Riceviamo e diffondiamo:
Domenica 8 giugno ore 16:
Discussione pubblica di presentazione del corteo contro gli OGM di Parma: nel
quasi totale silenzio generale sono partite le sperimentazioni in campo aperto
in Italia degli OGM di nuova generazione anche chiamati TEA (Tecniche di
Evoluzione Assistita). Cosa rimane delle lotte contro gli OGM avvenute tempo
addietro? Da dove ripartire? Con l’idea di condividere un ragionamento sulla
agricoltura 4.0, le vecchie e nuove nocività e come si ripercuotono sulle nostre
vite e sui territori da noi abitati ed in vista del corteo del 14 giugno a
Parma, centro di una delle sperimentazioni di OGM in campo, ci vediamo in piazza
a Pisa per parlarne insieme!
Tag - Iniziative
Riceviamo e diffondiamo:
PRESIDIO AL TRIBUNALE PER LA SENTENZA DEL PROCESSO PER IL CORTEO DELL’11
FEBBRAIO CONTRO IL 41 BIS
Martedì 10 giugno ci sarà la sentenza del processo per il corteo dell’11
febbraio. Le richieste di pena per imputati e imputate vanno dai 6 mesi a 6
anni, con le accuse di resistenza aggravata (anche in concorso morale),
travisamento, lancio di oggetti e concorso morale in danneggiamento.
Per un anno lo sciopero della fame di Alfredo Cospito contro il 41 bis e
l’ergastolo ostativo ha dato luogo a centinaia di iniziative e mobilitazioni e
quel corteo è avvenuto contestualmente al ricovero in ospedale di Alfredo. La
determinazione e la forza di chi per mesi ha lottato contro il 41 bis ora è
sotto processo, qua come altrove, con richieste di pena allucinanti, nel
tentativo di reprimere la forza che quelle mobilitazioni hanno espresso.
Martedì abbiamo deciso di trovarci alle h.11 in presidio davanti al tribunale di
Milano (ingresso di corso Porta Vittoria), in solidarietà ai nostri compagni e
compagne!
Per un mondo senza galere
Libertà per tutti/e!
Riceviamo e diffondiamo:
Qui la chiamata in pdf: Volantino Parma con testo Retro
Riceviamo e diffondiamo:
Arriva anche a Busto Arsizio l’iniziativa già svolta a Bologna, Ravenna, Cesena
e Mantova:
https://antifascistecontroilpass.noblogs.org/palestina-e-smart-city-a-busto-arsizio/
[1]
Mentre qui da noi ci presentano le smart city come oasi di progresso, sicurezza
e sostenibilità, in Palestina il loro vero volto si manifesta nella vita di
tutti i giorni: controllo sociale e militarizzazione sono le parole d’ordine che
si celano dietro questi progetti che stanno tentando in ogni modo di esportare
anche qui da noi.
Sì perché, a differenza di quanto qualcuno possa pensare, l’utilizzo delle
telecamere con tecnologia avanzata non è finalizzato alla nostra sicurezza, ma
al totale controllo H24 su ognuno di noi.
Incontro pubblico per fare collettivamente il punto sul progetto smart city a
Busto Arsizio: installazione delle telecamere con intelligenza artificiale,
delle antenne 5g e cosiddetta riqualificazione di alcune aree in città “.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi
realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana.
Interventi da Bologna, Milano e da esponenti della comunità palestinese in
Italia.
L’appuntamento è fissato per il 7 giugno alle ore 15,30, presso PIME, via Lega
Lombarda 20, a Busto Arsizio.
Riceviamo e diffondiamo:
BOLZANO – 2 GIUGNO H 9 PIAZZA DOMENICANI
MANIFESTAZIONE CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE
UNA REPUBBLICA AFFONDATA SULLA GUERRA
UN GOVERNO COMPLICE DI UN GENOCIDIO
Il 20 maggio Israele ha iniziato l’operazione militare “Carri di Gedeone” ossia
la soluzione finale della questione palestinese. L’obiettivo dichiarato
pubblicamente dal terrorista di Stato Netanyahu è quello di occupare in maniera
permanente la Striscia di Gaza e costringere i palestinesi a lasciare la propria
terra, resa inadatta alla vita dopo 20 mesi di bombardamenti quotidiani che
hanno sterminato i palestinesi e devastato tutte le infrastrutture civili e il
sistema sanitario. Da oltre due mesi a Gaza non entrano cibo e medicine,
numerosi bambini e anziani sono morti di fame o per le conseguenze della
malnutrizione. Innumerevoli sono i palestinesi morti per mancanza di cure e
medicine. La salute psichica dei gazawi é compromessa. Nei lager israeliani
decine di migliaia di prigionieri palestinesi sono vittime di torture
terrificanti, spesso fino alla morte. Sono oltre 70.000 i palestinesi sterminati
dai sionisti, fra di essi almeno 20.000 bambini, una cifra che delinea come
quello a Gaza sia un infanticidio di massa senza precedenti.
Come ha scritto Yousef Hamdouna, il genocidio di Gaza rappresenta un momento
cruciale di trasformazione nell’approccio alla questione dei popoli sottoposti a
occupazione. L’obiettivo di Israele è disgregare la società palestinese,
ricostruendola secondo le proprie condizioni. L’uso della fame come arma non può
essere compreso se non come parte del più grande esperimento di ingegneria
sociale violenta condotto su un intero popolo, attuato attraverso fasi precise e
pianificate. In questo quadro la fame non è solo uno strumento di sottomissione,
ma un mezzo con cui Israele intende riscrivere la struttura psicologica e
sociale della società palestinese spostandone le priorità: dal pensiero rivolto
alla liberazione collettiva al pensiero rivolto alla sopravvivenza individuale a
qualunque costo: un corpo senza anima, disposto ad accettare di sopravvivere
senza alcuna prospettiva politica e senza diritti.
Mentre il Genocidio del popolo palestinese procede in un bagno di sangue
quotidiano, un sondaggio condotto dalla Pennsylvania State University rileva
come il 47% degli israeliani approvi lo sterminio dei palestinesi mentre l´82%
appoggia la loro deportazione. Il primo genocidio automatizzato e in diretta
televisiva della storia é normalizzato democraticamente al punto che in Israele
é diventato un argomento di discussione parlamentare. Ci sono infatti ministri
che organizzano convegni per la colonizzazione di Gaza mentre altri deputati
affermano, senza troppi problemi, la necessitá di sterminare i bambini
palestinesi. Ma tale barbarie non sarebbe stata possibile senza la costante
disumanizzazione del popolo palestinese e della sua Resistenza operata dai
principali media occidentali, i quali hanno rilanciato le menzogne della
propaganda israeliana distorcendo la realtá, rovesciando le responsabilitá,
violentando il linguaggio.
Questo orrore è reso possibile dall´appoggio politico, economico e militare
fornito dagli Stati Uniti e dall´Unione Europea. Anche il Governo italiano e il
suo apparato militare-industriale é complice di questo genocidio. I piloti dei
cacciabombardieri israeliani si sono addestrati anche in Italia nel corso di
esercitazioni compiute con l´Aeronautica italiana. I cannoni da 76 mm delle
corvette con cui Israele bombarda Gaza dal mare sono forniti da Oto Melara, del
gruppo Leonardo, la stessa multinazionale che ha acquistato il 10% della
Start-up altoatesina Flying Basket, i cui droni sono in uso anche presso la
173ma Airborne Brigade dell´Esercito degli Stati Uniti, di stanza a Vicenza.
Dopo oltre 3 anni di guerra fra NATO e Russia sul suolo ucraino e 20 mesi di
genocidio a Gaza, é sempre piú evidente che siamo entrati in una fase di scontro
fra le principali potenze per l´egemonia e la spartizione/saccheggio di risorse.
In questo quadro il piano ReArm Europe/Readiness 2030 varato lo scorso marzo
dalla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, col quale si
intendono mobilitare 800 miliardi di euro per la difesa (che verranno tolti a
sanitá, istruzione pubblica, servizi), costituisce un salto di qualità senza
precedenti negli ultimi decenni nella corsa al riarmo. Un´economia sempre piú di
guerra in cui aziende dell´apparato militare industriale come Leonardo,
Rheinmetall e Iveco Defence Vehicles stanno maturando profitti osceni.
Questa corsa al riarmo sta producendo effetti devastanti sulle vite dei
proletari ai quattro angoli del pianeta: centinaia di migliaia morti sui teatri
di guerra e di genocidio, peggioramento delle condizioni di lavoro, salariali e
di esistenza in tutto l’occidente a causa dei tagli alla spesa sociale e
all’attacco frontale ai diritti e alle agibilità delle lotte e del dissenso
sindacale e sociale. In tal senso il DL sicurezza da stato di polizia varato dal
Governo Meloni rappresenta un attacco preventivo senza precedenti alla classe
lavoratrice.
Sabbia e non olio negli ingranaggi della guerra e del Genocidio! Non un soldo
non un uomo per le loro guerre!
FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!
NO AL RIARMO! NO AL DECRETO SICUREZZA!
Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano
freepalestinebz@inventati.org – Telegram “Free Palestine BZ”
Riceviamo e diffondiamo
Riceviamo e diffondiamo:
SABATO 31 MAGGIO 2025
FOLIGNO – CIRCOLO ANARCHICO “LA FAGLIA”
Via Monte Bianco 23
Ore 17 – Esportare il 41 bis, dall’Italia al Cile.
Presentazione dell’edizione italiana di “Alcuni scritti su Kamina Libre,
identità irriducibili di una lotta anti-carceraria”. Ne parliamo con una
compagna che ne ha curato l’edizione.
Da oltre un anno, nel nuovo Cile democratico di Boric è in corso un dibattito
sull’opportunità di implementare il regime del 41-bis, nel contesto più ampio di
una riforma della gendarmeria e del regime penitenziario. Secondo il procuratore
nazionale cileno Angél Valencia “È importante guardare all’esperienza italiana”
(cit. la nota introduttiva all’edizione italiana).
AGGIORNAMENTO DAL CILE:
collegamento con i compagni per l’annullamento della giustizia militare di
Pinochet a Marcelo Villarroel
Ore 20 – Cena
A seguire – Cento lettere per Alfredo Cospito!
Benefit epistolare contro il 41 bis. Non portare soldi, ma francobolli, bolli ed
etichette per le spedizioni in posta1 , moduli per le raccomandate e i
telegrammi, cartoline, buste, fogli (obbiettivo simbolico arrivare a cento
lettere, individuali e collettive). La posta tracciabile verrà segnalata per
fare ricorsi contro il carcere in caso di censura.
Riceviamo e diffondiamo:
Lunedì 2 giugno 2025 – Località Pratorotondo, quota 1098 metri – Parco Naturale
del Monte Beigua
Iniziativa di controinformazione:
Presentazione del libro “Il rimosso della miniera. La nuova febbre dell’oro
nell’Europa in guerra”
A cura del collettivo Escombrera
Dalle ore 11.30 Pranzo bellavita (porta quello che vorresti trovare)
Alle ore 15 Presentazione del libro con discussione a seguire
NB L’iniziativa si terrà anche in caso di condizioni meteo avverse, in luogo
riparato.
All’interno del Parco del Beigua, esiste un’enorme giacimento di titanio, si
trova a Piampaludo, in provincia di Savona tra Urbe e Sassello, secondo le stime
tecniche può contenere almeno 9 milioni di tonnellate di ossidi di titanio sotto
forma di rutilo TiO2.
A ridosso di Genova in una vasta area che comprende i comuni di Sestri Levante,
Né, Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese, esistono altri rilevanti
giacimenti con diversi elementi chimici nel mirino delle multinazionali
dell’estrazione mineraria, tra cui oro, argento, rame, zinco, manganese, rutilo,
alluminio e titanio.
L’Unione Europea già nel 2019 pubblicò il documento programmatico “European
Critical Raw Materials Act” definito come base per costruire la capacità
dell’Unione Europea nel “trattare” materie prime strategiche e rinforzare il
mercato internazionale. Ciò significa che l’organizzazione per la fase di
estrazione è già avanzata all’interno del territorio europeo tutto.
Le aree con giacimenti minerari sono pertanto sotto costante e imminente
minaccia…
Il Piano ReArm Europe approvato nel marzo scorso è una minaccia (o una
certezza…) sulle vite di milioni di individui e sull’integrità ambientale della
nostra terra.
Di seguito un breve estratto da fonti “nemiche” ma bene informate sulle
correlazioni tra industria mineraria, produzione di armi e “risorse
strategiche”:
«Gli elementi delle terre rare, considerati risorse strategiche, sono utilizzati
nella produzione di beni di consumo (display a cristalli liquidi, diodi a
emissione di luce e telefoni cellulari), nell’industria e nell’industria
energetica.
Lo sviluppo della tecnologia militare e le nuove applicazioni di difesa hanno
rafforzato a loro volta la domanda di elementi delle terre rare, per la
produzione dei motori dei caccia, cacciatorpediniere e incrociatori equipaggiati
con sistema Aegis, strumenti di difesa antimissilistica, satelliti, munizioni,
sistemi di comunicazione e molto altro.
Un esempio emblematico del grande utilizzo delle terre rare nell’industria della
difesa è rappresentato dal caccia F-35 che richiede circa 415 Kg di questi
elementi». (difesa on line)
Unire i punti (capitalismo e brama di profitto, venti di guerra, istituzioni
politiche a servizio, materie prime di grande valore economico nel sottosuolo,
industria mineraria, condizionamento mediatico massiccio che fomenta paranoia
bellicista e “sviluppo”) per comprendere l’entità dei rischi…
CONTRO LE MINIERE, LA GUERRA e IL MILITARISMO!
Il Grimaldello – Genova
fuoricontrollo – Savona
Per info: fuoricontrollo@inventati.org
Riceviamo e diffondiamo
Riceviamo e diffondiamo:
“In vista dell’inizio del processo per il corteo del 4 marzo 2023 a Torino in
solidarietà al compagno Alfredo Cospito contro l’ergastolo e il 41 bis, tre
iniziative solidali tra Cuneo, Asti e Torino”
Qui la locandina in pdf: definitiva pdf