Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la
corsa al riarmo e la riconversione al contrario, come viene definita da Linda
Maggiori, attivista, educatrice, giornalista freelance esperta di lotte
territoriali e filiera bellica, attenta osservatrice del genocidio in corso del
popolo palestinese e autrice, fra gli altri, di “Alberi: fermiamo la mattanza”
(2025, TerraNuova) e dei dossier “Le catene della guerra in Italia” e “I
portuali contro le guerre del mondo”.
A partire da un’inchiesta sulla Regione Emilia Romagna che spinge le piccole e
medie imprese a spostarsi nel settore, ben più redditizio, dell’aerospazio e
della difesa, un contesto in cui si colloca il progetto ERIS che vedrà sorgere a
Forlì un laboratorio di produzione di antenne a uso civile ma con la
partecipazione di aziende come Leonardo e Thales Alenia, affrontiamo il tema
della conversione bellica.
L’argomento sarà al centro del dibattito organizzato dai comitati cittadini a
difesa del territorio riuniti nella rete Resistenza Verde e dal collettivo
universitario Ecologia Politica di Torino.
Come viene riportato nell’indizione dell’incontro “Il segno comune sotto cui si
cerca di ristrutturare il discorso su guerra e natura è rappresentato dalla
sicurezza. Non certo una sicurezza che metta al riparo i territori dalle
conseguenze dirette del loro indiscriminato sfruttamento, quanto piuttosto una
sicurezza energetica e nazionale a garanzia dei consumi: di merci, di suolo, di
acqua e di vite. Qual è il costo reale di questa sicurezza? Cosa implica
l’asservimento della natura alle esigenze della guerra, qual è il riflesso di
questa operazione sulle nostre vite e quali sono le conseguenze a lungo
termine?” durante il quale si cercherà di tracciare dei ragionamenti comuni
insieme a Linda Maggiori, Vittorio Martone, docente di Sociologia dell’ambiente
presso l’Università di Torino e l’osservatorio contro la militarizzazione delle
scuole e delle università.
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Tag - transizione energetica
Il comitato InterVento Popolare nasce in opposizione al progetto di 32 pale
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Mare e Costarainera. L’impatto ambientale, territoriale e idrogeologico, oltre
che […]
Il territorio sardo è ormai, purtroppo, conosciuto per i numerosi progetti e
cantieri che lo costellano nell’ambito della produzione energetica, in
particolare quella cosiddetta green, che proviene dal vento e dal sole. La
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sostenibile per i territori e per chi li abita diventa qui una […]