada antica di Collegno 255. La Thales è una delle maggiori aziende aerospaziali del Piemonte, specializzata in satelliti, fornisce all’aeronautica militare “gli occhi” per orientare droni e velivoli da guerra sui loro obiettivi. “Contro la guerra e chi la arma”: questo striscione è stato appeso alla passerella di fronte all’Oval Lingotto, dove, tra un mese si terrà la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra. La presenza delle forze armate nelle scuole è sempre più invadente e il 4 novembre costituisce una data strategica per la retorica militarista. Nella “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” le istituzioni locali e gli istituti scolastici sono invitati per legge a promuovere eventi, incontri, etc sul tema dell’unità nazionale, della difesa della “Patria”, sulla sicurezza e sul mestiere delle armi. Quest’anno, in un clima di guerra interna ed esterna, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università aveva promosso un convegno on line di formazione degli insegnanti che avrebbe dovuto svolgersi questa mattina. Il governo lo ha vietato perché considera che “i contenuti non sono coerenti con la formazione degli insegnanti”. Una censura senza precedenti. Anche quest’anno abbiamo partecipato al presidio lanciato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole di fronte all’USR. Contestata la cerimonia militare che il 4 novembre celebra la guerra, celebra i nazionalismi, celebra i genocidi. Alle 17, in una piazza Castello dove cominciavano a suonare le bande, nonostante un imponente apparato poliziesco gli antimilitaristi sono riusciti ad entrare in piazza Castello sequestrata dai militari per la cerimonia del 4 novembre. Disertare la guerra! La scritta sullo striscione aperto in piazza. Con slogan, interventi e fumogeni abbiamo bucato il blocco in antisommossa. Il richiamo della foresta. Il taccuino della crisi climatica Il tasso di perdita di foreste nel mondo è preoccupante. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), tra il 1990 e il 2020 sono andati persi 420 milioni di ettari di foresta a causa della deforestazione, un’area equivalente a quella dell’UE. Col termine deforestazione s’intende la distruzione delle foreste, in modo da poter destinare le superfici ricavate ad altri usi. In parallelo bisogna considerare anche il fenomeno del degrado forestale che è determinato dalla perdita, anche temporanea, di aree forestate dovuta allo sfruttamento dei prodotti del legno o della bioenergia. Questi processi avvengono prevalentemente nei tre principali bacini forestali: Amazzonia (Sud America), Congo (Africa centrale) e Sud-est asiatico. Ne abbiamo parlato con Marco Tafel Saperi e pratiche tra autogestione e resistenza. Lotte territoriali e grandi opere Illustrare il rapporto tra movimenti sociali e grandi opere significa in prima battuta ricondurre il costrutto grandi opere al più onesto concetto di opere grandi. E cosa sono le opere grandi? Progetti e realizzazioni (tendenzialmente) caratterizzate da: ampia estensione temporale, vastità spaziale, pluralità amministrativa, complessità progettuale, grave impegno economico pubblico, pesante impatto socio-ambientale. Le opere grandi si qualificano d’altronde, prima che come infrastrutture, quali acceleratori della modernità sviluppista e delle procedure che normano le decisioni in tempo civile, fattori di stress alle maglie del diritto, cioè dispositivi di governo del territorio non convenzionali. Ne abbiamo parlato con Alberto (abo) Di Monte Appuntamenti: Giovedì 13 novembre ore 21 corso Palermo 46 serata informativa contro la guerra e chi la arma – L’Italia in guerra. Riarmo e conflitto per l’Ucraina. Con Stefano Capello – Ricerca al servizio della guerra. Un caso di obiezione di coscienza. Con Andrea Merlone – Torino. Capitale delle armi? Approfondimento su industria bellica e Aerospace and defence meetings e presentazione delle iniziative di lotta a cura dell’Assemblea Antimilitarista Sabato 29 novembre corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
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4 novembre 2025
Anarres del 31 ottobre. Senzapatria. No kings day. Disertori e diserzione…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-ottobre-senzapatria-no-kings-day-disertori-e-diserzione/ Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: 4 novembre. Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Il 4 novembre l’assemblea antimilitarista promuove in diverse città italiane iniziative per contrastare la retorica patriottica e guerrafondaia dello Stato italiano. Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali. In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della patria, della religione, degli interessi di pochi potenti. In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta, chi straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore. A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta. Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda nazionalista. Mettersi di mezzo è possibile. Dipende da ciascuno di noi Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista Stati Uniti. Cresce l’opposizione a Trump Il secondo No Kings Day, che ha riempito e piazze di centinaia di città con una presenza in contemporanea di circa sette milioni di persone, segnala una marea montante contro una svolta autoritaria che ha sempre più le caratteristiche di una guerra civile. Ce ne ha parlato Robertino Barbieri Disertori e diserzione Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai plotoni di esecuzione. La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta. In ogni dove c’è chi diserta, chi lotta contro le guerre degli stati. Noi siamo al fianco di chi diserta e sabota le guerre. In ogni dove. Con Lollo abbiamo approfondito la diserzione come strumento di lotta per spezzare le guerre per bloccare i massacri. Oggi come nella grande guerra. Via i mercanti d’armi! Contro la guerra e chi la arma! L’Aerospace and defence meetings, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra è arrivato alla decima edizione. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale, in prima fila le piemontesi Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. Noi saremo in piazza per contrastarli! Appuntamenti: 2 e 4 novembre Smilitarizziamo la città! Domenica 2 novembre ore 15,30 punto info antimilitarista all’Oval Lingotto Via Mattè Trucco 70 Oggi ospita l’arte ma tra un mese ci sarà il mercato delle armi! Martedì 4 novembre Smilitarizziamo la città! Noi disertiamo Sabato 29 novembre corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming Ascolta e diffondi l’audio della puntata: https://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-ottobre-senzapatria-no-kings-day-disertori-e-diserzione/ Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: 4 novembre. Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Il 4 novembre l’assemblea antimilitarista promuove in diverse città italiane iniziative per contrastare la retorica patriottica e guerrafondaia dello Stato italiano. Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali. In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della patria, della religione, degli interessi di pochi potenti. In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta, chi straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore. A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta. Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda nazionalista. Mettersi di mezzo è possibile. Dipende da ciascuno di noi Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista Stati Uniti. Cresce l’opposizione a Trump Il secondo No Kings Day, che ha riempito e piazze di centinaia di città con una presenza in contemporanea di circa sette milioni di persone, segnala una marea montante contro una svolta autoritaria che ha sempre più le caratteristiche di una guerra civile. Ce ne ha parlato Robertino Barbieri Disertori e diserzione Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai plotoni di esecuzione. La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta. In ogni dove c’è chi diserta, chi lotta contro le guerre degli stati. Noi siamo al fianco di chi diserta e sabota le guerre. In ogni dove. Con Lollo abbiamo approfondito la diserzione come strumento di lotta per spezzare le guerre per bloccare i massacri. Oggi come nella grande guerra. Via i mercanti d’armi! Contro la guerra e chi la arma! L’Aerospace and defence meetings, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra è arrivato alla decima edizione. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale, in prima fila le piemontesi Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. Noi saremo in piazza per contrastarli! Appuntamenti: 2 e 4 novembre Smilitarizziamo la città! Domenica 2 novembre ore 15,30 punto info antimilitarista all’Oval Lingotto Via Mattè Trucco 70 Oggi ospita l’arte ma tra un mese ci sarà il mercato delle armi! Martedì 4 novembre Smilitarizziamo la città! Noi disertiamo Sabato 29 novembre corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Martedì 2 dicembre giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defence meetings! A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org www.anarresinfo.org
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