DISCUSSIONE OPUSCOLI "EGITTO PAESE SICURO?" E "DEPORTAZIONI"
Radio Blackout - FM 105.250 - streaming http://www.radioblackout.org/streaming
(sabato, 22 novembre 18:00)
DISCUSSIONE sugli OPUSCOLI:
- Egitto paese sicuro?Una storia paradigmatica di reclusione e deportazione dal
CPR di Gradisca d'Isonzo
- Deportazioni: riflessioni per attaccare gli ingranaggi del razzismo di Stato
In Italia come in Egitto le persone spariscono. In Egitto vengono rapite dal
regime di Al-Sisi e detenute arbitrariamente nelle carceri egiziane. Sono almeno
60mila i prigionieri politici. In Italia, invece, le persone vengono
sequestrate, perché prive del documento giusto. Sono gli ostaggi della guerra ai
migranti della fortezza europa, rinchiusi nei CPR e talvolta deportati.
Con alcunx compagni e compagne di Trieste, Torino e della rete Campagne in Lotta
che hanno preso parte alla creazione dei due opuscoli affrontiamo il tema delle
deportazioni
attraverso la condivisione di dati ed esperienze per tracciare possibili scenari
di lotta.
Tag - frontiere
Il 5 novembre, mercoledì, lə eurodeputatə della Commissione LIBE (Commissione
Libertà civili, giustizia e affari interni) voteranno una nuova proposta di
regolamento su Europol, che mira ad ampliare la sorveglianza di massa in nome
della lotta al “traffico di migranti”. Come avverte Leila Beladj Mohamed in un
articolo scritto su questo tema, “dietro la formula […]
La Val d’Ossola è sempre stato un territorio periferico che difficilmente i
governi centrali, anche quello dell’unità d’Italia, sono riusciti a inglobare
all’interno della propria cultura e dei processi politici. Zona di confine, tra
quelle montagne la figura dello spallone era parte integrante della popolazione
e dell’economia della montagna e nelle sue traversate con la […]
La Bulgaria, paese recentemente entrato nell’area Schengen intende dimostrare a
Bruxelles di saper controllare le proprie frontiere, specialmente quelle con i
paesi dai quali transitano i migranti. Le politiche migratorie europee
continuano a mietere vittime anche in questa zona dell’Unione, dove a fine anno
sono morti tre ragazzini minorenni provenienti dall’Egitto. La polizia di
frontiera aveva impedito agli attivisti di raggiungerli.
I cadaveri sono stati ritrovati pochi giorni dopo il tentativo di soccorso. I
loro corpi erano parzialmente mangiati dagli animali.
La frontiera tra Bulgaria e Turchia è da anni percorsa da flussi più o meno
consistenti di persone che tentano di attraversare quel confine e di raggiungere
la Fortezza Europa da oriente. Queste persone provengono principalmente dalla
Siria, dall’Iraq, dall’Afganistan, dal Pakistan ma anche dalla Tunisia,
dall’Egitto e dal Marocco.
Le politiche migratorie europee hanno trasformato le frontiere di terra e di
mare in veri e propri tritacarne autorizzati, che mettono le persone in pericolo
e poi ne omettono il soccorso, rendendosi di fatto dirette responsabili della
loro morte.
Tra gli attivisti di Rotte Balcaniche e di No Name Kitchen che hanno partecipato
alle azioni in frontiera, c’erano tre insegnanti torinesi. Il 24 dicembre sono
stat fermat ed arrestat per aver chiamato un’ambulanza per soccorrere tre
ragazzi che stavano per morire assiderati.
Da radio Blackout
APERITIVO INFORMATIVO: NUOVO PATTO EUROPEO SU IMMIGRAZIONE E ASILO
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(giovedì, 21 novembre 18:00)
Con l'aiuto di avvocatə ASGI e realtà dalla frontiera italo-francese, proviamo
a capire come l'Europa (non) riforma la sua politica dell'immigrazione.
- - -
Giovedì 21 novembre - ore 18.00
CSOA Gabrio, Via Millio 42, Torino.
- ORE 18 - DISCUSSIONE
A giugno 2024 è stato adottato il Nuovo Patto Europeo per una gestione della
migrazione “più efficiente”. Presentato come nuovo inizio, il patto si
concretizza in una stretta sulle frontiere, con più detenzione, maggiori
respingimenti e comprimendo in generale i diritti fondamentali delle persone in
movimento.
Avvocatə Asgi e persone attive al confine con la francia ci parleranno di come
il Nuovo Patto inciderà sullo screening alla frontiera, sulle procedure
accelerate, sul sistema di "solidarietà" stabilito dal Regolamento Dublino III e
sui dispositivi di accoglienza, reclusione e rimpatri.
- ORE 19:30/20 - APERITIVO
Menù veg celiaco - 5 € trattabili
(polenta-verdure-hummus)
Il benefit sosterrà le spese delle attività dello Sportello Il-legale. Sei
interessat@ a partecipare all'assemblea di Sportello? Ci trovi alla serata per
parlarci e conscersi.
Il 24 luglio il tribunale di Crotone ha confermato le misure cautelari a Maysoon
Majidi, attivista e regista kurdo-iraniana di 28 anni, arrestata nel dicembre
2023 sulle coste calabresi dove era sbarcata, con l’accusa di essere una
scafista senza la possibilità di un controesame. Sulla stessa costa, nella notte
tra il 25 e 26 febbraio […]
Sabato 6 luglio ore 11/14 punto info contro CPR e deportazioni al Balon via
Borgodora angolo via Andreis Di seguito il testo che stiamo distribuendo in
questi giorni: No CPR, No frontiere, No deportazioni, No militari per le strade!
Prigionieri di guerra Nelle galere per migranti, i CPR, da mesi si susseguono le
rivolte. La […]
La Tunisia è diventata nel corso degli anni uno dei principali punti di
passaggio dei flussi migratori che si originano in Africa Occidentale (Camerun,
Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Gambia, Mali, Burkina Faso, Togo
ed altri) ed è proprio nelle vicinanze della sua capitale Tunisi che da quasi un
anno i migranti che provano […]
ELEONAS NO CLOSE. RACCONTO DELLO SGOMBERO DELL’ULTIMO CAMPO PROFUGHI DI ATENE.
Spazio Popolare Neruda - Corso Ciriè 7, 10124, Torino
(lunedì, 8 aprile 18:00)
Lunedì 08/04 H.18:00
Eleonas no close.
Racconto dello sgombero dell’ultimo campo profughi di Atene.
Dibattito con lə attiviste di Solidarity with Migrants e apericena benefit per
le famiglie sgomberate
Nel corso del 2022 il governo Greco ha sgomberato l'ultimo campo profughi
interno al tessuto urbano di Atene, il campo di Eleonas. Per mesi i residenti si
sono opposti al proprio spostamento coatto, consapevoli che ciò avrebbe
significato la loro ulteriore segregazione nei campi che disseminano le campagne
greche, lontano da infrastrutture sanitarie, opportunità lavorative, scuole,
tagliati fuori dalle reti del trasporto pubblico. La resistenza di Eleonas è
stata fatta di barricate, donne, uomini, vecchi e bambini, cacerolazos, presidi,
cortei e comunicati stampa, tavoli al Ministero e interventi al Municipio,
solidarietà antirazzista e internazionale. Ma anche arresti e morte... infine lo
sgombero ed il trasferimento.
Come sono cambiati i flussi migratori in Grecia? Cosa ci può insegnare la
vicenda Greca, ed in particolare il caso di Eleonas, sui meccanismi della
governance della migrazione in Europa? Quali sono le differenze e le somiglianze
tra la lotta per il diritto all'abitare quando la casa stessa diventa parte
della macchina della frontiera?
Appoggiandoci alle testimonianze video di quei giorni di lotta ed al racconto di
alcun solidal che hanno supportato la lotta, ne discuteremo lunedì 8 Aprile,
dalle ore 19.
A seguire aperitivo benefit per le famiglie sgomberate.
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche
in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: Anarres del 15 marzo.
Diritto del lavoro: un gioco a carte truccate. Cpr e frontiere. Anarchismo e
filosofia radicale. Recinzioni […]