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Pisa, 8 giugno: Discussione sui nuovi OGM e presentazione del corteo di Parma
Riceviamo e diffondiamo: Domenica 8 giugno ore 16: Discussione pubblica di presentazione del corteo contro gli OGM di Parma: nel quasi totale silenzio generale sono partite le sperimentazioni in campo aperto in Italia degli OGM di nuova generazione anche chiamati TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita). Cosa rimane delle lotte contro gli OGM avvenute tempo addietro? Da dove ripartire? Con l’idea di condividere un ragionamento sulla agricoltura 4.0, le vecchie e nuove nocività e come si ripercuotono sulle nostre vite e sui territori da noi abitati ed in vista del corteo del 14 giugno a Parma, centro di una delle sperimentazioni di OGM in campo, ci vediamo in piazza a Pisa per parlarne insieme!
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Milano, 10 giugno: Presidio al tribunale in solidarietà ai processati per la manifestazione dell’11 febbraio 2023
Riceviamo e diffondiamo: PRESIDIO AL TRIBUNALE PER LA SENTENZA DEL PROCESSO PER IL CORTEO DELL’11 FEBBRAIO CONTRO IL 41 BIS Martedì 10 giugno ci sarà la sentenza del processo per il corteo dell’11 febbraio. Le richieste di pena per imputati e imputate vanno dai 6 mesi a 6 anni, con le accuse di resistenza aggravata (anche in concorso morale), travisamento, lancio di oggetti e concorso morale in danneggiamento. Per un anno lo sciopero della fame di Alfredo Cospito contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo ha dato luogo a centinaia di iniziative e mobilitazioni e quel corteo è avvenuto contestualmente al ricovero in ospedale di Alfredo. La determinazione e la forza di chi per mesi ha lottato contro il 41 bis ora è sotto processo, qua come altrove, con richieste di pena allucinanti, nel tentativo di reprimere la forza che quelle mobilitazioni hanno espresso. Martedì abbiamo deciso di trovarci alle h.11 in presidio davanti al tribunale di Milano (ingresso di corso Porta Vittoria), in solidarietà ai nostri compagni e compagne! Per un mondo senza galere Libertà per tutti/e!
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Stato di emergenza
Busto Arsizio (Va), 7 giugno: Il vero volto della Smart City
Riceviamo e diffondiamo: Arriva anche a Busto Arsizio l’iniziativa già svolta a Bologna, Ravenna, Cesena e Mantova: https://antifascistecontroilpass.noblogs.org/palestina-e-smart-city-a-busto-arsizio/ [1] Mentre qui da noi ci presentano le smart city come oasi di progresso, sicurezza e sostenibilità, in Palestina il loro vero volto si manifesta nella vita di tutti i giorni: controllo sociale e militarizzazione sono le parole d’ordine che si celano dietro questi progetti che stanno tentando in ogni modo di esportare anche qui da noi. Sì perché, a differenza di quanto qualcuno possa pensare, l’utilizzo delle telecamere con tecnologia avanzata non è finalizzato alla nostra sicurezza, ma al totale controllo H24 su ognuno di noi. Incontro pubblico per fare collettivamente il punto sul progetto smart city a Busto Arsizio: installazione delle telecamere con intelligenza artificiale, delle antenne 5g e cosiddetta riqualificazione di alcune aree in città “. Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana. Interventi da Bologna, Milano e da esponenti della comunità palestinese in Italia. L’appuntamento è fissato per il 7 giugno alle ore 15,30, presso PIME,  via Lega Lombarda 20, a Busto Arsizio.
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Una repubblica affondata sulla guerra, un governo complice di un genocidio. Manifestazione a Bolzano il 2 giugno
Riceviamo e diffondiamo: BOLZANO – 2 GIUGNO H 9 PIAZZA DOMENICANI MANIFESTAZIONE CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE   UNA REPUBBLICA AFFONDATA SULLA GUERRA   UN GOVERNO COMPLICE DI UN GENOCIDIO   Il 20 maggio Israele ha iniziato l’operazione militare “Carri di Gedeone” ossia la soluzione finale della questione palestinese. L’obiettivo dichiarato pubblicamente dal terrorista di Stato Netanyahu è quello di occupare in maniera permanente la Striscia di Gaza e costringere i palestinesi a lasciare la propria terra, resa inadatta alla vita dopo 20 mesi di bombardamenti quotidiani che hanno sterminato i palestinesi e devastato tutte le infrastrutture civili e il sistema sanitario. Da oltre due mesi a Gaza non entrano cibo e medicine, numerosi bambini e anziani sono morti di fame o per le conseguenze della malnutrizione. Innumerevoli sono i palestinesi morti per mancanza di cure e medicine. La salute psichica dei gazawi é compromessa. Nei lager israeliani decine di migliaia di prigionieri palestinesi sono vittime di torture terrificanti, spesso fino alla morte. Sono oltre 70.000 i palestinesi sterminati dai sionisti, fra di essi almeno 20.000 bambini, una cifra che delinea come quello a Gaza sia un infanticidio di massa senza precedenti.   Come ha scritto Yousef Hamdouna, il genocidio di Gaza rappresenta un momento cruciale di trasformazione nell’approccio alla questione dei popoli sottoposti a occupazione. L’obiettivo di Israele è disgregare la società palestinese, ricostruendola secondo le proprie condizioni. L’uso della fame come arma non può essere compreso se non come parte del più grande esperimento di ingegneria sociale violenta condotto su un intero popolo, attuato attraverso fasi precise e pianificate. In questo quadro la fame non è solo uno strumento di sottomissione, ma un mezzo con cui Israele intende riscrivere la struttura psicologica e sociale della società palestinese spostandone le priorità: dal pensiero rivolto alla liberazione collettiva al pensiero rivolto alla sopravvivenza individuale a qualunque costo: un corpo senza anima, disposto ad accettare di sopravvivere senza alcuna prospettiva politica e senza diritti.   Mentre il Genocidio del popolo palestinese procede in un bagno di sangue quotidiano, un sondaggio condotto dalla Pennsylvania State University rileva come il 47% degli israeliani approvi lo sterminio dei palestinesi mentre l´82% appoggia la loro deportazione. Il primo genocidio automatizzato e in diretta televisiva della storia é normalizzato democraticamente al punto che in Israele é diventato un argomento di discussione parlamentare. Ci sono infatti ministri che organizzano convegni per la colonizzazione di Gaza mentre altri deputati affermano, senza troppi problemi, la necessitá di sterminare i bambini palestinesi. Ma tale barbarie non sarebbe stata possibile senza la costante disumanizzazione del popolo palestinese e della sua Resistenza operata dai principali media occidentali, i quali hanno rilanciato le menzogne della propaganda israeliana distorcendo la realtá, rovesciando le responsabilitá, violentando il linguaggio.   Questo orrore è reso possibile dall´appoggio politico, economico e militare fornito dagli Stati Uniti e dall´Unione Europea. Anche il Governo italiano e il suo apparato militare-industriale é complice di questo genocidio. I piloti dei cacciabombardieri israeliani si sono addestrati anche in Italia nel corso di esercitazioni compiute con l´Aeronautica italiana. I cannoni da 76 mm delle corvette con cui Israele bombarda Gaza dal mare sono forniti da Oto Melara, del gruppo Leonardo, la stessa multinazionale che ha acquistato il 10% della Start-up altoatesina Flying Basket, i cui droni sono in uso anche presso la 173ma Airborne Brigade dell´Esercito degli Stati Uniti, di stanza a Vicenza. Dopo oltre 3 anni di guerra fra NATO e Russia sul suolo ucraino e 20 mesi di genocidio a Gaza, é sempre piú evidente che siamo entrati in una fase di scontro fra le principali potenze per l´egemonia e la spartizione/saccheggio di risorse. In questo quadro il piano ReArm Europe/Readiness 2030 varato lo scorso marzo dalla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, col quale si intendono mobilitare 800 miliardi di euro per la difesa (che verranno tolti a sanitá, istruzione pubblica, servizi), costituisce un salto di qualità senza precedenti negli ultimi decenni nella corsa al riarmo. Un´economia sempre piú di guerra in cui aziende dell´apparato militare industriale come Leonardo, Rheinmetall e Iveco Defence Vehicles stanno maturando profitti osceni. Questa corsa al riarmo sta producendo effetti devastanti sulle vite dei proletari ai quattro angoli del pianeta: centinaia di migliaia morti sui teatri di guerra e di genocidio, peggioramento delle condizioni di lavoro, salariali e di esistenza in tutto l’occidente a causa dei tagli alla spesa sociale e all’attacco frontale ai diritti e alle agibilità delle lotte e del dissenso sindacale e sociale. In tal senso il DL sicurezza da stato di polizia varato dal Governo Meloni rappresenta un attacco preventivo senza precedenti alla classe lavoratrice. Sabbia e non olio negli ingranaggi della guerra e del Genocidio! Non un soldo non un uomo per le loro guerre!   FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!   NO AL RIARMO! NO AL DECRETO SICUREZZA!   Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano   freepalestinebz@inventati.org – Telegram “Free Palestine BZ”
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Rompere le righe
Foligno, 31 maggio: Presentazione del libro “Kamina libre”, discussione e iniziativa per Alfredo
Riceviamo e diffondiamo: SABATO 31 MAGGIO 2025 FOLIGNO – CIRCOLO ANARCHICO “LA FAGLIA” Via Monte Bianco 23 Ore 17 – Esportare il 41 bis, dall’Italia al Cile. Presentazione dell’edizione italiana di “Alcuni scritti su Kamina Libre, identità irriducibili di una lotta anti-carceraria”. Ne parliamo con una compagna che ne ha curato l’edizione. Da oltre un anno, nel nuovo Cile democratico di Boric è in corso un dibattito sull’opportunità di implementare il regime del 41-bis, nel contesto più ampio di una riforma della gendarmeria e del regime penitenziario. Secondo il procuratore nazionale cileno Angél Valencia “È importante guardare all’esperienza italiana” (cit. la nota introduttiva all’edizione italiana). AGGIORNAMENTO DAL CILE: collegamento con i compagni per l’annullamento della giustizia militare di Pinochet a Marcelo Villarroel Ore 20 – Cena A seguire – Cento lettere per Alfredo Cospito! Benefit epistolare contro il 41 bis. Non portare soldi, ma francobolli, bolli ed etichette per le spedizioni in posta1 , moduli per le raccomandate e i telegrammi, cartoline, buste, fogli (obbiettivo simbolico arrivare a cento lettere, individuali e collettive). La posta tracciabile verrà segnalata per fare ricorsi contro il carcere in caso di censura.
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Pratorotondo (Monte Beigua – Liguria), 2 giugno: Giornata contro miniere, guerra e militarismo
Riceviamo e diffondiamo: Lunedì 2 giugno 2025 – Località Pratorotondo, quota 1098 metri – Parco Naturale del Monte Beigua Iniziativa di controinformazione: Presentazione del libro “Il rimosso della miniera. La nuova febbre dell’oro nell’Europa in guerra” A cura del collettivo Escombrera Dalle ore 11.30 Pranzo bellavita (porta quello che vorresti trovare) Alle ore 15 Presentazione del libro con discussione a seguire NB L’iniziativa si terrà anche in caso di condizioni meteo avverse, in luogo riparato. All’interno del Parco del Beigua, esiste un’enorme giacimento di titanio, si trova a Piampaludo, in provincia di Savona tra Urbe e Sassello, secondo le stime tecniche può contenere almeno 9 milioni di tonnellate di ossidi di titanio sotto forma di rutilo TiO2. A ridosso di Genova in una vasta area che comprende i comuni di Sestri Levante, Né, Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese,  esistono altri rilevanti giacimenti con diversi elementi chimici nel mirino delle multinazionali dell’estrazione mineraria, tra cui oro, argento, rame, zinco, manganese, rutilo, alluminio e titanio. L’Unione Europea già nel 2019 pubblicò il documento programmatico “European Critical Raw Materials Act” definito come base per costruire la capacità dell’Unione Europea nel “trattare” materie prime strategiche e rinforzare il mercato internazionale. Ciò significa che l’organizzazione per la fase di estrazione è già avanzata all’interno del territorio europeo tutto. Le aree con giacimenti minerari sono pertanto sotto costante e imminente minaccia… Il Piano ReArm Europe approvato nel marzo scorso è una minaccia (o una certezza…) sulle vite di milioni di individui e sull’integrità ambientale della nostra terra. Di seguito un breve estratto da fonti “nemiche” ma bene informate sulle correlazioni tra industria mineraria, produzione di armi e “risorse strategiche”: «Gli elementi delle terre rare, considerati risorse strategiche, sono utilizzati nella produzione di beni di consumo (display a cristalli liquidi, diodi a emissione di luce e telefoni cellulari), nell’industria e nell’industria energetica. Lo sviluppo della tecnologia militare e le nuove applicazioni di difesa hanno rafforzato a loro volta la domanda di elementi delle terre rare, per la produzione dei motori dei caccia, cacciatorpediniere e incrociatori equipaggiati con sistema Aegis, strumenti di difesa antimissilistica, satelliti, munizioni, sistemi di comunicazione e molto altro. Un esempio emblematico del grande utilizzo delle terre rare nell’industria della difesa è rappresentato dal caccia F-35 che richiede circa 415 Kg di questi elementi». (difesa on line) Unire i punti (capitalismo e brama di profitto, venti di guerra, istituzioni politiche a servizio, materie prime di grande valore economico nel sottosuolo, industria mineraria, condizionamento mediatico massiccio che fomenta paranoia bellicista e “sviluppo”) per comprendere l’entità dei rischi… CONTRO LE MINIERE, LA GUERRA e IL MILITARISMO! Il Grimaldello – Genova fuoricontrollo – Savona Per info: fuoricontrollo@inventati.org
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