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Bulgaria. Frontiera di morte
La Bulgaria, paese recentemente entrato nell’area Schengen intende dimostrare a Bruxelles di saper controllare le proprie frontiere, specialmente quelle con i paesi dai quali transitano i migranti. Le politiche migratorie europee continuano a mietere vittime anche in questa zona dell’Unione, dove a fine anno sono morti tre ragazzini minorenni provenienti dall’Egitto. La polizia di frontiera aveva impedito agli attivisti di raggiungerli. I cadaveri sono stati ritrovati pochi giorni dopo il tentativo di soccorso. I loro corpi erano parzialmente mangiati dagli animali. La frontiera tra Bulgaria e Turchia è da anni percorsa da flussi più o meno consistenti di persone che tentano di attraversare quel confine e di raggiungere la Fortezza Europa da oriente. Queste persone provengono principalmente dalla Siria, dall’Iraq, dall’Afganistan, dal Pakistan ma anche dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco. Le politiche migratorie europee hanno trasformato le frontiere di terra e di mare in veri e propri tritacarne autorizzati, che mettono le persone in pericolo e poi ne omettono il soccorso, rendendosi di fatto dirette responsabili della loro morte. Tra gli attivisti di Rotte Balcaniche e di No Name Kitchen che hanno partecipato alle azioni in frontiera, c’erano tre insegnanti torinesi. Il 24 dicembre sono stat fermat ed arrestat per aver chiamato un’ambulanza per soccorrere tre ragazzi che stavano per morire assiderati. Da radio Blackout
January 17, 2025 / Anarres
Violenze, respingimenti, detenzioni: cosa accade ai migranti in Bulgaria
Nuove conferme sulle aggressioni subite da chi tenta di passare il confine con la Turchia. Documentati oltre 5mila episodi di persone rimandate indietro dopo aver ricevuto minacce fisiche e verbali. di Nello Scavo «Appena siamo scesi dal treno ci hanno raggiunto tre guardie della border police con i cani. Ci hanno bloccato e ci hanno […] L'articolo Violenze, respingimenti, detenzioni: cosa accade ai migranti in Bulgaria sembra essere il primo su Osservatorio Repressione.
September 6, 2023 / Osservatorio Repressione