Seguendo il filone di approfondimenti sulle estreme destre e i movimenti antifa
in Europa – ad Harraga in onda su Radio Blackout – abbiamo avuto l’occasione di
fare un tuffo…
Tag - lotta
SABATO 26 APRILE ORE 14:30 appuntamento in Corso Brunelleschi angolo Via
Monginevro La violenza dello Stato e delle sue leggi razziste e repressive,
fatte di detenzione, deportazioni e plotoni di…
PRESIDIO SOTTO IL CPR DI CORSO BRUNELLESCHI
CPR Torino - C.so Brunelleschi /V. Monginevro
(sabato, 26 aprile 14:30)
PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR DI CORSO BRUNELLESCHI
SABATO 26 APRILE ORE 14:30
APPUNTAMENTO IN CORSO BRUNELLESCHI ANGOLO VIA MONGINEVRO
La violenza dello Stato e delle sue leggi razziste e repressive, fatte di
detenzione, deportazioni e plotoni di sbirri, trova nelle lotte delle persone
recluse nei CPR una quotidiana resistenza. Scioperi della fame, evasioni e
rivolte sono la quotidianità da Trapani a Gradisca. Il coraggio dei reclusi ha
la forza di chiudere intere aree di questi lager di Stato, talvolta
determinandone la chiusura come accaduto a Torino solo 2 anni fa.
Nuove prigioni e nuovi strumenti repressivi provano a soffocare ogni possibilità
di contrapporsi ad un futuro fatto di razzismo e guerre. Costruire legami di
solidarietà reale con chi è recluso e decide di resistere e lottare ma anche
sostenere, alimentare e prendere esempio da quel coraggio e quella rabbia è il
primo passo per non lasciarsi travolgere da un orizzonte mortifero.
PER LA LIBERTÀ
CONTRO LA VIOLENZA DELLO STATO
I CPR SI CHIUDONO COL FUOCO
25 APRILE
Giardini Irreali - Torino
(venerdì, 25 aprile 00:00)
Il museo chiude, ci vediamo ai giardini
La macchina del razzismo di Stato uccide. Lo fa nei CPR, nelle galere penali,
tramite la violenza delle deportazioni, la manipolazione nascosta sotto il
cosiddetto “rimpatrio volontario”, per mano della polizia…
In questa puntata di Harraga – in onda su Radio Blackout – abbiamo continuato la
serie di approfondimenti sulle estreme destre con un collegamento dalla
Germania, dove il fascismo sembra…
APERICENA CONDIVISO
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(martedì, 8 aprile 19:30)
Tornano gli appuntamenti del Martedì a San Didero.
il ritrovo è martedì alle 19,30 al presidio di San Didero liberato la sera del
31/10 dove cominceremo con un apericena condiviso quindi: portate qualcosa da
mangiare e bere insieme.
IMPORTANTE: portate soprattutto i vostri piatti, posate e bicchieri in modo da
non fare troppi rifiuti
Dopo la cena passeremo del tempo insieme alla moda nostra
(11) APERICENA CONDIVISO a San Didero e socialità NO TAV | Facebook
CON AMORE E RABBIA CONTRO FASCISMO, GUERRA E REPRESSIONE
Asti - Piazza S. Martino, 4
(venerdì, 25 aprile 15:00)
SABOTARE LA GUERRA !DISARMARE L'EUROPA! GIORNATA DI LOTTA ANTIMILITARISTA
Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia
(sabato, 12 aprile 10:30)
Sabato 12 aprile
ore 10,30 presidio al Balon
Sabotare la guerra
Disarmare l’Europa
giornata di informazione e lotta antimilitarista
Mentre l'Europa - e il mondo - accelerano una folle corsa al riarmo è sempre più
necessario mettersi di mezzo, inceppare gli ingranaggi, lottare contro
l'industria bellica e il militarismo.
La guerra insanguina vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver
fine. A tre anni dall’accelerazione violenta della guerra impressa
dall’invasione russa dell’Ucraina il conflitto si inasprisce sempre di più. A
Gaza è ripresa la pulizia etnica mentre gli Stati Uniti spingono per la
deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il
moltiplicarsi gli attacchi turchi in Rojava, i massacri degli alewiti in Siria,
le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle
risorse nel continente africano dal Sudan al Congo, il rischio di una guerra,
anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.
Le macerie sono solo buoni affari per un capitalismo vorace e distruttivo che ha
una sola logica, quella del profitto ad ogni costo. Uomini, donne, bambine e
bambini sono solo pedine sacrificabili in un gioco terribile, che non ha altro
limite se non quello imposto dalla forza di oppress e sfruttat, che si ribellano
ad un ordine del mondo intollerabile.
Il prezzo delle guerre lo pagano bambine e bambini, uomini e donne massacrati ed
affamati da una logica distruttiva, che vede all’orizzonte solo nuovi ambiti di
controllo delle esauste risorse del pianeta e lucrosi affari per la
ricostruzione.
Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e
pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.
Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di
libere ed uguali che può porre fine alle guerre.
Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo
la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro
pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.
Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.
Noi pratichiamo il disfattismo rioluzionario
Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.
Coordinamento contro la guerra e chi la arma
antimilitarista.to@gmail.com
LIBERAZIONI 2025
Valle Maira - Borgata Sant'Anna, Roccabruna
(venerdì, 25 aprile 10:00)
Roccabruna (borgata Sant’Anna, CN), Valle Maira, ore 10
Camminata sui sentieri partigiani intorno al rifugio partigiano “C.Fissore”
Pranzo al sacco, al pomeriggio incursioni circensi, musica e balli
LIBERAZIONI 2025
Per un 25 aprile popolare e ribelle, lontano dalla retorica istituzionale,
vicino a chi lotta oggi.
A 80 anni esatti dall’insurrezione di quel 25 aprile che avrebbe dovuto liberare
tutti, definitivamente, dal fascismo, le istituzioni si apprestano a celebrare i
loro riti da sempre vuoti di significato e oggi più che mai intrisi di
propaganda patriottica.
Le destre accelerano con il revisionismo storico e le sinistre arrancano intorno
ad un antifascismo opportunista e di maniera, entrambi gli schieramenti
bene/dicono l'economia bellicista dimenticando i bisogni reali della gente.
Discorsi di circostanza sulla pace e la democrazia si sprecano mentre venti di
guerra e di morte agitano bandierine e nastri tricolori sulle lapidi polverose
dei partigiani caduti.
Chi aveva vent’anni e combatteva, armi in pugno, il nemico fascista, ormai non
c’è più per raccontare e la memoria di quei giorni liberi ed esaltanti non può
essere solo un bel mazzo di fiori o una canzone, la solita canzone, ben
intonata.
La memoria vive nelle lotte del presente, ogni giorno, contro il fascismo che
non se ne è mai andato abbastanza, che si aggiorna, che si rifà il trucco, che
ammorba la società e la trascina in un vortice di guerra, devastazione,
ignoranza, razzismo e sfruttamento.
Oggi più che mai bisogna essere partigiani, scegliere da che parte stare, senza
esitazione né paura.