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Anarres del 14 febbraio. Gli anarchici nella rivoluzione russa. Rojava. I movimenti negli States. Con i disertori russi e ucraini…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 14 febbraio. Gli anarchici nella rivoluzione russa. Rojava. I > movimenti negli States. Con i disertori russi e ucraini… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Gli anarchici nella rivoluzione russa Volin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l’immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza. Per i tipi di Zero in Condotta è uscito il suo libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia”. Enzo Papa, traduttore e curatore del testo, lo presenterà a Torino giovedì 20 (il 19 sarà a Reggio Emilia, il 21 a Milano, il 22 a Pordenone). Ci siamo collegati con Enzo Papa che ci ha anticipato alcuni temi di cui discuteremo nelle presentazioni. Rojava. Le ragioni per sostenere il confederalismo democratico “Negli ultimi anni, il Rojava, una regione autonoma nel nord della Siria, si è caratterizzato per un esperimento importante di autogoverno – basato sui principi del confederalismo democratico – dando una risposta innovativa alle sfide politiche, sociali ed economiche che ha affrontato e affronta la regione, soprattutto in un contesto di guerra e instabilità, come quello che caratterizza il Medio Oriente.” Questo l’incipit del testo diffuso dalla Federazione Anarchica Milanese. Il 15 febbraio ci sono state manifestazioni a Milano e a Roma I movimenti di opposizione politica e sociale negli Stati Uniti Nelle ultime settimane abbiamo in più occasioni parlato del ciclone Trump e delle conseguenze dirette delle sue prime settimane alla Casa Bianca. Oggi spostiamo l’attenzione sui movimenti, la cui vivacità è cresciuta negli ultimi anni e oggi si trovano di fronte una sfida molto forte. La deportazione dei migranti, i tagli alla spesa sociale, il via libera alle violenze fasciste e razziste, il rischio di ulteriore escalation bellica, l’attacco alla libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma eteropatriarcale, attacco alla libertà di insegnamento, disegnano il quadro inquietante di una potenza che teme il declino e punta tutto su identitarismi e guerra. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri Con i disertori russi e ucraini Fermiamo la guerra dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo… Sono passati tre anni dall’accelerazione violenta della guerra impressa dall’invasione russa dell’Ucraina ed il conflitto si inasprisce sempre di più. Le guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A Gaza, dopo 14 mesi di massacri, la tregua è sempre più fragile: gli Stati Uniti soffiano sul fuoco spingendo per la pulizia etnica e la deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi gli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. Opporsi concretamente è un’urgenza ineludibile. Il 22 febbraio giornata di lotta alla guerra e a chi la arma Appuntamenti: Giovedì 20 febbraio ore 21 corso Palermo 46 – Torino Gli anarchici nella rivoluzione russa Enzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta. Volin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l’immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza. Il teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno. Il libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/ Sabato 22 febbraio a tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina Giornata di informazione e lotta antimilitarista Con i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere ore 11 presidio antimilitarista al Balon A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
February 19, 2025 / Anarres
Anarres del 25 ottobre. Clandestini per legge. Hamas e la Turchia. El Alamein: guerra e (neo)colonialismo…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 25 ottobre. Clandestini per legge. Hamas e la Turchia. El Alamein: > guerra e (neo)colonialismo… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Clandestini per legge Nel nostro paese si è clandestini per legge. Entrare “legalmente” è impossibile: per avere il permesso di soggiorno serve un contratto di lavoro firmato nel paese d’origine. Quanti padroni conoscete che assumono a scatola chiusa un lavoratore mai visto, in un paese a migliaia di chilometri dall’Italia? Nessuno di quelli che arrivano ha le carte in regola. Chi incappa in un controllo prende il foglio di via, se viene ripescato finisce al CPR. I CPR sono un importante ingranaggio della macchina delle espulsioni, necessaria a mantenere intatta la fama di intransigenza verso i “clandestini” di cui si fregia ogni governo. Le vite intrappolate nei CPR, sospese negli hotspot, in bilico tra carte da bollo e quotidiani abusi di polizia partono da lontano, in terre dove il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse, le guerre fanno il deserto. La storia dei CPR – un tempo CIE e prima ancora CPT – è storia di rivolte, fughe, pestaggi, scioperi della fame, gente che si taglia, altri che si cuciono la bocca. I CPR italiani sono stati distrutti e ricostruiti più e più volte. I CPR sono, con le carceri, discariche sociali nelle quali vengono rinchiusi quelli che non si sono adattati, quelli inghiottiti dalla strada, i ribelli, gli scarti da eliminare alla fine di un processo che comincia nei paesi d’origine. Ne abbiamo parlato con Raffaele Hamas a fianco della Turchia contro il confederalismo democratico Il 23 ottobre la Tusas, fabbrica d’armi del settore aerospaziale di proprietà pubblica, metà dell’esercito, metà del ministero della Difesa, è stata attaccata con esplosivi e mitra da due persone, che sono state uccise durante l’attacco in cui sono morte cinque persone. Nelle ore successive un massiccio bombardamento turco ha colpito le città del nord della Siria e le basi del PKK in Iraq. Hamas si è ovviamente posta a fianco di Erdogan con un comunicato di solidarietà per l’attacco alla Tusas. Noi non ci stupiamo. Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. Quello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. El Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo Anche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti. In un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi militari italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. Con loro ricordiamo con deferenza tutti i Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.” Ne abbiamo parlato con Dario Industria bellica, esercitazioni militari: le ultime novità Dal 14 al 29 ottobre si è tenuta Steadfast Noon, l’esercitazione annuale della NATO in cui viene simulato il dispiegamento e l’impiego di armi nucleari “tattiche” in territorio europeo (le nuove B61-12 già installate anche in territorio italiano nelle basi di Ghedi, Brescia, e Aviano, Pordenone). Nell’ambito di un’ampia serie di accordi bilaterali tra Italia e Qatar definiti nel bilaterale tenutosi a Villa Pamphili a Roma tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, spicca un memorandum di intesa tra Fincantieri e il gruppo qatarino del settore difesa Barzan Holdings in vista della firma di un contratto per 40 radar Omega 360. Il programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica. Appuntamenti: Venerdì 1 novembre corteo contro la riapertura del CPR di Torino ore 16 piazza Robilant Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre dalle 15 No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 1, 2024 / Anarres