CARNEVALE NOTAV
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(sabato, 1 marzo 09:00)
Sabato 1 MARZO a San Didero, sul piazzale del presidio No Tav minacciato dalla
rotonda.... È Carnevale per tuttə, anche per noi. Lasciamoci alle spalle il
grande inverno, mandiamo via i prepotenti. *Dalle ore 16* : spettacolino di
giocoleria per grandi e piccini e costruzione della "Grande Opera Inutile" a
seguire merenda in maschera *Dalle ore 19* : Falò di Carnevale! A seguire cena
per tutti i gusti *Dalle ore 21* : Concerto Ballereccio con Secuaces e Argal! Vi
aspettiamo numerosə :)
Tag - presidio
GIORNATA DI LOTTA ANTIMILITARISTA. COON I DISERTORI RUSSI E UCRAINI PER UN MONDO
SENZA FRONTIERE
Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia
(sabato, 22 febbraio 11:00)
Con i disertori russi ed ucraini, per un mondo senza frontiere ed eserciti
Sabato 22 febbraio
giornata di lotta antimilitarista!
Ore 11 presidio al Balon
Fermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al
Congo…
Sono passati tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina e il conflitto si
inasprisce sempre di più.
Le guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver
fine. Con la terribile guerra in Medio Oriente, il conflitto nel Mar Rosso, il
moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il
perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano,
il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità
reale.
Opporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.
La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di
enorme portata.
Il prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.
Lo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi,
processi e carcere.
Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e
pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.
Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a
schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel
Mar Nero.
L’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in
Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli
interessi di colossi come l’ENI.
L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, contribuendo direttamente alle
guerre di ogni dove.
Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia.
Un’economia di morte.
La nostra città è uno dei maggiori poli dell’industria bellica aerospaziale.
Ed è a Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per
l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal
Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio ospiterà un acceleratore
d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence
Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della
NATO.
Progetti di morte che è impegno di tutt* inceppare.
Occorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore
che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo
altra guerra.
Provate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità
si potrebbero finanziare se la ricerca e la produzione venissero usate per la
vita di noi tutti, per la cura invece che per la guerra.
La guerra è anche interna.
Il governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di
ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” li trovate nelle
periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini.
Il comitato per l’ordine e la sicurezza ha dichiarato zone a sorveglianza
rinforzata Barriera, Aurora, San Salvario, il centro cittadino.
Come se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di
una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne
che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna.
Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri”
confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute
terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.
In Russia e in Ucraina c’è chi lotta perché le frontiere siano aperte per chi si
oppone alla guerra.
Noi facciamo nostra questa lotta contro le frontiere, per l’accoglienza di
obiettor, renitent, disertor* da entrambi i paesi.
Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Rigettiamo i vergognosi
giochini di Trump, Putin e dell’UE sulla pelle di popolazioni stremate dalla
guerra, messe a tacere da regimi, che in Russia come in Ucraina, gettano in
galera chi vi si oppone concretamente.
Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di
libere ed uguali che può porre fine alle guerre.
Oggi ci vorrebbero tutti arruolati.
Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo
la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro
pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.
Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.
Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.
Coordinamento contro la guerra e chi la arma
antimilitarista.to@gmail.com
UNA ROTONDA SUL MALE
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(venerdì, 14 febbraio 18:00)
Da mercoledì scorso sono iniziati i lavori per la realizzazione di quella che
sarà la rotonda di accesso per il nuovo autoporto di San Didero.
In questi giorni, tanti e tante No Tav con generosità e determinazione, hanno
presidiato il territorio con monitoraggi diffusi per tenere sotto controllo le
ditte coinvolte nell'ennesimo scempio e per opporsi all'ulteriore sperpero di
denaro pubblico, all'ennesima imposizione dall'alto e all'ennesimo attentato
contro la salute di tutti e tutte.
Ma non ci si ferma qui! Con il fine settimana alle porte, prenderanno il via
altri momenti di socialità, informazione, monitoraggio e lotta!
#avantinotav
PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CARCERE DI TORINO
capolinea del 3 - largo vallette
(domenica, 23 febbraio 15:00)
23 FEBBRAIO 2025
ORE 15 – RITROVO AL CAPOLINEA DEL TRAM 3 ALLA VALLETTE
Tornare sotto le mura del carcere è – a nostro avviso – qualcosa di impellente e
importante, tanto più oggi in cui i venti di guerra contribuiscono a rinforzare
politiche securitarie e repressive. La detenzione – penale o amministrativa che
sia – funge da monito ai/alle liberx tentando da un lato di scoraggiare le lotte
e dall’altro di rinforzare le dinamiche ghettizzanti e segreganti proprie del
capitalismo differenziale.
Ciò che ci insegnano i rivoltosi è che ciò che bisogna distruggere è sia la
galera che la società che ne ha bisogno.
Come ci è stato dimostrato più volte da chi vive e subisce la violenza di Stato
quotidianamente, da chi è costrettx in regimi di detenzione sempre più
schiaccianti e de-umanizzanti, da chi soffre la lontananza dai più cari affetti,
spingere le voci dei/delle solidalx oltre le gabbie è possibile. Chi è dentro lo
sa bene e nel passato non ha mancato di farcelo sapere. Non solo è possibile: è
necessario; al fine anche di dimostrare che fuori da quelle mura la lotta si
muove, come da dentro, verso la libertà di tuttx.
LA SOLIDARIETÀ È UNO STRUMENTO DI LOTTA. NON È UNO SLOGAN.
La solidarietà è fondamentale non solo per garantire la presenza e per ridare un
senso alla verità storica, ma anche per poter dare continuità alle lotte e
tentare di dotarsi di strumenti comunicativi che contrastino l’isolamento umano,
affettivo e politico che le forme di detenzione infliggono.
Essere in tantx – periodicamente e con costanza – sotto le mura del carcere ha
anche il senso di mantenere viva la comunicazione dal fuori al dentro, non solo
in virtù di vincere le barriere umane proprie della violenza carceraria, ma
anche – e soprattutto – di raccontare cosa succede all’interno di altre galere e
rompere così l’isolamento comunicativo che la detenzione produce.
Il 3 febbraio 2025, nel carcere Pagliarelli di Palermo, 400 detenutx hanno
deciso di lottare, contro i sempre più stringenti provvedimenti
dell’amministrazione penitenziaria, attraverso uno sciopero della fame. Tali
provvedimenti riguardano importanti restrizioni sui beni che chi è in gabbia può
ricevere tra cui alimenti, vestiti e coperte.
Questa e tante altre notizie che raccontano gesti di rivolta, ribellione,
resistenza e resilienza di chi non si fa annichilire dalla brutalità del potere
ci ricordano – ed è bene ribadirlo e narrarlo sotto ogni prigione – che laddove
lo Stato reprime, la lotta si alimenta.
FINO A CHE RIMARRANNO SOLO MACERIE E POLVERE.
PER LA LIBERTÀ
23 febbraio 2025 ore 15 – ritrovo al capolinea del Tram 3 alla Vallette Tornare
sotto le mura del carcere è – a nostro avviso – qualcosa di impellente e…
Domani, martedì 11 febbraio, alle ore 11, ci sarà un presidio di fronte al
Palazzo di giustizia di Torino per portare solidarietà ad una delle
ex-lavoratrici di Almaterra licenziate, in occasione della prima udienza che
darà inizio alla parte della vertenza contro l’associazione, per ribadire la
necessità di contrastare in ogni contesto l’isolamento e l’invisibilizzazione
[…]
Diffondiamo: In Puglia abbiamo 2 CPR: Bari Palese e Brindisi Restinco. Nel corso
degli anni entrambi hanno conosciuto la rabbia di chi ci era reclus3, entrambi
sono stati dati alle…
Riceviamo e diffondiamo: Il 21 gennaio, nel CPR di Gradisca d’Isonzo, la paura e
l’isolamento hanno cambiato campo. Dopo due giorni di scontri, diversi fuochi
sono stati accesi nella notte.…
APERICENA CONDIVISO
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(martedì, 4 febbraio 19:30)
QUESTA SERA DALLE 19,30 APERICENA CONDIVISO AL PRESIDIO NO TAV DI SAN DIDERO!
(2) Facebook
ACQUE INQUINATE DAI PFAS IN VALSUSA E PIEMONTE
Piazza della stazione di Bussoleno - .
(venerdì, 24 gennaio 18:00)
Rilanciamo l'appuntamento di QUESTO Venerdì alle 18 in piazza della Stazione a
Bussoleno, per mobilitarsi sulla questione delle acque inquinate dai PFAS in
Valsusa e Piemonte.
https://www.notav.info/post/comitato-acqua-sicura-analisi-dei-pfas-nelle-acque-potabili-di-235-comuni-italiani-bussoleno-il-comune-record-in-italia-per-quantita-di-pfoa-e-una-sostanza-cancerogena-venerdi-24-01-ore-18/
#lottaambientalista
#territorio@cazafeu
#inquinamentodaPFAS