INCONTRO PUBBLICO A PIÙ VOCI SUI NUOVI OGM: QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA?
QUALI OPPOSIZIONI?
Cascina Roccafranca - Via Rubino 45, Torino
(domenica, 2 febbraio 14:00)
L'AFFAIRE NUOVI OGM E LE RISPOSTE DA DARE
LABORATORIO DI SAPERI DELLA GIORNATA "UNA BABELE DI SEMI"
INCONTRO PUBBLICO A PIÙ VOCI SUI NUOVI OGM: QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA?
QUALI OPPOSIZIONI?
RELATORI:
> LUCA COLOMBO, SEGRETARIO NAZIONALE FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA IN
AGRICOLTURA BIOLOGICA;
> FRANCESCO PANIÈ, CROCEVIA, GIORNALISTA ED AUTORE DEL SAGGIO PERCHÈ FERMARE I
NUOVI OGM;
> ROBERTO SCHELLINO, CIRCOLO ARCI ROSA LUXEMBURG;
INCONTRO ORGANIZZATO E MODERATO DA ASCI
Di Nuovi OGM abbiamo cominciato a sentirne parlare, dopo un breve periodo
dall'accantonamento degli OGM (organismi geneticamente modificati), all'interno
dell'arcipelago delle realtà legate all'agricoltura contadina. La sordina
informativa voluta, tentata ed abbastanza riuscita, dal mondo
scientifico interessato a queste tecniche ma soprattutto da quello affaristico
che spinge verso una ricerca sempre più disinvolta, ben finanziata ed in pieno
campo, naturalmente non è stato un caso. E' una scelta strategica ben ponderata:
come tutte le volte che il capitale si prepara ad un salto di qualità, prima di
tutto è impegnato a piazzare le sue pedine nei posti e con le modalità che
contano: l'affaire Nuovi OGM è nel pieno del suo dispiegarsi e non ci sono
segnali che vanno nella direzione opposta, anzi il lungo elenco delle varietà
vegetali che gli enti di ricerca (soprattutto il CREA) stanno inviando al
Ministero dell'ambiente per ottenere a fini scientifici la possibilità di
coltivazioni in pieno campo, lo dimostra.
Dunque le NBT, new breeding technique, dette anche TEA, tecniche di evoluzione
assistita, stanno per sbarcare nel Belpaese, con tutte le nefaste implicazioni
di natura agronomica e salutistica, a partire dal problema della contaminazione
delle altre coltivazioni e delle altre semenze, al tentativo di nascondere la
tracciabilità nel cibo. Ma non solo. Parliamo anche di controllo del vivente
nelle sue dimensioni più profonde.
Per questi motivi e per confrontarci su quali risposte dare, abbiamo deciso,
dopo le iniziative di settembre 2024, di dedicare il Laboratorio dei Saperi,
all'interno di Una Babele di Semi di quest'anno, al grosso ed immediato problema
causato dalla ricerca sui Nuovi OGM e vi invitiamo a partecipare il 2 febbraio
2025 presso la Cascina Roccafranca a Torino all'incontro pubblico sul tema.
Dettagli ed aggiornamenti si possono reperire sulle pagine dedicate ad Una
Babele di Semi 2025, XIII edizione
Per organizzare al meglio l'iniziativa, segnalateci la vostra partecipazione
A.S.C.I. aps
https://sitoasci.wixsite.com/asci/
Tag - SOLIDARIETÀ
BEAUTY RESCUE TRIPPING: DIBATTITO, MOSTRA, APERITIVO SOLIDALE
Cecchi point - Via antonio cecchi 17
(martedì, 23 luglio 18:30)
Martedì 23 luglio a Torino, presso il Cecchi Point – Casa del quartiere di Via
Antonio Cecchi 17, a partire dalle 18.30 si terrà un evento in cui presenteremo
per la prima volta nella città di Torino il nostro progetto Giuditta Rescue Team
ormai prossimo a partire per la nuova missione in Ucraina.
Sarà una serata dedicata ai nostri amici di Beauty Studio Tripping e
un’opportunità esclusiva per ammirare e magari acquistare le loro creazioni:
T-shirt uniche, lampade e sculture realizzate a partire da residuati bellici. Si
terrà un aperitivo solidale con pietanze ucraine accompagnato da una proposta
d’ascolto dal vivace sottobosco musicale della terra del tridente. In
esposizione riproponiamo la mostra fotografica “Ucraina – tracce del presente”
dopo la positiva esperienza di Segrate.
Il taglio comunicativo dell’evento mira a far conoscere aspetti poco noti della
vivace cultura indipendente ucraina, che per linguaggi e messaggi è
sorprendentemente vicina alle nostre controculture underground, pur mantenendo
la sua specificità.
Una produzione artistica d’avanguardia e sperimentale che merita sicuramente di
essere diffusa.
Nella foto che fa da sfondo alla locandina, dietro i caratteri cubitali, la
convivialità, gli slogan e le date si può notare la silhouette di una persona
che attraversa il cancello della sua abitazione dove campeggia, sfocata, la
scritta bianca “люди” cioè “persone” (sia in ucraino che in russo).
Quasi una preghiera nel caso un artigliere russo abbia abbastanza coscienza da
non colpire quell’abitazione, qualora ricevesse l’ordine di sparare.
Così come i linguaggi artistici non hanno confini, Giuditta Rescue Team si
appresta a partire per una nuova missione in Ucraina per portare una solidarietà
senza confini. La serata, come detto, è dedicata al collettivo artistico di
Mykolaїv “Beauty Studio Tripping” che ci ha già accompagnato nella prima
missione del 2023. I presenti avranno la possibilità esclusiva di acquistare
alcune delle loro creazioni il cui ricavato sarà devoluto al lavoro di
volontariato portato avanti dallo studio.
Abbiamo pensato a un momento di convivialità, rigorosamente ispirato alla ricca
tradizione culinaria ucraina, anche per sostenere la nostra stessa missione e
creare ponti tra le culture.
Vi invitiamo al dibattito che si terrà in apertura in cui presenteremo il nostro
progetto e daremo parola agli ospiti.
PROIEZIONE ALL'APERTO DI: "HORGA"
Piazza Crispi, Torino - -
(domenica, 14 luglio 21:30)
PROIEZIONE ALL'APERTO DI:
HORGA: le difficoltà dei migranti nel raggiungere l'Europa
- un documentario di Filippo e Mustafa -
Presentato da Mustafa
PRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE
capolinea del 3 - largo vallette
(lunedì, 24 giugno 16:00)
DOMENICA 16 GIUGNO ORE 16
AL CAPOLINEA DELLA LINEA 3 (VALLETTE)
Difficile elencare tutte le rivolte e le lotte quotidiane portate avanti da
detenuti e detenute:
tre solo a Torino da metà Aprile ad oggi, a cui si aggiungono quelle di Milano,
Rieti, Benevento e molte altre città.
Il sovraffollamento, strutturale nelle carceri italiane e funzionale a rendere
estenuante la detenzione, viene usato come scusa per aumentare dotazioni e
organico della polizia penitenziaria o promettere investimenti per nuove
carceri.
Eppure mentre lo Stato rinforza gli investimenti su detenzione, punizione e
sorveglianza proprio quella eccedenza umana - improduttiva nel capitalismo di
oggi e quindi imprigionata in carceri e cpr - insegna alle persone libere la
forza della resistenza e della lotta.
PER GRIDARE LA NOSTRA SOLIDARIETÀ A CHI LOTTA E RESISTE NELLE CARCERI E GRIDARE
INSIEME ALLA LIBERTÀ
incontriamoci
DOMENICA 16 GIUGNO ORE 16
AL CAPOLINEA DELLA LINEA 3 (VALLETTE)
PER UN PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CARCERE LORUSSO COTUGNO DI TORINO.
20 ANNI DEL NIÑO!
Spazio Niño, Pinerolo - Via Achille Midana, 10064 Pinerolo TO, Italia
(sabato, 8 giugno 16:00)
Concerto per festeggiare i venti anni di attività dello Spazio Niño a Pinerolo.
Concertone con vari gruppi, incursioni circensi, mostra, distro, sorprese!
ASSEMBLEA PUBBLICA - MERCOLEDÌ 8 MAGGIO ORE 18 - LA REPRESSIONE NON FERMERÀ LE
LOTTE
Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino
(mercoledì, 8 maggio 18:00)
ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDÌ 8 MAGGIO
ORE 18
ATRIO DI PALAZZO NUOVO
TORINO
LA REPRESSIONE NON FERMERÀ LE LOTTE.
ALLA REPRESSIONE RISPONDIAMO CON LA LOTTA.
All'alba del 22 aprile 2024, la Digos di Torino eseguiva 19 misure cautelari nei
confronti di altrettante/i compagni/e accusati/e, insieme a molti/e altri/e, a
vario titolo, di devastazione e saccheggio, violenza e minaccia a pubblico
ufficiale, resistenza e istigazione a delinquere. Il tutto con numerose
aggravanti e incorniciato dall'ormai noto strumento repressivo del concorso.
I fatti imputati risalgono al corteo che si è svolto a Torino il 4 marzo 2023
contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo in solidarietà ad Alfredo Cospito in
sciopero della fame. Quel momento di piazza era la risposta alla decisione della
Corte di Cassazione di confermare la detenzione in 41bis di Alfredo, già in
sciopero della fame da più di 4 mesi, e si inseriva all’interno di una
mobilitazione internazionale in cui si sono susseguite innumerevoli iniziative e
azioni, contro due dei pilastri più coercitivi del sistema giuridico/carcerario
italiano volti ad annientare e torturare l’individuo.
Questa inchiesta non è stato un caso isolato,in tante città d'Italia le procure
non hanno tardato ad attaccare la solidarietà creatasi in quei mesi.
A fronte di questo ennesimo tentativo di rendere le lotte di piazza sempre più
residuali, reprimere e isolare la solidarietà, è fondamentale incontrarci per
discutere in una pubblica assemblea come procedere nel contesto attuale.
Del resto, lo Stato ha la necessità intrinseca - sempre più stringente in questi
tempi di guerra - di eliminare ogni “moto” contrario all’ordine costituito ed al
pensiero unico, di eliminare ogni pratica che ci dia gli strumenti per
difenderci e per non farci arretrare.
La nostra volontà è quella di rilanciare una risposta collettiva all'ennesimo
tentativo di reprimere i momenti di piazza e la conflittualità. Proprio oggi -
mentre Israele porta avanti un genocidio trasmesso in mondovisione, mentre
l’economia mondiale punta sempre di più sull’industria bellica, mentre la
presenza dei militari nei territori è sempre più pervasiva - stare in strada
risulta urgente e necessario.
Di fronte all'attacco diretto ad ogni forma di conflittualità nel contesto di
guerra permanente; di fronte al tentativo dello Stato di criminalizzare le
pratiche di piazza; al fianco delle indagate e agli indagati per il corteo del 4
marzo 2023, in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il
41 bis ed ergastolo ostativo.
ASSEMBLEA PUBBLICA
ATRIO DI PALAZZO NUOVO
TORINO
ORE 18:00
LUIGI LIBERO! PRESIDIO AL CARCERE DI ALESSANDRIA
Carcere di Alessandria - San Michele - S.da Alessandria, 50/A, 15121 San
Michele, Alessandria AL
(domenica, 21 aprile 17:00)
Ad un anno e mezzo dall’iniziativa di protesta contro la Leonardo spa di
Palermo, attuata in solidarietà al popolo curdo e contro tutte le guerre in
corso, Luigi resta in carcere con l’accusa di atto terroristico.
Senza ancora nessun grado di giudizio in corso, Luigi è stato trasferito nella
sezione di massima sicurezza del carcere di Alessandria, scontando una abnorme e
insensata misura di detenzione cautelare, tuttora in assenza di prove concrete o
di flagranza di reato. Questo è uno dei casi giudiziari in cui la retorica dello
Stato di diritto si infrange con la realtà della collusione fra industria
militare e interessi politici. Interessi asserviti ad una logica guerrafondaia
che passa sopra il genocidio del popolo palestinese e il tradimento del popolo
curdo che ha combattuto in prima linea contro il terrorismo dell’Isis. Luigi ha
sempre speso la sua vita nella militanza politica, con rara generosità e
passione lo abbiamo trovato sempre al fianco dei più deboli, per difendere il
diritto allo sport, alla salute, alla casa di tutti e tutte.
Contro questo ennesimo tentativo di mettere a tacere ogni voce di dissenso e
ogni possibilità di contestazione è necessario mobilitare solidarietà e
complicità attiva. Il caso di Luigi è l’ennesimo caso di un abuso giudiziario
che deve essere assunto a mobilitazione politica generale. Contro chi vuol
mettere a tacere la lotta contro la guerra e per la libertà dei popoli oppressi,
chiediamo l’immediata liberazione di Luigi.
Ad una settimana dalla traduzione nel carcere speciale di Alessandria, chiamiamo
alla solidarietà fuori dalle mura del carcere, facciamo sentire la nostra voce
contro la repressione.
Domenica 21 aprile ore 17, s.da Alessandria, 50/A, San Michele (AL).
Invitiamo a partecipare alla campagna di sottoscrizione per le spese legali:
IBAN IT12S3608105138244036544045
Intestato a Tagliarini Alessandro
Causale: solidarietà
CENA CONDIVISA ALL'EX LAVATOIO OCCUPATO E SALUTO DI CAPODANNO AL CARCERE LORUSSO
E CUTUGNO
Carcere Vallette - Torino (domenica, 31 dicembre 20:30)
SALUTO DI CAPODANNO AL CARCERE LORUSSO E CUTUGNO
[https://gancio.cisti.org/media/caaa504202a3f280d91f213f68cf0a65.jpg]
SALUTO DI CAPODANNO AL CARCERE DI TORINO
H 20:30 CENA ALL'EX LAVATOIO OCCUPATO - PORTA CIÒ CHE VORRESTI TROVARE
H 23:30 SCOPPITTANTE SALUTO AL CARCERE LORUSSO E CUTUGNO - RITROVO AL PRATONE
PER LA LIBERTA'
FIACCOLATA IN SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE
Bussoleno. - . (giovedì, 16 novembre 20:00)
FIACCOLATA IN SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE
[https://gancio.cisti.org/media/1f1bfb530cc05e58ea96d800850b692a.jpg]
GIOVEDÌ 16/11 ORE 20,00 PIAZZA DEL COMUNE DI BUSSOLENO: FIACCOLATA IN
SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE
La guerra a senso unico che sta sterminando vite, case, risorse naturali a Gaza
ci riguarda tutte e tutti perché sotto quelle bombe perisce anche la possibilità
di un mondo più giusto e vivibile. Per questo non possiamo stare a guardare.
Le donne e gli uomini della Valle di Susa antifascista è solidale sono da sempre
dalla parte del popolo Palestinese.
Da decenni questa nostra Valle ha accolto i figli esuli di una terra a cui
l’occidente imperialista e coloniale non solo ha sottratto il diritto
all’autodeterminazione, ma, per favorire la nascita di uno stato artificiale
quale lo stato sionista di Israele, gendarme del capitalismo occidentale nelle
terre del petrolio, ha derubricato la Palestina alla condizione di terra di
nessuno, senza radici culturali, senza tradizioni di popolo.
Quella che era una realtà multietnica e multiculturale si è visti via via
ridotti confini e diritti, il suo popolo chiuso in campi profughi, i suoi figli
dispersi per le vie del mondo. La risposta delle “democrazie” capitalistiche è
stata sempre di indifferenza o di aperta ostilità, mentre per gli stessi paesi
arabi una realtà laica ed egalitaria come quella palestinese è stata vista con
sospetto o come un fastidioso problema rispetto ai rapporti diplomatici e di
mercato.
Ora siamo giunti alla soluzione finale della “questione Palestinese”: la
striscia di Gaza, scampolo ormai minimo di quella che fu la Palestina, ridotta a
campo di sterminio per il suo popolo, sommersa dal ferro e dal fuoco della
aggressione israeliana. Intorno, inaccessibili, quelli che erano uliveti,
coltivi e pascoli di un popolo di pastori e contadini ed ora sono insediamenti
di coloni israeliani, avamposti militari e polizieschi.
La Valle di Susa che resiste, che nel suo piccolo sperimenta da anni la
militarizzazione del proprio territorio e la precarietà di “popolo di troppo”,
si schiera convintamente dalla parte della Palestina e della sua Resistenza.
Basta con l’orrore delle devastazioni, basta con le morti innocenti!
Palestina libera! Libera subito!
-Nicoletta Dosio-
https://www.notav.info/post/16-11-ore-20-bussoleno-fiaccolata-in-solidarieta-al-popolo-palestinese/
GOVERNARE (DA)I MARGINI
Giardini Giuseppe Saragat - Torino - Via Ruggero Leoncavallo, 10154 Barriera di
Milano, Torino TO (giovedì, 9 novembre 18:00)
GOVERNARE (DA)I MARGINI
[https://gancio.cisti.org/media/24697c0dda50c756d40755e5e7749b29.jpg]
SANCIRE, PREVENIRE E PUNIRE.
Discussione attorno alla stretta repressiva verso giovani e minorenni.
Questo momento verrà organizzato in vista del corteo dell'11 novembre contro il
carcere e la società di cui ha bisogno perchè sentiamo il bisogno di analizzare
le politiche statali degli ultimi tempi.
Da sempre l’utilizzo delle decretazioni d’urgenza, che agiscono sui fenomeni
sociali e politici in chiave emergenziale, sono utili a far passare delle
strette repressive per la società. Gli ultimi, promulgati dal governo Meloni, il
decreto anti-rave, Caivano, Cutro e il pacchetto sicurezza, si inseriscono in
questo solco alimentandosi di - e alimentando - una narrazione asfissiante che
cerca di predare la paura e la precarietà generate dalla contemporaneità fatta
di guerre, devastazioni climatiche e crisi economiche per aggravare la stretta
repressiva e peggiorare la vita di sfruttati e oppressi.
Nello specifico il Decreto Caivano rende esplicita la volontà governativa di
sancire nuovi soggetti criminali all’interno di certe fasce sociali,
generazionali e territoriali (in particolare, ancora una volta nella storia del
colonialismo interno messo in atto dallo Stato unitario, il meridione italiano),
sdoganando una presenza controllante e repressiva sia preventiva che punitiva.
Lo Stato agisce, ancora una volta, una diluizione della dimensione carceraria e
militaresca nella società attraverso il disciplinamento non solo dei e delle
giovani, utilizzando come deterrente le misure amministrative e quelle penali;
ma anche esacerbando il concetto di responsabilità genitoriale (sistematizzando
la punibilità di coloro che vengono individuati come inadempienti) e delle
istituzioni scolastiche nel contenimento delle cosiddette “devianze”. Non
possiamo leggere questo decreto in esclusiva chiave emergenziale. Esso, come gli
altri, ha insito l’obiettivo governativo di creare dei capri espiatori per
rafforzare le sue basi repressive, applicabili ad un ampio spettro del tessuto
sociale, in un'ottica di ulteriore desertificazione del conflitto.
A partire dal decreto Caivano e da alcuni approfondimenti e racconti di
esperienze vissute, discuteremo dei protocolli di deradicalizzazione nelle
scuole e in città, del dominio della disciplina, delle dinamiche di potere e
della repressione poliziesca nelle scuole.