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[2025-12-19] Cena contro-natalizia della palestra popolare Dante di Nanni @ Csoa Gabrio
CENA CONTRO-NATALIZIA DELLA PALESTRA POPOLARE DANTE DI NANNI Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (venerdì, 19 dicembre 18:30) La vostra amata DDN è lieta di presentarvi la consueta cena contronatalizia proPal, edizione 2025, l'evento in cui potete sostenere la lotta ingozzandovi di leccornie palestinesi! Vi aspettiamo al CSOA Gabrio il 19/12 con il seguente programma: Apertura 18:30 Proiezione de "Fa' la mossa giusta - Storie di ordinaria resistenza" 19:30 Collegamento con Majdi (responsabile Shatila Youth Center) 20:00 Cena palestinese 21:00 Il costo della serata è di 10 euri e l'intero ricavato servirà a sostenere il "Shatila Youth Center" centro sportivo del campo profughi di Shatila -sud di Beirut- con cui da anni intessiamo rapporti di solidarietà e amicizia. Accorrete numeros3 prenotandovi al 3277848631 per la cena!
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Puntata del 09/12/2025@1
Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Rocco di CO.L.P.O., collettivo che si occupa di auto difesa sui posti di lavoro, con uno sportello di consulenza settimanale aperto a Barriera di Milano a Torino. Ed è proprio dal loro lavoro di raccolta di testimonianze sul territorio che arriva questa storia, come spesso succede parliamo di una piccola azienda la AeG riscossioni che lavora per SMAT società di gestione delle acque a livello regionale piemontese, che agisce in maniera criminale e sfrontata nei confronti di chi ci lavora, come tante sue simili sul mercato. I dipendenti raccontano di modalità contrattuali di fatto simili al cottimo, e che erano da poco ulteriormente peggiorate innalzando il numero base di contatori installati al giorno, accordo avvenuto alle loro spalle. E poi furgoni dati in dotazione con parcheggio a carico dei lavoratori stessi, mobbing, mancanza di materiale da lavoro adeguato e divise per essere riconosciuti (molti sono i stati i casi in cui è stato impossibile lavorare a causa della diffidenza degli inquilini che non si fidavano ad aprire agli installatori che non potevano provare di lavorare per SMAT). Ciliegina sulla torta, alla fine del contratto a tempo determinato alcuni installatori si vedono sotratte le ultime due buste paga. Tutto questo e molto altro, ha portato alla vertenza di questi lavoratori contro AeG, ma anche quelli di COLPO a scoprire che i contatori stessi di cui stiamo parlando sono stati prodotti dalla Watertech, azienda Israeliana che si è macchiata delle peggiori nefandezze durante il genocidio a Gaza. Perciò assieme a Torino per Gaza e altre realtà solidali, è stato lanciato un presidio per giovedì 11 Dicembre alle h 12 in C.so XI Febbraio a Torino, davanti alla sede della Smat, per chiedere che la si finisca con gli appalti dati in mano ad aziende come la AeG, la restituzione degli stipendi ai lavoratori e la fine dei rapporti con Israele. Buon ascolto -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- Il secondo argomento della puntata è stato la lotta degli operai ex Ilva di Genova e le bozze di nuovo CCNL metalmeccanici in cui sono coinvolti. Sentiamo dalla voce di Armando di Fiom Genova una breve analisi su quanto sta succedendo tra le fila di chi vuole un nuovo contratto ma non per forza a ribasso come sembra prefigurarsi. Inoltre un resoconto sulla vittoria provvisoria ottenuta grazie alle giornate di mobilitazioni che hanno visto i lavoratori dell’ex Ilva bloccare tutta Genova. Buon ascolto -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- Il terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Maria Cristina dalla redazione di InfoAut per approfondire le questioni riguardanti il CCNL Metalmeccanici che sta venendo discusso in questi giorni. Il contratto di questo settore nonostante non si percepisca, resta uno dei momenti cardine della contrattazione tra parti datoriali e sindacali in questo paese, oltre perchè riguarda un numero ingente di persone impiegate tutt’ora in questo comparto, ma anche come basa di contrattazione per gli altri CCNL. Proprio per questo abbiamo voluto con Maria Cristina entrare a fondo di questo contratto, in quale ambiente politico si colloca e come stanno reagendo i lavoratori alla prospettiva della bozza circolata. Buon ascolto
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A Torino la Speculazione va veloce!
Tuttə abbiamo visto l’accattivante propaganda del nuovo Piano Regolatore che la giunta a guida PD sta elaborando in una disperata corsa contro il tempo per arrivare alla sua approvazione prima di fine mandato. Torino cambia, il piano va veloce! Ma come sta cambiando la nostra città? E soprattutto, quella velocità, a chi fa comodo e chi lascia indietro? L’assessore Mazzoleni (plurindagato tra le altre per corruzione, abuso edilizio e lottizzazione abusiva) ha deciso di creare la cosìddetta città dei 15 minuti, ma ad oggi quindici sono i minuti concessi alla cittadinanza per esprimere il proprio parere, mentre il vero spazio in questo processo è stato dato, guarda caso proprio agli immobiliaristi e ai costruttori, sotto la guida attenta della fondazione Bloomberg. A guardar bene questo nuovo piano non sembra poi così elaborato: per fare cassa, Lo Russo e i suoi svendono ampie porzioni della nostra città. Parchi ed edifici pubblici diventano una merce come un’altra, che fa molta gola ai soliti grandi fondi privati di investimento. E dall’altra non ci si occupa davvero di chi vive in città e quindi della casa, dei servizi, della sanità,dei parchi e giardini, ma si cerca sempre più di favorire l’uso temporaneo della città, con qualche concessione e grande evento, per provare a spremerla il più possibile. E quindi il piano va veloce: gli affitti si alzano, i quartieri si svuotano dagli abitanti e dai servizi che li rendono vivibili. Al loro posto studentə di cui approfittarsi e turisti mordi-e-fuggi da spolpare per il weekend. Velocità e deregolamentazione favoriscono piattaforme come Airbnb e Booking che nella nostra città producono la desertificazione dei quartieri e l’aumento degli affitti, mentre in Palestina si rendono complici dell’occupazione Israeliana, permettendo ai coloni sionisti di mettere in affitto case nei territori sottratti allə palestinesi¹. Se da un lato tutto questo si sta già concretizzando, dall’ altro non è troppo tardi per invertire la direzione! Noi abbiamo un altro piano per Torino! Solo insieme possiamo costruire una città a misura di abitante, solidale e salubre, che non lasci indietro nessunə. Per questo rilanciamo a gran voce l’invito di Un Altro Piano per Torino a partecipare all’assemblea cittadina di questo GIOVEDI 11 DICEMBRE al Gabrio in Via Millio 42 dalle ore 18.00.
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[2025-12-20] Cena Antinatalizia @ Federazione Anarchica Torinese
CENA ANTINATALIZIA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (sabato, 20 dicembre 20:00) SABATO 20 DICEMBRE ORE 20 CORSO PALERMO 46 CENA ANTINATALIZIA MENÙ VEGAN BENEFIT LOTTE QUANTO COSTA? TANTISSIMO PER CHI NE HA, MENO PER CHI HA MENO, POCO PER CHI HA POCO. SOSTENIAMO LE LOTTE QUI E IN OGNI DOVE, DIAMO SOLIDARIETÀ A CHI È COLPITO DALLA REPRESSIONE, METTIAMO UN MATTONE NELLA DIREZIONE DI UNA SOCIETÀ LIBERA, AUTOGESTITA, SOLIDALE. PORTA LA TUA STATUETTA PER IL PRES-EMPIO AUTOGESTITO! PER PRENOTAZIONI SCRIVERE A ANTIMILITARISTA.TO@GMAIL.COM
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[2025-12-11] Io non scendo, inaugurazione @ Binaria - Centro Commensale
IO NON SCENDO, INAUGURAZIONE Binaria - Centro Commensale - Via Sestriere, 34 - Torino (giovedì, 11 dicembre 18:00) Inaugurazione della mostra Io non scendo. Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano La curatrice Laura Lionelli dialoga con la giornalista Vesna Scepanovic. Al termine, aperitivo con Nziria, l'amaro profondo di Spiriti Resistenti. La mostra fotografica di fotografie anonime dal 1850 al 1970 resterà in esposizione fino al prossimo 6 gennaio e sarà visitabile negli orari di apertura della libreria.
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[2025-12-09] Non l'ha mandata il cielo - assemblea @ Comala
NON L'HA MANDATA IL CIELO - ASSEMBLEA Comala - corso Francesco Ferrucci 65/a, 10137 Torino (martedì, 9 dicembre 16:00) Anche quello che sta accadendo nel sud-est asiatico è conseguenza del totale fallimento della COP30, conferenza sabotata da governi fossili come quello italiano. Siamo abituatə a pensare che i disastri come le alluvioni siano inevitabili e mandati dal cielo, per questo nessuno sta parlando di queste 1200 persone morte tra il fango. La nostra rabbia cresce, ma con questa anche la speranza di cambiare tutto. Organizziamoci insieme contro la crisi climatica.
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[2025-12-10] Io non scendo, presentazione @ Luoghi Comuni
IO NON SCENDO, PRESENTAZIONE Luoghi Comuni - via San Pio V num. 11 (mercoledì, 10 dicembre 18:00) IO NON SCENDO. Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano, mostra fotografica a cura di Laura Lionelli. dialogheranno con la curatrice: Franca Balsamo, Alberi Urbani; Daniela Gioda, artista tessile; Maria Perino, sociologa; Elena Pugliese, artista. Modera la giornalista Vesna Scepanovic Al termine, aperitivo con Nziria, l'amaro profondo di Spiriti Resistenti. La mostra avrà altre due sedi in città: presso la libreria del centro commensale di Binaria e presso la scuola Pola, promotrice del progetto.
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[2025-12-14] CONVIVENZA CANI-UMANI: DIBATTITO APERTO CON COMITATO NO PLP4 E NORA (no razzismo animale) @ Gelateria Popolare
CONVIVENZA CANI-UMANI: DIBATTITO APERTO CON COMITATO NO PLP4 E NORA (NO RAZZISMO ANIMALE) Gelateria Popolare - Via Mameli 6 (domenica, 14 dicembre 18:00) CONVIVENZA CANI - UMANI : Perché vogliono imporre il patentino? Con il comitato NoPLP4 e la campagna NOra (NO Razzismo Animale) Settimo appuntamento della serie di incontri "I CANI DI DOMANI" Con il comitato NoPLP4 si delineerà la storia della cinofilia delle razze, il ruolo di ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), fino alla recente proposta di legge PLP4. Con gli attivisti della campagna NoRa si approfondirà e chiarirà il concetto di razzismo animale, portando alla luce la sofferenza che provoca la selezione artificiale attuata dall'essere umano; l'impatto che gli allevamenti hanno sulla tragica realtà dei canili; il ruolo della cinofilia nella narrazione del e sul cane, cercando di portare una visione altra su randagismo, adozioni come atto politico e una ferma posizione abolizionista sulle razze canine. Aperitivo vegan con la collaborazione di OSTI_NATE A sostegno di SAPA (Sportello Autogestito Prevenzione Abbandono) •⁠ ⁠La Commissione Sanità della Regione Lombardia ha approvato all'unanimità un progetto di legge per istituire un patentino obbligatorio per chi vive con cani appartenenti a 26 razze considerate "potenzialmente pericolose" (esclusi i cani usciti da allevamenti certificati ENCI, seppur appartenenti alle stesse razze segnalate). Per chi ha cani elencati in questa "save list" sono previsti corsi teorici e pratici, test ENCI e misure restrittive per chi non supera l’esame. Nella convinzione di trovarci di fronte una proposta di legge profondamente specista, razzista (nell'esaltare il concetto di razza "pura"), violenta e retrograda in quanto legata all'addestramento e chiaramente connessa all'interesse degli allevatori che creano profitto dallo sfruttamento dei cani, auspichiamo alla formazione di un fronte comune contro il PLP4. Sottobosco & Progetto Svuota Canili Asti @sottobosco / fb : progetto svuota canili asti
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La Città dell’aerospazio non decolla
Alla decima edizione dell’Aerospace and Defence meetings, il mercato dell’industria aerospaziale di guerra appena conclusasi a Torino, c’era chi stava dentro e chi stava fuori. Dentro c’erano produttori, venditori, sponsor politici, fuori c’erano gli antimilitaristi. Fuori dall’Oval, fuori dal coro Dopo il grande corteo che il sabato precedente aveva attraversato il centro cittadino, gli antimilitaristi erano decisi a mettersi di traverso contro la guerra e chi la arma. Il 2 dicembre l’appuntamento era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti alla convention, fiore all’occhiello della lobby armiera subalpina. Manifestanti armati di cartelli e striscioni hanno occupato la strada: la polizia ha tentato senza successo di fermarli. Dopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia. I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno al Lingotto. Per la seconda volta in 20 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi. Una bella manciata di sabbia è stata gettata negli ingranaggi di una macchina mortale. Bisognerà moltiplicare l’impegno perché la macchina sia fermata per sempre. La narrazione istituzionale e mediatica dell’Aerospace and defence meetings e della Città dell’aerospazio continua nascondere dietro la retorica dei viaggi spaziali, delle navicelle, degli esploratori di Marte e della Luna, la realtà di un mercato e di un comparto produttivo il cui fulcro sono le armi: cacciabombardieri, elicotteri da combattimento, droni, sistemi di puntamento. La cortina fumogena che nasconde la scelta di trasformare Torino in capitale delle armi è stata in parte dissipata, coinvolgendo nelle contestazioni studenti, ecologisti, lavoratori della formazione, oltre ai gruppi che da anni lottano contro l’industria bellica. Dentro l’Oval, un coro con qualche stonatura Il più grande progetto di Leonardo per il settore aerospaziale in Piemonte da tempo mostrava delle crepe. Gli Aerospace and defence meetings sono stati la cornice luminosa per il lancio della Città dell’aerospazio già nel 2021, quando Leonardo, forte di un unanime appoggio istituzionale, annunciò che nei mesi successivi sarebbe partita la costruzione di uno dei maggiori centri di ricerca ed innovazione nel settore delle armi aerospaziali. Nel 2023 alla nona fiera delle armi annunciarono la posa della prima pietra, ma per altri due anni le erbacce hanno continuato a crescere tra i muri egli edifici abbandonati. I primi segnali di (ri)apertura dei giochi sono arrivati nel dicembre del 2024, quando dal cappello del PNRR sono spuntati 17 milioni di euro destinati al centro ricerche del Politecnico. I lavori di demolizione, della palazzina 37 dell’ex Alenia Aermacchi, di pertinenza del Politecnico, cominciati a febbraio sono fermi da mesi. In compenso tutto il complesso di corso Marche è stato chiuso da nuove recinzioni e jersey sovrastati da filo spinato a lamelle, per contrastare le numerose incursioni degli antimilitaristi. L’ultima attuata il 4 novembre, con il blocco alla Thales Alenia Space. Le ambigue dichiarazioni di Cingolani facevano intuire da tempo che qualcosa stesse cambiando, che Leonardo non era disponibile ad impiegare risorse proprie per il progetto. La ricerca costa: anche i produttori del settore in maggior espansione a livello planetario preferiscono cercare soldi pubblici per i loro privatissimi affari. Per un secolo lo ha fatto la Fiat e le sue successive incarnazioni societarie, oggi è il turno del settore bellico. Pochi giorni fa, all’Oval è stato presentato un aggiornamento del progetto sostenuto da Leonardo, Politecnico, Regione Piemonte, Comune di Torino, Unione industriali e Camera di commercio. La parola chiave è “aggiornamento”, che dimostra che il protagonismo di Leonardo è più nelle parole che nei fatti. Dopo cinque anni, annunciare trionfalmente l’apertura di quattro nuovi laboratori con 30 addetti nella vecchia palazzina di corso Francia, è il segno inequivocabile che le crepe nella Cittadella delle armi sono ormai ben visibili. Le dichiarazioni rilasciate lo dimostrano. La palazzina 27 verrà ammodernata: quindi il bel progetto che campeggia da anni in Comune si ridimensiona ma soprattutto cambia di segno, trasformandosi in “Casa delle PMI”, ossia un condominio di piccole e grandi imprese, tutte ancora da imbarcare. La Regione Piemonte dal canto suo sgancia 14 milioni per spingere comunque la nascita della cittadella delle armi. Una buona ragione per rendere sempre più incisive le lotte antimilitariste.
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