Riceviamo e diffondiamo:
Scarica la locandina in pdf: 50 anni del circolo culturale anarchico
50 anni del Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi” di Carrara
(1975–2025)
50 ANNI DEL CIRCOLO CULTURALE ANARCHICO “GOGLIARDO FIASCHI” (1975 – 2025)
Venerdì 25 luglio
presso “La Pala”, in via Emilia 32, località Castelpoggio (Carrara).
Ore 18:00 – Presentazione della ristampa del libro Fòc al fòc! Goliardo Fiaschi:
una vita per l’anarchia, edito dal Circolo Culturale Anarchico.
Ore 20:00 – Cena.
Ore 21:30 – Concerto dei Tower Harratz (RevengePunk da Bristol, UK).
Martedì 29 luglio
al Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi”, in via Ulivi 8/B, Carrara.
Ore 18:00 – Aperitivo a sostegno delle attività del circolo. In occasione dei
cinquant’anni di apertura, brindiamo al regicidio di Umberto I da parte di
Gaetano Bresci (29 luglio 1900).
Per contatti scriveteci al nuovo indirizzo e-mail del Circolo Culturale
Anarchico: circolofiaschi@canaglie.org
Tag - Iniziative
Riceviamo e diffondiamo:
Venerdì 18 luglio h 20.30
Spazio autogestito
via de Rubeis 43 UDINE
presentazione dell’opuscolo
Altro che eccellenza…
a proposito della fabbrica di droni armati di Ronchi dei Legionari (Gorizia)
Leonardo, colosso italiano della difesa, ha recentemente stretto un accordo per
una joint-venture con l’equivalente turca Baykar per produrre, nell’immediato,
nello stabilimento di Ronchi, droni-caccia per la marina militare turca. A
quest’ultimo colpo di scena si affiancano le tradizionali produzioni militari
della famiglia Falco e Mirach.
Questa fabbrica NON è un’eccellenza locale come ci viene spacciata, ma una
realtà dove si progettano e realizzano dispositivi, macchine e algoritmi che
servono a ucciderci uno con l’altro, che sanno di morte.
Leonardo È stato italiano e per chi come noi crede che lo stato difende gli
interessi di chi ci sfrutta, avvelena, affama, questa fabbrica deve essere
fermata.
Di fronte alle stragi immani che funestano l’umanità, moltiplichiamo i blocchi,
gli scioperi, le occupazioni! Non restiamo complici di questi progetti di
potere!
Assemblea No Leonardo
INIZIATIVA DI MOBILITAZIONE IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 13 SETTEMBRE
A RONCHI DEI LEGIONARI CONTRO LA LEONARDO
Riceviamo e diffondiamo
Riceviamo e diffondiamo:
Scarica le locandine in pdf:
ManifPolizzi 26 luglio giallo-1 ManifPolizzi 26 luglio BN
Ha senso oggi, con un piede dentro la terza guerra mondiale, una iniziativa
specifica contro il carcere? C’è ancora tempo per tenere insieme l’attenzione
alle condizioni di chi è rinchiuso/a con il pensiero agli occhi affamati dei
bambini di Gaza?
Pensiamo di sì, per diverse e importanti ragioni. Perché lo sciopero della fame
di Alfredo Cospito, Paolo Todde e di molte/i altre/i, sono gesti individuali che
richiamano la resistenza di un intero popolo posto al 41 bis dallo stato
sionista. Perché rompere l’aura di sacralità dell’Antimafia in Sicilia, parlando
di DNAA, è un colpo al più potente apparato ideologico/morale e militare di
spoliazione, controllo e repressione della “nostra” storia nazionale. Perché non
disperdere la memoria delle lotte di oggi e di chi ci ha preceduto è parte della
nostra liberazione. Perché rimpinguare le casse anti-repressione significa
continuare a tessere solidarietà rivoluzionaria.
————
La DNAA ( Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo) è il fiore
all’occhiello del sistema repressivo dello Stato italiano. Nata nel 1992 come
Direzione Nazionale Antimafia, dal 2015 inizia ad occuparsi anche di reati
riguardanti il terrorismo aggiungendo una “A” al proprio nome.
La riunificazione dei fenomeni mafioso e terroristico sotto uno stesso corpo
repressivo rende evidenti le commistioni e gli sconfinamenti nella costruzione
di queste figure simbolico-spettacolari da parte dello Stato. Mafia e terrorismo
sono infatti sempre più “idee senza parole”, contenitori astratti utili a
terrorizzare la popolazione, ad ergere lo Stato e i suoi servi a protettori dal
Male assoluto e a mantenere in piedi uffici e cariche per magistrati che
costruiscono le proprie carriere sulla pelle di sfruttate e oppressi.
La nascita della DNA nel 1992 aveva provocato molte perplessità anche in alcuni
giuristi e osservatori democratici, ma dopo gli attentati di Capaci e di via
D’Amelio, approfittando del panico morale da essi generati, lo Stato italiano
aveva ormai le risorse simboliche per rendere intoccabile la sua nuova
superprocura e per dar vita a quella barbarie che risponde al nome di 41bis(
ordinamento che è figlio dell’articolo 70 del codice penitenziario e che nel
2002 è stato esteso anche ai reati di terrorismo). La posizione geografica e
psicogeografica di frontiera fra Europa e Africa della Sicilia permette di
mobilitare tutto l’armamentario spettacolare che può trattare un fenomeno
strutturalmente funzionale al dominio di merce e autorità, come un male estremo
a cui lo Stato non può che opporre l’estremo rimedio della violenza e della
tortura. Criticare l’operato delle procure antimafia diventa impossibile e le
varie inchieste messe in piedi da queste rendono sempre più larghe le maglie di
regimi detentivi come Alta Sicurezza e 41bis. Si è quindi venuta a creare una
retorica che squalifica come mostruoso chiunque non accetti la sacralità delle
Leggi dello Stato e rifiuti l’identificazione di giusto e legale.
Per quanto riguarda il terrorismo crediamo sia utile partire dall’articolo
270sexies del codice penale. Tale articolo, infatti, definisce “condotte con
finalità di terrorismo” tutti quegli atti che “costringono i poteri pubblici o
un’organizzazione internazionale a compiere o ad astenersi dal compiere un
qualsiasi atto”, estendendo tale categoria a chiunque non si limiti alla
protesta legale e democratica e dunque completamente gestibile e riassorbibile
da Stato e padroni.
Con la nascita della DNAA, lo Stato può utilizzare facilmente la legittimità
simbolica e le capacità investigative accumulate contro chiunque non accetti i
progetti del potere, comprendere ciò si fa sempre più necessario e fondamentale
per rispondere al salto di qualità introdotto dalla controparte nel campo della
repressione. A maggior ragione adesso che, con gli scenari di guerra che si
profilano all’orizzonte, le fila dei nemici interni si vanno ingrossando sempre
più.
Ma, come ogni spettacolo, anche l’antimafia e l’antiterrorismo non sono qualcosa
di inscalfibile: lo sciopero della fame del compagno anarchico Alfredo Cospito
sottoposto al regime del 41bis e le azioni diurne e notturne che si sono
sviluppate in Italia e nel mondo in sua solidarietà hanno aperto una breccia che
non potrà essere richiusa facilmente. La lotta può dissacrare la religione della
legalità e dissolvere la cortina fumogena eretta a difesa dello Stato.
Di questo vorremmo parlare a partire dall’opuscolo Ruolo e strategie repressive
della DNAA con la presenza di alcuni/e curatori/trici della cassa di solidarietà
La Lima il 26 luglio alle 15:30 ad Alavò in via Duca Lancia di Brolo, Polizzi
Generosa (PA)
Riceviamo e diffondiamo:
Giovedì 10 luglio dalle ore 16 (fino alle 19 circa) a BOLZANO
Presidio contro Iveco DV e Leonardo, complici di guerre e genocidi
Contro la corsa al riarmo europeo. Denunciamo le complicità italiane nel
genocidio del popolo palestinese
TOGLIAMO LE FABBRICHE ALLA GUERRA
IVECO DV E LEONARDO COMPLICI DI GUERRE E GENOCIDI
Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi
Friedrich Merz, Cancelliere federale della Germania
Il genocidio del popolo palestinese continua grazie alle armi dell’apparato
militare industriale di Stati Uniti e Unione Europea, ma soprattutto grazie alla
scorta mediatica che distorce la realtà, giustifica e legittima ogni orrore, se
compiuto per difendere gli interessi delle élite occidentali al potere. Da oltre
21 mesi nessuna violenza è risparmiata a Gaza, ormai un campo di sterminio in
cui l’uso della fame come arma non può essere compreso se non come parte del più
grande esperimento di ingegneria sociale violenta condotto su un intero popolo,
attraverso fasi precise e pianificate. In questo scenario, che ricorda il film
distopico Hunger Games, la distribuzione degli aiuti è funzionale alle continue
stragi di civili palestinesi con l’IDF che spara sulla folla ammassata per
qualche chilo di farina. Anche la distruzione degli edifici è appaltata a
privati che, con l’appoggio di compagnie di sicurezza, si muovono lungo tutto la
Striscia incassando 1500 euro per ogni casa distrutta. Perfino il genocidio è
un’occasione per fare business.
In questo quadro l’aggressione sionista-statunitense all’Iran rientra nel
progetto colonialista di ridisegnare il Medio Oriente secondo i loro insaziabili
interessi, con i popoli dell’area sfruttati e definitivamente schiacciati sotto
il loro tallone di ferro. Un’aggressione imperialista che si aggiunge a quelle
contro il Libano, lo Yemen, la Siria e alla decennale pulizia etnica della
Cisgiordania occupata. Un attacco che, dopo qualche finto tentennamento di
fronte all´orrore assoluto di Gaza, ha visto un sostanziale riallineamento di
tutta la borghesia occidentale a difesa dell´alleato sionista, unita nel partito
unico degli affari e della guerra.
In Europa i venti di guerra soffiano sempre più forte. Dopo oltre tre anni di
guerra fra NATO e Russia in Ucraina, con il recente vertice a L’Aja Trump ha
raggiunto tutti i suoi obiettivi, ossia far pagare all’UE i costi delle
forniture belliche a Kiev, rilanciare il complesso militare industriale
statunitense e allo stesso tempo tenere la Russia impegnata in un conflitto
senza fine, mentre il Pentagono si prepara alla fase finale della guerra
mondiale a pezzi: l’attacco al suo vero rivale strategico, la Cina.
Come tutti i membri della NATO anche il Governo Meloni ha approvato l’impegno a
destinare il 5% del PIL alla spesa bellica entro il 2035. Un balzo mostruoso:
per l’Italia saranno 400 miliardi in più di oggi nell’arco di 10 anni, 40
miliardi in più l’anno. Una corsa al riarmo costruita su falsità colossali, come
la presunta minaccia di un’invasione russa, rafforzata dalle dichiarazioni di
Ursula von der Leyen con il programma Rearm Europe/Readiness 2030 che prevede
una spesa bellica europea di 800 miliardi di euro.
L’Italia è sempre più la retrovia di un fronte di guerra che va dall’Ucraina al
Medio Oriente fino al circolo polare Artico, dove da tempo le grandi potenze
stanno affilando i coltelli (da anni in Alto Adige si tengono esercitazioni
militari in montagna e nei laboratori del NOI Techpark per simulare la guerra in
ambiente artico). Per creare un clima funzionale al riarmo e imporre così ai
proletari le deprivazioni di un’economia di guerra, i Governi europei e
l´apparato propagandistico rilanciano notizie allarmistiche e pubblicano
editoriali in cui giornalisti prezzolati costruiscono nemici immaginari,
alimentano la paranoia, denunciano le carenze negli arsenali e nei sistemi di
difesa e quindi la necessitá di giustificare spese sempre più ingenti per
l´acquisto di armi, carriarmati, cacciabombardieri e missili. Oltre a sottrarre
enormi finanziamenti alla spesa per scuola, sanità e servizi sociali, questa
produzione dovrà essere “consumata”, altrimenti ingombrerà solo le caserme ed i
depositi di armi. Appare chiaro quindi che siamo in un piano inclinato in cui i
padroni ci stanno portando al macello, verso la guerra. Il dibattito sul
possibile ripristino della leva obbligatoria in Germania, come in Italia e altri
paesi europei, lo conferma. Anche il decreto sicurezza approvato dal Governo
Meloni si delinea come uno strumento di guerra preventiva sul fronte interno,
contro ogni possibile dissenso nei confronti di queste politiche guerrafondaie.
Chi invece gioisce per gli osceni profitti legati a guerre e genocidio del
popolo palestinese sono le industrie dell´apparato militare-industriale. I
cannoni delle corvette di Israele sono prodotti da Oto Melara, una società
controllata da Leonardo e che collabora con Iveco DV. I tentacoli del colosso
delle armi Leonardo sono sempre più estesi, anche in Alto Adige: dal 2023
possiede infatti il 10% della Start-up sudtirolese Flyingbasket mentre nel
maggio scorso ha presentato, insieme alla tedesca Rheinmetall (anche essa
complice del genocidio palestinese e perno del programma di riarmo europeo),
un’offerta per acquisire Iveco DV con cui già collaborano per la costruzione di
mezzi corazzati da destinare agli Eserciti europei.
Sabbia non olio negli ingranaggi della guerra e del genocidio! La guerra inizia
qui!
No al riarmo!
Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano
freepalestinebz@inventati.org – Telegram “Free Palestine BZ” – Instagram:
gazaiscalli
Riceviamo e diffondiamo:
Qui più dettagli sull’iniziativa e sulle
precedenti: https://antifascistecontroilpass.noblogs.org/
Qui il testo di presentazione dell’Assemblea no green pass di Roma: 6 luglio
2025 Palestina vero volto smart city
Riceviamo e diffondiamo
Scarica la locandina di chiamata in italiano: IMG_3059 e in arabo:
Opera_senza_titolo
Riceviamo e diffondiamo
Riceviamo e diffondiamo
Scarica la locandina: Pannone2025
Riceviamo e diffondiamo:
Scarica la chiamata: chiamata corteo Bancali