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[2025-03-01] COSTRUZIONE "GRANDE OPERA INUTILE"- Carnevalle NoTav @ Presidio NO TAV San Didero
COSTRUZIONE "GRANDE OPERA INUTILE"- CARNEVALLE NOTAV Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25 (sabato, 1 marzo 12:00) Grande reclutamento per La Grande Opera Inutile: nel cantiere che vorrei scegli tu chi sei! Il mondo brucia, la crisi climatica imperversa, l'aria è sempre più inquinata, l'acqua contaminata e tossica, gli oceani si alzano e la cementificazione avanza. Anche tu puoi fare la differenza: aiutaci a costruire un futuro migliore, zio telt ha bisogno di te! Sabato 1 marzo aprirà il cantiere della Grande Opera Inutile  🤡Creeremo posti di lavoro e opportunità di sviluppo per il territorio e la comunità locale: porta la manodopera (non retribuita) e lascia a casa le rivendicazioni sindacali.  🤡Siamo 100% green (washed) e (auto)sostenibilx: il materiale da costruzione sarà interamente di recupero (e comunque poi alla fine bruciamo tutto). Abbiamo un occhio di riguardo per il pianeta e per l'economia circolare. 🤡Porteremo benessere e salute a livelli megafotonici: si sa che risate e bicchieri di vino allungano la vita. 🤡Trasformeremo i sogni in vivide realtà: sfioreremo il cielo con un dito, sfideremo la gravità (della situazione) e non ci porremo limiti. Nella sua bellissima inutilità questa Opera darà l'opportunità a curiosi e sognatori di perdere lo sguardo oltre l'orizzonte di una valle devastata (siamo stati sempre noi). Diteci voi se questa non è innovazione! Quindi, vieni al presidio di San Didero portando le peggiori intenzioni, la monnezza di legno che recuperi dalla tua cantina o da quella della prozia, del vicino, del prete del tuo paese. Assi, pali, travi, infissi, porte, mobili, giunti serviranno alla costruzione di questa mirabilante Opera! É carnevale! Vieni travestitx e nel cantiere potrai essere chi vuoi: operaio telt, sbirro del cantiere, sincero progressista, giornalista in cerca di scoop, ecologista radicale, militante spesso, madaminx si tav, terrapiattista, imprenditore senza scrupoli, vecchio no tav testardo, 'ndranghetista pane e cemento, digossino col borsello, PFAS, pilone autostradale, albergatore dell'alta valle, macho montagnino, controllore trenitalia, operatore smat... e molto di più. Ci piace sognare in grande e non deluderemo le nostre aspettative: completeremo l'opera in un solo giorno di lavoro. A fine giornata si terrà la grande inaugurazione con la presenza delle più alte cariche istituzionali della valle e dell'universo.
February 21, 2025 / Gancio
[2025-02-22] Giornata di lotta antimilitarista. Coon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere @ Balon
GIORNATA DI LOTTA ANTIMILITARISTA. COON I DISERTORI RUSSI E UCRAINI PER UN MONDO SENZA FRONTIERE Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia (sabato, 22 febbraio 11:00) Con i disertori russi ed ucraini, per un mondo senza frontiere ed eserciti Sabato 22 febbraio giornata di lotta antimilitarista! Ore 11 presidio al Balon Fermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo… Sono passati tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina e il conflitto si inasprisce sempre di più. Le guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Con la terribile guerra in Medio Oriente, il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. Opporsi concretamente è un’urgenza ineludibile. La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata. Il prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe. Lo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere. Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento. Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero. L’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI. L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, contribuendo direttamente alle guerre di ogni dove. Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. La nostra città è uno dei maggiori poli dell’industria bellica aerospaziale. Ed è a Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO. Progetti di morte che è impegno di tutt* inceppare. Occorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo altra guerra. Provate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità si potrebbero finanziare se la ricerca e la produzione venissero usate per la vita di noi tutti, per la cura invece che per la guerra. La guerra è anche interna. Il governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini. Il comitato per l’ordine e la sicurezza ha dichiarato zone a sorveglianza rinforzata Barriera, Aurora, San Salvario, il centro cittadino. Come se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna. Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze. In Russia e in Ucraina c’è chi lotta perché le frontiere siano aperte per chi si oppone alla guerra. Noi facciamo nostra questa lotta contro le frontiere, per l’accoglienza di obiettor, renitent, disertor* da entrambi i paesi. Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Rigettiamo i vergognosi giochini di Trump, Putin e dell’UE sulla pelle di popolazioni stremate dalla guerra, messe a tacere da regimi, che in Russia come in Ucraina, gettano in galera chi vi si oppone concretamente. Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Coordinamento contro la guerra e chi la arma antimilitarista.to@gmail.com
February 17, 2025 / Gancio
[2025-02-24] HARDCORE É AUTOGESTIONE @ Ovunque tu sia
HARDCORE É AUTOGESTIONE Ovunque tu sia - everywhere (lunedì, 24 febbraio 00:00) Ci giunge tristemente notizia di un concerto chiamato "Torino hardcore" ospitato da Elbarrio, con tanto di ingresso a €15 e svariate band dalla scena metal&punk. Notiamo una scarsissima inventiva per quanto riguarda grafiche e idee volutamente copiate da concerti autogestiti (infestazione hardcore, Torino hardcore fest, Lucento violento eccetera eccetera) Ci sentiamo di dire che non può esserci legame tra hardcore ed un'associazione patrocinata dal comune di Torino, che si impegna a commercializzare eventi culturali "alternativi" nell'ottica di rendere la città più attraente per alcune fette di popolazione altrimenti escluse dal flusso economico della "movida", nonchè per racimolare un paio di voti extra alle elezioni. Se proviamo a pensare oltre al palmo della nostra mano, la città di Torino è la stessa che rinchiude persone innocenti in un CPR,lascia morire di freddo persone bisognose in mezzo alla strada, distrugge i territori e sgombera i posti liberati. Libertà, quella stessa libertà di cui dovrebbero parlare le bands che parteciperanno a questo grande festival dove si consiglia di portare la propria attitudine hardcore, oppure, puoi rimanere benissimo a casa. Non ci sorprende più di tanto questo modo di parlare tipico delle persone forti, che hanno il pieno controllo della propria vita, forse proprio perché si trovano benissimo con la realtà che li circonda...? Ci sembra assurdo imbarazzante dover ricordare, dopo oltre 30 anni, le origini, ma ancora più il significato di questa attitudine, che si basa sulla condivisione dei saperi e delle idee, per proporre una vita basata sull'autogestione, per realizzarsi insieme senza capi né clienti, senza schiavi né padroni. Quindi la comodità di un posto assegnato, un ristorante che fa da mangiare alle band, tutto svolto in maniera perfettamente capitalistica, "sperando"di riuscire a riempire la sala di cattivoni, interessati a prendersi a sberle perché la propria band preferita sta suonando... Questo è il "Torino hardcore" che si svolgerà a el barrio di Torino, un evento pronto a tirare un calcio in faccia a tutte le realtà che negli anni si sono sbattute per creare momenti di orizzontalità, per un percorso fatto di emozioni forti, una controcultura che ha cambiato la vita di molte persone di tutte le età. L'hardcore non è in vendita, ma anzi, è e deve rimanere accessibile a tuttx, l'idea che se non detieni quei sporchi 15 euro non puoi partecipare è vergognosa, vi invitiamo a scavallare sempre gli ingressi dei concerti e di organizzarne altrettanti nelle vostre città e/o province preferite. "Hardcore Is not just a boys fun, Hardcore Is a choice for Freedom!
February 11, 2025 / Gancio
[2025-01-25] Stridenti armonie di lotta @ Balon
STRIDENTI ARMONIE DI LOTTA Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia (sabato, 25 gennaio 11:00) "Stridenti armonie di lotta" è l'appuntamento, penultimo sabato di ogni mese, alle ore 11, al Balon, Borgo Dora angolo Via Andreis, a cura del Cor'occhio ".....la sempre più pesante e orrida realtà induce a uscire nelle strade con canti di lotta e letture, per denunciare l'intollerabile ed ingiusta persecuzione da parte dei poteri attraverso ogni forma di repressione.
January 22, 2025 / Gancio