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Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e l’età dell’oro…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e > l’età dell’oro… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Pedagogia di guerra. I parà al circo Massimo I paracadutisti della Folgore, gli stessi delle torture e stupri in Somalia, gli stessi che esaltano ogni anno la battaglia fascista e colonialista di El Alamein, gli stessi impegnati in missioni di guerra in giro per il mondo, in occasione del 4 novembre hanno insegnato a ragazzi e bambini l’arte della guerra nella cornice del Circo Massimo di Roma. Un’iniziativa targata Guido Crosetto. Oltre ai parà c’erano tutti i reparti di eccellenza delle forze armate. Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo 4 novembre. Giornate dei disertori In diverse città italiane, compresa Torino, ci sono state iniziative per il 4 novembre, giornata dei disertori. Ovunque il fulcro è stata la solidarietà ai disertori di ogni dove. L’Italia va alla guerra: Fincantieri addestrerà forze navali del Qatar La holding italiana Fincantieri SpA arma e addestrerà le forze navali militari dell’Emiro del Qatar. Il colosso della cantieristica nazionale e BQ Solutions, società qatariota preposta ad assicurare il supporto strategico alle forze militari e di sicurezza del Paese, hanno firmato un Memorandum d’Intesa con l’obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto la guida italiana, per le Forze Navali del Qatar. L’età dell’oro? Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è un segno dei tempi. La grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli States. La promessa nel ritorno dell’età dell’oro è la chiave di lettura della vittoria elettorale del tycoon di New York. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri e Francesco Fricche Appuntamenti: Giovedì 28 novembre Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi Presentazione dell’opuscolo ore 21 in corso Palermo 46 Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 9, 2024 / Anarres
Anarres del 1 novembre. 4 novembre. La memoria dei disertori di ieri nella lotta a fianco dei disertori di oggi. Giubileo. Soldi, potere e propaganda…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 1 novembre. 4 novembre. La memoria dei disertori di ieri nella > lotta a fianco dei disertori di oggi. Giubileo. Soldi, potere e propaganda…   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: 4 novembre. Festa degli assassini Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Sui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la “redenzione” del tricolore. Sullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo sfondo resta un’occupazione militare che si è accanita a cancellare le lingue e le culture diverse da quella “italiana”. Sullo sfondo restano i tanti soldati obbligati a combattere con i fucili dei carabinieri puntati alla schiena. Sullo sfondo restano le decimazioni, le torture, gli stupri di massa . Sullo sfondo restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro. La storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze. Ancora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti. Contestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra, ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari all’estero. Ne abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de “L’antimilitarismo in Italia (1945-2025) Giubileo. Soldi, potere e propaganda Il governo della città del Vaticano si accinge ad un anno di celebrazioni, folle di turisti, spot pubblicitari a reti unificate. Il tutto a spese di noi tutti, grazie alle generose elargizioni dello Stato Italiano, e ai privilegi concessi ad Jorge Bergoglio, in arte Francesco, il gesuita sul trono di Pietro. Un anno di propaganda clericale. Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti 4 novembre Un panorama delle giornate di lotta al militarismo e alla guerra del 4 novembre Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista Appuntamenti: Sabato 2 e lunedì 4 novembre Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 4, 2024 / Anarres
Anarres del 25 ottobre. Clandestini per legge. Hamas e la Turchia. El Alamein: guerra e (neo)colonialismo…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 25 ottobre. Clandestini per legge. Hamas e la Turchia. El Alamein: > guerra e (neo)colonialismo… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Clandestini per legge Nel nostro paese si è clandestini per legge. Entrare “legalmente” è impossibile: per avere il permesso di soggiorno serve un contratto di lavoro firmato nel paese d’origine. Quanti padroni conoscete che assumono a scatola chiusa un lavoratore mai visto, in un paese a migliaia di chilometri dall’Italia? Nessuno di quelli che arrivano ha le carte in regola. Chi incappa in un controllo prende il foglio di via, se viene ripescato finisce al CPR. I CPR sono un importante ingranaggio della macchina delle espulsioni, necessaria a mantenere intatta la fama di intransigenza verso i “clandestini” di cui si fregia ogni governo. Le vite intrappolate nei CPR, sospese negli hotspot, in bilico tra carte da bollo e quotidiani abusi di polizia partono da lontano, in terre dove il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse, le guerre fanno il deserto. La storia dei CPR – un tempo CIE e prima ancora CPT – è storia di rivolte, fughe, pestaggi, scioperi della fame, gente che si taglia, altri che si cuciono la bocca. I CPR italiani sono stati distrutti e ricostruiti più e più volte. I CPR sono, con le carceri, discariche sociali nelle quali vengono rinchiusi quelli che non si sono adattati, quelli inghiottiti dalla strada, i ribelli, gli scarti da eliminare alla fine di un processo che comincia nei paesi d’origine. Ne abbiamo parlato con Raffaele Hamas a fianco della Turchia contro il confederalismo democratico Il 23 ottobre la Tusas, fabbrica d’armi del settore aerospaziale di proprietà pubblica, metà dell’esercito, metà del ministero della Difesa, è stata attaccata con esplosivi e mitra da due persone, che sono state uccise durante l’attacco in cui sono morte cinque persone. Nelle ore successive un massiccio bombardamento turco ha colpito le città del nord della Siria e le basi del PKK in Iraq. Hamas si è ovviamente posta a fianco di Erdogan con un comunicato di solidarietà per l’attacco alla Tusas. Noi non ci stupiamo. Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. Quello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. El Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo Anche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti. In un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi militari italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. Con loro ricordiamo con deferenza tutti i Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.” Ne abbiamo parlato con Dario Industria bellica, esercitazioni militari: le ultime novità Dal 14 al 29 ottobre si è tenuta Steadfast Noon, l’esercitazione annuale della NATO in cui viene simulato il dispiegamento e l’impiego di armi nucleari “tattiche” in territorio europeo (le nuove B61-12 già installate anche in territorio italiano nelle basi di Ghedi, Brescia, e Aviano, Pordenone). Nell’ambito di un’ampia serie di accordi bilaterali tra Italia e Qatar definiti nel bilaterale tenutosi a Villa Pamphili a Roma tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, spicca un memorandum di intesa tra Fincantieri e il gruppo qatarino del settore difesa Barzan Holdings in vista della firma di un contratto per 40 radar Omega 360. Il programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica. Appuntamenti: Venerdì 1 novembre corteo contro la riapertura del CPR di Torino ore 16 piazza Robilant Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre dalle 15 No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 1, 2024 / Anarres
Anarres del 18 ottobre. Stato di Polizia. Verso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino. Percorsi antimilitaristi. Progetti “culturali a Torino…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 18 ottobre. Stato di Polizia. Verso le giornate dei disertori del > 2 e 4 novembre a Torino. Percorsi antimilitaristi. Progetti “culturali a > Torino… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Innovativa Visione. Un sogno sui progetti culturali a Torino “Ho sentito la storia di una casalinga francese capace di predire i valori delle società quotate in borsa. Ogni sera la signora esegue un rito codificato, poi va a dormire e sogna le salite e le discese dei valori nel grande mercato finanziario. Ho deciso di imitarla nella speranza di risolvere i tanti problemi che ci affliggono. Una sera ho masticato una noce moscata, ho bevuto tè al melograno e ho atteso le visioni notturne. Imprevedibili sono i fenomeni dell’universo: anziché profetizzare valori futuri delle azioni, ho visto in sogno i progetti vincitori del bando ImpatTO. Disorientato, appena infastidito, ho cercato informazioni su tal “ImpatTO”. Si tratta di un bando finanziato con più di due milioni dall’Unione europea a beneficio della Città di Torino. I fondi saranno distribuiti tra enti privati capaci di “attivare spazi di comunità” dove organizzare, la sera, “attività artistico-culturali”. Si raccomanda di coinvolgere in particolare i “luoghi poco sicuri” dei quartieri di Aurora e Barriera di Milano. (…) Riporto qui l’esito delle mie visioni con l’intento di regalare spunti e suggerimenti a operatori sociali e creativi di Torino, esibire il valore di un metodo magico, lasciare a chi legge la possibilità di decrittare immagini di sogno. Ogni riferimento a individui, associazioni del terzo settore e istituzioni reali è puramente onirico.” Questo l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio che ci offre alcuni interessanti spunti di riflessione sulla nostra città. DDL 1660. Torniamo ad occuparci di “stato di polizia”. Vi proponiamo il testo diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana. Verso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista. Percorsi antimilitaristi La prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni. Ne abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese Una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro. La guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. Appuntamenti: Sabato 26 ottobre ore 10,30 13,30 Presidio antimilitarista al Balon Venerdì 1 novembre corteo contro la riapertura del CPR di Torino ore 16 piazza Robilant Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre contro la guerra e il militarismo Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
October 21, 2024 / Anarres
Anarres dell’11 ottobre. Leggi di guerra. Stati Uniti: il ruolo dei nazionalisti cristiani. La santa alleanza tra liberali e fascisti
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres dell’11 ottobre. Leggi di guerra. Stati Uniti: il ruolo dei > nazionalisti cristiani. La santa alleanza tra liberali e fascisti Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Leggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive. Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco che in serata ha partecipato ad un incontro sul ddl 1660 che si è tenuto alla fat. Qui puoi ascoltare l’audio della serata. Il piano dei nazionalisti cristiani per riprendersi l’America Il ruolo della religione è cambiato profondamente da quando il predicatore fondamentalista Jerry Falwell e il magnate conservatore della posta diretta Paul Weyrich hanno co-fondato la Moral Majority nel 1979. A quel tempo, l’incapacità dei cristiani di far valere il loro potere alle urne su questioni che consideravano una sfida per la loro fede (l’aborto era in cima alla lista, ma anche la preghiera nelle scuole, l’omosessualità e i diritti delle donne) era vista come un’opportunità per galvanizzare un blocco di voto per i conservatori. Il sostegno della Moral Majority ai candidati che avrebbero rappresentato quegli interessi come funzionari eletti ha scatenato una potente risorsa nel Partito Repubblicano. La Moral Majority si è sciolta nel 1989, ma a quel punto erano comparse molte ramificazioni: la Christian Coalition, Focus on the Family e il Family Research Council. Gli elettori evangelici e cristiani avevano in gran parte fatto del Partito Repubblicano la loro casa. Donald Trump ha attinto e sfruttato questa importante bacino di elettori scontenti. In lui, una corrente di estrema destra ha trovato la sua voce. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri La santa alleanza tra liberali e fascisti “Si sta riproponendo il fenomeno politico che più di tutti ha segnato il Novecento in Occidente in modo significativo: la tendenza, sempre negata da entrambe le parti in commedia, all’alleanza tra liberali e fascisti. È una tendenza che vediamo in atto in forme diverse rispetto a quelle prese nel ventennio tra le due guerre perché significativamente differente è la situazione complessiva. Il Novecento vedeva un movimento operaio e un lotta di classe dispiegata che venne abbattuta e silenziata solo grazie alla mobilitazione violenta e omicida delle classi medie con la copertura dei corpi dello stato. Oggi le classi subalterne in occidente sono un corpo senza unità e progettualità e stanno subendo la lotta di classe da quasi mezzo secolo più che produrla.” Questo l’incipit del primo di due articoli di Stefano Capello usciti su Umanità Nova Ne abbiamo parlato con Stefano Appuntamenti: Domenica 20 ottobre Assemblea Antimilitarista dalle 10 alle 17 A Massenzatico (Reggio Emilia) Presso le “Cucine del popolo”, via Beethoven 78 Per info: assembleantimilitarista@gmail.com Sabato 26 ottobre ore 10,30 13,30 Presidio antimilitarista al Balon Venerdì 1 novembre corteo contro la riapertura del CPR di Torino ore 16 piazza Robilant Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre contro la guerra e il militarismo Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
October 19, 2024 / Anarres
Anarres del 4 ottobre. Fermare il genocidio, spezzare le frontiere, liberarsi dalle religioni. Le basi della guerra. Gli interessi della bottega vaticana. Anarchici sudanesi…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 4 ottobre. Fermare il genocidio, spezzare le frontiere, liberarsi > dalle religioni. Le basi della guerra. Gli interessi della bottega vaticana. > Anarchici sudanesi… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: L’urgenza di fermare il genocidio. Ad un anno dal massacro nel sud di Israele, mentre Gaza è un cumulo di macerie e il conflitto si estende a Libano e Iran è urgente fermare la strage, inceppando la guerra, sostenendo chi si oppone, chi diserta, chi lotta contro il proprio governo, contro ogni forma di nazionalismo, contro le religioni. In Israele, in Libano, in Palestina, in Iran, in ogni dove a partire dal nostro paese, dove vengono prodotte e commercializzate le armi che alimentano il conflitto. Il disfattismo, l’insubordinazione, la rivolta contro stati e frontiere sono l’unica possibilità per le popolazioni del Mediterraneo orientale. E non solo. Non saremo in piazza il 5 ottobre, perché per fermare la guerra occorre cominciare ad estirparne le radici, radici che traggono linfa dal suprematismo, dalle religioni, dalla follia nazionalista. Italia. Basi di guerra L’Italia è una piattaforma logistica per le guerre dell’imperialismo tricolore e Nato. L’ultima base operativa è quella di Solbiate Olona. Ma la mappa delle basi, aeroporti, poligoni di tiro, porti, postazioni radar, caserme è molto densa. Queste basi sono cruciali per la logistica delle guerre. Di fronte al rischio di ulteriore escalation militare la possibilità che il nostro paese venga investito direttamente è sempre più concreta. Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger Soldi pubblici, chiesa cattolica e terzo settore La chiesa cattolica è una rete globale di tutto rispetto nei tradizionali settori dell’educazione e della sanità. I governi italiani finanziano le attività private della bottega vaticana. Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti, autore di una ricerca sul tema Vi proponiamo l’intervista realizzata dai compagni della CNT Toulouse ad un compagno sudanese Appuntamenti: Venerdì 11 ottobre ore 21 in corso Palermo 46 Leggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive. Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini. Interverrà l’avvocato Eugenio Losco Sabato 12 ottobre ore 10,30/13,30 presidio al Balon contro il ddl 1660 Domenica 20 ottobre Assemblea Antimilitarista dalle 10 alle 17 A Massenzatico (Reggio Emilia) Presso le “Cucine del popolo”, via Beethoven 78 Per info: assembleantimilitarista@gmail.com Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
October 5, 2024 / Anarres
Anarres del 27 settembre. Aborto: la libertà negata. A scuola di obbedienza. Da Gaza a Tel Aviv: insurrezione, diserzione, internazionalismo. Note sulla Basilicata a Torino…
Il podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 27 settembre. Aborto: la libertà negata. A scuola di obbedienza. > Da Gaza a Tel Aviv: insurrezione, diserzione, internazionalismo. Note sulla > Basilicata a Torino….   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Aborto. La libertà negata In Italia la libertà di abortire non c’è. La legge 194 che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, risalente al 1978, fu frutto di un compromesso politico con settori clericali e reazionari che regalò il meccanismo perverso dell’obiezione di coscienza a chi voleva mantenere l’aborto un percorso a ostacoli talora inaccessibili, depotenziando la spinta sociale che non chiedeva la regolamentazione, bensì una depenalizzazione che ponesse fine all’aborto clandestino. Da allora, la difficoltà a posizionarsi chiaramente sul terreno della difesa dell’aborto, cioè di una pratica sanitaria, non è mai venuta meno. Voto di condotta? A scuola di obbedienza La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta. Il provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta. Quello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare. Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Quest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…) Con il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più. Di un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. Non ci rassegneremo mai all’ineluttabilità dei massacri, degli stupri, delle torture. Il nostro impegno non è venuto mai meno, nonostante la nostra sostanziale estraneità a manifestazioni aperte, se non promosse, da esponenti religiosi e da nazionalisti. Abbiamo costruito piazze, cortei e momenti di riflessione e lotta contro la fabbricazione ed il commercio di armi, i poligoni e le basi militari, la collusione tra scuola, università e guerra, contro la militarizzazione delle periferie, delle frontiere, dei cpr… Abbiamo sostenuto disertori ed oppositori in Russia e in Ucraina. Abbiamo appoggiato gli anarchici sudanesi che si battono contro i macellai che si contendono il territorio. Siamo al fianco di chi lotta contro sfruttatori ed oppressori nel “proprio” paese, noi lottiamo contro sfruttatori ed oppressori nel “nostro” paese. Noi siamo dalla parte delle vittime. Dalle parte delle bambine e dei bambini, degli uomini e delle donne uccise, massacrate, affamate, umiliate. In ogni dove. Sempre. (…) L’immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla “resistenza” palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere. Ci muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.” Con Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo. La vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino “È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.” Questo l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark Appuntamenti: Venerdì 11 ottobre ore 21 in corso Palermo 46 Leggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive. Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini. Interverrà l’avvocato Eugenio Losco Sabato 12 ottobre ore 10,30/13,30 presidio al Balon contro il ddl 1660 Domenica 20 ottobre Assemblea Antimilitarista dalle 10 alle 17 A Massenzatico (Reggio Emilia) Presso le “Cucine del popolo”, via Beethoven 78 Per info: assembleantimilitarista@gmail.com Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)
October 4, 2024 / Anarres