Fotografie di Giuseppe Carrella
Un corteo unitario di circa mille persone ha sfilato ieri pomeriggio a Napoli
per rivendicare il diritto alla casa, alla sicurezza abitativa e alla gestione
pubblica dei beni comuni. Contro sfratti e caro affitti, insieme ai promotori
della mobilitazione della rete Resta Abitante hanno manifestato i comitati di
lotta per la casa di Melito e San Giovanni a Teduccio, le famiglie del Frullone
e dell’ex Motel Agip.
Il corteo è partito da piazza Dante, ha attraversato Montesanto e ha raggiunto
Palazzo San Giacomo. Le settemila firme raccolte in questi mesi per la petizione
cittadina “Stop B&B” sono state consegnate al Comune, proprio mentre uno
striscione calato da un’impalcatura, in riferimento al recente suicidio di un
trentunenne, avvenuto a seguito della notifica di sfratto a Caivano, ha
sottolineato che “chi toglie casa toglie vita”.
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Fotografie di Mario Spada
Nel pomeriggio di ieri un gruppo di lavoratori dell’azienda Gls, organizzati nel
sindacato Sol Cobas, si è radunato davanti la sede dell’Unione Industriali di
Napoli, a piazza dei Martiri, e ha esposto un lunghissimo striscione con
scritto: “Ordini con un clic, le mie ossa fanno crac. Corro sempre, ‘o pacco
pesa, pochi soldi a fine mese. Mo’ basta!”.
I lavoratori denunciano continui licenziamenti e sospensioni di massa legate
allo stato di agitazione che da mesi portano avanti per ottenere il rispetto dei
contratti, in particolare su scatti di anzianità, malattie e infortuni, una
retribuzione più equa, condizioni di lavoro generali umane.
In Italia la Gls è presente con oltre centocinquanta sedi e tredici centri di
smistamento, per un fatturato che supera i centocinquanta milioni di euro annui.