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4 novembre a Torino. Blocchi, contestazioni, azioni dirette
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai plotoni di esecuzione. La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta. Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali. In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della patria, della religione, degli interessi di pochi potenti. In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta le guerre degli Stati, chi straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità internazionale, plurale e solidale potrà costruire un mondo senza guerre. Il governo Meloni attua continue campagne di propaganda militarista, per arruolare i corpi e le coscienze, per assuefarci ad uno stato di guerra permanente. Una buona ragione per cambiare di segno al 4 novembre, per trasformarlo da festa delle forze armate a festa dei disertori, per smilitarizzare la nostra città. Siamo stati nelle piazze delle cerimonie militariste, davanti alle fabbriche d’armi, nella lotta contro la militarizzazione delle scuole. L’Assemblea Antimilitarista torinese già il 2 novembre era all’Oval Lingotto per informare chi visitava le installazioni artistiche ospitate al centro congressi che in quello stesso luogo un mese dopo si sarebbe svolta la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra. Nella mattinata del 4 novembre, durante il cambio turno, c’è stata un’azione di blocco con slogan, fumogeni e lo striscione “Spezziamo le ali al militarismo” ai cancelli della Thales Alenia Space,. La Thales, una delle maggiori aziende aerospaziali del Piemonte, specializzata in satelliti, fornisce all’aeronautica militare “gli occhi” per orientare droni e velivoli da guerra sui loro obiettivi. “Contro la guerra e chi la arma”. Questo striscione è stato appeso alla passerella pedonale di fronte all’Oval Lingotto. L’ufficio scolastico regionale il 4 novembre è stato pesantemente militarizzato per il presidio lanciato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Nella “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” le istituzioni locali e gli istituti scolastici sono invitati per legge a promuovere eventi, incontri, etc sul tema dell’unità nazionale, della difesa della “Patria”, sulla sicurezza e sul mestiere delle armi. Quest’anno, in un clima di guerra interna ed esterna, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università aveva promosso “La scuola non si arruola” un convegno on line di formazione degli insegnanti. Il Ministero lo ha vietato perché “i contenuti non sono coerenti con la formazione degli insegnanti”. Una censura senza precedenti, cui l’Osservatorio ha risposto con un convegno su youtube. L’assemblea antimilitarista ha aperto lo striscione “fuori i militari dalle scuole” davanti alla polizia in assetto antisommossa. Tanti gli interventi che hanno sottolineato la volontà di opporsi alla retorica patriottica, lottando per smilitarizzare le scuole. Gli antimilitaristi sono poi riusciti ad eludere l’occhiuta sorveglianza di Ros e Digos entrando di corsa in piazza Castello mentre cominciavano a suonare le bande. Ancora una volta, la piazza sequestrata dai militari per la cerimonia del 4 novembre, è stata attraversata dalla protesta dei senzapatria. Con lo striscione “Disertare la guerra!” tra slogan, interventi e fumogeni abbiamo bucato il blocco degli agenti dell’antisommossa che hanno provato a spingerci fuori. Una lunga giornata di informazione e lotta. Al termine ci siamo dati appuntamento al 29 novembre per il corteo antimilitarista “Via i mercanti d’armi”.
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13/11 Serata informativa contro la guerra e chi la arma
Giovedì 13 novembre ore 21 corso Palermo 46 serata informativa – L’Italia in guerra. Riarmo e conflitto per l’Ucraina. Con Stefano Capello – Ricerca al servizio della guerra. Un caso di obiezione di coscienza. Con Andrea Merlone – Torino. Capitale delle armi? Approfondimento su industria bellica e Aerospace and defence meeting e presentazione delle iniziative di lotta a cura dell’Assemblea Antimilitarista L’Aerospace and defense meetings, mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra è arrivato alla decima edizione. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. Sabato 29 novembre corteo antimilitarista ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis Martedì 2 dicembre blocchiamo i mercanti armi all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70 No all’aerospace and defense meetings! Contro la guerra e chi la arma! Via i mercanti d’armi! Decine di guerre insanguinano il pianeta: la maggior parte si consumano nel silenzio e nell’indifferenza dei più. Ovunque bambine e bambini, donne e uomini sono massacrat* da armi prodotte a due passi dalle nostre case. Le guerre hanno basi ed interessi concreti sui nostri territori, dove possiamo agire direttamente, per gettare sabbia negli ingranaggi del militarismo. Le guerre oggi come ieri, si combattono in nome di una nazione, di un popolo, di un dio. Noi, antimilitaristi e senza patria, sappiamo che non ci sono guerre giuste o sante. Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. Ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Fermiamo la corsa al riarmo, lottando contro l’industria bellica e il militarismo. Cacciamo i mercanti di morte da Torino! Assemblea antimilitarista Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30
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corteo antimilitarista 29 ottobre
[2025-11-13] Contro la guerra e chi la arma. Serata informativa @ Federazione Anarchica Torinese
CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA. SERATA INFORMATIVA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (giovedì, 13 novembre 21:00) CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ORE 21 CORSO PALERMO 46 SERATA INFORMATIVA - L'ITALIA IN GUERRA. RIARMO E CONFLITTO PER L'UCRAINA. CON STEFANO CAPELLO - RICERCA AL SERVIZIO DELLA GUERRA. UN CASO DI OBIEZIONE DI COSCIENZA. CON ANDREA MERLONE - TORINO. CAPITALE DELLE ARMI? APPROFONDIMENTO SU INDUSTRIA BELLICA E AEROSPACE AND DEFENCE MEETING E PRESENTAZIONE DELLE INIZIATIVE DI LOTTA A CURA DELL'ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA L’AEROSPACE AND DEFENSE MEETINGS, MERCATO INTERNAZIONALE DELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE DI GUERRA È ARRIVATO ALLA DECIMA EDIZIONE. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. SABATO 29 NOVEMBRE CORTEO ANTIMILITARISTA ORE 14,30 CORSO GIULIO CESARE ANGOLO VIA ANDREIS MARTEDÌ 2 DICEMBRE BLOCCHIAMO I MERCANTI ARMI ALL’OVAL LINGOTTO IN VIA MATTÉ TRUCCO 70 NO ALL’AEROSPACE AND DEFENSE MEETINGS! CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA! VIA I MERCANTI D’ARMI! Decine di guerre insanguinano il pianeta: la maggior parte si consumano nel silenzio e nell’indifferenza dei più. Ovunque bambine e bambini, donne e uomini sono massacrat* da armi prodotte a due passi dalle nostre case. Le guerre hanno basi ed interessi concreti sui nostri territori, dove possiamo agire direttamente, per gettare sabbia negli ingranaggi del militarismo. Le guerre oggi come ieri, si combattono in nome di una nazione, di un popolo, di un dio. Noi, antimilitaristi e senza patria, sappiamo che non ci sono guerre giuste o sante. Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. Ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Fermiamo la corsa al riarmo, lottando contro l'industria bellica e il militarismo. Cacciamo i mercanti di morte da Torino! Assemblea antimilitarista Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30 www.anarresinfo.org
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29/11 Via i mercanti d’armi! Corteo antimilitarista
VIA I MERCANTI D’ARMI! SABATO 29 NOVEMBRE CORTEO ANTIMILITARISTA ORE 14,30 CORSO GIULIO CESARE ANGOLO VIA ANDREIS MARTEDÌ 2 DICEMBRE GIORNATA DI BLOCCO ALL’OVAL LINGOTTO IN VIA MATTÉ TRUCCO 70 Contro la guerra e chi la arma! L’Aerospace and defence meetings, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra è arrivato alla decima edizione. Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale, in prima fila le piemontesi Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor. Mentre l‘Europa – e il mondo – fanno una precipitosa corsa al riarmo è sempre più necessario mettersi di mezzo, inceppare gli ingranaggi, lottare contro l’industria bellica e il militarismo. Le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra. In ogni angolo del pianeta muoiono bambine e bambini, donne e uomini, massacrat da armi prodotte a due passi dalle nostre case. Le guerre non sono lontane: incepparle dipende da ciascuno di noi. Mettersi di mezzo è scelta politica e morale ineludibile. C’è un importante dispiegamento di militari ai confini tra i paesi NATO e la Russia: l’ltalia è in prima fila in Estonia, in Romania, nel Mar Nero. Il rischio di un coinvolgimento diretto del nostro paese è ogni giorno più concreto. La spesa militare, già in crescita esponenziale da oltre un decennio, avrà un’impennata nei prossimi tre anni arrivando a 61 miliardi di euro. Provate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se i miliardi impiegati per ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, per annegarli in mare, per garantire gli interessi dell’ENI in Africa, per acquistare armamenti, per i militari nelle strade fossero usati per scuola, sanità, trasporti. Provate ad immaginare di farla finita, sin da ora, con stato, padroni, militari, polizia. Decine di guerre insanguinano il pianeta: la maggior parte si consumano nel silenzio e nell’indifferenza dei più. Fermarle è possibile, perché le guerre hanno basi ed interessi concreti sui nostri territori, dove possiamo agire direttamente, per gettare sabbia negli ingranaggi del militarismo. Non solo. Le guerre oggi come ieri, si combattono in nome di una nazione, di un popolo, di un dio. Noi, antimilitaristi e senza patria, sappiamo bene che non ci sono guerre giuste o sante. Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche, funzionali agli interessi del capitalismo. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra. Facciamo nostro l’insegnamento del “disfattismo rivoluzionario”: siamo solidali con chi si batte contro il proprio governo, perché noi lottiamo contro il nostro . Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Noi siamo con le vittime. Ovunque Noi siamo con i disertori e gli obiettori di tutti i fronti. Per fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le città. Cacciamo i militari dalle strade, blocchiamo la produzione ed il trasporto di armi, facciamola finita con tutti gli eserciti! Blocchiamo le missioni all’estero! Cacciamo i mercanti di morte da Torino! Assemblea Antimilitarista assembleantimilitarista@gmail.com
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Anarres del primo dicembre. Bloccati i mercanti d’armi. Sudan. Il silenzio sulla strage. Il bavaglio ad Haaretz? Affari di morte tra Italia ed Egitto. Analisi e prospettive del conflitto in medio oriente…
ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: Anarres del primo dicembre. Bloccati i mercanti d’armi. Sudan. Il silenzio sulla strage. Il bavaglio ad Haaretz? Affari di morte […]
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Antimilitaristi contro i mercanti d’armi
Una scommessa vinta. Un grande corteo antimilitarista ha attraversato le strade di Torino, rompendo la cortina fumogena che avvolge l’industria bellica ed il mercato delle armi aerospaziali nella nostra città. Dal 28 al 20 novembre si terrà all’Oval di Torino l’aerospace and defence meetings, una convention riservata agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi […]
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Spezzare le ali al militarismo. Corteo antimilitarista a Torino
Una scommessa vinta. Un grande corteo antimilitarista ha attraversato le strade di Torino, rompendo la cortina fumogena che avvolge l’industria bellica ed il mercato delle armi aerospaziali nella nostra città. Dal 28 al 20 novembre si terrà a Torino l’aerospace and defence meetings. La mostra-mercato è riservata agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi […]
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corteo antimilitarista 18 novembre
Anarres del 17 novembre. Più galera per i poveri e per chi lotta. Corteo antimilitarista del 18/11. Guerra ai migranti. Antimilitarismo e questione sociale…
ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: Anarres del 17 novembre. Più galera per i poveri e per chi lotta. Corteo antimilitarista del 18/11. Guerra ai migranti. […]
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[2023-11-28] Via i mercanti d’armi! Presidio all'Oval @ Oval Lingotto
VIA I MERCANTI D’ARMI! PRESIDIO ALL'OVAL Oval Lingotto - Via Giacomo Mattè Trucco, 70 (martedì, 28 novembre 12:00) Via i mercanti d’armi! Presidio all'Oval [https://gancio.cisti.org/media/a5efe735f22d7f491098a3210a62182d.jpg] VIA I MERCANTI D’ARMI! MARTEDÌ 28 NOVEMBRE ORE 12 PRESIDIO ALL'OVAL IN VIA MATTÉ TRUCCO 70 NO ALL’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS! NO ALLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO, NUOVO POLO BELLICO A TORINO! NO ALLE FABBRICHE D’ARMI! CONTRO TUTTI GLI ESERCITI PER UN MONDO SENZA FRONTIERE! A TORINO, DAL 28 AL 30 NOVEMBRE, SI TERRÀ L’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS, MOSTRA-MERCATO DELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE DI GUERRA. L’EVENTO È RISERVATO AGLI ADDETTI AI LAVORI: FABBRICHE DEL SETTORE, GOVERNI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, ESPONENTI DELLE FORZE ARMATE E COMPAGNIE DI CONTRACTOR. ALLA SCORSA EDIZIONE PARTECIPARONO 600 AZIENDE, 1300 TRA ACQUIRENTI, VENDITORI E RAPPRESENTANTI DI 30 GOVERNI. IL VERO FULCRO DELLA CONVENTION SONO GLI INCONTRI BILATERALI PER STRINGERE ACCORDI DI COOPERAZIONE E VENDITA: NEL 2021 CE NE FURONO OLTRE 7.500. L’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS È UN MERCATO A PORTE CHIUSE DOVE SI SOTTOSCRIVERANNO ACCORDI COMMERCIALI PER LE ARMI CHE DISTRUGGONO INTERE CITTÀ, MASSACRANO CIVILI, AVVELENANO TERRE E FIUMI. L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE PRODUCE CACCIABOMBARDIERI, MISSILI BALISTICI, SISTEMI DI CONTROLLO SATELLITARE, ELICOTTERI DA COMBATTIMENTO, DRONI ARMATI PER AZIONI A DISTANZA. SETTIMA NEL MONDO E QUARTA IN EUROPA, CON UN GIRO D’AFFARI DI OLTRE 16.4 MILIARDI DI EURO, 47.274 ADDETTI L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE È UN ENORME BUSINESS DI MORTE. LA GRAN PARTE DELLE AZIENDE ITALIANE DELL’AEROSPAZIO SI TROVA IN PIEMONTE, DOVE IL GIRO D’AFFARI ANNUALE È DI 3,9 MILIARDI EURO. I SETTORI PRODUTTIVI SONO STRETTAMENTE CONNESSI CON LE UNIVERSITÀ, IN PRIMIS IL POLITECNICO, E ALTRI SETTORI DELLA FORMAZIONE. GRAN PARTE DELLE INDUSTRIE MONDIALI DI PRIMA GRANDEZZA PARTECIPANO ALLA BIENNALE DELL’AEROSPAZIO. LA NASCITA, NEL 2019, DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE PIEMONTESE HA SEGNATO UN’ACCELERAZIONE PER L’INDUSTRIA BELLICA AEROSPAZIALE NELLA NOSTRA REGIONE. LA CITTÀ DELL'AEROSPAZIO, UN CENTRO DI ECCELLENZA PER L’INDUSTRIA BELLICA AEROSPAZIALE SORGERÀ SU TERRENI DI PROPRIETÀ DI LEONARDO, CHE HA ANNUNCIATO LA POSA DELLA PRIMA PIETRA IL 28 NOVEMBRE, GIORNATA DI APERTURA DELL’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS. LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E LOTTA FATTA NEGLI ULTIMI ANNI È RIUSCITA A FAR EMERGERE DALL'OPACITÀ UN PIANO CHE MIRA A TRASFORMARE LA NOSTRA CITTÀ IN POLO AD ALTA TECNOLOGIA PER LO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA BELLICA. CRUCIALE È IL RUOLO DEL POLITECNICO CHE ACCELERA IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE NEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE TRASFERENDO PARTE DELLA RICERCA IN UNA STRUTTURA DI PROPRIETÀ DI LEONARDO. NON SARANNO CERTO LE NEBBIE DEL "DUAL USE" (MILITARE E CIVILE) O L'IMMAGINARIO DEI VIAGGI SPAZIALI A NASCONDERE LA REALTÀ. LA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO OSPITERÀ ANCHE UN ACCELERATORE D’INNOVAZIONE NEL CAMPO DELLA DIFESA, UNO DEI NOVE NODI EUROPEI DEL DEFENCE INNOVATION ACCELERATOR FOR THE NORTH ATLANTIC (D.I.A.N.A), UNA STRUTTURA DELLA NATO. QUESTO PROGETTO SI INSERISCE NEL PROGRAMMI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA NATO PER IL 2030. COMPITO DEL POLO DI TORINO È QUELLO DI COORDINARE E GESTIRE, ATTRAVERSO BANDI E FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DAI PAESI ALLEATI, UNA RETE DI AZIENDE E START UP ITALIANE, PER METTERLA AL SERVIZIO DELLE NECESSITÀ DELL’ALLEANZA. IN QUESTO PROGETTO LA NATO INVESTE UN MILIARDO DI DOLLARI. CROSETTO, PRESIDENTE DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEL PIEMONTE, UNA VOLTA DIVENUTO MINISTRO DELLA DIFESA HA PIGIATO CON FORZA IL PEDALE DELL’ACCELERATORE CON LA COMPLICITÀ ATTIVA DEL RETTORE DEL POLITECNICO SARACCO. LA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO E L’ACCELERATORE DI INNOVAZIONE DELLA NATO SONO SOSTENUTE ATTIVAMENTE DAL GOVERNO DELLA CITTÀ, DA QUELLO DELLA REGIONE E DA CONFINDUSTRIA. I DIVERSI ATTORI IMPRENDITORIALI E POLITICI SOSTENGONO IL PROGETTO GIOCANDO LA CARTA DEL RICATTO OCCUPAZIONALE, IN UNA CITTÀ SEMPRE PIÙ POVERA, DOVE ARRIVARE A FINE MESE È ANCORA PIÙ DIFFICILE, DOVE SALUTE, ISTRUZIONE, TRASPORTI SONO SEMPRE PIÙ UN PRIVILEGIO PER CHI PUÒ PAGARE. OCCORRE CAPOVOLGERE LA LOGICA PERVERSA CHE VEDE NELL’INDUSTRIA BELLICA IL MOTORE CHE RENDERÀ PIÙ PROSPERA LA CITTÀ. UN’ECONOMIA DI GUERRA PRODUCE SOLO ALTRA GUERRA. OPPORSI AD UN FUTURO PER LA CITTÀ LEGATO ALLA RICERCA, PRODUZIONE E COMMERCIO BELLICI È UN MODO CONCRETO PER OPPORSI ALLA GUERRA E A CHI LA A(R)MA. CONTRASTARE LA NASCITA DEL NUOVO POLO BELLICO A TORINO NON È MERA OPPOSIZIONE ETICA ALLE GUERRE CAPITALISTE ED IMPERIALISTE, MA ANCHE UN PASSAGGIO NECESSARIO A RIPENSARE LO SPAZIO URBANO E CHI CI VIVE, COME LUOGO DI NEGAZIONE DELLE DINAMICHE GERARCHICHE SOTTESE ALL’OPACA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO ED ALLA SCINTILLANTE VETRINA DEI GRANDI EVENTI. PER FERMARE LA GUERRA NON BASTA UN NO. BASI MILITARI, POLIGONI DI TIRO, INDUSTRIE BELLICHE SONO A DUE PASSI DALLE NOSTRE CASE. FERMARLI È POSSIBILE: DIPENDE DA CIASCUNO DI NOI. GETTIAMO SABBIA NEL MOTORE DEL MILITARISMO! ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA ANTIMILITARISTA.TO@GMAIL.COM WWW.ANARRESINFO.ORG
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Corteo Antimilitarista Sabato 18 novembre ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis A Torino, dal 28 al 30 novembre, si terrà l’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria aerospaziale di guerra. L’evento è riservato agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi e organizzazioni internazionali, esponenti delle forze armate e compagnie di contractor. Alla scorsa […]
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