COLONIA CPR - TRA MERCIFICAZIONE, DISCIPLINAMENTO E RESISTENZA
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(martedì, 22 aprile 18:30)
“Nessuno al mondo, nessuno nella storia, ha mai ottenuto la libertà facendo
appello al senso morale di chi lo opprimeva”.
Assata Shakur
Il cpr di Torino ha riaperto i battenti; la brutale macchina delle deportazioni
ha ricominciato a girare.
Si è inceppata una volta; succederà di nuovo.
Nelle rivolte del 2023 e nel coraggio delle persone recluse, abbiamo visto
aprirsi una possibilità di ribaltamento dell’esistente che tracimava i confini
delle mura di Corso Brunelleschi.
Abbiamo visto la possibilità di tessere alleanze e il generarsi di intensità che
solo in pochi momenti riescono a manifestarsi.
Ma vogliamo avere la memoria vigile, noialtr3.
Prendendo le distanze da posizioni politiche opportuniste che profetizzano un
presunto superamento del cpr attraverso una non meglio specificata accoglienza
diffusa (!), il nostro sguardo prova a spingersi aldilà di quelle mura, per
creare complicità con le persone che lì dentro rischiano tutto pur di
riappropriarsi della propria libertà.
È per questo che riteniamo fondamentale continuare a portare la solidarietà a
tutte le persone recluse nei CPR, ed è in virtù di ciò che riteniamo
fondamentale anche provare a indagare nuove possibilità di lotta e svelare i
volti più celati della macchina repressiva e razzista.
Nuove prospettive possono generare nuovi punti di attacco.
Ci piacerebbe, quindi, provare ad approfondire lo sguardo che inquadra il CPR
come una delle manifestazioni più violente ed esplicite del sistema razzista
attraverso cui Stato e capitale tentano di controllare ed estrarre profitto dai
corpi delle persone razzializzate. Una rivisitazione in chiave moderna del
modello coloniale che, dopo aver usurpato e saccheggiato interi territori,
riporta all’interno dei confini dello Stato- nazione alcune delle politiche
sperimentate altrove.
Gli obbiettivi restano i medesimi: riprodurre gerarchie di razza e di classe,
disciplinare e mercificare i corpi per trarne profitto.
Proveremo dunque ad ampliare il nostro sguardo sulle altre forme e
manifestazioni che questo sistema assume sul territorio e connette dunque il CPR
ad altri attori, pratiche e luoghi. Cercheremo di tracciare delle analogie- a
volte particolarmente esplicite- con il modello coloniale, muovendoci
all’interno di due direttrici: da un lato il caporalato e lo sfruttamento
lavorativo che molte persone vivono sulla propria pelle prima di finire in cpr,
dall’altro la crescente normatizzazione di intere aree cittadine, attraverso le
così dette zone rosse, fasce territoriali de facto inaccessibili per tutti quei
corpi che adottano “[…]comportamenti incompatibili con la vocazione o
l’ordinaria destinazione di tale aree” (ultimo decreto Piantedosi in merito
all’istituzione delle zone rosse).
Nella consapevolezza che il retaggio coloniale si può esprimere in molteplici
modi, dalla più esplicita violenza poliziesca fino all’estrema medicalizzazione
dei corpi, tracceremo alcune traiettorie, nella certezza che la macchina
razzista può essere fermata e che per vederne tutte le crepe serve adottare
sempre nuovi sguardi.
Ne parliamo con compagnə di Campagne in lotta, Mediterranea Hope ed aerasmo
Sossich, ricercatore Unito.
A seguire, andiamo insieme a portare solidarietà alle persone recluse sotto le
mura del CPR!
Tag - Incontro pubblico
INCONTRO PUBBLICO A PIÙ VOCI SUI NUOVI OGM: QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA?
QUALI OPPOSIZIONI?
Cascina Roccafranca - Via Rubino 45, Torino
(domenica, 2 febbraio 14:00)
L'AFFAIRE NUOVI OGM E LE RISPOSTE DA DARE
LABORATORIO DI SAPERI DELLA GIORNATA "UNA BABELE DI SEMI"
INCONTRO PUBBLICO A PIÙ VOCI SUI NUOVI OGM: QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA?
QUALI OPPOSIZIONI?
RELATORI:
> LUCA COLOMBO, SEGRETARIO NAZIONALE FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA IN
AGRICOLTURA BIOLOGICA;
> FRANCESCO PANIÈ, CROCEVIA, GIORNALISTA ED AUTORE DEL SAGGIO PERCHÈ FERMARE I
NUOVI OGM;
> ROBERTO SCHELLINO, CIRCOLO ARCI ROSA LUXEMBURG;
INCONTRO ORGANIZZATO E MODERATO DA ASCI
Di Nuovi OGM abbiamo cominciato a sentirne parlare, dopo un breve periodo
dall'accantonamento degli OGM (organismi geneticamente modificati), all'interno
dell'arcipelago delle realtà legate all'agricoltura contadina. La sordina
informativa voluta, tentata ed abbastanza riuscita, dal mondo
scientifico interessato a queste tecniche ma soprattutto da quello affaristico
che spinge verso una ricerca sempre più disinvolta, ben finanziata ed in pieno
campo, naturalmente non è stato un caso. E' una scelta strategica ben ponderata:
come tutte le volte che il capitale si prepara ad un salto di qualità, prima di
tutto è impegnato a piazzare le sue pedine nei posti e con le modalità che
contano: l'affaire Nuovi OGM è nel pieno del suo dispiegarsi e non ci sono
segnali che vanno nella direzione opposta, anzi il lungo elenco delle varietà
vegetali che gli enti di ricerca (soprattutto il CREA) stanno inviando al
Ministero dell'ambiente per ottenere a fini scientifici la possibilità di
coltivazioni in pieno campo, lo dimostra.
Dunque le NBT, new breeding technique, dette anche TEA, tecniche di evoluzione
assistita, stanno per sbarcare nel Belpaese, con tutte le nefaste implicazioni
di natura agronomica e salutistica, a partire dal problema della contaminazione
delle altre coltivazioni e delle altre semenze, al tentativo di nascondere la
tracciabilità nel cibo. Ma non solo. Parliamo anche di controllo del vivente
nelle sue dimensioni più profonde.
Per questi motivi e per confrontarci su quali risposte dare, abbiamo deciso,
dopo le iniziative di settembre 2024, di dedicare il Laboratorio dei Saperi,
all'interno di Una Babele di Semi di quest'anno, al grosso ed immediato problema
causato dalla ricerca sui Nuovi OGM e vi invitiamo a partecipare il 2 febbraio
2025 presso la Cascina Roccafranca a Torino all'incontro pubblico sul tema.
Dettagli ed aggiornamenti si possono reperire sulle pagine dedicate ad Una
Babele di Semi 2025, XIII edizione
Per organizzare al meglio l'iniziativa, segnalateci la vostra partecipazione
A.S.C.I. aps
https://sitoasci.wixsite.com/asci/