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Puntata del 09/12/2025@1
Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Rocco di CO.L.P.O., collettivo che si occupa di auto difesa sui posti di lavoro, con uno sportello di consulenza settimanale aperto a Barriera di Milano a Torino. Ed è proprio dal loro lavoro di raccolta di testimonianze sul territorio che arriva questa storia, come spesso succede parliamo di una piccola azienda la AeG riscossioni che lavora per SMAT società di gestione delle acque a livello regionale piemontese, che agisce in maniera criminale e sfrontata nei confronti di chi ci lavora, come tante sue simili sul mercato. I dipendenti raccontano di modalità contrattuali di fatto simili al cottimo, e che erano da poco ulteriormente peggiorate innalzando il numero base di contatori installati al giorno, accordo avvenuto alle loro spalle. E poi furgoni dati in dotazione con parcheggio a carico dei lavoratori stessi, mobbing, mancanza di materiale da lavoro adeguato e divise per essere riconosciuti (molti sono i stati i casi in cui è stato impossibile lavorare a causa della diffidenza degli inquilini che non si fidavano ad aprire agli installatori che non potevano provare di lavorare per SMAT). Ciliegina sulla torta, alla fine del contratto a tempo determinato alcuni installatori si vedono sotratte le ultime due buste paga. Tutto questo e molto altro, ha portato alla vertenza di questi lavoratori contro AeG, ma anche quelli di COLPO a scoprire che i contatori stessi di cui stiamo parlando sono stati prodotti dalla Watertech, azienda Israeliana che si è macchiata delle peggiori nefandezze durante il genocidio a Gaza. Perciò assieme a Torino per Gaza e altre realtà solidali, è stato lanciato un presidio per giovedì 11 Dicembre alle h 12 in C.so XI Febbraio a Torino, davanti alla sede della Smat, per chiedere che la si finisca con gli appalti dati in mano ad aziende come la AeG, la restituzione degli stipendi ai lavoratori e la fine dei rapporti con Israele. Buon ascolto -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- Il secondo argomento della puntata è stato la lotta degli operai ex Ilva di Genova e le bozze di nuovo CCNL metalmeccanici in cui sono coinvolti. Sentiamo dalla voce di Armando di Fiom Genova una breve analisi su quanto sta succedendo tra le fila di chi vuole un nuovo contratto ma non per forza a ribasso come sembra prefigurarsi. Inoltre un resoconto sulla vittoria provvisoria ottenuta grazie alle giornate di mobilitazioni che hanno visto i lavoratori dell’ex Ilva bloccare tutta Genova. Buon ascolto -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- Il terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Maria Cristina dalla redazione di InfoAut per approfondire le questioni riguardanti il CCNL Metalmeccanici che sta venendo discusso in questi giorni. Il contratto di questo settore nonostante non si percepisca, resta uno dei momenti cardine della contrattazione tra parti datoriali e sindacali in questo paese, oltre perchè riguarda un numero ingente di persone impiegate tutt’ora in questo comparto, ma anche come basa di contrattazione per gli altri CCNL. Proprio per questo abbiamo voluto con Maria Cristina entrare a fondo di questo contratto, in quale ambiente politico si colloca e come stanno reagendo i lavoratori alla prospettiva della bozza circolata. Buon ascolto
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Israele e l’industria musicale: dalla propaganda al boicottaggio.
Puntata del 5 dicembre 2025 del Ponte Radio, in diretta dagli studi di Radio Blackout a Torino. Le due ore di trasmissione hanno affrontato da diversi punti di vista i rapporti tra l’industria musicale e gli interessi israeliani. A partire dal colonialismo culturale e finanziario, con il caso dell’India e dei festival Goa organizzati per l’intrattenimento dell’IDF, si è poi parlato dei grandi fondi di investimento legati al sionismo, il programma di propaganda Brand Israel e il coinvolgimento nei festival musicali mainstream. A partire dalle dinamiche economiche e politiche, si sono riprese le riflessioni sulle proposte di boicottaggio culturale e di disinvestimento, le linee guida PACBI e le attività di supporto per chi decide di prendere posizione di fronte alla complicità con il genocidio. Infine, due approfondimenti sulle posizioni singolari ma di aspirazione collettiva di due artistx: il caso del produttore inglese Muslimgauze, attivo fino alla fine degli anni Novanta con una sterminata discografia e produzione iconografica dedicata alla causa palestinese; e la traduzione dell’articolo “DIY desires” in cui l’artista e ricercatrice certain lives riflette su come sottrarsi della macchina culturale istituzionale negli Stati Uniti e sul significato di un posizionamento radicale all’interno dell’arte contemporanea. Di seguito i link menzionati nel corso della trasmissione: * https://www.vashtimedia.com/india-israel-normalisation/ * https://homegrown.co.in/homegrown-voices/tracking-down-flipped-out-israelis-in-india * https://bdsmovement.net/pacbi/cultural-boycott-guidelines * https://www.youtube.com/watch?v=FjZVM7IcefA * https://napolimonitor.it/ballare-sul-genocidio-musica-boicottaggio-e-grandi-festival-internazionali/ * https://newyorkwarcrimes.com/ * https://docs.google.com/spreadsheets/d/143N-sSY9NrdYY_QbwNPUY3N6_kD71cfm0XeYJGAyXeI/edit?gid=0#gid=0 * https://certainlives.github.io/blog/2024-02-05-DIY-Desires-and-Institutional-Needs-pt2.html * https://www.discogs.com/artist/484-Muslimgauze * https://mapledeathrecords.bandcamp.com/album/bologna-for-palestine
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La chiamata del porto. Convegno internazionale dei lavoratori portuali a Genova, in sostegno al popolo di Gaza e contro la guerra
Al via la due giorni organizzata dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali per discutere di boicottaggio e strategie di lotta contro la logistica israeliana, il commercio di armi a scopo bellico e a sostegno del popolo di Gaza. Presenti delegazioni di portuali da Grecia, Slovenia, Catalogna, Francia e altri paesi europei. Dopo un primo giorno dedicato […]
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