CINEFORUM: TO KILL A WAR MACHINE - MARTEDÌ 21 OTTOBRE H.17:00 - AULA 36 PALAZZO
NUOVO
Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino
(martedì, 21 ottobre 17:00)
🪶 Cineforum di Riserva Culturale
📽️ Martedì 21 ottobre proiettiamo "To Kill a War Machine", il documentario
realizzato da Palestine Action, il collettivo che dal 2020 mette in crisi
l’industria bellica britannica con azioni dirette contro le fabbriche di armi
coinvolte nel genocidio in Palestina.
🇵🇸 Nell’estate 2025 il governo inglese ha dichiarato Palestine Action
un’organizzazione terroristica, dopo anni di sabotaggi, occupazioni e campagne
di solidarietà con il popolo palestinese.
"Non ne potevamo più di implorare i potenti di smettere di uccidere i nostri
fratelli e le nostre sorelle in Palestina. Avevo partecipato alle campagne di
boicottaggio, fatto pressione sui politic, organizzato proteste e marce ma
niente di tutto questo stava funzionando."
"Anziché chiedere ai politici di chiudere le fabbriche di armi, potevamo
chiuderle noi."
Sono queste le parole di una compagna che per molti versi incarnano lo spirito
di Palestine Action: che dal 2020 nel Regno Unito mette in atto sabotaggi e
occupazioni nelle fabbriche di morte legate alla macchina bellica sionista.
Nelle ultime settimane, a Torino come in molte altre città italiane, abbiamo
visto lo slogan “bloccare/blocchiamo tutto”. Centinaia di migliaia di persone
hanno smesso di delegare alle istituzioni e si sono attivate nelle propria città
e al corteo nazionale di Roma per interrompere le arterie fondamentali su cui
poggia la nostra società, una società che continua a prosperare grazie alle
guerre e alle occupazioni che causiamo nel mondo. Non sorprende che, a seguito
di queste mobilitazioni e di una tregua di facciata, le azioni di Leonardo
abbiano registrato un calo dell’8%.
Questo documentario racconta la storia di Palestine Action e dimostra che
l’azione diretta e senza mediazioni sia in molti casi non solo necessaria ma
anche più efficace di altre forme di protesta. Se vogliamo fermare concretamente
il flusso delle armi e mettere in crisi i rapporti economici che alimentano
l’occupazione sionista, non serve andare lontano: il nemico è già tra noi ed è
sotto tiro nelle filiere, negli stabilimenti e nei contratti multi-miliardari
militari con Israele.
💬 Dopo la proiezione apriremo un dibattito collettivo sui temi affrontati dal
documentario:
- come si costruisce una resistenza efficace?
- come reagire alla criminalizzazione della solidarietà?
- quali strategie mettere in atto per sabotare il sistema militare-industriale?
📍 Vi aspettiamo in aula 36 alle h17.00 per un incontro di cinema, lotta e
riflessione collettiva!
Tag - sabotaggio
Borracce, gavette, panni di lana e carne in scatola, munizioni, automezzi,
vanghe e piccozze. La prima guerra mondiale ha visto impegnate officine,
manifatture, grandi e piccole aziende in una mobilitazione industriale senza
precedenti. Non solo grandi commesse per armi e munizioni, industrie
metallurgiche e grande cantieristica, ma l’intero tessuto economico,
capillarmente votato alla produzione di […]
Dire logistica è dire guerra, essa infatti nasce come scienza militare. E’ in
particolare l’ingegneria della Seconda Guerra Mondiale ad aver rappresentato un
momento di rinnovata propulsione per l’organizzazione del mondo-guerra: come
pianificare gli utilizzi e spostare migliaia di equipaggiamenti militari e pezzi
di ricambio? Economisti e matematici sono stati mobilitati per creare nuovi
metodi […]