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Il libro Atti Puri (nero editions) è una raccolta di racconti porno. Ambientati in ambienti futuristici o urbani si percorrono storie immaginifiche che nulla tolgono alla piccantezza del racconto riportato in maniera semplice e diretta. Tra le storie, che vanno dagli allevamenti di produttori di sperma allo zoo di umani passando per incontri con il Messia o il Presidente, si riscontrano tutti i temi e i dubbi legati a questo presente al collasso, mentre i protagonisti si godono una sessualità scevra dalla violenza e da dettami moralistici, riportando il sesso ad una pratica giocosa e di scoperta di sè e dell’altro. Ne parliamo con l’autrice Alice Scornajenghi (https://www.neroeditions.com/product/atti-puri/) una lunga disgressione riguardo alla storia della pornografia e alla sua carica sovvertitrice a partire dal libro “La pornografia e i suoi nemici” (ed. Il saggiatore) di Pietro Adamo che ci aiuta a ripercorre lo sviluppo della pornografia dal rinascimento ai primi porno virtuali, ma anche di tutte le forme di repressione e censura che ha subito: dai libri vietati alle case di distribuzione chiuse, fino ad arrivare ai giorni d’oggi in cui il decreto Caivano impone un riconoscimento digitale dell’età per accedere ai siti porno. La criminalizzazione continua come se la devianza e la violenza sociale (soprattutto tra minori e verso le donne) fosse causata dal consumo di pornografia. consiglio anche l’ascolto di un approfondimento sul tema tratto dalla trasmissione Bello Come una Prigione che Brucia del 10/11/25 https://radioblackout.org/podcast/prisoners-for-palestine-age-verification-oltre-il-porno-muri-di-droni-libia-e-ong
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retrogusto Pop
Retrogusto Pop è uno spettacolo teatrale a cura del collettivo Matrioska. Lo spettacolo diviso in quadri vede le 4 attrici alternarsi in esilaranti scene dal gusto comico e tagliente. Ne approfittiamo per ripercorrere la storia della commedia dell’arte e della maschera, per poi arrivare alla presentazione di Retrogusto Pop che, al contrario della commedia classica, rimette al centro le donne e ribalta gli stereotipi e i ruoli imposti dalla cultura patriarcale. Sul palco 4 vecchie e 4 enciclopedine s’alternano a racconti epici, lavoratrici infelici e cuoche gourmet. Ne parliamo con Lidia, autrice e attrice di Retrogusto Pop (https://www.instagram.com/collettivomatrioska/?hl=en)
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letture dal sottosuolo. etilismo e post-colonialismo nella letteratura russa
Una lunga chiacchierata sulla letteratura sovietica e post-coloniale prendendo in esame due autori che si sono “incrociati” nei binari di Mosca. Da una parte la storia Mbobo, bambino morto, figli di immigrati interni ed esterni della sfera sovietica, schiacciato da un mondo di adulti che vede il tracollo imminente della propria civiltà, raccontata nel libro “il figlio del sottosuolo” di Hamid Ismailov,. Dall’altra il viaggio in prima persona di Erofeev da Mosca a Petuski, tra deliri alcolemici e trovate geniali. Ne parliamo con Stefania autrice dell’articolo “Hamid Ismailov, il figlio del sottosuolo” uscito per Collettivo Trickster (https://collettivotrickster.net/il-figlio-del-sottosuolo-hamid-ismalov-recensione/)
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sorpresa! – Lo chiamavano Trinitalia@0
il 15 ottobre un ordine di sfratto si trasforma in un massacro: 3 carabinieri morti e tanti feriti. Uno sgombero che aveva richiamato un esercito di militari e vigili del fuoco, perchè? Semplice, gli inquilini gliel’avevano promesso che se si fossero permessi di portargli via la casa di famiglia li avrebbero aspettati col gas aperto. Promessa mantenuta. Solidarietà ai fratelli Ramponi. Qui riportiamo un articolo a firma Tabor Edizioni (https://www.infoaut.org/contributi/sorpresa) Il nostro ministro dei trasporti è un po uno sceriffo…
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Potere e resistenza nei territori acquatici@0
I conflitti attorno all’acqua sono più che mai evidenti, ma da sempre i regimi e i governi cercano di controllare l’aspetto del territorio attraverso lavori idraulici come dighe o bonifiche per controllare la popolazione, sia locale, sia nazionale attraverso la propaganda. Modificare il territorio significa espropriare intere comunità delle loro ricchezze naturali e dell’economia consuetudinaria su cui si reggono e portano sempre a una militarizzazione e ad un accentramento del potere che difficilmente potrebbe imporsi in territori impervi come le montagne o le paludi. Prendiamo ad esempio l’abbassamento del lago di Sevan riportato da Giulio Burroni nell’articolo “acqua sovrane, di guerra e di propaganda” uscito su Il Tascabile (https://www.iltascabile.com/scienze/acque-sovrane-guerra-propaganda/) Il libro “gli uomini pesce” ed. Einaudi vede protagonisti Antonia e Sonic alla scoperta dei segreti lasciati da Ilario Nevi, partigiano regista e attivista ambientale, nonchè nonno di Antonia. Nell’estate della più grande siccità degli ultimi anni, il Po si è ritirato fino a diventare un rigagnolo, mentre la stagione estiva impazzava nel vicino litorale ferrarese, l’ambiente paludoso del Delta ha mostrato tutta la sua fondamentale importanza. Un territorio difficile, costretto a ritardatarie bonifiche e che ha visto uno dei pochissimi casi di guerra partigiana combattuta su barche. La storia di Ilario racconta tutto questo: la resistenza, ambientale e antifascista, di un territorio unico. Gli uomini pesce, disegnati come mostri, sono in realtà i difensori popolari dei territori, mostri che preservavano le acque e che hanno limitato l’espansione antropologica in territori difficilmente accessibili. Ne parliamo con l’autore Wu ming1 (e ci scusiamo per la qualità della diretta) Qualche lettura tratta da “addio alle valli” di Francesco Seratini, poeta romagnolo che racconta la vita delle genti e dell’ambiente del Delta del po.
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delta del po
Londra XVIII secolo
La capitale del più grande impero coloniale del XVIII secolo fu lo specchio del capitalismo che si andava affermando come unico sistema possibile. Dall’inurbamento al controllo “decoroso” del centro urbano fino al dibattito sulla tolleranza religiosa, passando per le rivolte e l’ubriachezza generalizzata dei primi riot metropolitani eliminate a colpi di fucile e cultura vittoriana. […]
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carmine crocco, un brigante
Dalla biografia scritta nel carcere di Santo Stefano ad opera di Eugenio Massa nel 1889 il più celebre brigante del sud Italia si racconta. L’infanzia dura ma felice, la famiglia disastrata da un incidente a danno di un signorotto locale e poi la scelta della macchia, la formazione di un esercito di briganti, la guerra […]
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biografia
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de historia. la storiografia come strumento di emancipazione
La storiografia con tutte le sue diramazioni, dall’etnografia all’antropologia, è frutto di una raccolta di racconti, vicissitudini, narrazioni orali e scritte su una determinata storia nella quale si incrociano popoli, personaggi, battaglie e culture diverse. I due maggiori interpreti di questa scienza sono Erodoto con le sue Storie e Tucidide con la lucida raccolta di […]
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brigate negre
Un racconto utopico/dispotico dove un gruppo di migranti decidono di distruggere e assaltare i luoghi della repressione e del dominio: la questura e il cpr. Luoghi dove tanti di loro sono stati umiliati nelle procedure burocratiche, o schiavizzati come lavoratori, o rinchiusi e torturati per il delitto di non aver i documenti in regola. Questo […]
antirazzismo
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gli spalloni in Val d’Ossola
La Val d’Ossola è sempre stato un territorio periferico che difficilmente i governi centrali, anche quello dell’unità d’Italia, sono riusciti a inglobare all’interno della propria cultura e dei processi politici. Zona di confine, tra quelle montagne la figura dello spallone era parte integrante della popolazione e dell’economia della montagna e nelle sue traversate con la […]
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