La Bulgaria, paese recentemente entrato nell’area Schengen intende dimostrare a
Bruxelles di saper controllare le proprie frontiere, specialmente quelle con i
paesi dai quali transitano i migranti. Le politiche migratorie europee
continuano a mietere vittime anche in questa zona dell’Unione, dove a fine anno
sono morti tre ragazzini minorenni provenienti dall’Egitto. La polizia di
frontiera aveva impedito agli attivisti di raggiungerli.
I cadaveri sono stati ritrovati pochi giorni dopo il tentativo di soccorso. I
loro corpi erano parzialmente mangiati dagli animali.
La frontiera tra Bulgaria e Turchia è da anni percorsa da flussi più o meno
consistenti di persone che tentano di attraversare quel confine e di raggiungere
la Fortezza Europa da oriente. Queste persone provengono principalmente dalla
Siria, dall’Iraq, dall’Afganistan, dal Pakistan ma anche dalla Tunisia,
dall’Egitto e dal Marocco.
Le politiche migratorie europee hanno trasformato le frontiere di terra e di
mare in veri e propri tritacarne autorizzati, che mettono le persone in pericolo
e poi ne omettono il soccorso, rendendosi di fatto dirette responsabili della
loro morte.
Tra gli attivisti di Rotte Balcaniche e di No Name Kitchen che hanno partecipato
alle azioni in frontiera, c’erano tre insegnanti torinesi. Il 24 dicembre sono
stat fermat ed arrestat per aver chiamato un’ambulanza per soccorrere tre
ragazzi che stavano per morire assiderati.
Da radio Blackout
Tag - rifugiati
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