Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Federico
Giusti delegato della CUB e della redazione del blog
delegati-lavoratori-indipendenti-Pisa sulla conferenza stampa del 26/11/2025:
“Ferrovieri contro la guerra, Coordinamento Antimilitarista Livornese, Cub Pisa
danno appuntamento alle realtà contro la guerra e la militarizzazione dei
territori, ai sindacati promotori dello sciopero generale del 28 Novembre per
una conferenza stampa che si terrà Mercoledi’ 26\11 alle ore 15 in piazza della
Stazione di Pisa (davanti alla fontana).
Nella occasione parleremo di quanto sta avvenendo sulla linea ferroviaria
Pisa-Livorno e in merito al potenziamento della base militare di Camp Darby per
il trasporto di armi e munizioni anche a seguito della discussione avvenuta in
Consiglio comunale a Pisa lo scorso 13 Novembre con la interpellanza di Diritti
in Comune.”
Buon ascolto
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Il secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia
di Lorenzo Giustolisi dell’esecutivo nazionale confederale USB sullo
sciopero generale del 28/11/2025:
“Lo sciopero generale del 28 novembre sarà un’importante giornata di
lotta contro la finanziaria di guerra del Governo Meloni: in decine di
città in tutto il Paese si stanno preparando le mobilitazioni contro i
tagli e le politiche del riarmo, per la fine dei rapporti con lo stato
israeliano e del genocidio in Palestina, per i salari e le pensioni”
A Torino l’appuntamento è alle ore 10 Piazza XVIII Dicembre
Federico ci ha ricordato anche l’impegno che l’USB sta cercando di
portare per far confluire tutte le realtà sindacali e politiche alla
manifestazione nazionale a Roma che partirà da Porta San Paolo alle ore
14:00 il 29/11/2025 e che:
Hai diritto di scioperare!
Il 28 Novembre 2025 è stato proclamato Sciopero Generale da USB – Unione
Sindacale di Base.
Nessun obbligo di preavviso.
Nessuna sanzione possibile.
Sciopero legittimo ai sensi della L.146/90.
Qualsiasi provvedimento disciplinare è nullo.
Se lavori nei servizi essenziali (sanità, porti, aeroporti, stazioni,
scuola) contatta il delegatə sul posto di lavoro per avere tutte le
informazioni.
Difendi i tuoi diritti, sciopera con noi!
Buon ascolto
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Il terzo argomento della serata è stato nuovamente quello dello sciopero
generale. Abbiamo voluto sentire il punto di vista del SiCobas, intervistando
Fabio, esponente della sezione torinese del sindacato di base, per farci
illustrare le principali motivazioni per intraprendere questo doppio
appuntamento nel fine settimana del 28 e 29 novembre di sciopero e
mobilitazioni. Infatti oltre alla piazza nazionale a Roma, si terrà anche un
appuntamento a Milano sabato 29 in risposta all’ ultima finanziaria del governo
Meloni, in solidarietà alla alla resistenza palestinese contro la corsa al
riarmo e l’economia di guerra. Obbligatorio è stato anche il passaggio sulla
paradigmatica vicenda che ha visto protagonista l’Imam di Torino Mohamed Shahin
e l’iniziativa di una mobilitazione permanente per chiedere la sua liberazione.
Buon ascolto
Tag - economia di guerra
Sono tanti i casi di accordi pubblico-privati nel settore bellico italiano. Ne è
un ennesimo esempio quello di Fincantieri, gruppo controllato dallo Stato, che
ha firmato un’intesa strategica con la start-up italiana Defcomm, specializzata
nei droni per il settore marittimo. Questo per accelerare lo sviluppo di unità
navali e droni di superficie destinati a missioni di […]
Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire
alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione
della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi. Negli
ultimi anni abbiamo vissuto una forte crisi dei mercati finanziari che ha visto
una crescita fuori misura di specifici settori (come il Big […]
Primo convegno nazionale di confluenza. “No alla Servitù energetica:
interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri
territori” Il convegno si terrà a Livorno il 29-30 Marzo. Sabato 29 ore 15
presso l’Auditorium Pamela Ognissanti vedrà gli interventi di Angelo Tartaglia
professore emerito di Fisica e Domenica 30 dalle ore 10 Ex Caserma Occupata […]
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche
in streaming
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
> Anarres del 14 marzo. Economia di guerra. Le parole proibite di Trump.
> Antimilitarist al cantiere della città dell’Aerospazio…
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Economia di guerra
Spesa militare, dazi, dinamiche inflattive, impoverimento e i guerrafondai del
15 marzo
La scorsa settimana abbiamo cominciato a ragionare sulle implicazioni del
programma di riarmo europeo che il parlamento UE ha approvato l’altro ieri.
Oggi proveremo ad approfondire l’effetto devastante che il ciclone von der
Leyen, sommandosi al ciclone Trump, avrà sulle vite di chi vive in Europa.
Nel frattempo la sinistra istituzionale italiana si è sfracellata sul ReArm
Europe. La manifestazione in difesa dell’Europa, cui si erano accodati tutt
proprio perché sottilmente ambigua sulla guerra, ha finito con l’imbarazzare
alcuni. Ma si tratta di sottigliezze.
La questione vera è la necessità di una risposta internazionalista e classista
alle politiche guerrafondaie che ci stanno sprofondando nel baratro della terza
guerra mondiale.
La miscela di liberismo estremo e warfare potrebbe essere esplosiva. In tempi
non troppo lontani.
Ne abbiamo parlato con Francesco Fricche
Le parole proibite di Trump
Dopo l’epurazione dei dipendenti federali scomodi arriviamo alla censura dei
termini sgraditi all’amministrazione razzista, omofoba, transfobica, misogina
statunitense.
Con effetti tanto paradossali da risultare ridicoli: peccato che ci sia ben poco
da ridere.
Molti termini diventeranno parole proibite, da cancellare dai documenti pubblici
e dalle policy dei vari uffici federali. Secondo quanto ricostruito negli ultimi
giorni dal New York Times, infatti, numerosi atti e raccomandazioni inviati
dall’amministrazione Trump a uffici statali e istituzioni pubbliche
inviterebbero alla rimozione di una serie di vocaboli e espressioni da siti
internet, pubblicazioni rivolte al pubblico, programmi di formazione e persino
da alcuni curriculum scolastici. Alcuni documenti parlano di una vera e propria
messa al bando, altri sconsigliano caldamente di utilizzare espressioni che
rimandino all’orientamento sessuale e all’identità di genere, all’inclusione
delle comunità razzializzate, all’attivismo, al mutamento climatico ed alla
tutela dell’ambiente e ad altri ambiti considerati dalla destra americana come
affini alla cosiddetta cultura woke .
Particolarmente feroce è la censura di genere: per esempio dal sito del New
York’s Stonewall National Monument, il luogo che ricorda la prima sollevazione
del movimento LGBTQ+ contro la repressione delle forze dell’ordine nel 1989, è
stato cancellato ogni riferimento alle persone transgender, che pure furono
invece fondamentali per lo scoppio della rivolta; in generale, la sigla LGBTQ+ è
ridotta sistematicamente in ogni comunicazione ufficiale a LGB: le persone
transgender e queer sono cancellate. Per ora dalle carte. In seguito?
Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri
No alla città dell’aerospazio!
Lo scorso 10 marzo, a sorpresa, un gruppo di antimilitarist* ha vivacemente
contestato l’avvio dei lavori di demolizione e scavo preliminari alla
costruzione di nuovo polo bellico a Torino.
Un’azione di battitura con fumogeni, cartelli, scritte e interventi diretti ad
automobilisti e passanti, si è tenuta in corso Marche, alla ex palazzina 37
della Alenia Aermacchi, in stato di abbandono da lunghi anni.
Vecchi abiti, scarpe e oggetti di uso quotidiano insanguinati sono quello che
resta dopo la guerra, i bombardamenti, i droni intelligenti. Le industrie d’armi
producono morte. Non dimentichiamolo.
Dopo un’ora a mezza di battitura gli/le antimilitarist* si sono spostat* al
mercato di corso Brunelleschi per dar vita ad un punto informativo tra gli
abitanti del quartiere.
La Città dell’Aerospazio non deve decollare! Continueremo a metterci di mezzo.
Appuntamenti:
Sabato 12 aprile
Sabotare la guerra
Disarmare l’Europa
giornata antimilitarista
ore 10,30 presidio al Balon
Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di
libere ed uguali che può porre fine alle guerre.
Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo
la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro
pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.
Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.
Noi pratichiamo il disfattismo rioluzionario
Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.
Venerdì 25 aprile
ore 15
alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni
in corso Giulio Cesare angolo corso Novara
dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.
Ricordo, bicchierata, fiori, musica.
E, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista
(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).
A-Distro e SeriRiot
ogni mercoledì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30
per info scrivete a fai_torino@autistici.org
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
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www.anarresinfo.org
Buona parte del sindacalismo di base ha indetto sciopero con manifestazioni
locali per il 29 novembre. Nella stessa data hanno proclamato l’astensione dal
lavoro due sindacati concertativi Cigl e Uil. In gran parte delle città italiane
ci saranno iniziative di piazza separate. A Torino il sindacalismo di base con
varie forze politiche ha scelto di […]
ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle
utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di
Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: Anarres
del 10 novembre. Corteo antimilitarista. Economia di guerra. Rocker e
l’anarchismo tedesco dalla resistenza al nazismo al dopoguerra […]