Puntata speciale nello spazio informativo di radio blackout dedicata
all’intervista a Jamil Almajdalawi, responsabile di progetti per l’infanzia a
Gaza. Jamil è arrivato a Torino, ma è da diversi mesi ormai che è riuscito a
uscire da Gaza. Nel corso dell’intervista parleremo con lui della condizione
delle bambine e dei bambini a Gaza dal 7 […]
Tag - genocidio
La vantata decapitazione di Hamas e di pezzi importanti della gerarchia politica
di Hezbollah non sembra porre fine alle capacità distruttive dello Stato di
Israele contro i suoi nemici (effettivi o presunti che siano). Quanti pensavano
di veder finalmente sopraggiungere la fine del conflitto (o perlomeno una tregua
di una qualche consistenza) dopo l’eliminazione del […]
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
streaming.
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
> Anarres del 4 ottobre. Fermare il genocidio, spezzare le frontiere, liberarsi
> dalle religioni. Le basi della guerra. Gli interessi della bottega vaticana.
> Anarchici sudanesi…
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
L’urgenza di fermare il genocidio.
Ad un anno dal massacro nel sud di Israele, mentre Gaza è un cumulo di macerie e
il conflitto si estende a Libano e Iran è urgente fermare la strage, inceppando
la guerra, sostenendo chi si oppone, chi diserta, chi lotta contro il proprio
governo, contro ogni forma di nazionalismo, contro le religioni. In Israele, in
Libano, in Palestina, in Iran, in ogni dove a partire dal nostro paese, dove
vengono prodotte e commercializzate le armi che alimentano il conflitto.
Il disfattismo, l’insubordinazione, la rivolta contro stati e frontiere sono
l’unica possibilità per le popolazioni del Mediterraneo orientale. E non solo.
Non saremo in piazza il 5 ottobre, perché per fermare la guerra occorre
cominciare ad estirparne le radici, radici che traggono linfa dal suprematismo,
dalle religioni, dalla follia nazionalista.
Italia. Basi di guerra
L’Italia è una piattaforma logistica per le guerre dell’imperialismo tricolore e
Nato.
L’ultima base operativa è quella di Solbiate Olona. Ma la mappa delle basi,
aeroporti, poligoni di tiro, porti, postazioni radar, caserme è molto densa.
Queste basi sono cruciali per la logistica delle guerre.
Di fronte al rischio di ulteriore escalation militare la possibilità che il
nostro paese venga investito direttamente è sempre più concreta.
Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger
Soldi pubblici, chiesa cattolica e terzo settore
La chiesa cattolica è una rete globale di tutto rispetto nei tradizionali
settori dell’educazione e della sanità.
I governi italiani finanziano le attività private della bottega vaticana.
Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti, autore di una ricerca sul tema
Vi proponiamo l’intervista realizzata dai compagni della CNT Toulouse ad un
compagno sudanese
Appuntamenti:
Venerdì 11 ottobre
ore 21
in corso Palermo 46
Leggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo
La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico
repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle
carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su
caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde
idee sovversive.
Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur
mantenendosi in una cornice universalista.
Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i
nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità.
Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.
Interverrà l’avvocato Eugenio Losco
Sabato 12 ottobre
ore 10,30/13,30
presidio al Balon
contro il ddl 1660
Domenica 20 ottobre
Assemblea Antimilitarista
dalle 10 alle 17
A Massenzatico (Reggio Emilia)
Presso le “Cucine del popolo”, via Beethoven 78
Per info: assembleantimilitarista@gmail.com
Ogni martedì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a
fai_torino@autistici.org)
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
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Le università in tutto il mondo si riempiono di tende contro la guerra e il
genocidio perpetrato dallo Stato d’Israele contro i palestinesi e anche a Torino
è iniziata oggi l’acampada a Palazzo Nuovo (Università di Torino), al
Dipartimento di Fisica e al Politecnico. L’intenzione è di bloccare le lezioni
ad oltranza. La protesta studentesca […]
“Nei prossimi cinque anni Leonardo assumerà 26 mila persone. Gran parte di
queste saranno profili STEM ma in Italia facciamo fatica a trovarli e non
possiamo prenderli da altri Paesi perché comunque ci occupiamo anche di
sicurezza nazionale. E quindi alle Università dico che sullo STEM serve sforzo
particolare perché il rischio è di rimanere […]
Droni kamikaze, raccolta dati e intelligenza artificiale generativa da un lato,
trincee e bombardamenti di artiglieria dall’altro. In questa commistione tra
vecchi e nuovi metodi di sterminio, sia nel caso della guerra Russo-Ucraina che
per il genocidio perpetrato a Gaza dallo Stato d’Israele, le guerre sono
un’opportunità per testare nuove armi e aumentarne le vendite. I […]
Ieri si è aperto alla corte dell’Aia il processo della Corte Internazionale di
Giustizia dell’ONU che dovrà esprimersi sulle accuse mosse dal Sudafrica nei
confronti di Israele: quelle di aver violato la Convenzione sul Genocidio con
l’attacco a Gaza. È interessante che sia stato proprio il Sudafrica a muovere
questa accusa, in un processo di […]
Il pogrom organizzato da Hamas (di un pogrom infatti si tratta, non di un’azione
di guerra) non si è rivolto contro lo stato di Israele, contro l’esercito di
Israele, ma contro i ravers, le donne, le comunità dei villaggi. Si è trattato
di un’azione abominevole, ma non la possiamo condannare senza al tempo stesso
comprendere […]
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Osservatorio Repressione.