Venerdì 14 Novembre 2025
allo Spazio Libertario Sole e Baleno, Via Sobborgo Valzania 27, Cesena
Ore 19:30 – Cena Vegan
Ore 21:00 – CICLO Y PROCESO, prospettiva e progetto del movimento anarchico in
Cile.
Ne parleremo con un compagno cileno.
https://spazio-solebaleno.noblogs.org
Tag - Iniziative
Riceviamo e diffondiamo:
SOLIDARIETÀ PER ANAN YAEESH
Anan Yaeesh è un palestinese combattente della Seconda Intifada, prigioniero dal
gennaio 2024 dello Stato italiano. Si trova sotto processo per terrorismo
internazionale insieme ad Alì Irar e Mansour Doghmosh. Il procedimento è
promosso dalla DNAA, Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, un
organismo repressivo-carcerario messo in piedi all’inizio degli anni 90 e
continuamente perfezionato negli anni seguenti, che funziona non per particolari
capacità istruttorie, ma attraverso la figura del “collaboratore di giustizia”.
Nel caso di Anan (che, dopo aver trascorso un anno e mezzo nella sezione ad alta
sorveglianza del carcere di Terni, è stato trasferito a centinaia di km, a Melfi
-PZ-), pretenderebbe da parte sua un pentimento e un’abiura della sua identità
di partigiano.
Nel contesto di guerra, lo Stato ha la necessità di un consenso totale della
società, colpendo le componenti che non si piegano attraverso vari strumenti
repressivi, uno dei quali è l’Antimafia.
Ora che la mobilitazione per la Resistenza palestinese è diventata un fenomeno
di massa le udienze contro Anan, Alì e Mansour sono state rallentate per tentare
di smorzare la potenza della nostra protesta.
MANTENIAMO VIVA LA NOSTRA SOLIDARIETÀ VERSO ANAN! FACCIAMO SENTIRE IL PESO DELLA
NOSTRA PROTESTA, MANIFESTANDO DAVANTI AL TRIBUNALE DI TRIESTE, SEDE DELLA
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA, IL 30 OTTOBRE 2025 DALLE ORE 10!
ASSEMBLEA NO LEONARDO
Riceviamo e diffondiamo:
“La NATO si riarma, la guerra si avvicina: resistere, resistere come in
Palestina”. È uno degli slogan gridati nelle piazze che meglio sintetizza, in
poche parole, il quadro generale dei vari fronti di guerra, compreso quello
interno. Il “fronte ucraino” è lungi dal venire risolto come da promessa
elettorale, ma appare in continua escalation fra provocazioni, nuove forniture
di missili a lungo raggio ed esercitazioni militari in Europa orientale sempre
più “realistiche”. Il governo genocida dell’entità sionista, col contributo
nordamericano e la benedizione di tutti i blocchi capitalistici – dalla Russia
al G7 passando per i regimi arabi – pone alla resistenza palestinese il suo più
feroce ultimatum: la resa, il disarmo e il ritorno al protettorato coloniale
(anche con accenti surreali, come l’incoronazione di Tony Blair come viceré di
Gaza), oppure lo sterminio. Nel fronte interno la borghesia cala l’elmetto e lo
Stato si presenta sempre più letteralmente come suo braccio armato: dopo il
decreto sicurezza (ex ddl 1660), arriva la proposta di Salvini di equiparare
penalmente l’antisionismo all’antisemitismo, si minacciano nuove leggi
anti-scioperi e anti-manifestazioni, continua lo stillicidio di operazioni
repressive. È il programma politico-militare di una società in mobilitazione
bellica permanente che serra i ranghi e non può più tollerare alcuna forma di
dissenso.
In questo quadro, sembra risvegliarsi qualcosa nella coscienza della nostra
classe. Gli scioperi di settembre e ottobre in Italia, i blocchi dei porti e
delle infrastrutture logistiche, il montare della diserzione nel fronte
russo-ucraino (solo in Ucraina si è raggiunta la cifra di 17mila nuovi processi
per diserzione ogni mese!), la resistenza armata del popolo palestinese, che non
ha amici tra le grandi potenze e che riesce ad opporsi a una delle più terribili
e avanzate macchine belliche presenti sulla Terra, sono fenomeni diversi, ma che
indicano come la variante umana e di classe è ancora determinante.
Dal nostro lato dei molteplici fronti, lottiamo per la disfatta del nostro
campo: per la sconfitta della NATO, per la distruzione del sionismo.
Trasformiamo la guerra dei padroni in guerra contro i padroni!
VITERBO 9 NOVEMBRE 2025
Ore 10,30 – Assemblea pubblica di “Sabotiamo la guerra”. Bilancio di lotta di
metà autunno e discussione sul connubio guerra-repressione.
Dal pomeriggio – discutiamo la proposta di costruire una manifestazione contro
la guerra, repressione e il 41-bis come carcere di guerra, in occasione del
possibile rinnovo di questo regime di tortura ad Alfredo Cospito.
presso Officina Dinamo
via del suffragio 18 Viterbo
Riceviamo e diffondiamo:
SABATO 25 OTTOBRE 2025 dalle 15.30
PORDENONE Piazza Cavour
PRESIDIO CONTRO
ARSENALE BIOYARDS e ZERO FARM
ARSENALE BIOYARDS è un’azienda di biomanifacturing con sede a
Pordenone che utilizza bio-molecole per produrre materiali
commercialmente rilevanti attraverso la modificazione genetica di
sangue, alghe, funghi, microbi e batteri, la fermentazione mirata e l’uso
dell’Intelligenza Artificiale.
Questa start up dichiara di voler rivoluzionare l’intero comparto manifatturiero
italiano con la produzione di medicinali, alimenti sintetici, bevande e polimeri
di
vario tipo. Tutta questa arroganza ovviamente è sostenuta da grandi fondi e
multinazionali, che si ripromettono, tramite la fondazione di industrie hi-tech,
la diffusione di questi prodotti sui mercati internazionali.
Non è un caso in questo periodo, di mobilitazione bellica mondiale, che
queste metodologie produttive di generi di prima necessità vengano
estese a livello industriale.
Non è certo un’altra casualità che a dividere il capannone con l’Arsenale
Bioyards sia ZERO FARMS, azienda che da qualche anno produce nello stesso
sito orticole con il metodo aeroponico che non prevede né terreno né luce
solare!
La distruzione da parte dell’esercito israeliano della Banca del seme di
Hebron in Palestina, avvenuta il 31 luglio scorso, è un esempio estremo ma
rappresentativo di una tendenza che, in tutto il mondo, va verso il progressivo
annientamento dei metodi di produzione alimentare tradizionali e
l’indipendenza dei contadini e delle relative comunità di riferimento.
Contestare e opporci al progetto di Arsenale Bioyards e
Zero Farm è una forma di resistenza contro la guerra al
vivente dichiarata dal complesso scientifico-militare-
industriale
Coordinamento NO OGM
Riceviamo e diffondiamo
Riceviamo e diffondiamo
IMBRICCHIAMOCI 26^ Edizione.
Sabato 25 – Domenica 26 ottobre 2025
Ritrovo ore 10 Stazione di Genova Voltri . Ritorno Domenica in tardo pomeriggio.
Info tecniche: porta gavetta, posate, borraccia, materassino, abbigliamento
adeguato al periodo, scarpe tecniche, k-way. Pernottamento in rifugio, Cibo
autogestito da condividere: 1 colazione e 2 pranzi, una cena in cui noi
forniremo il primo (la Zuppa). L’escursione è nei Parchi naturali del Beigua e
delle Capanne di Marcarolo.
Chi partecipa è invitato a comunicare la sua presenza per motivi organizzativi e
per predisporre eventuali tende nel caso in cui il numero di partecipanti sia
superiore alla capienza del rifugio. Scrivere e-mail a
fuoricontrollo@inventati.org (NB non fare rispondi alla mailing list!) oppure
contattaci via telefono (sapete chi siamo…)
° UNA QUESTIONE DI CIVILTÀ
In un mondo dominato dalla tecnica, aiutata e aiutante, dell’apparato statale e
dell’economia capitalista i margini di libertà degli individui sono ormai
ridotti all’osso. Anni di addomesticamento hanno provocato stanchezza,
rassegnazione e assoggettamento a questo sistema tanto da accettare passivamente
guerre e condizioni di vita indegne senza neanche il pensare di ribellarsi a
tutto ciò.
A nostro modo di vedere le attuali condizioni vengono da lontano ossia da quando
sulla Terra sono comparse le prime civiltà e con esse guerre, proprietà privata,
economia, religione e sviluppo tecnologico.
Solo affondando la civiltà si potrà forse uscire da questo vicolo cieco che ci
sta portando inesorabilmente verso un baratro materiale e morale di cui ancora
non vediamo il fondo.
Proviamoci, con le inevitabili contraddizioni, a cambiare il nostro paradigma di
visione del mondo e di relazione con esso.
Due giorni sui monti…
SOLIDARIETÀ A TUTTI I COMPAGNI PRIGIONIERI!
Riceviamo e diffondiamo, qui sotto la locandina in pdf:
Mercoledì 22 ottobre 2025