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Sudan. Il genocidio continua tra massacri, stupri, fame e pulizia etnica. Le complicità dell’Italia
La prevedibile caduta di Al Fasher, l’ultimo grande centro del Darfur non ancora sotto il controllo delle Rapid Support Forces di Mohamed Dagalo, una dei due capi delle forze armate che sino alla primavera del 2023 si erano spartiti il governo del Sudan, è l’ultimo tra i tanti orrori della guerra civile. Nel 2023 Abdel Fattah al-Burhan era il presidente del Consiglio sovrano e Mohamed Hamdan Dagalo il suo vice: i due, dopo aver sino all’ultimo appoggiato la dittatura di Omar Hassan al-Bashir, nel 2019 si erano alleati per spodestarlo per evitare di essere travolti dalla rivolta popolare che stava per travolgere il regime sudanese. Era un’alleanza di interessi destinata a non durare. Dallo scoppio della guerra civile, ampiamente sostenuta da varie potenze straniere, ci sono stati 400.000 mila morti 12milioni 500 mila tra sfollati e profughi, innescando la più grande crisi umanitaria del pianeta. Nel silenzio tombale della maggior parte dei movimenti. Enormi le responsabilità dirette dell’Italia, che ha finanziato, armato ed addestrato le RSF in funzione antimigranti. Per capirne di più ne abbiamo parlato con Massimo Alberizzi di Africa ExPress Ascolta la diretta:
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BASTIONI DI ORIONE 30/10/2025 – HALLOWEEN MOSTRA IL TRIONFO DELLA NECROPOLITICA GENOCIDIARIA: LA DISUMANIZZAZIONE DELL’AVVERSARIO PASSA DAL DARFUR, TRANSITA DALLE FAVELAS CARIOCA E DALLA WAR ON DRUG E SEGUE IL TRAFFICO DI ARMI TURCHE@1
In questa puntata di Bastioni cercando di renderci conto dell’entità reale dell’orrore attorno a El-Fasher e in generale di quanto è stato prodotto negli ultimi 3 anni dalla rapacità emiratina sul territorio del Sudan, ci siamo fatti accompagnare da Matteo Palamidesse in quel deserto di umanità ai confini con il Ciad; per poi spostare la […]
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Newsroom – Espulsioni a catena nel Sahara. Le nuove proposte europee sui rimpatri
La storia di Abdallah, fuggito dal Sudan in Guerra e respinto tra Tunisia, Algeria e Niger, un fenomeno in crescita che coinvolge migliaia di migranti. Poi, esploriamo le nuove proposte della Commissione europea sui rimpatri e le loro conseguenze sulla vita dei migranti L'articolo Newsroom – Espulsioni a catena nel Sahara. Le nuove proposte europee sui rimpatri proviene da IrpiMedia.
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Un anno di guerra in Sudan: morte, fame e macerie
Sinora tutti tentativi di mediazione per fermare le ostilità tra i due generali, Mohamed Hamdan Dagalo “Hemetti”, leader delle Rapid Support Forces (RSF), gli ex janjaweed, e il de facto presidente e capo dell’esercito, Abdel Fattah Abdelrahman al-Burhan, sono falliti. In dodici mesi di lotta per il potere sono morte quasi 16 mila persone – […]
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