Protagonista per eccellenza del rito di linciaggio contemporaneo, tra le
shitstorm, la call out culture, i gruppi di condivisione di immagini intime, è
l’utente dei social media. Le piattaforme non sono un mondo diverso, ma più
propriamente il palcoscenico ideale del desiderio mimetico, quello delle
“vittime” e dei “persecutori” che si scambiano indefinitamente i ruoli, quello
della ciclica ricerca di capri espiatori con cui sedare per un istante, per il
tempo di un commento, il moral panic.
Alla luce del pensiero girardiano sulla violenza, ne abbiamo parlato con
Alessandro Lolli, studioso delle dinamiche dei nuovi mezzi di comunicazione.
Leggi qui l’articolo di Alessandro: Noialtri girardiani.