[2023-12-14] [MORSI] Discussione collettiva contro la scuola in guerra @ Radio Blackout 105.250[MORSI] DISCUSSIONE COLLETTIVA CONTRO LA SCUOLA IN GUERRA
Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino (giovedì, 14 dicembre 18:30)
[MORSI] Discussione collettiva contro la scuola in guerra
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Secondo appuntamento del ciclo [MORSI - Scritti tra i denti] :
CASCO, DIVISA E MOSCHETTO, CITTADINO PERFETTO!
Discussione collettiva contro la scuola in guerra.
In un'epoca in cui le scuole paiono caserme, mentre caserme e basi miltari
arruolano studenti-soldato in progetti di alternanza, insegnanti dissidenti
vengono trascinati via dalle classi mentre le Forze dell’Ordine - le stesse che
invadono i corridoi per reprimere col manganello la critica o i comportamenti
definiti "devianti" - sono invitate a formare su "cyberbullismo" e "violenza di
genere", il Politecnico di Torino approfondisce sinergie duali con Leonardo e la
NATO e l'Assessore Marrone lancia un progetto come "Patres" tramite cui la
Regione Piemonte manda gli artiglieri nelle scuole per insegnar l'Amor Patrio,
la Blackout House si apre per ospitare un confronto collettivo rispetto a ciò
che viene descritto come un crescente processo di militarizzazione delle
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Con la presenza dell'insegnante Antonio Mazzeo, autore de "La scuola italiana va
alla guerra" (Manifestolibri, in stampa), il confronto vorrebbe muovere da uno
sguardo di più lungo respiro sulla scuola come fabbrica dell'obbedienza e culla
per l'implementazione di dispositivi di controllo. Quale "cultura" è stata
promossa dallo Stato italiano e quali le conseguenze in termini di dirigismo e
gerarchia nel riordino dell'organizzazione e della burocrazia scolastica, in
particolare dopo le lotte degli anni 60/70, via via più settorializzate? Quale
rapporto, oggi, tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed
impoverimento sociale e ciò che accade dentro le scuole-aziende, tra produzione
bellica, cultura militarista e repressione? Quale il lascito del momento
pandemico, grande rimosso, che ha visto proprio nelle scuole ed università
terreno fertile per la sperimentazione di strumenti di governo come il
lasciapassare sanitario e la didattica a distanza?
Se l'istituzione scolastica appare completamente integrata nel complesso
militare-industriale e la sua fine sembra oggi impensabile, disertare è
possibile?
GIOVEDI'14 DICEMBRE
H 18.30 APERITIVO + DISCUSSIONE
@ RADIO BLACKOUT - VIA CECCHI 21/A