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Video. Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi
🔥 Il video della presentazione di “Always on the move – Torino: vetrina per turisti e città delle armi” L’incontro si è tenuto giovedì 28 novembre alla FAT, in corso Palermo 46 a Torino. 📣 Hanno dialogato Francesco Migliaccio e Maria Matteo L’opuscolo, il secondo dei quaderni di Anarres, è stato curato dall’Assemblea antimilitarista e dalla Federazione Anarchica Torinese ‼️ Lo potete liberamente scaricare sul sito di Anarres: https://www.anarresinfo.org/always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi-2/ 🔴 Era la capitale dell’auto. Oggi Torino è attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. La lenta ma inesorabile fuga della Fiat ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché basata su violente strategie di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludenti: una sempre più netta dinamica di gentrification. (…) 🟠 La trasformazione urbana ha investito sia aree ex industriali, sia quartieri abitati in modo significativo da una popolazione razzializzata e povera. Il governo della città ha scelto di non approntare strumenti di attenuazione dell’impatto sociale delle scelte operate, demandandone la gestione alla polizia e ai militari. Semmai si foraggiano associazioni e cooperative “amiche” perché trasformino la povertà in esotismo per turisti, intercettando e trovando complicità tra la nascente borghesia immigrata e nel fitto sottobosco clientelare delle associazioni e delle cooperative del sociale. (…) 🟣 Torino è oggi uno dei centri dell’industria bellica aerospaziale. (…) Il definitivo declino del settore dell’automotive ha innescato un processo di riconversione che si è indirizzato verso l’industria bellica. (…) 🟡 Settima nel mondo e quarta in Europa, con un giro d’affari di oltre 16.4 miliardi di euro, 47.274 addetti l’industria aerospaziale è un enorme business di morte. Buona parte delle aziende italiane dell’aerospazio si trova in Piemonte. I settori produttivi sono strettamente connessi con le università, in primis il Politecnico, e altri settori della formazione. (…) La Città dell’aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino, sorgerà tra corso Francia e corso Marche. (…) La Città dell’Aerospazio è appoggiata attivamente dal governo della città, da quello della Regione e da Confindustria. I diversi attori imprenditoriali e politici sostengono il progetto giocando la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è ancora più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare. É una logica perversa quella che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città . Un’economia di guerra produce solo altra guerra. 🔵 Contrastare la nascita del nuovo polo bellico a Torino non è mera opposizione etica alle guerre capitaliste ed imperialiste, ma anche un passaggio necessario a ripensare lo spazio urbano e chi ci vive, come luogo di negazione delle dinamiche gerarchiche sottese all’opaca città dell’aerospazio ed alla scintillante vetrina dei grandi eventi. (…) 🟢 “Always on the move” “sempre in movimento”, lo slogan coniato dall’amministrazione Chiamparino per le olimpiadi invernali del 2006, finite con impianti abbandonati e debiti, è l’emblema di una città dove, always on the move ci sono le migliaia di lavoratori precari sempre in moto per mettere insieme il pranzo con la cena. ⚫️ Per chi volesse una copia cartacea la trova ad Adistro ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 Le riunioni, aperte a tutti gli interessat*, sono ogni martedì alle 20 in corso Palermo 46.
December 8, 2024 / Anarres
Anarres del 22 novembre. Antropologia anarchica. Torino: vetrina per turisti e città delle armi. Valditara. Dio, patria, famiglia…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 22 novembre. Antropologia anarchica. Torino: vetrina per turisti e > città delle armi. Valditara. Dio, patria, famiglia…   (l’ultima mezz’ora di trasmissione non è stata registrata nell’escopost per motivi tecnici) Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Antropologia Anarchica Francesco Spagna, antropologo e docente all’università di Padova ne ha scritto sull’ultimo numero di “Semi sotto la neve”. L’incontro o l’intreccio tra antropologia culturale e anarchismo è il focus di questo testo che ci aiuta ad introdurre una tematica cruciale per comprendere il nostro sguardo sul mondo e per destrutturare la narrazione che considera ineluttabili il dominio e la gerarchia. Ne abbiamo parlato con Francesco Spagna Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi Era la capitale dell’auto. Oggi Torino è attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. La lenta ma inesorabile fuga della Fiat ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché basata su violente strategie di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludenti: una sempre più netta dinamica di gentrification. Giovedì 28 novembre ne parleremo con Francesco Migliaccio, presentando l’opuscolo, “Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi” Giovedì parleremo anche di Torino come città della ricerca, progettazione, e produzione bellica, che troverà uno dei suoi centri propulsori nella “città dell’aerospazio”, polo bellico che sorgerà sulle rovine dell’ex Alenia di corso Marche, con una partecipazione diretta e complice del Politecnico di Torino. Contrastare la nascita del nuovo polo bellico a Torino non è mera opposizione etica alle guerre capitaliste ed imperialiste, ma anche un passaggio necessario a ripensare lo spazio urbano e chi ci vive, come luogo di negazione delle dinamiche gerarchiche sottese all’opaca città dell’aerospazio ed alla scintillante vetrina dei grandi eventi. Con Francesco abbiamo anticipato alcuni temi di cui discuteremo giovedì 28 novembre. Valditara. Dio, patria, famiglia Il ministro dell’istruzione e del merito ha le idee chiare. I ragazzi e le ragazze devono avere una formazione all’insegna dell’esaltazione della guerra, delle forze armate e della Patria. Non solo. Per Valditara il patriarcato non esiste perché è mera ideologia: la violenza di genere è colpa degli altri, degli uomini neri che vengono da lontano. In barba ai dati che ci raccontano che il nemico ha le chiavi di casa, che i ragazzi italiani ammazzano come i ragazzi nati in altri luoghi del mondo. Appuntamenti: Always on the move Torino: vetrina per turisti e città delle armi Giovedì 28 novembre ore 21 in corso Palermo 46 Presentazione dell’opuscolo Dialogheranno Francesco Migliaccio e Maria Matteo Continuano le presentazioni di “Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione Palestinese”. Dopo Torino, Trieste e Carrara, Reggio Emilia venerdì 29 saremo a Pordenone. Sabato 30 novembre Basta guerre! Basta militarismo! Corteo antimilitarista a Malnisio (PN) ore 13,30 in piazza Trieste angolo via Manzoni Comitato contro il poligono di Cao Malnisio Domenica 8 dicembre Corteo No Tav a Susa Ore 13 piazza d’armi Sabato 14 dicembre cena antinatalizia Menù vegan Benefit lotte ore 20 corso Palermo 46 Quanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale. Per prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 26, 2024 / Anarres
Always on the move Torino: vetrina per turisti e città delle armi
Always on the move Torino: vetrina per turisti e città delle armi Giovedì 28 novembre ore 21 in corso Palermo 46 Presentazione dell’opuscolo Dialogheranno Francesco Migliaccio e Maria Matteo Era la capitale dell’auto. Oggi Torino è attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. La lenta ma inesorabile fuga della Fiat ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché basata su violente strategie di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludenti: una sempre più netta dinamica di gentrification. (…) La trasformazione urbana ha investito sia aree ex industriali, sia quartieri abitati in modo significativo da una popolazione razzializzata e povera. Il governo della città ha scelto di non approntare strumenti di attenuazione dell’impatto sociale delle scelte operate, demandandone la gestione alla polizia e ai militari. Semmai si foraggiano associazioni e cooperative “amiche” perché trasformino la povertà in esotismo per turisti, intercettando e trovando complicità tra la nascente borghesia immigrata e nel fitto sottobosco clientelare delle associazioni e delle cooperative del sociale. (…) Torino è oggi uno dei centri dell’industria bellica aerospaziale. (…) Il definitivo declino del settore dell’automotive ha innescato un processo di riconversione che si è indirizzato verso l’industria bellica. (…) Settima nel mondo e quarta in Europa, con un giro d’affari di oltre 16.4 miliardi di euro, 47.274 addetti l’industria aerospaziale è un enorme business di morte. Buona parte delle aziende italiane dell’aerospazio si trova in Piemonte. I settori produttivi sono strettamente connessi con le università, in primis il Politecnico, e altri settori della formazione. (…) La Città dell’aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino, sorgerà tra corso Francia e corso Marche. (…) La Città dell’Aerospazio è appoggiata attivamente dal governo della città, da quello della Regione e da Confindustria. I diversi attori imprenditoriali e politici sostengono il progetto giocando la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è ancora più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare. É una logica perversa quella che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città . Un’economia di guerra produce solo altra guerra. Contrastare la nascita del nuovo polo bellico a Torino non è mera opposizione etica alle guerre capitaliste ed imperialiste, ma anche un passaggio necessario a ripensare lo spazio urbano e chi ci vive, come luogo di negazione delle dinamiche gerarchiche sottese all’opaca città dell’aerospazio ed alla scintillante vetrina dei grandi eventi. (…) “Always on the move” “sempre in movimento”, lo slogan coniato dall’amministrazione Chiamparino per le olimpiadi invernali del 2006, finite con impianti abbandonati e debiti, è l’emblema di una città dove, always on the move ci sono le migliaia di lavoratori precari sempre in moto per mettere insieme il pranzo con la cena. L’opuscolo, il secondo dei quaderni di Anarres, è stato curato dall’Assemblea antimilitarista e dalla Federazione Anarchica Torinese Le riunioni, aperte a tutti gli interessat*, sono ogni martedì alle 20 in corso Palermo 46.
November 21, 2024 / Anarres